Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.04.95

 

 

Vengo come Fuoco purificatore a mondare la terra, vengo come Folgore: inaspettato, improvviso, tremendo. Chi Mi ha amato vedrà il Mio Volto di Padre Tenero; chi Mi ha osteggiato vedrà il Mio Volto terribile. Preparatevi, eletti. Figli amati del Mio Cuore, preparatevi: Io vengo nel Fuoco.

 

 

Piccola Mia sposa, non tremi il tuo cuore alle Mie Parole. La terra brucia per il grande peccato. Da una parte all’altra del pianeta, nel mondo più evoluto, nel mondo maggiormente toccato dalla Mia Grazia, si compiono i più grandi peccati. Le città sono covi di serpenti, pronti a mordere ed avvelenare: altro che conversione, altro che penitenza! Questa è una decisiva Quaresima; tutte le vie che portano a Me sono aperte, tutti gli uomini sono invitati a percorrerle, ma pochi le hanno imboccate. La Mia Santa Rugiada si posa ovunque, più abbondante dove maggiore è la necessità. Ognuno può godere questa Grazia così facile da prendere, ma gli uomini sono troppo presi da altri interessi: li vedo distratti e lontani, li vedo nella più grande indifferenza verso le cose spirituali, mentre sono attratti sempre più dalle vanità del mondo.

Ho osservato la giornata di una creatura umana che vive nella società del progresso. La sua attività è continua, è frenetica, non si concede riposo perché vuole soddisfare, meglio possibile, ogni suo bisogno; pensa e parla senza pensare e senza parlare, opera continuamente, ma poi, in conclusione, non ha risolto i suoi problemi. Ogni giorno si ripresentano gli stessi ai quali non riesce a dare alcuna soluzione.

Nel cuore umano vi sono molte preoccupazioni che potrebbero essere evitate: sono pesi inutili dei quali ognuno s’è caricato. L’uomo cammina curvo, schiacciato dalla pesante croce che egli stesso s’è posto sulle spalle, se la porta dovunque e non riesce a liberarsene neppure per un attimo. Vedi quale enorme differenza c’è tra i pesi che Io pongo e quelli che l’uomo pone a sé stesso? Il Mio carico è sopportabile, sempre proporzionato alle forze, quello umano è insostenibile, sproporzionato e schiaccia col suo peso.

Tu Mi chiederai a questo punto: “Mio adorato Gesù, perché l’uomo è sempre così stolto da cercare la sua infelicità, mentre in Te, Unico grande Amore, potrebbe essere completamente felice?”

Pensa, Mia diletta, ai progenitori: essi tutto avevano, nulla mancava loro; si fecero tentare dal serpente che li invidiava per la loro grande felicità. Oggi, come allora, l’antico nemico conosce le debolezze dell’uomo, lo insidia con astuzia, lo tenta con abilità; egli ci cade ora, come ci cadde allora. Questo non può essere evitato fino a quando nascerà sulla terra un uomo libero, padrone della sua volontà, arbitro del suo destino di vita e di morte.

Perché ogni uomo potesse ben comprendere, Io, Io, Dio, le Mie Leggi Le ho scritte nel cuore di ogni creatura umana che viene al mondo. Assieme alla libertà l’uomo possiede la Legge: non è necessario leggere libri e libri per comprendere la Mia Parola, basta un cuore puro e innocente volto a sviluppare ciò che in esso è contenuto. Te lo dimostra il fatto che vi sono grandi sapienti di sapienza umana, grandi divoratori di libri di ogni genere che non comprendono affatto la Mia Parola. La leggono, La rileggono, a volte ci fanno lunghi e faticosi studi sopra (i teologi), eppure credi, Mia diletta, non hanno capito neppure dove si deve mettere il punto o la virgola. Perché avviene tutto ciò? La loro mente non cerca Me, ma se stessa; non si anela a Dio, ma alla gloria umana, alla lode, all’ossequio.

Si sappia che senza la Mia Luce tutto è vano. La cultura è un palazzo senza porte e senza finestre che a nulla serve. La sapienza umana è inutile cumulo di nozioni slegate che a nulla servono, se non a caricare la mente di problemi inutili. Vedo grandi studiosi chiusi nelle stanze polverose che affaticano il cervello in cose che non potranno mai mettere a frutto. Sarebbero molto più felici fuori all’aperto, seduti su di un verde prato, sotto i raggi caldi del sole; lì imparerebbero di più. Io, Io, Dio, darei una bella lezione di Sapienza Divina: nel sole che brilla in uno splendido Cielo c’è un Raggio della Mia Potenza, ognuno può arrivare a capirlo; in un prato, ricco di infinite specie di piante e fiori, c’è un Raggio della Mia Potenza, della Mia Sapienza. Basta osservare e riflettere e tutto è chiaro a chiunque.

Se si vuole avere veramente la sapienza che istruisce, non bisogna far leva su se stessi oppure su altri di uguale portata, ma solo su Me, Dio, che tutto posseggo, ma che lo concedo solo alle menti sgombre da zavorra umana, mai a quelle ingombre di superbia.

Parlavo, Mia piccola, dell’angoscia dell’uomo d’oggi, del carico pesante che si è posto sulle spalle: questo solo perché il suo volto non contempla il Mio, la sua attenzione non è affatto per Me, ma per le insulsaggini che compiono i suoi simili.

Ti dico, amata, che ogni cosa è insulsa, se Io, Io, Dio, non le do colore e sapore. Pensa a quanto tu sei, ora, felice: il Cielo è sempre azzurro anche quando è scuro, nebbioso, nuvoloso. I raggi del sole splendono sempre, perché IO, IO solo sono il tuo Sole. L’aria è profumata, perché senti il Mio Profumo dovunque; la tristezza diviene gioia, perché Io canto nel tuo cuore; i problemi sono tutti inezie, perché IO, IO ti aiuto a risolverli; il mondo non ti ha nei suoi artigli, perché IO ti ho preso per Me per sempre. Respiri aria pura in un mondo dove si soffoca; cammini su prati fioriti in un mondo dove vi sono ovunque insidie e serpi. Come può avvenire tutto ciò? I sapienti della terra si chiuderebbero nelle loro stanze polverose per studiare sui loro libri e dare le più strane spiegazioni ad un fenomeno semplicissimo da spiegare: l’uomo che è immerso nella Realtà Divina non ha pesi e non ha angoscia, è felice e leggero come libellula che vola in un Cielo libero e aperto. Più a fondo si immerge e più può gustare tutte queste delizie, già sulla terra.

Se un figlio lavora per un padrone, ne subisce la dura oppressione; se un figlio lavora col padre, per il padre, allora tutto è diverso. Non viene schiacciato da pesi eccessivi; se bene opera, viene lodato, premiato; se sbaglia, viene dolcemente corretto e portato per mano dal padre amoroso. Coloro che tu vedi, intorno a te, schiacciati da enormi pesi sono tutti coloro che lavorano per un padrone tiranno: stoltamente hanno preferito mettersi al servizio suo piuttosto che a quello del Padre. Soffrono come gli Israeliti schiavi degli Egiziani, come ogni servo sottomesso ad un padrone crudele ed esigente.

Tu Mi dirai: “Gesù mio perché costoro non cambiano, quando hanno sperimentato una simile tirannia?”

Non cambiano facilmente, perché il tiranno li ha ben soggiogati con la propria astuzia e li frusta continuamente, facendo loro intendere che i colpi sono necessari e tutto è giusto così.

Sto operando con infiniti mezzi e strumenti per strappare i Miei figli dal serpente maledetto che, come il Faraone, non li vuole lasciare andare via. Mi basterebbe una sola Parola per annientarlo, ma allora la salvezza e la felicità sarebbero un Dono senza alcun merito e questo non è possibile.

Vedrai, Mia piccola sposa, i portenti che opererò per liberare il Mio popolo dalle spire del serpente! Chi avrà buona volontà non resterà schiavo, ma per gli inetti ed i testardi non ci sarà niente da fare. La Madre Santa li vuole tutti sotto il Suo Manto, ma piange già quelli perduti che non vogliono ascoltare la Sua Voce amorosa.

Tutto sta accadendo. Tutto deve venire a compimento, ma non temere, non temete, amati: la gioia sarà sempre nel dolore, ma anche il dolore nella gioia. Come è accaduto a Me, accadrà a voi, il servo non è superiore al Padrone. Nel grande Dolore provai la Gioia di sapere che il Mio Sacrificio avrebbe salvato molti; fu anche, però, terribilmente lacerante vedere con gli Occhi della Mia Prescienza tutti i perduti per loro colpa. Anche per voi sarà così, ma presto ci sarà il Dono dell’oblio e il dolore diverrà solo Gioia. Rimani abbracciata strettamente al Mio Cuore e non temere nulla. Ti amo!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.04.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Questo è un grande momento: ogni uomo della terra è chiamato a rispondere delle sue scelte. A nessuno sarà chiesto conto di ciò che non ha commesso, ma tutti dovranno, presto, rispondere delle proprie azioni. Ogni uomo è stato finora libero; Gesù ha atteso con Infinita Pazienza. Ora ha aperto tutte le vie della Sua Misericordia, attende i Suoi figli, attende quelli prodighi, attende i distratti. Tutti sono aspettati per il grande amoroso Abbraccio. Gesù chiama con grande Amore; la Sua Dolcezza non ha limiti, vuole perdonare le colpe commesse. Tutti i cuori devono divenire mondi e puliti. Non è cosa difficile: basta chiedere, basta supplicare, basta implorare, senza però attendere ancora. Questo è il momento, non altro! Gesù è tanto gioioso e tanto addolorato, è gioioso, perché vede il sospiro di sollievo di tanti figli Suoi, la morsa stretta e soffocante si allenta; è, però, tanto addolorato per coloro che non si muovono dopo tanta insistenza, dopo tanti segni. Tacciono coloro che dovrebbero parlare; sono fermi quelli che dovrebbero camminare; dormono quelli che invece dovrebbero essere ben desti. Non si può imporre a nessuno di fare ciò che non vuole fare: tu, piccola Mia, lo stai sperimentando da molto tempo. Bisogna scuotere ed aspettare, scuotere e vedere la reazione. Quando, tuttavia, c’è troppo torpore, quando il cuore è pieno di rancore e di veleno, invece di aprirsi all’Amore che lo vuole scaldare, allora, diletta, ogni sforzo è inutile, non solo della creatura umana, ma anche di Dio Stesso. Colui che tutto può nulla può, senza la volontà di colui che deve salvarsi. Dio invita, chiama; non alza il tono né spezza la volontà ribelle. Guai, in questo significativo momento storico, guai a chi volta le spalle a Dio: le Sue Parole sono un Dolce Richiamo, ma anche un Ordine potente e deciso. Dio parla da Dio e l’uomo da uomo.

Chi viola le leggi umane può restare impunito, ma chi continua ad offendere Dio, disobbedendo sfacciatamente ai Suoi Comandi, deve risarcire il danno e l’offesa arrecata. Credo che sia facile da comprendere che, se l’offesa fatta all’uomo esige adeguato risarcimento, l’offesa fatta a Dio esige un massimo risarcimento al quale nessuno si può sottrarre.

Dico ai Miei figli più lontani: non aspettate che Dio vi chiami a rispondere di ogni vostra minima colpa, non attendete di vedere il Suo Volto corrucciato, perché in quel momento terribile preferireste essere sprofondati che affrontare il Suo Volto Severo.

Vi parlo col grande Amore di una Madre, tanto preoccupata, che conosce ogni cosa e vede il futuro nel presente. Vi dico, vi ripeto: non aspettate quel momento, sarebbe terribile; correte voi incontro al vostro Signore che vi attende, gettatevi ai Suoi Piedi e diteGli con cuore sincero queste parole: “Mio Signore, mio Dio, abbi pietà della mia miseria, guarda con Misericordia questo Tuo figlio che viene a supplicarTi di perdonarlo: non disprezzarmi, Dio Immenso e Potente, non scacciarmi dal Tuo Volto, come meriterei che Tu facessi. Vedo la mole delle mie colpe; le vedo alla Tua Luce e ne sono desolato! Confido nella Tua Infinita Bontà e nelle Parole che hai detto: “Vengo non per giudicare il mondo, ma per salvarlo”. Ti prego, Dio Altissimo, abbi Misericordia di me, perdonami, perdonami”.

Se il discorso vi sembra difficile da pronunciare con le labbra, pronunciatelo col cuore e con la bocca solo: “Perdono, perdono”. Fatelo subito, non aspettate neppure un attimo in più, perché il tempo si è completamente consumato.

Piccola amata, conosco ogni cosa che ti accade, vedo quanto ti è difficile esercitare la tua missione con alcuni che non vogliono sentire parlare di nulla. Non ti curare dei duri a tal punto, volgiti lì dove c’è un minimo ascolto. Tu dai la prima sollecitazione, Gesù farà la mossa definitiva; sei il Suo paladino che combatte al Suo fianco, senza spaventarsi di fronte al più terribile nemico. Non credere di essere sola, anche se i tuoi occhi non scorgono nessuno vicino a te: i tuoi fratelli del Cielo sono tutti pronti armati e ben schierati vicino a quelli della terra: a voi, strenui difensori della fede e delle Leggi Divine senza manipolazioni. Io sono alla guida di questo fortissimo esercito. La battaglia è in atto: gli spiriti del male hanno reso i cuori di pietra, li hanno colmati di odio che tentano di riversare sui benedetti da Dio. Voi siete forti di una corazza invulnerabile, ben protetti; procedete sicuri, senza paura, con l’Energia che Dio vi dona: siete vincitori in partenza. Saprete volta per volta quale è la parte che dovete sostenere; non dovrete fare nessuno sforzo mentale per comprenderlo. Tutto ciò che Dio vuole da voi ve lo dirà Egli Stesso; siate pronti ad accettare la Sua Volontà, senza fare omande, così come siete soliti fare. Ben presto questa grande tensione, nella quale ora siete costretti a vivere, si allenterà: Dio lo vuole, Dio l’ha nel Suo Disegno. Alla pena subentrerà la gioia più vistosa, più completa. Sappiate attendere e perseverare: il Piano di Dio su ciascuno di voi è in pieno svolgimento. Siate felici, siate nella pace.

Vi amo! Ti amo!

 

                                                                                              Maria Santissima