Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.03.95

 

 

Unirò fra loro le anime che ho scelto e costituirò per Me un popolo secondo il Mio Cuore.

 

 

Piccola cara, i giorni trascorrono lenti secondo te, molto rapidi invece; ma la Mia Pazienza non è compresa da molti, né utilizzato il vostro sacrificio di fratelli. Per te, Mia fedele sposa, il tempo scorre troppo lentamente, perché aneli a Me con tutta l’anima e vorresti che tutto si compisse subito. Ai Miei Occhi le cose sono un pochino diverse, perché il Mio Sguardo abbraccia il mondo intero e vedo poco cambiamento nei cuori in questa grandiosa Quaresima. L’ultimo spicciolo di tempo non viene ben utilizzato dai bisognosi che perseverano nella testardaggine e non comprendono il senso della Mia Pazienza. Vi chiedo di continuare a sacrificarvi per costoro, fino all’ultimo momento, quando Io vi dirò di riposarvi, perché tutto ormai sta per compiersi.

Mai come in questo momento c’è stato un tempo tanto favorevole per la conversione: ho reso tutto facile proprio per dare modo a ciascuno di avvicinarsi a Me. Non temano ora gli uomini la Mia Giustizia, ma ricorrano subito alla Misericordia Infinita del Mio Cuore: torrenti, fiumi, scendono da Esso per salvare il mondo che è giunto ormai alla svolta decisiva. Voglio essere Re di un popolo santo, voglio che il Mio Popolo sia molto numeroso, per questo sto attendendo ancora un poco. Chiamo tutti a Me in questo tempo di penitenza; ascoltate il Mio amato strumento, come fecero i niniviti col loro profeta. Se tutto ascolteranno e si pentiranno delle loro colpe e faranno penitenza, Io perdonerò ogni cosa e ritirerò i Progetti preparati per coloro che disobbediscono. Io sono l’Amore e voglio ricolmare il mondo di Gioia, questo è il Mio grande Desiderio; ma in Me Giustizia e Misericordia camminano insieme, ognuno lo comprenda. Chi continua a volgersi al male e non se ne allontana cerca la Mia Giustizia: è uno stolto che va incontro deliberatamente alla sua rovina. Ma chi implora la Mia Misericordia, chi confessa umilmente il suo peccato e si propone di mai più compirlo è un saggio che ritorna in sé stesso e vuole salvarsi.

Come vorrei, Mia diletta sposa, che tutti gli uomini di questo tempo fossero dei saggi, perché Io tutti li amo e soffro molto nel vedere gli stolti perseverare nella loro insipienza. Intorno ai Miei amati strumenti dovrebbero esserci molte persone ad ascoltare e meditare le Mie Parole di Guida e d’Amore, ma alcuni di essi sono poco seguiti per la grande durezza dei cuori. Se uno si trova vicino ad una tavola imbandita e muore di fame, la colpa a chi la si deve attribuire? A lui stesso che, potendo avere tutto, agisce stoltamente. Forse quello può anche pensare che il cibo sia nocivo più che utile, ma non si può giudicare senza assaggiarlo: bisogna provare con un poco e poi regolarsi. Non nego che intorno c’è anche un macabro banchetto, preparato dal serpente per gli stolti; costoro rifiutano il Cibo santo e si volgono all’altro con il risultato che è palese a tutti.

Questi Miei santi Messaggi invadono il mondo: chi Li capirà e seguirà le direttive godrà la Gioia senza fine, vivrà con Me! Per Amore ho agito, per Amore ho guidato il Mio popolo per un sentiero nuovo, ho versato torrenti d’Acqua Pura in una landa desolata e squallida, ho illuminato le tenebre con una grande Luce. Chi si è dissetato a questa Fonte vedrà la Mia Gloria, chi si è lasciato guidare dalla Mia Colonna di Luce giungerà alla Terra Promessa, ora, come allora. Questa che porgo ogni giorno è la Mia Manna; ognuno può mangiarNe a suo piacere ed il corpo rifiorirà a nuova vita, lo spirito esulterà di gioia; l’anima sarà come una sposa che si prepara a congiungersi al suo Santo Sposo.

Tutto avete, uomini di questo tempo, ma vedo che non volete ancora capire. Perché voi, Miei servi prediletti*, Mi voltate sempre il dorso? Non vi volete nutrire della Mia Manna, ma mangiate a sazietà quella che vi porge il serpente! Non solo non Ne mangiate voi, ma impedite anche agli altri di nutrirseNe, perché se vedono in voi tanta diffidenza anche essi l’hanno. Se le guide deviano, coloro che seguono fanno la stessa fine.

È vero, tutto è già stato rivelato; nelle Mie Lettere allo strumento del Mio Cuore non c’è una nuova rivelazione, ma viene ripercorsa ogni tappa della Mia Unica e chiarito il modo di ben comprenderLa e saperLa mettere in pratica. Ho fatto con voi come la mamma fa con il piccolo bimbo che ancora non è in grado di mangiare da solo il cibo, ma deve essere imboccato e l’alimento gli deve essere porto un poco alla volta in modo da essere ben digerito. Così ho operato, così continuerò fino alla fine; chi si è lasciato nutrire, sano e forte, giungerà fino in fondo e grande sarà la sua gioia quando contemplerà il suo essere mutato, rinnovato, glorificato. Chi invece stoltamente ha rifiutato i Miei Dolci Cibi si accorgerà tardi del suo deperimento, quando ormai non rimarrà più possibilità di rimedio. Ti dico di più, Mia diletta sposa: lo riterrò pure responsabile dell’analoga situazione di chi ha seguito il suo stolto esempio. Ti ho detto in passato che il talento più prezioso che Io ho dato all’uomo è proprio quello che spesso trovo sotterrato e non utilizzato: è la capacità di discernimento che ho dato a tutti gli uomini in modo diverso, ma a tutti indistintamente. Chi ne ha di più dovrebbe offrire a coloro che ne sono più carenti allo scopo di far comprendere i Miei Progetti e agevolarLi.

Non accade invece così, Mia amata: chi ne ha di più cade in superbia, al punto di ostacolare con la propria presunzione i Miei Disegni e tenere fuori anche i miseri che a lui ricorrono per consiglio, per guida. Gli uomini riflettono troppo poco; quelli, spesso, ricchi di sapienza umana, sono i più carenti di Sapienza Divina!

Tutto volge a termine e pochi passi avanti sono stati fatti da coloro tanto aspettati da Me e dai fratelli; ora Mi alzo e chiudo la porta. I Miei dolci amici sono con Me, godono già parte delle Mie Delizie; Io li nutro del Mio Essere ed essi abbelliscono di giorno in giorno. Sto offrendo ancora tutto e la porta è socchiusa, ma per quanto resterà così? Io desidero dare inizio alla Festa, i Miei amati non desiderano che questo, quindi, ognuno si regoli, comprenda e agisca di conseguenza.

Ti lascio proseguire la giornata, tenendoti ben stretta sul Mio Cuore Ardente d’Amore per te.

Sii felice e dona la Mia Gioia a chi te La chiede. Sii felice!

Unisco a te un’anima scelta. Vi amo!

 

                                                                                              Gesù

*prediletti = sacerdoti

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.03.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Vi amo tanto, figli del Mio Cuore: gioisco con voi ogni volta che Gesù vi ripete le grandi Promesse.

Il nuovo Regno porterà finalmente la felicità, invano cercata sulla terra inaridita. Se vedo i figli soffrire, Io soffro con loro; quando vedo tanti inganni e tante insidie tramate dal nemico, Io gemo e vorrei correre ad abbracciare il Mio diletto in pericolo per salvarlo, ma nulla posso fare, quando la volontà è sempre ribelle. Chi non segue le Leggi Divine diviene un nemico del Bene che cerca la sua rovina.

Io chiamo, supplico, prego continuamente Mio Figlio che abbia Misericordia del mondo, ma tante volte vedo che si continua nel peccato; si prosegue nella disobbedienza. Col passare del tempo, (ti dico, piccola Mia, che anche un solo giorno è ormai un lungo arco di tempo) vedo gli eventi avvicinarsi sempre più rapidamente. Ho in Me due sentimenti diversi: da una parte una grande Gioia, sconfinata, perché vedo la felicità dei giusti, vedo la fine di ogni sofferenza, vedo Gesù che consegna a loro la terra rinnovata; dall’altra parte sento in Me una grande ansia per i figli che ancora sono indecisi e non fanno il passo definitivo. Guardo il loro cuore, leggo il loro pensiero: a volte sembrano tutti di Gesù, Lo chiamano, Lo supplicano perché li guidi; a volte invece li vedo attratti verso il mondo, non sono capaci di rinunciare alle sue attrattive. Fanno un gioco pericoloso che quest’oggi è veramente tale, perché non si sa quanto tempo duri quest’attesa, questa Pazienza Divina, questo momento di grande Misericordia.

Gesù ha lasciato scorrere dal Suo Costato aperto fiumi di Grazia che attraversano l’intero pianeta; è molto incauto essere sempre distratti e non vedere nulla, perché sempre intenti in altre attività che a nulla conducono. Pensa, figlia diletta, cosa accade ad un distratto che guida l’automobile, guai se dice: “Non ho visto questo segnale, non ho notato l’altro; ero sopra pensiero; mi è sfuggito che questa strada aveva un divieto; ora che faccio? Non posso tornare indietro, non posso andare avanti; per pensare a sciocchezze, mi trovo in pericolo.” Se questo accade alla guida di un’auto, pensate quale danno può provocare la “distrazione”, quando è l’intera vita in gioco, quando si tratta di un’anima che è immortale e si vive come se il problema non esistesse, come se la realtà fosse un’altra.

Se l’uomo non crede, se si ostina a negare le grandi Verità, allora, allora Io Mi ritiro in disparte e taccio: non c’è possibilità di salvezza né di dialogo per coloro che hanno il vuoto nel cuore. È più facile un dialogo tra sordi e ciechi che con coloro che tali si sono resi per mancanza di fede. Gesù ha aperto la strada a tutti; chiama ed invita alla salvezza; ha reso facile ogni cosa col Suo sublime Sacrificio; basta accostarsi ad un ministro del culto, umiliarsi davanti a Cristo ed invocare umili e pentiti il Suo Perdono: per i Suoi Meriti, ogni peccato è cancellato, ogni colpa lavata; l’anima torna bianca e splendente e riceve la Luce Divina. Il Banchetto Eucaristico è lì pronto, ogni giorno, ed il Cibo Santo viene offerto ad ogni SS.Messa: cosa c’è di più facile che accostarsi ad Esso e goderNe per avere poi la Felicità per sempre?

Come vedi, Mia diletta figlia, tutto è assai facile per chi vuole pensare al suo destino eterno, per chi usa bene i talenti affidatigli dal Padrone prima di andarsene. Ora ritornerà; già i messaggeri hanno annunciato il Suo Ritorno; l’hanno fatto e lo continuano a fare per tenere ben deste le menti. Cosa deve fare di più il Re per avvertire il Suo popolo del Suo Arrivo?

Egli vuole che tutti siano ben all’erta, perché, come ha detto, entrerà senza far rumore, in punta di piedi. Ha già avvertito: ognuno si faccia trovare ben desto con le mani piene di piccoli doni d’amore. Egli allora, lieto e sorridente, offrirà il Dono più grande: la Sua sublime Presenza in mezzo al popolo.

Non sarebbe logico fare qualunque sacrificio per poter ottenere questo? L’uomo di buon senso questo l’ha capito; l’uomo, che vuole ben utilizzare i suoi talenti, ha considerato bene ogni cosa, ha messo in disparte tutto ciò che è secondario e si è dedicato completamente a curare l’essenziale.

Ogni figlio prudente ha fatto come Maria, si è messo ai Piedi di Gesù per accogliere la Sua Parola, senza lasciarsi sfuggire nemmeno una sillaba. Ha capito che solo questo serve, solo questo vale; al resto si può sempre provvedere, ma, se si trascura l’anima, a che giova curare il corpo? A che serve possedere tutte le ricchezze del mondo, se si perde la propria anima? Curate questa unica ricchezza e avrete ogni cosa, uomini, che lasciate scorrere queste ultime stille di tempo senza trarne alcun profitto!

Amata figlia, nella pace e nella gioia si avvicina il grande Giorno; continua come fai, opera con amore giorno e notte, dona amore ai fratelli e rinnova le sante Promesse; saranno un ottimo balsamo per ogni ferita. Parla di Gesù, così come ti è d’abitudine: che dolcezza ti dà questa sublime parola! Lasciati condurre da Lui verso la grande Felicità destinata ai fedeli che perseverano fino alla fine!

Siate felici, siate fedeli in ogni attimo; mai vi sfiori alcun dubbio: Gesù è Fedele, manterrà ogni Sua Promessa. Non tarda, non vi fa ancora aspettare a lungo, sta per venire. Non ascoltate voci di falsi profeti, ascoltate la Mia: Egli viene presto; è in cammino, è alle porte!

Vi amo, vi stringo tutti al Cuore!

 

                                                                                              Maria Santissima