Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi                                                              Messaggio speciale

 

02.04.95

 

 

Io sono Via, Verità e Vita; chi viene a Me non resterà mai confuso, ma avrà presto la Felicità senza fine. Ogni uomo capisca; Io, Io, Dio, li voglio abbracciare tutti con il Mio Infinito Amore.

 

 

Piccola Mia sposa, vorrei dire agli uomini: dove correte, dove fuggite? Fermatevi: siete tutti pieni di grande inquietudine, il petto è affannato per l’angoscia. Leggo un profondo tormento nel vostro cuore. La vostra vita è senza sole, tenebrosa e triste; IO sono il Sole che brilla per voi: voglio scaldarvi, voglio farvi strada, voglio darvi la vita senza tramonto! Oggi voi fuggite come impauriti; Io vi inseguo non per punirvi, amati, ma per perdonarvi le vostre colpe. Oggi sono ancora un Dio d’Amore, di Misericordia Infinita; vi chiamo perché vi amo tanto. Vi vedo smarriti e scontenti. Voglio fare qualcosa per voi; tutto opero per salvarvi, ogni cosa per portarvi nel Mio Regno di Luce Eterna. Tutto voglio donarvi, ma voi non vi fermate un attimo per pensare, per riflettere, per meditare. Sapete chi è Colui che vi chiama? È il vostro Dio, Colui che vi ha creato, Colui che vi ha salvato, Colui che ora sta per darvi il Paradiso in terra! Avete capito bene: sì, proprio il Paradiso in terra, il nuovo Eden stillante Rugiada Divina. Io, Io, Dio, L’ho preparato per voi: è splendido, sapete, più del primo. In esso voglio porre ogni uomo per farlo veramente vivere da uomo, perché ora voi non vivete in modo adeguato alla vostra dignità: Mi sembrate dei “bruti impazziti”. Agite senza servirvi dell’intelletto; correte come se qualcuno vi inseguisse, senza darvi pace né tregua in nessun modo. Se qualcuno vi chiama, voi rispondete: “Ho fretta, devo andare”; se qualcuno vi vuole mostrare qualcosa, voi rispondete: “Ora ho fretta, domani guarderò”.

Io vi voglio invece fermare un pochino per farvi riflettere sui grandi valori della vostra esistenza. Non potete proseguire in questo modo: la mente non resiste, il cuore si spezza.

Ecco, dico a voi uomini d’oggi: ragioniamo assieme, Io sono il vostro Dio, sono un Padre amoroso che raccoglie intorno a Sé i figli per prepararli alla nuova vita.

Vedo in voi quanta debolezza c’è, vedo ogni cosa; il profondo del vostro essere è per Me un libro aperto. Non vi vergognate di Me, come non ci si vergogna del proprio padre. Confessate le vostre mancanze; Io già le conosco tutte, ma voglio che voi vi umiliate a dirmele. Non vi condanno, ma vi voglio assolvere; non vi voglio togliere, ma voglio darvi tutto. Vi chiedo solo di riconoscere tutte le colpe che avete accumulato*; poi, pieni di dolore per il male commesso. voglio che veniate a Me per farvi rinnovare da capo a piedi. Faccio come feci nella parabola del figliol prodigo: vi vesto dell’abito più bello e per voi faccio ammazzare il vitello grasso, vi metto l’anello al dito e vi lascio restare sempre con Me, perché eravate perduti e vi ho ritrovato, eravate morti ed ora siete resuscitati.

Vi dico e vi ripeto che non vi voglio condannare, ma assolvere; venite tutti a Me, peccatori del mondo, venite pentiti, profondamente pentiti delle vostre colpe, Io, Io, Dio, vi do il discernimento: capirete bene i vostri peccati. Io vi darò la forza di emendarvi e trasformerò tutto il vostro essere, toglierò il cuore di pietra e ne metterò uno di carne; vi toglierò i pensieri di morte dalla mente e vi darò pensieri di vita; spezzerò la vostra volontà ribelle e vi renderò docili come agnelli, mansueti ed obbedienti.

Sono venuto come Luce del mondo per salvare il mondo, non per condannarlo. Se anche uno avesse una vita di peccato, Io non lo respingerò dal Mio Sguardo, fisserò i Miei Occhi nei suoi e, vedendo tanto dolore per gli sbagli fatti, Io lo perdonerò. In questo momento irripetibile non sono un Giudice rigorosissimo, ma un Padre pietoso, un Dio-Misericordia Che guarda con pena le Sue creature così disgraziate e le chiama tutte a Sé per ricondurle nell’Ovile sicuro, dove il predatore non può giungere per azzannare e divorare. Mi rivolgo sempre a voi, uomini, che siete così infelici, così insicuri; camminate senza sapere dove andate, correte senza comprendere che il vostro correre termina nell’abisso, dove ogni luce è spenta per sempre. Vi chiamo ora, in questo momento. Chi riceve questo Messaggio sappia che è ancora in tempo, ma nell’ultima stilla di tempo. Chi riceve questo Messaggio capisca che è il suo Dio Che lo chiama per salvarlo, Che non ha dimenticato le Sue creature, ma le ama di Amore Eterno. Voi talora Mi dite: “Dio si è dimenticato di me”. Quale errore fate a pensare solo per un attimo ciò! Può il Creatore dimenticarsi le Sue creature tanto amate? Colui che nutre il più piccolo uccellino, Che veste i gigli, può scordarsi di voi, creature predilette? Mai l’ho fatto, mai lo farò. Voi ora pensate nella vostra mente: “Chissà cosa ci chiederà il Signore, forse grandi sacrifici, forse di portare pesi insopportabili!” No, amati, no poveri esseri umani straziati da mille tormenti che voi stessi vi siete procurati, non vi chiedo questo. Vi chiedo di tornare a Me, di offrirMi tutte le vostre pene passate, quelle presenti, quelle future, anche se brevi; questo e non altro vi chiedo. Avete sofferto abbastanza per espiare tutte le vostre colpe, ma pentitevi e tornate a Me subito, subito, subito: non ho tempo di ripetere troppe volte le stesse cose! Vedete sono qui, qui, sapete dove? Davanti a voi. Gli occhi vostri hanno un velo molto spesso che vi impedisce di vederMi, ma Io sono presente davanti ai vostri occhi; vi parlo e vi chiamo per risvegliarvi dal vostro torpore. Le vesti, sapete, sono pronte: vi voglio togliere gli abiti logori che coprono le vostre spalle. I gioielli sono riservati a ciascuno che ritorna a Me; vi dico che sono splendidi e vi faranno felici. Nulla manca, solo voi. Andate ancora vagando con animo inquieto ed indeciso; cosa aspettate per tornare? Vi ho detto, ed ora vi ripeto, di non aver paura, vi accolgo come un padre amorosissimo. Sono sulla porta e aspetto, guardo e attendo che ogni smarrito ritrovi la sua casa. La Festa, la grande Festa sta per incominciare: i servi hanno preparato ogni cosa a puntino. Io sono sulla soglia ed aspetto gli ultimi chiamati. Guardo il Cielo: è molto minaccioso, si preannuncia una grande bufera, ma la Mia Mano si alza ed impartisce degli Ordini ben precisi: i lampi ed i tuoni si acquietano. Tutto è calmo, in attesa di voi, amati, che ancora non capite quanto sia importante affrettarsi, senza porre un attimo di indugio. Vi dico questo, vi ripeto questo: aspetterò ancora questa giornata*, dall’alba al tramonto. Quando il sole calerà dietro i monti e il Cielo diverrà scuro, entrerò, chiamerò con Me tutti i Miei servi fedeli, ordinerò loro di chiudere bene porte e finestre, poi Mi ritirerò assieme ai Miei amati nelle splendide stanze del Mio Palazzo. Allora non ci sarà più alcuna possibilità per gli ultimi arrivati. La porta non girerà più sui suoi cardini per aprirsi: chi è dentro non uscirà, chi è fuori non entrerà! Vi chiamo con Immenso Amore; vi chiedo di obbedirMi, senza porre tempo in mezzo, ora non dopo, adesso non domani!

Mia amata sposa, vedi, ho parlato ad ogni uomo del mondo; ho chiamato tutti per colmarli dei Miei Doni. Gli erranti che ritrovano la via di casa saranno accolti con grande gioia; voi fratelli sarete tanto felici e correrete loro incontro per abbracciarli. Quanta gioia per ognuno che ritorna a casa sua, dopo un lungo pellegrinare nel deserto insidioso! Voi sarete felici perché Io sono Felice di accogliere ogni uomo che ritorna. Tu gioisci più degli altri, perché sei così stretta al Mio Cuore da coglierNe ogni Palpito. Ho chiamato a Me l’intera Umanità: voglio perdonare in questo tempo di perdono, voglio salvare in questo tempo di Misericordia, ma, diletta, ma, amata, ora stringiti più forte a Me, perché ciò che sto per dirti ti farà tremare: passato questo tempo ne seguirà uno tanto doloroso quanto mai c’è stato nella storia umana!

Guai, dico guai, ripeto, guai a coloro che si troveranno fuori dalla porta!!

Ti amo - ti amo - vi amo tutti.

 

                                                                                                Gesù

*accumulato = si allude alla Confessione

*giornata = si intende un breve arco di tempo

 

 

IL MONDO SI RICONCILII CON DIO!

 

                                                                                                Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.04.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli amati, quanto grande è l’Amore di Gesù verso tutti! Egli viene per perdonare le colpe; Egli, il Re Sapientissimo, non condanna l’uomo peccatore sommerso nel suo fango, ma lo chiama a salvezza. Questo proprio sta facendo in questi giorni di una strana primavera! Mai come ora è necessario che ogni uomo apra bene le orecchie; mai, come ora, è necessario che l’uomo apra bene gli occhi. I dormienti di ora saranno i perduti di domani.

Gesù chiama, ma guai a coloro che non si smuovono neppure davanti ai segni più sconvolgenti.

Mi dà tanto dolore questa continua indifferenza del mondo verso il Richiamo amorosissimo di Dio.

Egli, Che dovrebbe essere profondamente adirato per le massime offese del mondo, è ancora tanto Misericordioso da volgere il Suo Sguardo amoroso verso una generazione che non merita certo tanta benevolenza.

Dio-Amore chiama i Suoi figli a Sé per cambiare il loro cuore; essi fuggono senza meta di qui e di lì ed Egli li insegue non per punirli, ma per salvarli ed amarli per sempre.

Hai idea, piccola Mia, di quali terribili peccati si commettono oggi? Il progresso tecnologico è regresso morale: l’uomo si sente padrone della vita al punto di farne le più abominevoli manipolazioni.

Agisce senza porsi veti morali. Come se tutto dipendesse da lui, dal suo volere, osa varcare il Sacrario di Dio con mani immonde e sacrileghe. Può durare, figlia benedetta, questa situazione? Non durerà! Dio ha permesso all’uomo di esercitare la sua libertà in tutte le direzioni, per lungo l’ha permesso, ma non a caso; lo sai, più volte te l’ho ripetuto, nulla accade a caso: Egli ha voluto permettere le più grandi offese perché l’uomo potesse arrivare al fondo del suo progetto di morte e di massima superbia.

È stata questa una prova grandiosa, la più grande, la più decisiva. L’uomo ha superato tutte le barriere, è andato oltre, dicendo a sé stesso: “Dio non può impedire, Dio non impedisce, io opero come voglio, il nuovo dio sono io”.

Malgrado questa grande arroganza, Dio risponde all’uomo che Lo sfida: “Uomo, che stai operando con grande stoltezza, tu sei sempre la Mia creatura prediletta, torna in te stesso, non capisci cosa stai facendo? Tu sfidi; tu, piccolo, osi sfidare Me Dio Infinito. Potrei annientarti col Mio Soffio, ma ancora non lo faccio. Ti ripeto, uomo empio: torna in te stesso, ragiona, non è un povero uomo come te che te lo chiede, ma il tuo Dio: Colui che ti ha creato e ti ama tanto, Colui che non vuole che tu vada nel baratro, ma che viva e sia felice”.

Gesù ha aspettato fino ad ora, perché ama teneramente la Sua creatura prediletta. Mia diletta figlia, l’uomo continua a non capire e a non emendarsi.

Tu Mi dirai: “Perché Madre Santa, l’uomo continua a ribellarsi, pur vedendo gli esempi più evidenti delle conseguenze di questa continua disobbedienza? Col suo intelletto dovrebbe arrivare a comprendere, ma pare proprio che si rifiuti di farlo!”

L’uomo, diletta, non vuole mutare le sue inclinazioni; vede intorno tanti esempi sbagliati e li vuole imitare. Il male attrae, è contagioso; l’Umanità, sbandata e peccatrice, attrae a sé la parte più debole, ignorante, facile da convincere. L’ha fatto e continuerà a farlo in modo ancora più evidente tra poco.

Se Gesù non venisse presto, l’uomo si infetterebbe tutto dello stesso morbo; ma al Re è nota ogni cosa, la Sua Rugiada sta scendendo copiosa come Forza Vivificatrice in ogni cuore che La voglia accogliere. Chi si sarà ben rinforzato non cadrà preda del male letale, sarà capace di resistere e vincere.

In questi giorni in tutto il mondo cristiano si parla di penitenza e di perdono; anche il Vangelo del

giorno esalta il perdono: Gesù perdona la peccatrice, vuole che ella si salvi e torni a nuova vita.

Si dà, però, poco risalto alla seconda parte della frase: “Va e non peccare più”. Invece, ognuno dovrebbe, proprio su questo particolare, fermare la propria attenzione! Molti ministri del Sacro Culto pongono molto l’accento sul perdono e poco sul proponimento di non cadere più nella stessa colpa! Non basta chiedere perdono, è necessario anche proporsi di emendarsi, metterci il massimo impegno per farlo.

Tu Mi dirai: “Madre amata l’uomo deve chiedere continuamente perdono, perché spesso cade nello stesso errore”.

Io ti dico che Dio conosce la debolezza, ma vuole anche il pentimento sincero.

Non dirò mai abbastanza ai Miei figli che è necessario essere veramente pentiti davanti al Signore; non si può ingannare Dio. Per avere la salvezza bisogna sapersi alzare dalla miseria e volare in alto verso l’Orizzonte Divino. Ti dico che chi non fa nessuno sforzo non si salva! Chi indugia non si salva! Chi poltrisce non si salva!

Il tempo è ormai senza tempo, l’ora è scoccata; chi è fuori voli, perché tra breve tutto ciò che era agevole diverrà impraticabile. Il cieco chieda la vista subito per mettersi in salvo; lo zoppo supplichi per riacquistare l’agilità; il sordo chieda di udire. Dio esaudirà le suppliche sincere, perché questo è l’ultimo segno della Misericordia Divina, prima della Giustizia che piomberà fulminea sui ribelli.

Le strade verso il Padre sono ora tutte aperte e agevoli da percorrere, ma tra breve non sarà più così; chi può comprenda il senso delle Mie Parole; chi non riesce chieda lume a Dio; ognuno però si preoccupi di fare qualcosa. Il grande pericolo lo corrono gli incerti, i torpidi, gli ignavi, gli indifferenti.

Piccola Mia, diletta figlia che vivi abbracciata ai Nostri Cuori, sveglia tutti i fratelli, avvertili che si preparino, perché l’ora è scoccata! Guai a chi si trova per via, ancora molto lontano dalla meta: la grande bufera gli annebbierà la vista e non potrà andare né avanti né indietro!

Coraggio, amata, coraggio, diletta, Gesù ti ha già posto nel Suo Giardino. Ora soffri un po’ per Lui, con Lui; domani godrai la Gioia senza fine della Resurrezione nella gloria.

Gesù chiama ogni uomo della terra. La Sua Voce è Potente, ma ancora Carezzevole e Tenera.

Un padre vuole attorno a sé tutti i suoi figli, nessuno vorrebbe che si perdesse.

Ogni messaggero è al suo posto pronto per il grande Annuncio, ad ogni crocicchio c’è posto un messo del Re. Chi passa senta la sua voce; le sue parole sono Quelle del grande Sovrano! Chiedo ai Miei figli di ascoltare queste Parole, di racchiuderLe nel cuore e farNe tesoro. Nessuno, vi supplico, nessuno passi senza far attenzione a ciò che si dice, non è ammessa questa indifferenza. Essa significa morte sicura, angoscia tremenda, fine di ogni speranza!

Attenzione, attenzione alle parole dei messaggeri! Dio non attende più: l’ora è questa, non altra! Capite figli, non fateMi piangere per il Dolore di aver perso troppi figli! Vi voglio tutti qui tra le Mie Braccia Materne; vi voglio a Me, vi voglio Miei, vi voglio felici!

Correte, volate! Io vi metto le ali ai piedi se Me lo chiedete, ma fatelo, vi supplico: mettetevi in salvo!

Ti amo, bianco giglio, vi amo tutti!

 

                                                                                                Maria Santissima