Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
19.03.95
I torrenti della Mia Misericordia scorrono
ricchi di Acque Vivificatrici in ogni lembo della terra; ognuno Ne attinga in
abbondanza, Ne faccia buona scorta perché poi, improvvisamente, si
prosciugheranno e chi non Ne ha fatto buona scorta morirà di sete!
Piccola del Mio Cuore, dolce adoratrice che doni gioia al tuo
Gesù così afflitto per i tradimenti continui del mondo; vedi, amata, come le
vostre preghiere ed i vostri sacrifici hanno avuto un esito immediato? Dal Mio
Seno squarciato fiumi di Misericordia escono ed invadono il mondo.
Ti ho parlato della Mia Giustizia; la rete è tanto sottile che
ad essa non sfugge neppure un’ombra di peccato.
Tu, a questo punto, pensi: “Mio Gesù, nel mondo c’è un oceano di
peccato; se Tu tieni conto anche delle ombre, penso che Sodoma e Gomorra siano
state, in confronto, città assai meno peccaminose di quelle di oggi”.
Piccola, diletta sposa, ricorda la terribile fine di queste
città, quando furono sottoposte alla Mia Giustizia Divina. Non credere*; anche
per loro c’è stato un continuo avvertimento, anche per esse, prima della
Giustizia, c’è stata la grande Misericordia. Sono state chiamate e richiamate a
conversione, ma la Mia Voce e i Miei Ammonimenti sono stati ignorati, derisi,
criticati. Accadde allora come accade oggi: chi Mi ascolta, chi Mi presta
orecchio, chi guarda con occhio attento ciò che accade e prende subito
provvedimenti? Sono pochi; pensa che alcuni vedono e capiscono tutto, ma
attribuiscono ogni fatto al caso: “È accaduto così, perché così doveva
accadere”; con questa frase insensata hanno chiuso il discorso. Non si dicono:
“Che significano questi fatti? Dio ci vuole comunicare qualcosa; perché non
rifletto sulla mia situazione, perché non esamino, intanto, la mia posizione
davanti a Dio?”
I grandi fatti, che accadono in ogni parte della terra, hanno
questo scopo: far riflettere, far pensare a lungo; smuovere i dormienti; far
decidere gli indecisi. In questi giorni che seguiranno ci saranno ancora fatti
significativi che devono indurre a prendere serie e conclusive decisioni. L’ho
detto e lo ripeto: il male del mondo è tanto e tale che ha stancato la
pazienza. La Mia Misericordia vuole salvare l’Umanità in grave pericolo, ecco perché
è tale, in quantità così abbondante che dà la possibilità a ciascuno di
approfittarne; i canali sono ricchi di Acqua Sorgiva*, le città e le case sono
invece completamente prive del Liquido Vitale. Ognuno si procuri un’anfora e
faccia abbondante scorta; non si riposi, Io dico, non si fermi fino a quando
non Ne abbia presa tanta, quanta serve a sé stesso e a tutta la propria
famiglia. Continui ad attingere finché c’è tanta dovizia: oggi scorre a fiumi,
domani già sarà molto diminuita, nei giorni seguenti saranno rivoli, poi tutto
si prosciugherà e ci sarà una grande siccità.
Chi avrà sete non potrà più bere, non potrà neppure chiedere a
chi ha molta scorta, perché questa sarà la risposta: “Se do a te poi non
resterà più nulla per me e per la mia famiglia. Perché non ci hai pensato al
tempo della grande abbondanza, te l’ho ripetuto più volte; ho visto accanto a
te un torrente pieno di Acqua Fresca e Limpida, perché non Ne hai attinto? Ora
tu langui, la tua famiglia con te, ed io non posso aiutarti, perché non so
quanto durerà questa povertà”. Queste le risposte; dovunque l’imprudente vada
troverà sempre la stessa risposta. Tornerà profondamente deluso alla casa,
esausto e sfinito. Aspetterà allora dal Cielo una risposta, ma non verrà; si
ricorderà delle parole amiche, sentite a suo tempo, che lo esortavano a
sbrigarsi, perché il tempo poi non ci sarebbe stato più. Così accadde nel
passato: chi poteva più porre rimedio, quando le Cateratte del Cielo si erano
aperte e piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti? Tutti videro
l’arca galleggiare sicura, mentre per loro era imminente la fine! Pensarono e
ripensarono alla loro insipienza, ma a che servì?
Piccola Mia, amata sposa, porgi la Mia Parola al mondo. Ognuno
comprenda senza indugio il significato delle Mie Parole, ti chieda spiegazione,
quando può; chieda a Me la Luce, il Vigore, subito, subito, abbia una grande
fretta, come uno che sa che il tempo si è esaurito e tutto presto sarà
concluso. Lo dico e lo ripeto, lo continuerò a ripetere perché tutti siano in
grado di prepararsi. Quando però ognuno sarà avvertito, fermerò il tempo né un
minuto in più ci sarà, neppure un attimo sarà aggiunto; si potrà supplicare,
implorare, ma nulla in più ci sarà.
Vi dico che l’attimo propizio da cogliere è questo, questo che
state vivendo, non un altro. Oggi c’è la Mia Misericordia, oggi, intendo
proprio oggi; domani, intendo proprio domani, per molti ci sarà già la Mia
sottile Giustizia.
Piccola amata, vedo camminare bene quelli che ti ho messo
attorno, fra difficoltà e ostacoli essi stanno superando ogni prova e si
preparano con la veste candida ad accoglierMi. Io li chiamerò tutti vicino a Me
e poi dirò a ciascuno queste Parole: amato, hai saputo perseverare fino in
fondo; il serpente ha cercato di farti deviare, ma tu l’hai disprezzato, perché
avevi solo Me nel cuore, Mi hai testimoniato con coraggio, hai difeso le Mie
Leggi, hai cercato solo la Mia Acqua Sorgiva, Ne hai fatto una bella scorta per
te e per i tuoi più cari, ora ti darò con le Mie Mani il premio che spetta a
tanta fedeltà. Questo dirò a voi, diletti, che parlate solo di Me, anelate solo
a Me, aspettate solo Me per adorarMi poi senza interruzione per l’intera
eternità!
Troverò però anche qualcuno che avrà osato presentarsi con la
veste macchiata, indegna di stare al Mio Cospetto. Io dirò: come hai osato
presentarti davanti al Re in simili condizioni? Sei stato più volte avvertito,
ma hai fatto finta di non comprendere. Mi hai girato il dorso, allora, quando i
tuoi occhi ancora non Mi vedevano, ma Io c’ero, ti chiamavo, ti parlavo;
ricordi quelle parole che ti disse quella persona che tu hai disprezzato ed
odiato e calunniato e colpito in mille modi? Ebbene, le sue parole erano le Mie
Parole, i suoi detti erano i Miei Detti. Tu non ci hai badato, dentro di te ti
sei detto: “Non vedo, quindi non credo; può un uomo parlare con le Parole di
Dio?” E pensare che quella parola, invece, sarebbe stata la tua salvezza. Io,
Dio, ti avevo mandato vicino un fratello perché tu lo capissi meglio, tu non
solo non l’hai sentito, ma anche in cuor tuo, per invidia*, disprezzato. Ecco
il motivo per cui hai osato presentarti a Me in tali vergognose condizioni! Ti
dico: vattene, vattene lontano dalla Mia Vista, qui non c’è posto per te.
Queste le durissime Parole che si sentiranno dire gli infingardi presuntuosi.
Tremi ognuno, tremi nel sentire questi Miei Detti; Dio non parla
mai invano né troppo!
Vi ripeto, uomini, vi ripeto, uomini della terra, cogliete
questa occasione unica; lasciatevi purificare i cuori! Se voi lo volete, Io
opererò su voi ogni cosa, ma prima dovete fare ogni sforzo per allontanarvi
dall’abitudine al peccato. Lo sforzo deve essere il vostro; l’azione
purificatrice sarà la Mia. Non prendetevi tempo, perché non c’è! Credete in Me;
ognuno drizzi la rotta, anzi dico di più, lasci a Me il timone: Io condurrò la
nave nel Porto sicuro, prima che le Cateratte del Cielo si aprano ed esca il
fuoco, tremendo, purificatore e sterminatore!
Piccola Mia sposa, quanto grande è l’Amore che ho per l’Umanità!
Vorrei salvare tutti; sto operando con grande Potenza perché tutti comprendano,
ma vedo molti sempre freddi ed inerti! Quanto Dolore Mi danno!
Allora prendo sul Mio Cuore i diletti che solo gioia si sforzano
di donarMi, li stringo forte e Mi consolo di tanti e tali tradimenti!
Ti amo, vi amo!
Gesù
*credere = sottinteso: che Io le abbia abbandonate
*Acqua Sorgiva = possibilità che dà Dio a ciascuno di salvarsi
*invidia = sottinteso: l’hai
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
19.03.95
La Mamma parla agli eletti
Stringetevi, figli amati, stringetevi tutti intorno a Me: i
tempi si fanno sempre più difficili, ma Io sono con voi, sono per voi. Aiutate
i fratelli a comprendere l’importanza di questi sgoccioli di tempo. Vedo troppa
superficialità; vedo troppa trascuratezza nei rapporti con Dio.
Questo è il tempo propizio per la riconciliazione, ma aiutate i
fratelli a capire bene quello che stanno facendo. Non si agisca con insipienza
nei riguardi di Dio, ma con ponderatezza. Prima di accostarsi al Sacramento
della Riconciliazione, bisogna essersi ben preparati, non si può improvvisare.
Dopo aver a lungo riflettuto sulla propria vita, si passino in
rassegna i Santissimi Comandi di Dio; si mediti a lungo per scoprire il proprio
punto più debole, quello che più spesso induce al peccato.
Dopo averlo bene individuato, fate un rapido programma mentale
per vincere la battaglia con il nemico che vi tenta e vi insidia proprio lì
dove siete più vulnerabili. Solo dopo tutte queste riflessioni, considerazioni
e proponimenti, mettete a nudo la vostra anima davanti a Dio e lasciatela
inondare dalla Sua Rugiada; essa diverrà candida e monda e la grande gioia
risorgerà nel vostro essere. In questo modo bisogna affrontare il grande passo
della riconciliazione con Dio.
Guardate, figli amati, guardate nel profondo del vostro io
quanto amore c’è nei riguardi del prossimo. Per quale motivo compite
determinate azioni? Per dare gioia e rendere felici oppure solo per prendere,
senza nulla offrire in cambio? Amate? Quanto amate? Riuscite a vedere sempre
Gesù sofferente nei fratelli in pena? Col vostro comportamento rispettate la
dignità altrui oppure la calpestate, senza curarvi che di voi stessi? Tutte
queste domande, che voi dovete porre a voi per scandagliare il cuore, si
possono comprendere in una sola: “Sono capace di dare l’Amore di Dio al mio
prossimo, quello che è donazione, offerta, sacrificio, desiderio di far gioire,
così come vuole che si faccia in ogni istante il nostro Divino Maestro?”
Egli È Bene: solo Bene offre; Egli È Gioia: solo gioia vorrebbe
offrire; Egli È Amore Perfetto: solo così Egli ama. Ogni uomo allora esamini sé
stesso! Sa dare bene al prossimo, dare sollievo e pace, comprensione e
pazienza?
Dio È Gioia! L’uomo che Lo vuole imitare deve sforzarsi di
offrire gioia a tutti: la gioia di un sorriso, la gioia di un saluto caloroso,
la gioia di un abbraccio, la gioia di una tenera carezza, la gioia di sentirsi
amato in un mondo senza amore. Tutto questo deve essere il programma da attuare
giorno per giorno, attimo per attimo, prima che il grande segno sia dato a
tutti.
Piccoli amati, so che operate con grande zelo e volate già sulle
vette più alte; vi insegno ora ad aiutare anche gli altri nel loro cammino
perché vi seguano e siano consolati dalla vostra presenza.
Oggi, amata figlia, si festeggia la festa del papà; allora ti
parlo di un grande papà: San Giuseppe, uomo giusto, padre putativo amoroso e
dolcissimo. Egli ebbe un grande compito, alquanto oneroso; lo assolse con
grande gioia ed umiltà.
Il piccolo Gesù fu tanto felice con lui; la dolcezza e la
tenerezza Gli facevano superare tutte le difficoltà che anche Lui, benché Dio,
dovette affrontare. Da padre amoroso e previdente, non Gli faceva mancare
nulla; Gli insegnava il suo mestiere e Gesù era lieto di essere ammaestrato da
un simile insegnante.
Anche Gesù cresceva come tutti gli altri bambini ed apprendeva
sempre cose nuove che noi Gli insegnavamo. Quando Gesù era Bimbetto, amava
rifugiarsi tra le braccia di Giuseppe e sentirLo parlare dolcemente,
come era solito fare - poi, ascoltando, ascoltando, si
addormentava sereno e felice. Giuseppe contemplava ed adorava quel Volto di
Bimbo beato e delicatamente Lo porgeva a Me perché Lo ponessi dolcemente nel
Suo lettino. Entrambi poi, a lungo, stavamo a guardarLo, incantati per tanta
Bellezza e Soavità. Sai, figlia Mia, quanta felicità ha saputo darCi questo
“meraviglioso uomo”? Egli era la pace, la sicurezza, il sostegno, l’amore
santo. Con lui fummo entrambi tanto felici! In questo giorno significativo
vorrei che tutti i padri prendessero esempio da questo, così amabile, che
donava serenità e pace alla sua Famiglia e La sosteneva col suo onesto lavoro e
con ogni delicata premura. Uomo benedetto il Mio sposo, uomo giusto, uomo
santo! Ora egli è qui accanto a Me e sorride nella più grande felicità; guarda
però con tristezza le famiglie della terra così diverse dalla sua, dilaniate
dalla discordia, divise dagli egoismi. Quante famiglie vivono senza amore!
Ognuno ignora le necessità dell’altro, non comprende, non aiuta, non collabora,
non ama!
Questa oggi è la Nostra preghiera congiunta rivolta a Gesù:
“Amato Figlio, Dio Immenso e Potente, volgi il Tuo Sguardo sulle famiglie del
mondo, manda in esse Raggi del Tuo Amore in modo che si possano ancora ritrovare
insieme e godere le gioie pure che Noi abbiamo goduto con Te. Vedi come si sono
ridotte? Alcune non si possono chiamare neppure famiglie, perché fra loro manca
l’accordo, l’unione, la pace.”
“Gesù – dice Giuseppe – in questo giorno dedicato al papà, Ti
chiedo un Dono speciale per me: infondi in ogni cuore umano una nuova capacità
di amare ed ogni famiglia divenga un nido di gioia, pace e amore”.
Gesù sorride tristemente: anche Lui vorrebbe che tutto fosse
così, ma gli uomini sono così disobbedienti, ribelli, egoisti! Queste sono le
parole che comunque gli rivolge: “Presto verrà il giorno nel quale ogni
famiglia sarà una piccola casa di Nazareth. Il tempo è ormai giunto, Io sto per
operare il più grande cambiamento della storia. Gli sposi si ameranno tra di
loro e ognuno avrà come unica preoccupazione quella di rendere felice la
propria famiglia; non più dissidi né discordie né inganni né tradimenti, ma
amore puro, santo, fecondo. Vedi, amato Giuseppe, il mondo non sarà più come
ora lo vedi: tutte le leggi morali vengono violate; il Mio Sacrificio per molti
non è servito a nulla, non hanno saputo trarne frutto! Per altri però è stato
la porta per una nuova vita; ebbene, costoro, anche se pochi, costituiranno il
primo nucleo del nuovo mondo, si moltiplicheranno come le stelle del Cielo e la
terra sarà un Paradiso di armonia, di sorriso di sposi felici, di cinguettio di
bimbi esultanti di gioia.
Attendi, amato Giuseppe, poco poco, e vedrai tutte queste
Meraviglie. Ti parrà di sognare, perché ogni casa sarà una piccola dolce casa
di Nazareth; la Mia Benedizione sarà su ciascuna di esse. Quante culle, quanti
bimbi, quanta felicità! Tutto ho preparato per i Miei fedeli; ho curato anche i
minimi particolari”.
Giuseppe sorride felice, vede che questo è proprio il Dono che
desiderava!
Vedi, amata, come Gesù ricambia in Gioia tutto il bene che ha
ricevuto?
Sappi attendere anche tu; ogni nodo sarà sciolto e resterà solo
una grande Felicità, senza limite di spazio o di tempo!
Ti amo, ti amo! Ti comprendo! Vi amo!
Maria
Santissima