Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.04.95

 

 

Vi amo tanto, eletti del Mio Cuore, vi ho chiusi tutti nel Rifugio più sicuro; non temete, non tremate, siete Miei ed Io vi proteggo con la Mia Infinita Potenza. Io, Io, Dio, avrò cura di ciascuno di voi come la madre ha cura del bimbo nato dal suo grembo.

 

 

Piccola Mia, amata sposa, tu sei unita a Me, non temere nulla, il Mio grande Amore ha cura di te. Abbandonati felice sul Mio Cuore e non pensare troppo; tanto, ciò che deve accadere sarà una sorpresa: una splendida sorpresa per voi, eletti, un’orrenda sorpresa per quelli che percorrono le strade lontano da Me, dopo essere stati chiamati e richiamati infinite volte.

Il mondo, diletta, ora ha proprio stancato la Mia Pazienza; non tollero più gli abomini che si compiono sotto i Miei Occhi in ogni momento. Ognuno che ha sbagliato deve affrettarsi a riparare al male commesso. Io perdono ancora; perdono, ma, Mia amata, il Mio grande Dolore consiste in questo: nessuno si cura di chiederMi perdono, nessuno di quelli che errano nel buio cercano la Mia Luce. Io illumino, sai, la loro strada, ma essi, come ebbri, continuano a procedere nel buio e Mi scacciano.

Cosa deve fare un Dio d’Amore davanti a tali comportamenti? Diviene un Dio di Giustizia, di Perfetta Giustizia.

Cosa fa un padre, Mia diletta, quando il figlio, pur chiamato più volte, non vuole obbedire?

Prima attende e ripete la lezione infinite volte poi, però, passa alla punizione, al grande castigo che è proporzionato alla colpa.

DiMMi, dolce sposa, fedele sposa, qual è il castigo proporzionato alla colpa che oggi l’uomo commette? Certo molto severo, perché l’uomo ha osato entrare nel Mio Santuario* con mani sacrileghe, ha fatto ciò che è abominio ai Miei Occhi; l’ha fatto e non si è neppure voltato indietro per chiedersi: “Posso operare tutto ciò oppure a Dio non piace?” Non si è chiesto nulla di tutto questo, ha fatto ciò che mai avrebbe dovuto fare. Ora Io, Io, Dio, farò ciò che mai avrei voluto fare!

Piccola Mia, ogni sposa è unita al suo sposo nella gioia e nel dolore: ora tu sei unita a Me nella Dolcezza e nella Passione. Io soffro per tanti figli che si perdono, perché insipienti e testardi; per salvare loro sono salito sulla Croce, ma il Mio Sacrificio è stato unico, non ce ne sarà un altro. Quanto Dolore, Mia amata, ho provato allora, quando la Mia Prescienza vide questi ribelli, vide gli abomini da essi compiuti, vide l’arroganza e la superbia con la quale agivano. Quanto Dolore provo, ora, nell’usare la Mia Giustizia verso coloro che volevo stringere al Cuore con Immenso Amore!

Ho atteso, lo sai, piccola sposa. Ho aspettato, lo sai, amata sposa. Mi sono consolato con le creature più vicine al Mio Cuore: le loro preghiere, la loro offerta continua Mi ha dato gioia; ma quanta amarezza ho provato nel vedere tale ingratitudine dei figli Miei più lontani!

Nell’oceano di amarezza c’erano poche stille di dolcezza: quella offerta da voi, Miei fedeli amici.

Siete in pochi, non Mi avete tradito; non avete calpestato le Mie Leggi, ma docili come agnelli Mi avete seguito in questo cammino di Passione e di Gioia.

Tu, diletta, hai ammaestrato i piccoli, li hai portati col cuore a Me. Vedo in loro un anelito volto a Me, loro Dio. Tu, amica, hai operato questo col tuo esempio e le tue parole piene d’amore per Me. Io, Io, tuo Dio, ti porgo il Mio grazie: sei stata un soldato coraggioso, valido difensore di ogni Mia Parola; sei stata un’amica fedele, sempre pronta a servirMi e a obbedirMi. Ora ti stringo più forte al Mio Cuore: voglio farti comprendere quale Immenso Amore prova Dio per le Sue creature più docili. Ogni uomo è infinitamente caro a Me: per uno solo sarei morto, per uno solo avrei affrontato il Martirio; con Gioia avrei sofferto pur di salvare e redimere la Mia creatura. Ora, che si tirano le somme, vedo che molti non prenderanno parte alla Mia Resurrezione Gloriosa, perché non si sono voluti sacrificare per Me, con Me.

Procedono per conto proprio, ma contro di Me; c’è, diletta, un esercito schierato tutto contro il proprio Dio. Pensa che ingratitudine!

IO ho plasmato con Mano amorevole ogni uomo di codesto esercito di ribelli; Io, Io, Dio, non ho

disdegnato di prendere un corpo umano per salvare ognuno di essi. Ora li vedo davanti a Me: non in adorazione come te, amato giglio, non per lodare e benedire il Mio Nome, come fai tu in ogni ora del giorno e della notte, ma addirittura per marciare contro di Me, contro Colui che ha dato a tutti la vita, li ha sostenuti, li ha redenti col Suo Cruento Sacrificio.

Tutto il Mio Sangue ho dato anche per loro, anche per questi eterni ribelli; basterebbe che Mi dicessero: “Perdono, perdono, mio Signore”, Io li perdonerei, Io li avrei perdonati; invece, sai le parole che Mi dicono: “Faccio come voglio, non riconosco alcun Dio al di fuori di me stesso; opero a modo mio per realizzare i miei progetti”.

Queste le parole arroganti che osano pronunciare, poi Mi voltano la schiena e proseguono a compiere abomini dopo abomini; altro che chiederMi Perdono! Se tu sapessi, Mia amata, cosa c’è nella loro mente ne resteresti morta di paura: sono tutti progetti contro di Me, contro le Mie Leggi. Io dico loro: stolti, tre volte stolti! Quale uomo ha mai osato schierarsi contro il proprio Dio ed è rimasto impunito? Il fatto che Io abbia pazientato non significa che la Mia Potenza sia diminuita, solo che la Mia Misericordia e le preghiere continue dei diletti hanno tenuto ferma la Mia Mano. Stolti, tre volte stolti! Hanno scambiato la Misericordia per debolezza.

Ti chiedo, bianco giglio profumato del Mio Giardino, di stringerti a Me, sempre più stretta, in questo tempo di grande passione per entrambi.

Godi l’immensità del Mio Amore e lascia a Me ogni preoccupazione diversa!

Ti amo, ti amo, vi amo!

 

                                                                                              Gesù

*Santuario = manipolazione genetiche

 

 

Gli uomini si affrettino verso di Me; corrano, volino, il tempo non è più tempo!

 

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.04.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Vi amo tanto. Vi voglio dare coraggio per affrontare ogni giornata che dovete sopportare.

Chi è di Gesù, chi serve Gesù non ha nulla da temere; voi siete ben difesi, non dovete preoccuparvi di nulla, procedete sicuri: Io ve lo dico. Se anche il pianeta terra tremasse da un capo all’altro, a voi non succederebbe nulla.

Chi segue le Leggi di Dio e cammina sulla Sua Strada viva sereno; chi ha accolto Gesù nella sua casa e L’ha tenuto Ospite di grande riguardo non tema nulla. Il grande timore è per chi si è lasciato passare avanti il Re senza riconoscerLo, senza sentire la Sua Voce amorosa che lo chiamava a compiere una missione.

Sì, piccola Mia, ogni uomo è stato chiamato al suo compito. Tu a questo punto Mi chiederai: “Mamma diletta, temo che pochi si siano accorti del passaggio di Gesù accanto a loro, eppure Egli ha visitato tutti. Lo capisco dal fatto che vedo molti tiepidi, indulgenti verso ogni forma di male, propensi a giustificarlo, a permetterlo ed anche a farlo. Non è possibile, secondo me, che Dio possa regnare in un cuore dove c’è qualsiasi compromesso con il male”.

Non tutti gli uomini hanno accolto Gesù che voleva entrare nella loro casa per benedirla e dimorare con loro; molti non hanno accettato di servire il loro Dio perché troppo intenti ad adorare i propri idoli. Ti dico di più: molti neppure si sono accorti del Passaggio di Gesù vicino; non Lo hanno riconosciuto; non hanno sentito il cuore bruciare d’amore per Lui, perché troppo distratti, freddi, vuoti. Questo è un fatto molto grave, perché Dio chiama per Amore, per salvare, per benedire; anche per chiedere qualcosa ai propri figli, per offrire loro la gioia di servirLo. Non si può accogliere Dio, quando il cuore è pieno di malizia; non si può accogliere Dio, quando c’è tanta freddezza nella propria vita. Solo l’amore fa sentire l’Amore; solo il fuoco attiva il Fuoco. Te lo dico con grande pena: Gesù è passato vicino ad ogni uomo, ma molti sono rimasti indifferenti, per i motivi sopraddetti e per altri ancora: per superbia, per presunzione, per troppa razionalità. Bisogna essere sempre molto umili davanti ai Doni provenienti dallo Spirito; Egli soffia dove vuole e quando vuole; bisogna coglierLo al momento, capirLo al tempo opportuno.

Dio si serve di tanti mezzi, di vari strumenti: della voce di un uomo, della sua figura, della sua mente per dire, per chiamare, per operare, per svegliare, per rinvigorire.

Chi è aperto al Soffio Divino comprende senza fatica, ma colui che è serrato nelle sue idee non potrà mai afferrare qualcosa che esuli da esse. Sto parlando dei molteplici mezzi dei quali il grande Re si è servito sempre, ma in modo speciale in questo tempo di preparazione collettiva al grande, sublime evento, atteso da sempre, ma riservato al momento attuale per Volontà del Padre Che tutto opera con massima Sapienza.

Quanti hanno rifiutato il Dono stupendo, senza neppure “scartarLo”*, solo per pregiudizio, solo per troppa razionalità, solo per troppa superbia! Essi si sono detti: “Come è possibile che Gesù parli ad uno che non è quello che vogliamo noi, che pensiamo noi, che risponde alla nostra logica? Questo non è ammissibile secondo il pensiero della nostra mente, quindi respingiamo tutto”. Che ragionamento sbagliato è questo, proprio di coloro che non sanno usare bene il proprio intelletto. Quanto hanno perso! Gesù ha scelto proprio quel mezzo, quello strumento, per parlare, per chiamare, per manifestarSi, per dare una missione da compiere, per volgere a Sé i cuori più titubanti. Quelli che hanno rifiutato ogni cosa come si giustificheranno davanti al loro Signore? Diranno: “Non ho capito”; diranno: “Non ho sentito”; diranno: “Non mi sono fidato”. Cosa diranno mai costoro che possa giustificare il loro errore? Chi non ha voluto udire si trova impreparato, si trova lontano, ma conosce la lezione e rischia di non superare l’esame. Il grande esame è pronto per tutti. I diligenti lo superano senz’altro, con facilità, ma gli altri rischiano molto, non solo per colpa loro, ma anche per la responsabilità dei loro insegnanti che dovevano impartire la lezione e non l’hanno fatto: non la propria lezione, ma Quella di Dio, del tenerissimo Signore che voleva che tutti potessero capire in tempo e sostenere bene la prova già decisa.

Il momento attuale è molto significativo. Per voi ogni cosa è chiara, la Luce Divina vi rischiara il cammino, ma chi sta nel buio ora non riesce proprio più a distinguere nulla, perché la nebbia è tanto fitta da far paura. Gesù, Che voleva salvare tutti, dovrà escludere molti; Gesù, Che ha chiamato ogni uomo, deve constatare che molti sono i muti ed i sordi per propria volontà.

Ti ho detto spesso e non finirò mai di dirlo: di Dio bisogna fidarsi completamente; a Lui bisogna sapersi abbandonare senza remore, senza dubbi, senza incertezze di alcun genere. Solo a costoro Dio porge i Suoi splendidi Doni. Non meravigliatevi, ora, se qualcuno ha già compreso tutto e gode le Delizie Divine, altri, invece, brancolano nella nebbia e non hanno compreso nulla, proprio nulla, ora, alla vigilia dei più grandi e misteriosi* eventi.

Ognuno affronti le sue responsabilità. Nessuno può giocare per un altro la grande partita della vita; ciascuno risponda con la sua mente, col suo cuore, con la propria volontà!

Non temere, figlia diletta, procedi con la gioia nel cuore, ogni giorno avrai la Nostra Dolcezza, la Forza per affrontare gli eventi. Prendi ogni cosa bella come Dono sublime di Gesù, affronta il dolore come partecipazione alla Passione del tuo adorato Signore.

Ti amo!

 

                                                                                              Maria Santissima

 

*scartarLo = togliere la carta come si fa per ogni regalo

*misteriosi = non ancora conosciuti