Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
18.03.95
Io sono l’Amore, da Me proviene solo il
Bene, eletti che confidate in Me e vivete per servirMi, Io, Io, Dio, porgerò a
voi ogni Ricchezza e sarete grandi già sulla terra.
Amata, diletta del Mio Cuore, in questo grave momento di
smarrimento sento ripetere continuamente, da chi dice di credere: “Perché,
perché Signore tutto questo male, perché tanta sofferenza e dolore nel mondo?”
Molti attribuiscono a Me il male ed il tormento umano. Dicono: “Dio gli ha
mandato questo, Dio ha mandato quello, Dio lo fa soffrire!” Questo pensiero non
sia mai neppure per un attimo in voi, amici. Io sono Dio del Bene, solo Bene
proviene da Me, il male non esce dalla Mia Fonte. Ogni sorgente dà l’acqua che
ha; può una polla santa e perfetta dare liquido velenoso e tossico? No di
certo: ogni sorgente dà l’acqua che possiede. Io sono la Sorgente Purissima,
chi si disseta alla Mia Acqua acquisterà Sapienza e Potenza Divina, Felicità e
Pace. Come si spiega allora che tanta insipienza c’è nel mondo, accompagnata da
tormento, dolore, angoscia? Mai, si sappia, lo ripeto, mai il male proviene da
Me! Io sono Bene e Fonte di ogni Bene, Io sono Gioia e Fonte di ogni Gioia; Io
sono la Pace e la discordia non Mi appartiene. Io sono in ogni uomo che ama; Io
sono presente in ogni cuore gioioso; Io sono nella mente di ogni uomo giusto e
saggio. Perché allora il mondo è in tale angoscia, perché le onde del male
salgono sempre più alte ed il vento della malizia è così violento che trascina
via uomini e cose? Ciò accade ogni volta che la creatura umana sceglie la
sorgente sbagliata per dissetarsi. Chi viene a Me con cuore umile e sincero
riceve la Mia Bevanda che ristora e dà Vigore, Pace e Gioia ed ogni Felicità.
Chi invece cerca dal Mio nemico queste cose rimane profondamente deluso, perché
ne riceve solo torpore, discordia, dolore e tormento.
Vedi, Mia amata sposa, bisogna sapersi dirigere sempre verso il
luogo giusto e comprendere in tempo la via da percorrere. Oggi molti soffrono,
una grande morsa di dolore ha stretto la terra; ti dico che essa non si
allenterà, ma diverrà sempre più stretta man mano che ci si allontana da Dio.
Il grande male proviene dall’azione intensa del serpente che ottiene grandi
risultati, perché gli uomini glieli fanno ottenere; ti dico che nulla può dove
c’è uno spirito saldo in Me, dove c’è un’anima data completamente a Me, Dio.
Che presa può fare il male su di una fortezza ben protetta che non ha neppure
un lato scoperto e vulnerabile?
Tu, a questo punto, Mi chiederai: “Dove c’è, Gesù amato, una
fortezza di tal genere? Ogni uomo ha un punto debole e vulnerabile!”
L’uomo è tutto vulnerabile ed il serpente lo sa; prova e riprova
infinite volte per farlo cadere, usa tutti i mezzi per portarlo al male, ma si
arresta quando vede una mente tutta volta a Me, quando vede un cuore ardente
del Mio Fuoco, quando vede una volontà docile alla Mia. Davanti a tali grandi,
insuperabili ostacoli indietreggia, perché sa di non poter trarre nessuna
vittoria. Piccola amata, se la mente umana è permeata dal Mio Spirito vuole
godere solo le Mie Delizie, rifiuta tutto ciò che non le appartiene; il mondo
può porgere fango a volontà, questo sarà rifiutato con disgusto da chi Mi
appartiene. Chi ha il cuore ardente del Mio Fuoco vede ogni cosa sotto una luce
diversa. L’amore non è più egoismo, concupiscenza, bramosia, ma è il Mio Amore,
è desiderio di dare gioia, di donare pace, di offrire cose buone. La volontà,
docile e sottomessa alla Mia, non si ribella, ma obbedisce ed esulta in questa
obbedienza.
Tu Mi dirai a questo punto: “Gesù mio, Tu mi hai fatto un quadro
di un uomo santo che certo nulla ha da temere, perché Ti appartiene
completamente”.
Sì, amata, questo è l’uomo che voglio, questa è la creatura
umana secondo il Mio Progetto.
Ogni uomo può toccare questo traguardo, proprio in questo tempo
terribile si aprono a lui le più grandi possibilità. Nessuno uomo che strisci
per terra e si nutra del fango è degno del Mio Regno. Lo ripeto: nessuno di
coloro che hanno scelto questo tipo di vita. Io, Io, Dio, ho insegnato agli
uomini a volare, a volare in alto, sempre più su; ognuno deve sapersi posare
sulle vette più alte e da lì dominare ogni cosa.
Tu Mi dirai: “Gesù, come è possibile, con tanta pesantezza del
corpo, riuscire a librarsi così in alto come angeli incorporei?”
Io ottengo sempre ciò che voglio; i Miei più fedeli e attenti
discepoli faranno così, col Mio Aiuto. La Mia Grazia compirà il miracolo e gli
uomini degli ultimi tempi saranno molto più grandi, in potenza, di quelli dei
primi tempi; forti e coraggiosi sfideranno ogni ostacolo; ricchi del Mio Amore,
forti del Mio Vigore, saldissimi nella fede, saranno come tanti Davide che
sfidano i giganti e li vincono. Piccola Mia, ciò che Io voglio avviene: tutto
questo accadrà, sta già accadendo.
Dando uno sguardo al mondo vedo, è vero, con grande dolore,
degli esseri umani strisciare come bruchi, attaccati alla terra col ventre e
con il capo. Li guardo con somma pena e dico loro: vi ho creato per volare e
volare alto, vi ho dato il discernimento e la volontà per farlo. Che ne avete
fatto di questi preziosi talenti? Non siete bestie, eppure vi comportate come
se lo foste; avete l’intelligenza, eppure agite come se non l’aveste. Avete la
libera volontà: che orribile scelta avete fatto, potevate toccare il Cielo ed
invece vi nutrite di polvere! Parlo, parlo, ma essi sono tanto debilitati che
non hanno neppure la forza di alzare per un attimo il capo. Vedo però, con
grande gioia, delle anime che hanno alzato il volo e sicure si muovono nel Mio
Orizzonte Infinito, Mi vengono incontro piene di gioia e di soddisfazione per i
progressi fatti; Io le incoraggio a proseguire e mostro loro un puntino lontano
che però si avvicina sempre più rapidamente. Dico: quella è la meta alla quale
bisogna giungere, tieni ben pronte le ali e preparati al grande volo
definitivo, Io ti sostengo, Io ti guido, Io ti dono l’energia necessaria!
Coraggio, sei quasi giunto, un ultimo sforzo e ci sei. Questo Io dico a chi Mi
ha seguito ed ha imparato bene la Mia Lezione. Questi sono tutti coloro che Io
porterò con Me nel Regno di Gioia e Pace che ho preparato e che sto ormai per
aprire ai Miei benedetti.
Leggo nel tuo dolce cuore una grande preoccupazione: “Gesù mio
amato, cosa faranno quei poveri disgraziati che, pur essendo uomini, vivono
come se non lo fossero e si nutrono di polvere immonda da mattina a sera?”
Non manchino mai le tue preghiere né quelle dei tuoi simili per
costoro che tanto sono miserabili; fatto ciò, lascia a Me ogni cura, gioisci
nel tuo cuore e persevera nell’amore verso ogni creatura.
Riposati ora sul Mio Cuore, nutriti del Mio Nettare e sii
felice!
Ti amo!
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
18.03.95
La Mamma parla agli eletti
Gesù lo ripete, amati figli, voi ricordatelo sempre a voi stessi
e agli altri: “Da Dio proviene solo il Bene mai il male. Se tanto male c’è nel
mondo, significa che il maligno sta agendo dovunque con forza”. Dio permette,
ancora lo permetterà, ma per poco; poi ogni traccia di male scomparirà dalla
terra e fiumi di felicità la percorreranno. Il problema del dolore è cosa
alquanto complessa, ma il fine ultimo di ogni pena è sempre la Gioia, la
salvezza, il Bene.
Piccoli Miei che soffrite, vorrei venire vicino a ciascuno di
voi e con la Mia Mano togliere ogni pena che vi affligge; Mi limito, per ora,
ad attenuare, a consolare, ad accarezzare ogni sofferente. Il Mio Cuore soffre
con ogni figlio che soffre, ma Mi consola il pensiero che grande valore ha
davanti a Dio quella tribolazione sopportata con pazienza e amore.
Questo è intanto il Mio grande compito: attenuare e consolare,
portare a Dio le anime più lontane ed offrirGli le vittime innocenti. In ogni
lembo della terra sono presente col Mio grande Amore, chi Mi cerca con cuore
sincero, chi Mi invoca, per qualunque bisogno, Mi trova pronta accanto a sé
come un bimbo che cerca nella necessità la sua mamma.
Piccola Mia, giglio che orni il Giardino del Re, intorno a te ci
sono tante anime dolenti; Gesù, nella Sua Infinita Misericordia, non solo non
le ha lasciate sole, ma ha voluto accanto a loro un fratello visibile e
sensibile, una presenza viva, dolce e consolante, pronta a porgere il proprio
aiuto visibilmente e sensibilmente. Come il Re amoroso conosce a fondo le proprie
creature! Scruta i loro bisogni e li conosce profondamente! Quando soffrite un
pochino, amati figli, c’è sempre sotto un profondo motivo, che voi non potete
conoscere, perché nessuno può comprendere i Misteri di Dio. Non si chieda mai
spiegazione, ma si accetti con pazienza e amore; il servo non chiede mai perché
al suo Potente Padrone, ma obbedisce.
Pensate, diletti, a Me, alla vostra Mamma del Cielo: quante cose
Mi veniva chiesto di fare ed Io facevo con Amore, ma senza nulla comprendere,
perché il mistero era tanto grande che la Mia Mente umana non poteva
afferrarlo. Non cercai neppure di sforzarMi a capire lì dove le profondità
erano tali da non riuscire mai a raggiungerle. Pensate al momento terribile nel
quale tenni tra le Mie Braccia Mio Figlio, la Vita della Mia Vita, l’Anima
della Mia Anima, morto, inerte, torturato, senza vita! Pensate a questo voi
mamme che tanto comprendete, perché tanto amate i vostri figlioli.
Se solo li vedete malati in un letto, tremate e soffrite
terribilmente; Io Me Lo vidi straziato da mille ferite e credetti di impazzire.
Volevo morire; sì, amata figlia, in quel momento atroce avrei voluto essere
morta con Lui. Non Mi era concesso; dovevo aspettare, dovevo farMi forza,
dovevo vivere.
Guardavo il Cielo chiuso e tenebroso, guardavo il Cielo cupo e
silenzioso: Chi poteva darMi una consolazione taceva. Ogni attimo che passava
Mi sembrava un’eternità che trascorreva. Mi venivano in Mente le Parole che Mio
Figlio più volte aveva pronunciato: “Risorgerò, il terzo giorno risorgerò”.
Queste Parole Mi davano un po’ di vita, un po’ di respiro. Mi giravano e
rigiravano nella Testa, non pensavo ad altro, ero come in agonia. Intanto le
ore passavano lunghissime. Non persi mai la speranza. Mi dicevo: Tu appartieni
a Dio, sei Sua; devi fare tutto ciò che Ti chiede con pazienza e Amore; Egli
questo vuole da Te; Tu offri, sempre, offri e attendi.
Passò, passò, figlia benedetta, quel terribile tempo. Ero sola
nella Mia stanzetta, inginocchiata vicino al letto, lacerata nel Cuore e nello
Spirito e attendevo, attendevo, ma non succedeva niente. Volevo solo stare
sola, sola; pregavo, come potevo, ma pregavo col Mio Immenso Dolore. Il Cielo
era sempre cupo, chiuso, silenzioso. Ad un tratto chiusi gli Occhi per nulla
vedere, nulla sentire, nulla pensare. Quando Li riaprii, vidi una luce, un
bagliore; diveniva sempre più sensibile, però ero tanto stordita che non sapevo
se fosse sogno o realtà. Vidi confusamente, poi sempre meglio; non capivo; poi
man mano cominciai a guardare, perché assieme alla Luce fulgida una grande
Gioia sentivo pervaderMi: vidi davanti a Me una Figura di sogno, splendida,
luminosa, sorridente, che Mi tendeva le Braccia amorosamente. Capii! Credevo di
essere ormai in un’altra dimensione, tanto il cambiamento era stato grande.
Udii una parola dolcissima, l’unica che il Mio Cuore voleva sentire: “Mamma,
Mamma!”
Mio Figlio era lì davanti a Me in vesti splendenti, senza le
lacerazioni di prima, ma Felice, Felice, glorioso. Feci un passo avanti: Egli
Mi strinse tra le Sue Braccia ed Io potei godere la più grande Felicità! Le
cose che Mi disse le tengo tutte incise nel Mio Cuore. Il passato non aveva più
importanza ora: c’era Lui, come prima, ma per sempre.
Piccoli amati, che soffrite tanti lievi tormenti (in confronto del Mio), fatevi animo, perché anche per voi
sta giungendo il momento sublime della Gioia. Gesù è risorto, non solo per Me,
perché la Mia Felicità non avesse confini, ma anche per voi, per ciascuno di
voi, che lo aspettate e guardate il Cielo in attesa, sicuri, sicurissimi che
qualcosa di splendido deve accadere anche per voi. Vi dico che questo
“qualcosa” non tarderà a mostrarsi; avrete una splendida sorpresa, tutti e
ciascuno, che vi darà una grande consolazione ed energia viva e forza. L’ultimo
tratto lo percorrerete volando agili e felici come libellule in libero Cielo!
Attendete e pazientate, amate e sperate, chiamateMi, parlateMi;
Io vi ascolto e sono con voi, sono per voi.
Vi amo tanto tanto!
Maria
Santissima