Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.03.95

 

 

Lasciate, Miei amati, che vi aiuti a portare i vostri pesi, ne avrete un pochino di sollievo, poi proseguirete sempre con Me accanto, fino alla grande Gioia che ormai è vicina.

 

 

Piccola Mia, non gemere per il tuo sacrificio, Io sono con te, Io sono per te, ti aiuto a portare i tuoi pesi, li sollevo Io, Io, Dio, e li pongo per un pochino sulle Mie Spalle per darti sollievo; poi proseguirai, ma sempre con Me accanto.

L’ultimo tratto, si sa, è un pochino più faticoso, ma la speranza è viva e la fiducia completa; volerà questo tempo e giungerà il momento tanto atteso. Fatevi coraggio l’un l’altro, parlando di Me; sostenetevi a vicenda col Mio Amore. Ecco i discorsi che Mi piacciono: quando vi narrate a vicenda le Mie Meraviglie, vi ripetete a vicenda le Mie grandi Promesse. Aspettate con amore la Mia piena Manifestazione; avrete ciò che vi aspettate ed anche ciò a cui mai avete pensato.

Sai, amata sposa, il Mio Sguardo abbraccia in ogni attimo tutta l’Umanità, vedo molti uomini – quanti sono! – che camminano carichi di pesi; il loro corpo è piegato dalla fatica, spossato dalla pena; Io vado dolcemente vicino a ciascuno. Vorrei prendere su di Me i loro pesi, ma quanta diffidenza, quanta malizia in quei cuori! Essi preferiscono farsi schiacciare dal peso che ricorrere a Me, Che con Amore vorrei liberarli da tanto tormento. Pensa, Mia diletta, che, quando proprio non ce la fanno più, non si rivolgono a Me, Dio, loro Dio Sapiente ed Onnipotente, ma dirigono la loro attenzione su di un uomo come loro che procede e si trascina carico più di loro, gli chiedono aiuto e sostegno: ma cosa può dare uno che si trova nelle loro stesse condizioni? Ti dico di più: quel poveretto, per liberarsi un po’, mette qualche fardello in più sulla schiena del richiedente; altro sollievo non gli sa dare! Vedo quindi entrambi procedere in tal modo, a capo basso, con gli occhi che non guardano mai il Cielo, ma il fango della terra: si avviano tristemente verso una meta che, si illudono, possa cambiare la loro sorte, ma invero la peggiorerà e di molto!

“Perché, tu chiederai, perché tanta stoltezza, perché tanta insipienza?”

Quando Io, Io, pieno di pietà, sono andato loro vicino, per dare veramente sollievo, essi Mi hanno respinto, hanno preferito invece la miseria, la miseria alla Potenza Infinita. Ecco, figlia diletta, il mondo di oggi, ecco la generazione che Mi volta le spalle. Io li voglio salvare, Io li chiamo uno per uno; questo è un momento specialissimo nel quale la Mia Misericordia scende a fiumi dovunque; vicino ad ogni uomo c’è un torrente che scorre. Basta un passo per avere Acqua Limpida e Sorgiva in abbondanza, la Mia santa Manna è a disposizione; diMMi, diMMi, Mia diletta, quanti se Ne nutrono per amore, con amore? Il mondo non è solo fatto di anziani in quiescenza, ma anche di adulti in piena attività, di giovani dalle forze esuberanti; dove sono costoro?

Poco li vedo intorno alla Mia Tavola: perché rincorrono le vanità, cercano il cibo che non nutre, che avvelena, e trascurano il Mio Che riempie di vigore e prepara alla grande felicità?

Perché gli adulti attivi non sono mai nel Mio Tempio? Quanti sostano ai crocicchi delle strade, ai bar, ore ed ore nelle loro automobili, nei luoghi d’affari! Lì il loro tempo trascorre senza fretta, mentre quando si tratta di offrirne una briciola a Me, tutte le scuse sono pronte: “Sono stanco, sono troppo occupato, devo incontrare una persona, devo combinare un affare. . .” Così passa questo breve spazio di tempo concesso e nulla cambia; le strade sempre affollate, le Chiese sempre deserte; i luoghi di svago sempre sovrappopolati, quelli di culto deserti! Può mai proseguire così senza che Io, Io, Dio, non debba intervenire energicamente?

Talora voi dite: “Forse Gesù tarderà ancora molto, come faremo a sopportare una simile situazione?”

Secondo te, Mio amato strumento, Io potrei tollerare ancora a lungo una tale situazione? Chiamo alla penitenza gli uomini, ma essi nulla fanno di diverso rispetto a prima: mangiano, bevono, si divertono, sono belli e spensierati. Mando segni continui, ma essi alzano le spalle e dicono: “Non ci credo”; i Miei strumenti non si danno riposo né giorno né notte per smuovere i fratelli e portarli a Me, ma a nulla serve neppure questo.

Si preferisce poltrire in un letto oppure davanti alla TV per molto tempo, che venire da Me che voglio dare a tutti il Mio grande Amore, offrire al mondo le Mie Delizie.

Alcuni si sentono proprio a posto, perché alla domenica, in qualche modo, si sentono la S.Messa; anzi, spesso non alla domenica, ma al sabato sera, in fretta, in fretta per poi essere liberi da ogni “peso”, come dicono, da ogni “pensiero” come sostengono.

Questo è amore, secondo te, Mia sposa? Questo è amore verso il loro Creatore, verso il loro Salvatore? Non è piuttosto tiepidezza? Ma Io ho detto: tu non sei né caldo né freddo; Io, Io, Dio, ho disgusto di questi soggetti e li vomito!

Lo sappiano tutti coloro che agiscono in tal modo; non è questo – meno che mai – tempo di tiepidezza, ma bisogna essere di fuoco, ardenti e pronti alla battaglia, alla santa battaglia per il trionfo del Mio Regno. Chi Mi vuole come Re e Sovrano deve combattere in prima linea, con tutte le forze, non imboscarsi per viltà né tacere per paura né agire ipocritamente: Io odio l’ipocrisia. Amo i cuori di bimbo che non nascondono alcuna malizia, non tramano inganno e la loro bocca è profumata di ingenuità. Respingo invece gli astuti, i maliziosi che studiano ogni parola, non ne dicono mai né una in più né una in meno per non compromettersi. Fanno così con i propri simili, fanno così anche con Me, loro Dio; compiono al minimo il loro dovere, salvano l’apparenza per piacere agli uomini, Mi tradiscono nel cuore e nella mente con pensieri che sono offesa a Me.

Costoro sono come i farisei: caricano gli altri di grandi pesi, mentre essi non alzano neppure un dito; se vedono il fratello curvo sotto la croce, ci aggiungono ancora il proprio fardello senza nessuna pietà.

Io invece vi dico, uomini che volete sentire la Mia Voce: portate i fardelli gli uni degli altri, alleggeritevi dei pesi, fate a gara nell’aiutarvi; Io, Io, Dio, sono in mezzo a voi, prenderò su di Me il peso di tutti. Se saprete essere amorosi, vi darò un pochino di sollievo; poi proseguirete, ma sempre con Me accanto, con Me come Sostegno, con Me come Dolcezza.

Il tratto è breve, il tratto si concluderà presto e poi tutti vi riposerete sul Mio Seno, felici accanto a Me in un tempo senza tempo.

Dico a te, Mia diletta, procedi con vigore, col Mio Vigore, con sicurezza, la Mia Sicurezza. La svolta è ormai giunta; pochi sospiri ancora, poca fatica e poi solo gioia, solo amore in ogni direzione.

Diletta, benedico la tua giornata. Ti tengo stretta sul Mio Cuore, ti dono il Mio Amore.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Sappiano gli uomini utilizzare questi giorni di grande Misericordia, non ne vada sprecato alcuno; oggi conta, il domani. . .  potrebbe non esserci!

Vi amo, vi chiamo a Me: venite senza paura. Io vi monderò, Io vi voglio salvare! Attenzione, pensate, riflettete, che non accada come a Sodoma e Gomorra! Le vostre città sono piene di peccato, pentitevi e non indugiate!

Vi amo!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.03.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Ascoltate, amati, le Parole sante del vostro Signore, non vi sfugga una sillaba; Egli vi vuole guidare alla santità, vuole che voi Gli assomigliate sempre più, vuole che voi vi apriate a Lui come gigli alla luce. Ogni giorno Egli lascerà cadere la Sua Goccia di Rugiada; la Felicità sarà per sempre, perché mai Gesù ritirerà la Sua Mano.

Vi chiede di dare amore ai fratelli; vi chiede di porgere aiuto fattivo a chi soffre: il più grande è proprio quello di mostrare il vostro affetto profondo, la comprensione per tutti, portare i pesi gli uni degli altri; per nessuno la croce sarà troppo pesante.

Amati, guardate i segni che ogni giorno Gesù manda al mondo, aiutate a capirli; dicono molte cose, parlano un linguaggio chiaro. Gesù sa come colpire profondamente. I segni sono silenziosi ammonimenti: ognuno corregga la sua vita. Le città sono troppo corrotte: pochi sono coloro che si offrono a Dio; molti quelli che Gli negano tutto: anche un pensiero, anche una briciola di tempo.

Il peccato ormai è divenuto consuetudine; la preghiera cosa rara.

Quando accade questo, si stanca la Pazienza di Dio! Si guardi al passato: Dio è sempre lo Stesso, ieri, oggi; si leggano i Testi Sacri, si rifletta su di Essi: non può più Gesù sopportare tanta disobbedienza, tanta noncuranza, tanta malizia, tanto gelo nei cuori!

Vedi, angelo Mio, quanto gli uomini hanno reso difficile la vita ai fratelli? Nessuno più vive libero, ma prigioniero di infinite schiavitù; vengono negati i diritti principali dell’uomo: il piccolo viene eliminato prima di vedere la luce, la sposa viene lasciata sola nel suo talamo, con mille pretesti, nessuno dei quali verrà accettato da Dio; l’unica spiegazione è l’egoismo umano che ha spento l’amore. Il vecchio è sempre più solo, la sua vita non viene tenuta in alcun conto.

Vedi, amata, questi sono tutti gravi delitti; sono omicidi, fisici e morali. Può mai l’Amore tollerare a lungo tanto odio; può l’Amore lasciare che questa radice maledetta soffochi ogni erba buona?

Ecco, Egli sta per intervenire con Mano di Giustizia, separa il grano ormai maturo dalle erbe inutili: riporrà il primo nel granaio, le altre le brucerà nel fuoco.

Non pensare che sia ancora lontano il momento conclusivo; non lo è per niente, l’attesa è breve. Quando il mondo avrà fatto il suo passo e ti dico, che l’ha già fatto, Dio prenderà le Sue Decisioni e le ha prese; quando il mondo sarà risoluto ad applicarLe, Dio agirà con Potenza e cancellerà dalla terra i ribelli, i superbi, tutti gli operatori di male.

Oggi si dice: “Non ci sono case sufficienti, come faremo in futuro?” Oggi si dice: “Scarseggia il lavoro, che faranno i nostri giovani?” Oggi si dice: “Siamo in troppi, bisogna limitare le nascite senza astenersi da nulla, manipoliamo la Legge Divina; vale ciò che a noi è gradito, respingiamo ciò che non è conforme al nostro piacere.” Questo si dice, questo si fa. Si prepara un futuro di morte, non di vita; di tenebre, non di Luce; di odio non di amore. Tutto ciò è proprio contrario al Progetto Divino che si sta attuando, anche se i ribelli frappongono infiniti ostacoli di ogni genere.

Secondo te, Mia diletta, quale progetto prevarrà: quello umano o Quello Divino? È la grande guerra – che ora è divenuta decisiva – tra la morte e la vita, ma Gesù è salito sulla Croce proprio perché potesse prevalere la vita, potesse trionfare la vita; perché allora gli uomini continuano a parlare di morte, di disprezzo della vita, di violazione di tutti i diritti che Dio ha concesso all’uomo? Egli è il solo Padrone della vita; guai a chi si arroga il diritto di agire al Suo posto! Ti dico che meglio sarebbe per lui non essere mai nato!

Guai, dico guai, a chi proclama come valida la sua mentalità distruttiva! È già preda del serpente e le sue spire lo stanno avvolgendo. La vita trionferà, perché il Sangue Prezioso dell’Uomo-Dio è stato sparso sulla terra e l’ha benedetta per sempre; la Vittima Purissima ha pagato i debiti di tutti, anche dei maledetti che gli sono acerrimi nemici. Ho detto che la vita trionferà; per Volere di Dio ci sarà come una nuova grande primavera: mille corolle profumate allieteranno ogni angolo della terra, solo profumo e armonia ci saranno dove ora si sentono lezzo e stridore di armi visibili o nascoste. Certo, tutto ciò parrà impossibile agli scettici; certo, chi non opera neppure crede nell’altrui operato; chi non ha fede nulla spera; certo, nulla spera e nulla avrà! Solo Dio può cambiare ogni cosa e operare l’impossibile; ciò che all’uomo è impossibile non lo è per il Creatore.

Sentirete ogni giorno notizie assai tristi, ma, proprio quando ormai il mondo nuoterà nella disperazione, avverrà l’incredibile che per voi non sarà per niente tale. Gesù ripete che il tempo è concluso: chi non si decide ora non avrà più possibilità di farlo.

Perciò Io, con le lacrime agli Occhi, chiedo, supplico i Miei figli, attraverso di voi, di ascoltarMi, senza porre indugio, senza inventare scuse: Gesù è ancora disposto a perdonare i pentiti, ma poi agirà con drasticità. Ricordate quando gli uomini disobbedienti furono sommersi dalle acque del diluvio; ricordate quando il fuoco distrusse Sodoma e Gomorra, divenute covo di serpenti e nido di satana!

Oggi il peccato, ovunque, è ancora più grave: il castigo sarà proporzionato. Ricordate che allora pochi si salvarono, i pochi giusti, che Dio ritenne tali; ebbene, preparatevi, amati, preparatevi, diletti. Benedetti figli del Mio Cuore, anche ora accadrà così: voi sarete al sicuro ed il mondo brucerà per l’Ira Divina, se, rapidamente, non imiterà Ninive, ritornando a Dio.

Ricordate quei giorni*; potrebbe ripetersi proprio così, ma essa fu preservata, perché chinò il capo, incominciando dal più piccolo al più grande. Questa Umanità, invece, continua a sfidare Dio; che accadrà? Pregate e supplicate; adorate ed operate, ciascuno nel proprio ambito; chissà che qualche altro potrà scampare!

Piccola Mia diletta, ti sembra troppo severa oggi la Mia Lezione? Non è tanto una Lezione, quanto una triste constatazione; voglio smuovere i Miei figli perché tutti si mettano in salvo. Ogni mamma è piena di tenerezza, ma, quando occorre essere severi, bisogna farlo; chi comprende ne avrà grande giovamento.

Ti abbraccio oggi in modo speciale e ti tengo a lungo sul Mio Cuore, perché ciò che hai sentito è doloroso. Ti consolo col Mio Amore; ti scaldo sul Mio Cuore.

Ti amo!

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

*giorni = si parlava di quaranta giorni