Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
03.03.95
Abbandonatevi alla Mia Provvidenza: non
temete nulla, eletti, che avete scelto Me. Vi amo ed ogni cosa bella vi darò!
Piccola Mia,
giglio profumato del Mio Giardino, bandisci dalla mente ogni pensiero, non
avere in te, alcunaa, preoccupazione: Io provvederò a tutto ciò che serve. Chi
mai si è volto a Me ed è restato deluso? Chi mai Mi ha servito fedelmente ed è
restato senza ricompensa? Mi mancano forse le Ricchezze, viene meno a Me la
Potenza? Tutto possiedo; opero ciò che voglio, quando voglio, come voglio. Darò
ai Miei eletti ciò che necessita e in più tutto il Mio Amore, la Tenerezza del
Mio Cuore, la Gioia senza fine al Mio Ritorno. Non vi crucciate se il futuro vi
sembra tenebroso; lo è, ma non per voi: la Mia Provvidenza penserà a tutto,
giungerà a coprire ogni bisogno. So che avete bisogno di cibo e di bevanda, non
vi mancherà; vi serve un letto accogliente dove riposarvi, lo avrete; ogni
servo fedele ha diritto alla sua ricompensa, al suo salario. Io vi darò ogni
cosa, ve l’ho detto, ed in più le Tenerezze di un Dio che addolciscono il
cuore, che scendono nell’anima e la ricolmano di soavità.
Non per voi,
non per voi c’è pericolo, amici che Mi circondate di amore, voi che vivete per
Me, aspettate al mattino la Mia Carezza, alla sera il Mio Bacio prima di
addormentarvi.
Il momento
diverrà sempre più preoccupante per coloro che, chiamati e richiamati, non
rispondono, per quelli che si sono turate le orecchie per non udire la Mia
Parola e si sono resi ciechi per non vedere i Miei grandi segni ammonitori. Io
chiamo; Io, Dio, preparo; Io ammonisco con pazienza, aspetto, ma, trascorso
questo tempo, agisco e porto a termine il Mio Disegno.
Il mondo che
ora sceglie di vivere senza di Me è quello che davanti alle grandi difficoltà
si troverà angosciato e disperato: certo le cose non andranno migliorando, né
economicamente, né socialmente; si preparano tempi durissimi per il mondo che
si è scelto da sé la sorte. Io do quello che ognuno ha voluto. Chi ha cercato
una società senza Dio così l’avrà; si sazierà del suo nulla, sprofonderà nel
suo vuoto. Adesso ancora ha delle sicurezze, perché Io le ho permesse, in
attesa di un ravvedimento. Non ho tolto ancora la Mano dal capo dei ribelli,
sono l’Amore: prima di abbandonare un’anima al proprio destino, provo tutte le
vie per il ravvedimento; non tolgo subito ogni cosa, ma lentamente, per dare
tempo di riflettere e rimediare. Ti dico che poco a poco la Mia Azione diverrà
sempre meno incisiva sui ribelli; essi si scaglieranno gli uni contro gli
altri, senza risparmio di colpi, ognuno vorrà la sua parte e, quando gli verrà
tolta, ruberà senza scrupolo quella dell’altro. Senza la Mia Azione continua,
l’uomo diviene un lupo, un lupo affamato che non si preoccupa di altro che di
sopravvivere a qualunque costo, calpestando anche (se serve) il fratello più debole.
Questa, Mia
piccola, la società dell’immediato domani; come vedi, tutto si sta
predisponendo a prendere questa piega. Già per alcuni è finito il benessere di
prima; già il superfluo comincia a diminuire. Tra breve mancherà affatto*; poi
sarà tolto anche parte del necessario, in seguito tutto, fino alla miseria, lì
dove c’era abbondanza di beni; ma non si fermerà lì: anche il corpo soffrirà le
pene della purificazione e, se la mente ancora non si volgerà a Dio, tutto
precipiterà miseramente.
Piccola Mia
sposa che, stretta al Mio Cuore, Mi doni tutto il tuo amore; il tuo Gesù in
questi tempi soffre molto, sai. Tu l’hai compreso, perché te lo ripeto spesso:
la pena maggiore non è nel vedere gli uomini commettere peccati gravi di ogni
genere, questo essi l’hanno sempre fatto in tutti i tempi. Il dolore maggiore
consiste nel fatto che essi si convincono l’uno con l’altro che ciò che fanno è
Bene, è segno di apertura mentale, è evoluzione dei tempi bui nei quali, alla
base di ogni civiltà, c’erano delle leggi morali che ora devono essere spazzate
via ed abolite, perché segno di schiavitù ed oscurantismo. Ti ripeto, Mia
diletta, le parole che sento sulla bocca degli uomini continuamente. Si uccide,
addirittura impudentemente, giustificando questo terribile atto con scuse
assurde, degne di persone che hanno perduto la capacità di ragionare. Si
ignorano volontariamente le Mie Leggi, pensando di cavarsela impunemente e si
insegna ai piccoli a fare altrettanto, avvelenando il loro giovane cuore. Per
questo ho messo qui e lì i Miei angeli, i Miei messaggeri d’amore: perché
ponessero rimedio a tanto sfacelo, conducendo i più piccoli a Me. Ora, diletta
Mia, la vostra vita diverrà ancora più difficile, non per quello che vi verrà a
mancare, te l’ho già detto: a tutto provvederò Io, ma per il dolore, il grande
dolore, il continuo dolore di vedere le Mie Leggi evase e dimenticate. L’Angelo
Bianco aprirà le sue labbra per proclamare le Mie Verità, non si stancherà mai
di farlo, perché ha offerto tutta la sua vita per servirMi; ma chi porrà più
mente alle sue parole, alle Mie Parole? Nessuno lo ascolterà in una società
divenuta così ribelle.
Il serpente
attacca col suo potente veleno e si rende conto che ogni giorno che passa si
avvicina la conclusione della sua azione malefica, quindi, moltiplica le sue
forze e rende sempre più sottili le sue astuzie. La prima delle quali consiste
nel far sembrare il Bene male ed il male Bene; ad ogni infamia commessa si dà
una veste di giustizia. Si accetta, così senza ribellarsi, ogni inganno.
Non per
tutti però è così; l’attacco cade nel vuoto, quando è inferto ad una creatura
che Mi appartiene interamente: Io sono in essa, lì il male non fa più presa, la
Mia Luce ed il Mio Fuoco purificano ogni cosa. Se l’uomo capisse che solo in Me
c’è salvezza, non porgerebbe così facilmente il fianco agli attacchi del male.
Egli si comporta come un generale che, pur sapendo che il nemico è potente,
lascia la fortezza sguarnita di sentinelle; agisce stoltamente solo perché
oggi, domani, dopodomani all’orizzonte non compare nessuno, allora (stoltamente)
pensa: “Non verrà più, avrà desistito”. Invece, quando meno se l’aspetta, si
accorgerà di averlo proprio dentro il suo campo, anzi dietro la sua schiena!
L’uomo
saggio si premunisce, si prepara, organizza ogni cosa a puntino, senza
tralasciare nulla, anche se il nemico momentaneamente non è visibile. Sappiate
che l’attacco furibondo avviene sempre all’improvviso, quando ormai uno si
sente al sicuro. Vi dico, ti dico, amata: beati coloro che si sono bene
preparati e vivono rinchiusi e sicuri in un rifugio ben protetto; il nemico,
vedendo troppe difficoltà, indietreggerà e non oserà attaccare, ben comprendendo
che sprecherebbe ogni fatica. Si volgerà invece lì dove le difese sono deboli,
oppure addirittura mancanti, per insipienza; lì opererà il danno maggiore, ci
sarà l’annientamento più completo!
Ti parlavo
prima del Mio grande Dolore provocato da coloro che vivono come se Io non
esistessi, come se le Mie Leggi fossero ormai “fuori moda”. In tal modo questi
non si volgono a Me, perché Mi hanno proprio reciso dalla loro vita, Mi hanno
allontanato dal cuore, hanno anche tentato con ogni sforzo di sbarazzarsi del
Mio Ricordo, sostituendoMi con idoli di ogni genere.
Io sono
disposto a perdonare ogni peccato, anche il più grave, ma questo genere di
colpa non potrà mai avere perdono, perché l’anima non volge mai lo sguardo a
Me, non implora più il Mio Aiuto, non chiede umilmente la Mia Misericordia,
alza invece superba la testa dicendo: “Io non credo, agisco da dio, non ho
bisogno di Te, non Ti riconosco”.
DiMMi, Mia
sposa, cosa posso fare con questi testardi presuntuosi, con questi peccatori
incalliti che non riconoscono la Mia Autorità? Vedo, diletta, che chini il
capo, immersa in un mare di tristezza! Hai ben compreso. . . resta solo la Mia
Giustizia!
Vieni ora a
consolarti nel Mio Cuore, dopo aver sofferto con Me, assapora la Mia Dolcezza e
sii felice!
Gesù
*affatto = completamente
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
03.03.95
La
Mamma parla agli eletti
Adorate,
figli Miei, adorate lo splendido Cuore di Gesù; Egli vi incoraggia, vi consola,
vi rassicura.
Certo
conosce le vostre pene, ogni dolore che ricevete per causa Sua è una perla
preziosa che offrirete a Lui, quando Splendido, Luminoso, vi comparirà davanti,
non con Volto Severo di Re Potente ed inarrivabile, ma con il Sorriso amabile
di un Padre che vi abbraccerà prima col Suo Sguardo (e poi, certo, con le
Sue Braccia) vi dirà: “Vedo le tue mani piene di perle preziose che hai
preparato per Me, nell’attesa della Mia Venuta, queste parlano di amore, di
sacrificio d’amore, come è bello ciò che Mi offri, piccola Mia creatura!
Potrei
paragonarlo al piccolo fiore di prato che il bimbo, pieno di gioia, offre al
padre che è tornato;
gli corre
incontro beato e stringe tra le sue piccole dita l’umile fiore e glielo dona.
Cosa fa allora l’amoroso papà? Se lo prende felice tra le braccia e guarda
quell’offerta partita dal cuore, la gradisce molto e riempie quel visino di
carezze e baci. Pensate che il vostro Gesù, che voi adorate senza vedere con
gli occhi, senza poter toccare con le mani, sia diverso da un tenero padre? Vi
dico che Io, continua il discorso di Gesù, farò proprio come il genitore citato
sopra: non sarò un Dio inarrivabile che guarda dall’alto della Sua Grandezza la
piccola creatura; non sono proprio cosi. ImmaginateMi come Mi descrive questo
Mio diletto strumento che vi porta la Mia Parola: sono pieno di Dolcezza e La
manifesto continuamente con Dolci Carezze e tante premure”.
Questo Mi ha
mostrato in visione Mio Figlio*; questo farà nell’incontro con i Suoi fedeli
che con amore e pazienza Lo hanno aspettato.
Se vedete
che molte nubi si ammassano nel Cielo dell’Umanità intera, vi dico, cari figli,
che vedete bene perché così è il tempo presente, molto nuvoloso, ma non solo,
vedo da lontano altre nubi avvicinarsi, si mescolano a quelle precedenti e
minacciano una grande bufera.
Tutto questo
Gesù l’ha preannunciato e questo angelo lo ha ripetuto più volte, ma insieme ha
detto anche una cosa: “Per i veri figli di Dio non c’è pericolo”. Cosa
intendeva dire con queste Parole?
Semplicemente
questo: “La Sua Provvidenza arriverà in ogni campo per coloro che in Lui
confidano.
Se c’è
pericolo per l’occupazione, Egli provvederà; se una terribile epidemia
rischiasse di decimare la popolazione, l’eletto non ne sarebbe vittima; se la
terra trema, diverrà docile e benevola verso gli amici di Dio; se la grandine
cade distruttiva, si fermerà per lasciare passare i benedetti che si sono
rifugiati nel Cuore Santo; il vento poi da impetuoso diverrà carezzevole e
lieve al passaggio di un eletto. Quando camminate - pensate che meraviglia -
gli angeli camminano con voi, vi circondano e cantano soavi armonie al loro Dio
che riposa Felice nel vostro cuore così accogliente; insomma, il Paradiso
cammina con voi, figli benedetti! Sembra un sogno splendido, sembra tutto
troppo bello. Io vi dico che è la realtà nella quale ciascuno di voi vive.
Gesù
continua ad invitarvi alla gioia; gli uomini ispirati dal serpente pensano e
ripensano a come diminuirla, vi danno dei dispiaceri, ma voi dovete gioire,
ripetetevi le Parole di Gesù: “Beato chi soffre per Me, grande sarà la sua
ricompensa al momento giusto”. Gesù vi ha scelto uno per uno, Gesù vi ha
chiamato uno dopo l’altro; voi, senza indugio vi siete offerti al Suo Servizio,
con zelo, con perseveranza, in continua adorazione. Pensate allora che Egli non
sappia proteggere dalle insidie subdole del Suo nemico? Certo che lo farà,
state sereni, non angustiatevi per nulla. Ripeto a te, angelo Mio, quello che
spesso ti ho detto: siate come bimbi tra le braccia della mamma. Che fa ella
col suo piccolo? Se ha fame, gli porge il seno; se ha sete lo disseta; se ha
freddo lo copre bene e poi lo stringe al cuore; se ha bisogno di coccole gliene
porge a volontà.
Questo
aspettatevi da Gesù, Egli tutto può dare perché è il Padrone Assoluto di ogni
cosa. Vi esorto alla gioia continua del cuore: affrontate così le difficoltà di
ogni giornata. Le piccole croci non mancheranno mai. Sappiate comprendere che è
cominciato per il mondo il tragitto più spinoso, la via crucis del popolo
ribelle; vi dico che dopo il Golgota ci sarà la crocifissione. Chi, come il
buon ladrone, nel colmo del dolore, riconoscerà Dio e Gli rivolgerà la
supplica, riconoscendo i propri peccati, avrà la sorte del ladrone santo, ma
chi, straziato dal dolore, continuerà a bestemmiare e a non credere. . . vi
dico che sarà perduto.
Non si
prendano con indifferenza le Mie Parole né con superficialità i Miei
Ammonimenti! Chi può aiuti il fratello caduto a rialzarsi; si parli quando
occorre farlo, solo a questo serve la lingua: a lodare Dio, a convincere il
fratello titubante, ad incoraggiare l’indeciso. Vedo invece, con sommo Dolore,
che essa viene spesso usata per offendere, calunniare, pronunciare cose inique
nei riguardi del prossimo. A questi che cadono continuamente in questo errore e
non vogliono emendarsi dico: cambiate vita, state in silenzio, quando si tratta
di offendere o oltraggiare un fratello, ricordate le Parole di Dio: “Non c’è
posto nel Cielo per i calunniatori, per quelli che mormorano, per coloro che
sparlano! La lingua pronuncia ciò che la mente ha pensato, la mente dimostra la
malizia del cuore.”
Sarete tutti
giudicati sull’amore che avete portato nel profondo del vostro essere ad ogni
uomo che vi è venuto incontro nella vita. Non solo, ma l’amore deve essere
praticato su vasta scala: verso tutta la Creazione.
Cosa darete
a Gesù, voi operatori di iniquità? Se non potete parlare bene di un fratello,
tacete; se sbaglia, dolcemente, ammonitelo; se cade, subito rialzatelo; se vive
nell’ignoranza, istruitelo; se è solo, fategli compagnia; se piange,
consolatelo; se sorride, condividete la sua gioia; se è gravemente colpevole,
pregate per lui, difendetelo davanti a Dio, giustificatelo, chiedete
Misericordia per lui, intercedete senza darvi pace, fino a quando non avete
ottenuto per lui il perdono.
Questo è
amore. Date, date a piene mani l’Amore di Gesù. Se qualcuno ha il cuore
dilaniato dal dolore, offritegli la Tenerezza del vostro Signore; se ha bisogno
di una parola gentile, dategliene mille; tutto fate per dare gioia a questo
mondo che l’ha dimenticata; Gesù lo vuole. Siete tutti Suoi, comportatevi come
Egli si comportò.
Prima di
chiedere, date, date ciò che necessita; guardate ai bisogni degli altri e
dimenticate i vostri, a voi pensa Gesù, a voi provvede Gesù. Quando Lo
incontrerete, allora avrete sì le mani piene di splendidi doni. Nel Suo Regno i
posti sono molti, per ognuno è pronto il suo; l’amore però sarà la preziosa
chiave che apre quella porta. Cosa accade quando tornate a casa vostra e vi
ricordate di essere senza la chiave? Bussate e ribussate, ma nessuno vi apre;
chiamate, ma nessuno vi risponde; provate e riprovate, ma la porta resta
chiusa. Qui sulla terra potete rivolgervi ad un fabbro che apra per voi, ma la
porta della quale parlo si può aprire solo con la chiave adatta. Vi ho detto:
si chiama “Amore”.
Avete ben
compreso, Miei amati figli? Voi siete intenti ad ascoltare le Mie Parole,
fateNe tutti tesoro e vedrete quali meraviglie accadranno di giorno in giorno
per voi!
Gesù torna
presto, ma nel frattempo accadranno grandi cose, si compiranno tutte le cose
preannunciate; sarete gratificati e l’attesa vi sarà più facile.
Ti amo,
piccola Mia, godi questa giornata nel Cuore Santo di Gesù.
Maria
Santissima
*Questo. . . Figlio = l’incontro vostro con
Gesù