Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
25.03.95
Amati, fedeli amici, abbiate misericordia;
giudicate con cuore puro. Come giudicherete, così sarete giudicati.
Amati del Mio Cuore, siate sempre benevoli gli uni con gli altri,
pronti al perdono, solleciti nell’aiuto reciproco. Io infinitamente amo
ciascuno di voi. Così fate, come Io faccio!
Nel tempo della massima angoscia vi chiedo di essere balsamo gli
uni per gli altri.
L’Amore, che Io offro a voi, distribuiteLo a tutti; nessuno si
senta solo, nessuno abbandonato; il dono che voi date lo riavrete in misura
anche più abbondante.
Piccola Mia sposa, voglio cuori puri e generosi, pronti ad
offrire ogni cosa a chi ne ha bisogno. Aiutate senza chiedere alcun compenso;
fatelo con amore, per Mio amore. La ricompensa Io Stesso ve la offrirò ed in
misura alquanto abbondante.
Piccola Mia, vorrei che ogni uomo riflettesse sulla sua
posizione dinanzi a Me; in questi ultimi tempi, in modo speciale, prima del
grande esame, come lo chiama la Mamma. In questo momento Io, Dio, sto operando
con massima Misericordia: concedo il Perdono a chiunque ricorra a Me, anche con
un piccolo pensiero d’amore. Nulla Mi sfugge, appena la creatura umana Mi apre
un minimo spiraglio del suo cuore, Io entro e ne prendo pieno possesso.
In questo periodo di Grazia ognuno attinga in abbondanza non
solo per sé, ma anche per il prossimo.
Chi più ha offra il suo all’altro che non ha saputo ancora
accostarsi alla Manna che Io mando e che è visibile solo a chi ha Luce, ma
invisibile agli altri. Tu Mi dirai: “Mio Gesù perché tutti non accedono a
questo Cibo Santo che offri ad ogni uomo?”
Questo Cibo è per tutti, ma Ne può godere solo colui che Lo
chiede; Io offro ogni cosa a chi si rivolge a Me pieno di umiltà e riconoscendosi
bisognoso di tutto, ma chi si chiude nella sua superbia, pago di sé stesso,
nulla può avere oltre ai grandi Doni che concedo a tutti, anche agli indegni.
Ti ho già detto che gli uomini sono troppo legati alle cose del corpo e molto
meno a quelle dello spirito, che sono invece le essenziali. Mi si chiede sempre
Grazie per la guarigione solo fisica; pochi parlano di conversione, di
accettare la purificazione per mondare l’anima tanto malata. Vi ho detto e vi
ripeto, o uomini di tutta la terra, in questo grandioso momento storico:
chiedete solo la guarigione dell’anima, talora concederò anche quella del corpo
oppure attenuerò le sofferenze, secondo una Mia Logica ignota all’uomo.
Oggi, sposa diletta, la grande malata è l’anima; spesso i corpi
sono ben torniti e sazi: dentro c’è un’anima languente che assomiglia ad una
fiammella che sta per spegnersi. L’uomo deve staccarsi dai pensieri troppo
legati alla terra e volgersi al Cielo, perché l’esame non sarà su cose
materiali, ma solo su quelle spirituali. Nessuno verrà a misurare il peso della
sapienza umana né la ricchezza ammassata né la gloria conquistata né la
simpatia avuta; tutto ciò non servirà, uomini della terra, che vi preoccupate
solo di queste cose. Vi chiederò, Io, Gesù, vi chiederò quanto amore avete dato
al vostro prossimo, tenendo sempre conto dell’ambiente nel quale avete operato.
Tutta la vostra vita sta dinanzi ai Miei Occhi; conosco ogni cosa che avete
fatto e so con quale intenzione avete compiuto qualsiasi azione. La
Misericordia è già nel cuore dell’uomo, è una polla assai preziosa che devo
trovare in ognuno di voi.
Vedo molti che si presentano dinanzi al Mio Altare col cuore
pieno di astio verso il prossimo; i giudizi che pronunziano verso il fratello
sono assai severi. Si giudica senza conoscere; si condanna senza nulla sapere:
questo si opera proprio sotto i Miei Occhi. Io sono l’Amore, perdono ed ho
Misericordia, non tollero chi osa dare sentenze severe, quando egli stesso è
tanto bisognoso di perdono. Questo peccato è assai diffuso tra coloro che
dicono di volerMi amare e vengono spesso al Mio Altare. Piccola Mia diletta che
stringo al Mio Cuore, quanti tradimenti Mi vengono anche da coloro che dicono
di appartenerMi! Quante offese ai fratelli, quante calunnie che offendono
profondamente il Mio Cuore, perché, si sappia, chi offende un fratello offende
Me; chi calunnia un fratello colpisce Me. Ogni giorno vedo persone che Mi
girano intorno, esternando la loro devozione, ma, ti dico, amata, che di ben
poche sono soddisfatto: vedo nei loro cuori poca sincerità, vedo in loro tanta
malizia che non riescono ad eliminare, perché non fanno nulla per riuscirvi. A
questi oggi Mi rivolgo, a costoro che già si sentono salvi, ma che invece
avranno bisogno di essere profondamente mondati, prima di accedere a Me. Lo
sai, amata, l’ho detto e ripetuto più volte, vorrei solo dare Gioia ai Miei
figli, solo Dolcezza agli uomini, ma essi attirano le Mie Folgori con il loro
comportamento scorretto. Sono più Severo con chi capisce meglio; sono più
Indulgente con coloro che non distinguono la destra dalla sinistra. Tra coloro
che ho citato prima non ci sono soggetti completamente digiuni di istruzione
religiosa. Essi ascoltano e riascoltano la Mia Parola, fanno anche molte
preghiere, ma tutto ciò non serve a cambiare il loro cuore, perché sono come
pietre: il caldo le scalda solo in superficie, ma l’interno rimane gelido;
l’acqua le bagna, ma dentro non penetra nulla. La Mia Parola non basta
sentirLa, non basta conoscerLa a memoria, Essa deve divenire vita e pratica di
vita. Se uno ascolta la Mia Istruzione, ma non La mette in pratica assomiglia
ad un uomo che ha imparato centinaia di libri a memoria, ma, quando deve
applicare la sua sapienza, quando deve mostrare la sua abilità, non sa fare
niente. La sua fatica è stata completamente inutile.
Oggi, piccola, sto parlando non ai lontani, ma ai vicini, a
quelli che vedo spesso intorno al Mio Tabernacolo e che si accostano al Santo
Sacrificio con molta frequenza. Sappi che costoro saranno giudicati più
severamente, quando peccano nel senso che prima ho detto, cioè di disamore
verso il prossimo. Voglio che ognuno sia benevolo verso l’altro, non lo assalga
con mille sospetti, non lo colpisca con insidie che, sapete, Io detesto.
Il peccato più grave è quello di colui che, pur sapendo di farMi
offesa, ciononostante, persevera nel male; poi, con massima superficialità, si
accosta al Mio Altare; il suo cuore non è aperto, pronto a lasciarsi mondare,
ma, come roccia, è chiuso e duro, carico di malizia ed invidia. Costoro Mi offendono
profondamente e, ti dico, sono in grave pericolo, perché credono già di essere
al sicuro, mentre corrono un grave pericolo.
Mia piccola sposa, quante volte nei Miei Discorsi ho parlato
dell’amore verso il prossimo, ho detto: se voi uomini non amate il fratello che
vedete tutti i giorni ed avete intorno sempre, come potete amare Dio che non
vedete? Io, Io, Dio, sono in ogni fratello offeso, in ogni uomo maltrattato ed
umiliato, calunniato e tormentato. Ognuno capisca le Mie Parole e vi rifletta
sopra. La Madre l’ha ricordato più volte: “Il Giudizio verterà sull’amore:
l’amore verso Dio, verso il prossimo, verso tutta la Creazione”. Io ti dico che
non si può amare Dio, senza amare il prossimo; non si può amare veramente il
prossimo, senza avere anche rispetto dell’intera Creazione. È tutto connesso.
Dico quindi agli uomini che già si sentono in salvo, perché pregano un poco,
seguono certe pratiche, hanno una certe fede: emendatevi, esaminate bene voi
stessi alla Mia Luce; se avete sempre la lingua pronta a condannare, a
giudicare, a calunniare, a colpire; se giustificate il male e non lo
combattete; se non avete rispetto del prossimo, quindi, e disprezzate ciò che
Io amo, Io, Io, Dio, vi dico che non Mi appartenete! Le vostre pratiche sono
vuote di significato, le preghiere non saranno esaudite, i sacrifici non Mi
sono per niente graditi! Avete a disposizione questo breve tempo; cambiate! Io
vi aiuterò; solo quando sentirete in voi un grande amore, che vi spinge verso
ogni creatura, allora siete nel giusto, allora ogni vostra supplica sarà da Me
ascoltata. Ogni respiro che farete sarà un atto d’amore puro che Mi offrite.
Tutto amo di chi osserva la Mia Legge con cuore puro e cerca di imitarMi
nell’Amore. Chi ha misericordia troverà Misericordia; chi dona generosamente
avrà il contraccambio da Me; chi difende il fratello avrà in Me un Potente
Avvocato che difenderà la sua causa; chi dona amore avrà Doni grandiosi.
Piccola sposa, poco resta ancora da soffrire, il tempo della
tortora, già iniziato in molti cuori, sta per sbocciare anche esternamente.
Vivi felice questo momento transitorio di pena; la Felicità non tarderà a
venire.
Ama, ama, sposa diletta; ama ogni uomo, ogni creatura del Mio
grande Amore.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
25.03.95
La Mamma parla agli eletti
Amati figli, Gesù vuole che vi amiate; Gesù vuole che vi
comprendiate l’un l’altro, porgendovi i Doni che Egli non farà mai mancare ai
generosi.
Piccoli diletti, il mondo soffre molto per le grandi differenze
che ci sono tra uomo ed uomo. C’è quello più progredito che disdegna di porgere
aiuto a quello più misero; ognuno rimane chiuso nel proprio egoismo e non aiuta
l’altro a progredire. Anche tra gli stessi popoli evoluti c’è quello ad alto
livello di benessere e quello che si trova ad uno stadio alquanto inferiore.
Voi sapete, perché Gesù l’ha ripetuto più volte, che davanti a Dio non esistono
differenze tra uomo ed uomo, ma tutti hanno lo stesso valore ai Suoi Occhi.
Ogni essere umano ha una sua grande dignità che deve essere rispettata e difesa
davanti a tutti gli attacchi del male.
Il serpente è il grande nemico dell’uomo; lo ha combattuto ieri,
lo sta facendo con grande ferocia oggi. Egli agisce nell’uomo lontano da Dio e
gli incute il disprezzo del proprio simile e la sopraffazione del debole.
Quando Gesù comparve sulla faccia della terra, le disuguaglianze
sociali erano massime. Esistevano addirittura gli schiavi, la cui dignità non
veniva neppure presa in considerazione. Essi venivano ritenuti come esseri
inferiori di nessun valore che potevano essere oltraggiati e calpestati
arbitrariamente.
Gesù ha intavolato un nuovo discorso col mondo, ma l’uomo è
tardo nel comprendere; ogni lezione deve essere ripetuta infinite volte prima
che ci sia apprendimento. Passando i secoli ed i millenni, alcuni grossi
ostacoli sono stati superati, ma quanto c’è ancora da fare!
Una gran parte della terra vive nella miseria più grande,
privata del necessario, costretta a soffrire pene indicibili, mentre solo una
piccola parte ha una esistenza decorosa.
Pensa, Mia diletta, che il Discorso, aperto da Gesù venti secoli
or sono, ancora attende grande soluzione. Gesù lo ripete continuamente ai Suoi:
“Amatevi tra voi, come Io vi ho amato, sapete che davanti ai Miei Occhi tutti
gli uomini sono uguali; se voi amate Me, come dite, amatevi fra di voi, come Io
desidero che si faccia”. La vita di ciascuno di voi è piena di tormento; ma se
voi andate a considerare bene, questo tormento da chi proviene: da Dio o
dall’uomo? Dio ama, ma l’uomo non ha rispetto del proprio simile; Dio aiuta, ma
l’uomo abbandona chi è nel bisogno e non condivide le sue necessità; Dio ama,
donando a tutti i grandi Doni, ai degni ed agli indegni, fa piovere sui giusti
e sugli empi, ma che fa invece l’uomo? Dona a chi può ricambiare e nega a chi
non ha la possibilità di farlo. Dio ama, tenendo in grande considerazione la
dignità umana; l’uomo invece calpesta chi non ha difesa: spesso lo annienta,
quando non ha neppure una flebile voce per difendersi. È questo il caso di
tutti coloro che vengono annientati da leggi inique che ormai sono presenti in
quasi tutti gli stati: il bimbo senza voce viene privato addirittura della
vita, perché fardello scomodo; il coniuge più debole viene ucciso moralmente con
l’umiliazione del divorzio e dell’abbandono; il vecchio, ormai non utile a
nessuno, si tende ad emarginarlo o addirittura, talora – questa è la tendenza –
ad eliminarlo.
Come vedi, angelo Mio, a distanza di secoli e millenni, l’uomo
non ha compreso per niente la Lezione di Dio. I grandi della terra si
riuniscono in vertici continui, ma i risultati sono sempre precari, perché non
c’è in essi una vera volontà di porre fine alle ingiustizie. Si parla, si
parla, ma le conclusioni non approdano ad alcun punto risolutivo. Ti dico che
nel potente, che oggi è alla guida della società odierna, non esiste volontà
decisa di migliorare le cose, ma solo voglia di aumentare la propria potenza;
non c’è carità, ma superbia e sete di potere. Ti dico, Mia diletta, che gli uomini
potrebbero ancora fare migliaia e migliaia di vertici e non approderebbero mai
a nulla, se Dio non avesse deciso di mutare corso alla storia. Non servono,
credi, non servono fiumi di parole inutili, ma decisa volontà di seguire Dio,
di rispettare le Sue Leggi. Basterebbe che nel cuore dei potenti ci fosse
questo ed ogni nodo sarebbe bell’e risolto, senza perdita di tempo prezioso.
Quando il cuore è pieno di malizia, la bocca parla, parla, per
confondere le idee, dice tante cose, ma non si raggiunge mai il Bene, perché
quello deve essere il fine che si prefigge in partenza il giusto.
I potenti della terra, quelli che ora sono al governo, non sono
uomini giusti, ma superbi. Eppure ti dico che fra breve quei nodi, che per
secoli e millenni sono stati insolubili, verranno tutti sciolti. Se Mi
sentissero i grandi della terra, ciascuno direbbe con presunzione: “Certo sarà
per opera mia”, l’altro direbbe: “No, per l’abilità mia”; tutti si
presenterebbero pieni di orgoglio ad evidenziare le proprie capacità. Dico
invece che non sarà merito di nessun potente della terra, se ogni cosa andrà al
suo posto.
Pensa ad un mosaico tutto scomposto: questa è la terra che
appare ai Miei Occhi. A vedersi, pare impossibile che tutto possa tornare a
formare un insieme armonioso: tutti i pezzi sono assai lontani dal loro posto,
gli uomini si agitano concitatamente, senza nulla produrre e meno ancora
concludere.
Eppure, Io so che tra breve il Mio Sguardo Materno si poserà su
questo scomposto mosaico e, come per incanto, vedrà ogni casella al posto suo,
vedrà un insieme perfetto, come se un artista sublime avesse operato il grande
miracolo.
Invero, così sarà. Vedrai, diletta del Mio Cuore: il sublime
Sovrano con la Sua Presenza annienterà ogni potenza umana; Egli prenderà in
Mano le redini del governo dei popoli e tutto andrà a posto dopo tanti anni di
caos.
Ecco, amati, i grandiosi Doni che Egli si accinge a fare, non a
tutti: non ai superbi, non ai presuntuosi, non agli arroganti, non ai potenti
del mondo, ma a voi docili figli del Suo Cuore; voi che avete tanto aspettato
senza perdere la pazienza; voi che avete creduto, senza mai farvi cogliere
dallo scetticismo; per voi la terra, figli, per voi l’Intervento Supremo di
Dio.
Sapete però – l’esperienza ve lo insegna – che, prima di fare un
ordine perfetto, c’è bisogno di un’azione energica e decisiva. Ci sarà infatti
un attimo di turbamento profondo; ma non è fatto da mano d’uomo, sarà azione
voluta come premessa del grande cambiamento.
Io sono la Mamma di ogni uomo, i Miei Occhi piangono sangue,
perché vedo ciò che accade e so ciò che si prepara. I segni sono chiari, ognuno
si prepari ed agisca, immergendosi nella Luce Divina, prima che il grande buio
sorprenda le sue palpebre.
Coraggio, amati, procedete con serenità: il vostro Dio, metterà
in ordine ogni cosa!
Vi amo, vi amo immensamente!
Maria
Santissima