Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi
tempi
01.03.95
Piccola del
Mio Cuore, parla ai fratelli, parla a chi ti dà ascolto, non chiudere le tue
labbra, perché la tua parola è la Mia Parola, il tuo ammonimento è il Mio
Ammonimento. Io mando te, umile fiore profumato, tra i fratelli perché più
facilmente possano ascoltare la Mia Voce. Non inseguire chi non ti cerca, non
insistere con chi ti sfugge maliziosamente, ma volgiti a chi vuole Dio e non
riesce ancora a trovarne la strada. Consola chi tanto soffre i dolori della
purificazione, porgi le tue parole ai piccoli che sono bisognosi di guida;
questa, amata, è la tua missione, ora volge al termine perché il profeta tace,
quando Dio parla con le Sue Stesse Labbra e giunge con la Sua Giustizia.
Per te,
diletta sposa, c’è il riposo, il dolce riposo tra le Mie Braccia amorose; per
coloro che ti hanno ascoltato c’è la gioia profonda del cuore. Per i sordi e
ciechi è pronta la rovina.
Piccola Mia,
ho dato a tutti modo e tempo per cambiare. Un fiume impetuoso di Grazie sta
attraversando la terra, chiunque voglia può attingere l’acqua salutare; essa,
per la Mia Potenza, sanerà i cuori malati che vogliono farsi risanare, ma si
sappia: ben presto questo fiume si prosciugherà fino a divenire un rivolo,
infine si asciugherà completamente. Chi non avrà attinto resterà all’asciutto;
a chi non ha sarà tolto anche quello che ha; a chi ha molto molto sarà dato; a
chi ha poco in proporzione sarà offerto. Ognuno si impegni con tutte le sue
energie per fare una bella scorta di Grazia Divina, ne approfitti finché Io
volgo al mondo la Mia Faccia. Tra breve non sarà più così: Io Mi allontanerò,
sarò un Dio lontano lontano, un Dio silenzioso silenzioso; chi Mi cercherà non
Mi troverà*, chi Mi vorrà parlare non avrà più risposta! Oggi comincia, amata,
il tempo forte, il tempo della penitenza. La Mia Misericordia abbraccia la
terra; la Mia Rugiada piove abbondante nei cuori, ma penetra solo in quelli
dischiusi, pronti ad accoglierMi; bagna solo esternamente quelli chiusi, ma non
può operare in essi; vivifica completamente quelli tutti aperti a Me: questi
ultimi ne avranno grandissimi benefici.
In ogni
tempo ho dato modo all’uomo di pentirsi e tornare a Me: prima della Giustizia è
venuta la Mia Misericordia, prima del castigo sempre il Perdono a chi L’ha
richiesto. Conosco a fondo la natura umana: l’uomo deve essere chiamato e
richiamato, ammonito in continuazione, condotto per mano come pargolo, perché
possa comprendere. Tutto questo, Mia fedele amica, l’ho sempre fatto, ma ora lo
compio in modo speciale. Questa Quaresima è una grande Quaresima, è una
grandissima Quaresima: aspetto tutti i peccatori, li voglio salvare; non godo
della loro rovina, preparo invece la loro salvezza.
Si pentano e
vengano a Me con cuore contrito. Io non allontano, Io non ho disgusto di loro,
tutti li amo, tutti voglio a Me; ma si sappia che questa occasione ha un valore
speciale che ora non voglio rivelare. Ho detto che prima della Mia Giustizia
c’è sempre un gran fiume di Grazie che La precede: maggiori sono le Grazie più
grave, quindi, il pericolo che corrono coloro che non ne fanno tesoro.
Io, Io, Dio,
non opero nulla a caso: se chiamo, se attendo, se paziento, se la Madre
Santissima supplica senza sosta i figli ad ascoltare la Mia Voce, un grande
motivo pur ci sarà.
Se la
Santissima appare visibilmente sulla terra da anni ed anni per Mio Volere, un
grave motivo ci sarà! Lo capiscano tutti, meditando le Mie Parole: prima
della Mia Giustizia viene l’Infinita Misericordia. Ora il tempo della
Grazia è ormai agli sgoccioli; incede pesante e grandioso quello della
Giustizia, nessuno può sfuggire. Come al tempo di Noè chi ha ascoltato la sua
parola si è salvato, come nel passato, così nel presente, chi ti ascolta avrà
pace e gioia, ma chi ti disprezza, Mia amata sposa, chi sparla di te offende Me
che vivo nel tuo essere e lo posseggo interamente. Non offendono un uomo, non
sparlano di un essere umano, non sfuggono un fratello, ma Dio, sempre Dio, che
ha scelto la strada dello strumento per avvicinare più agevolmente gli uomini.
Anche in passato fu così: chi accolse il profeta accolse Me; chi rifiutò il
profeta respinse Me.
Se tu Mi
chiedi: “Come possono ben comprendere ogni cosa? Non è facile vedere in un
essere umano un messaggero di Dio, non è semplice credergli”.
Mia diletta,
Io continuo ad agire sui cuori: se uno ha dei dubbi Io gli do Luce, guido il
suo discernimento; questo Mi si deve chiedere, non altro. Bisogna parlare così
a Me: “Gesù, mio Signore, dammi la capacità di comprendere, illuminami, mi
sembra. . ., ma non sono sicuro, forse sei Tu che vuoi venire a me attraverso
questo fratello che io vedo tutti i giorni e mi cammina accanto?” Se questa
fosse la domanda, Io subito manderei un Raggio della Mia Luce e tutto
diverrebbe chiaro; invece le parole che sento sono queste: “Gesù se questo che
penso è vero, perché hai fatto tali Doni a quell’anima e a me no, perché non
L’hai dati a me che faccio questo e quello per servirTi?” Queste parole Mi
fanno un grande disgusto, allora ritiro il Mio Raggio e lascio quell’uomo al
buio, immerso nella sua meschinità! Ho detto, ed ora ripeto, che non voglio nei
Miei figli sentimenti meschini e cuori pieni di malizia: ognuno si compiaccia
del bene altrui e benedica il suo Signore che tanto ha dato. Io non faccio
alcuna distinzione di persona; tutti sono ugualmente cari al Mio Cuore, ma
scelgo alcuni come Miei strumenti. Lo faccio secondo una Mia Logica che non è
la vostra logica e non devo per questo spiegazione a nessuno. Io sono Dio e
prendo chi voglio e lascio chi voglio, nessuno osi giudicarMi, tanto meno
rimproverarMi, Io faccio ciò che voglio, nel modo che voglio!!! Dico a te, Mia
diletta sposa, ma so che questo l’hai già ben compreso: rallegrati della gioia
del fratello, amalo e condividi con lui la sua letizia, alza quindi un inno di
lode e gloria a Me, che opero Meraviglie ed esalto l’uomo giusto e anniento
l’empio! Chiama i fratelli a penitenza! La parte più importante da offrirMi è
il sacrificio del cuore. Dove c’è invidia, astio, superbia, ci sia amore,
carità, pace. L’amore tra fratelli supera ogni altro atto di sottomissione; si
aggiunga ad esso anche qualche sacrificio del corpo. Tutto ciò che fate per
darMi gioia Io lo gradisco; non bado Io, Io, Dio, all’apparenza, come fanno gli
uomini, ma scruto il profondo di ogni essere umano. Piccola, che vivi nel Mio
Cuore, continua a donarMi tutto il tuo amore. PortaMi i fratelli; mandali da un
Mio santo ministro affinché si mondino dalle loro colpe. Io chiamo tutto il
mondo ai Miei Piedi. Si ascolti la Mia Parola e La si mediti a lungo, non si
ponga indugio; ogni attimo potrebbe essere l’ultimo. Si ricordi ciò che accadde
al tempo di Noè: tutti mangiavano e bevevano, prima del diluvio, si sposavano e
curavano i loro affari; improvvisamente li colpì la rovina e non si rialzarono
più! Così accadrà anche ora: sarà un giorno come tanti, inizierà come sempre,
ma. . . ogni cosa si compirà in modo completamente imprevisto! Parla, Mia
diletta, parla ai fratelli. La tua voce è la Mia Voce, chi ti ascolta si salverà
e godrà le Delizie destinate ai Miei fedeli, chi ti sfugge seguirà la sua
sorte.
Godi nel Mio
Cuore le pure Gioie del Mio Amore.
Gesù
Gli uomini
si pentano e credano: oggi c’è ancora la Mia Misericordia, domani solo la Mia
Giustizia!
Gesù
*chi... troverà = si parla dei testardi
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.03.95
La
Mamma parla agli eletti
Miei
benedetti figli, Gesù oggi invita ancora; Gesù chiama. Pensate quale grande
Misericordia è la Sua, dice ai buoni figli più deboli: “Io vi perdono.
Pentitevi, fatelo presto; vi aspetto, non vi abbandono nella vostra miseria.
Capitelo, aprite gli occhi”. Offre ancora questa occasione: la comprendano
tutti, potrebbe essere l’ultima.
Nessuno
faccia questa riflessione: “Ho peccato, ho continuato a peccare, ma niente Mi è
accaduto!”
Questo è il
pensiero dello stolto che cerca la propria rovina.
Si sappia
che l’Ira Divina scoppia improvvisa, imprevista, terribile. Dico ai Miei figli
più bisognosi: non stancate la Pazienza di Dio, non perseverate nel male, non
rotolatevi nel peccato; considerate le vostre colpe e pentitevi, umilmente
riconoscete la vostra debolezza e la Potenza di Dio! Questo è tempo di grande
valore: è tempo di penitenza; è tempo di ritornare a Dio con tutta l’anima, con
lo spirito contrito, conscio della propria miseria.
Se l’uomo
obbedisce al Comando Divino, fiumi infiniti di Misericordia continueranno a
scendere nel mondo; ogni cuore verrà bagnato della Santa Rugiada e tornerà la
pace, la giustizia, l’amore fraterno. Se invece anche questa occasione si
lascerà passare invano, allora, non so, figli, non voglio spaventarvi, ma alla
Misericordia a fiumi subentrerà la Giustizia Perfetta, irresistibile. Chi potrà
sfuggirvi?
Guai
all’uomo che non tiene conto della Parola Divina, guai a chi in questo momento
alza le spalle e prosegue senza cambiare, anzi senza nessuna intenzione di
riflettere sulla propria vita. Il peccato più grave, figli, è proprio questo:
sentire, ma non badare; vedere, ma non credere; sentire un Comando, ma non
obbedire, come se Colui che Lo dà fosse persona di nessuna importanza.
Da Chi viene
l’ammonimento? Da uomo o da Dio? Si pensi bene: se da uomo, si può con
l’astuzia evadere il problema, ma se da Dio, allora, allora è follia fare la
stessa cosa. Chi mai ha osato ingannare Dio e se l’è passata liscia? Ogni cosa
è chiara al Suo Occhio, Egli è la Sapienza: tutto conosce.
Certo, la
Pietà che ha per le miserie umane è tanta; sempre perdona, qualunque peccato
perdona, ma chi osa resisterGli e voltarGli le spalle continuamente cerca il
suo annientamento, che non tarderà, perché Egli è Giustizia alla Quale nulla
può sfuggire.
Gesù ti ha
parlato delle Grazie che escono grandiose dal Suo Cuore Tenerissimo: “Sono - ha
detto - più abbondanti che mai in questi giorni, perché ce n’è molto bisogno:
l’uomo del duemila è più che mai povero, anche se è molto ricco; è veramente
infelice, anche se - apparentemente - ha tutto; è solo, tanto solo, anche se le
strade, i locali, le case sono piene di gente.
E’ povero
nella sua anima, quando vive senza Dio; è infelice nel suo spirito, quando non
riesce a trovarLo; è solo, perché senza di Lui c’è un vuoto spaventoso!
Aggiungo
anche questo: è uno schiavo, un povero schiavo che deve obbedire a mille comandi
diversi: “Alzati, è tardi; corri, altrimenti non arrivi in tempo; obbedisci a
questo, obbedisci a quello. Lavora, affrettati, non puoi riposare. Non ti è
concesso di riflettere su te stesso, perché c’è chi pensa per te, sei una
macchina da lavoro senza mente e senza volontà; obbedisci, corri, non ti
fermare, altrimenti sei rovinato! Controlla il tuo orologio: sia perfetto!,
segni gli attimi; guai se si ferma! Devi obbedire senza discutere. La tua vita
è appesa a questo ritmo incalzante, che tu stesso hai voluto; è una catena alla
quale tu stesso ti sei legato. Se non spezzi un anello, non riuscirai più a
farlo! Spezzato il primo, seguiranno tutti gli altri.”
Questa,
diletta figlia, è la povera vita del ricco uomo di oggi. Non si accorge che
tutto ciò che lo circonda è inganno; basterebbe un pochino di attenzione, una
briciola di riflessione e capirebbe; ma non è così, è schiavo del sistema. La
sua povertà è la peggiore, perché il sistema lo sai da chi è stato ideato? Non
da Dio – Egli dona libertà e Gioia – ma dal serpente, l’astuto ingannatore che
ha costruito una lunga catena alla quale ha legato tutti gli stolti, uno vicino
all’altro; il primo propone, il secondo trasmette il comando agli altri, e così
all’infinito, e la situazione diviene sempre più difficile. Alcuni uomini
sentono ancora nel cuore il Dolce Richiamo dell’Amore di Dio; ci sono*, ma
rispondono: “Non posso venire, devo lavorare, devo correre, devo produrre,
devo. . . devo. . .”. Si giustificano in questo modo e rimandano tutto a domani,
poi a dopodomani. Io ti dico che non troveranno più il tempo di fare nulla di
più di quello che ora compiono. Sono divenuti vittime, povere, disgraziate,
infelici.
Ti ho fatto,
angelo Mio, un quadro della vita dell’uomo d’oggi che vive in una società “evoluta”;
ti si presenta dinanzi non un uomo, ma una macchina da lavoro senza cervello e
senza più volontà.
Gesù vuole
salvare, vuole liberare ogni creatura umana che si trovi in questa condizione.
I Suoi figli sembrano fiori che stanno per appassire: sono al buio, senz’acqua.
Alcuni hanno piegato del tutto ormai le loro corolle, altri sono in grave
pericolo. Egli tutti li vuole fare rivivere, anzi vuole concedere loro una
bellezza superiore a quella originaria. Essi non sono cose, ma persone; hanno
una volontà, basta che dicano: “Eccomi Signore, faccio come dici, obbedisco
subito, ora, non voglio aspettare dopo; Mi hai chiamato ed io, ora, rispondo
prontamente, perché ho capito, voglio essere un uomo libero e non uno schiavo”.
Ebbene, per
colui che è capace di fare questo ragionamento c’è salvezza, c’è gioia; ci sono
pronte anche per lui le Delizie del Cielo!
Questa
grande Quaresima è il tempo adatto, è il tempo propizio, è l’occasione unica
per accettare o respingere Dio. Nessuno finga di non aver compreso; nessuno
riposi tranquillo, se pensa di essere fuori della Legge Divina. Nessuno alzi le
spalle dicendo: “Credo nella Misericordia Divina, quindi faccio quello che mi
pare!”
Non è così,
figli del Mio Dolore; conoscete quale è il Comando del Re. Obbedite, obbedite
prontamente; allora Egli perdonerà il passato, non lo ricorderà più, ma guai se
voi non vi pentite: Egli si alzerà e vi chiuderà fuori dove c’è pianto e
stridore di denti!
Cari figli,
vi imploro di aiutare i fratelli che sono in pessime condizioni spirituali;
aiutateli, consigliateli, mandateli a Me. Li convincerò Io, li aiuterò in ogni
modo, non voglio che si perdano; ma devono venire prontamente, senza alcun
indugio, ora, subito! Domani sarà un giorno totalmente diverso.
Ti amo,
piccola, ti amo! Ti benedico assieme alla tua anima gemella!
Maria
Santissima
*ci sono = uomini di tal genere