Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
08.04.95
Grande
è il Mio Dolore per l’inganno del mondo; amo ogni uomo anche quello che Mi
tradisce; lo amo, ma lo devo abbandonare, mentre avrei voluto riempirlo di Doni
e stringerlo come Padre al Mio Cuore. Nel Mio Regno d’Amore non c’è posto per i
Giuda!
Piccola Mia, ti ho chiesto di starMi particolarmente vicina col
tuo amore, ti ho chiesto di lasciare che ti stringa forte al Mio Cuore,
partecipando sì della Gioia che in Me è una miniera infinita, ma anche del
Dolore che, in questo momento, è un oceano sconfinato.
Attenuo la Gioia che in quantità eccessiva spezzerebbe il tuo
piccolo cuore; attenuo il Dolore che farebbe altrettanto. Permetto solo ciò che
tu, piccolo amato scricciolo, puoi ben sopportare.
Questa tua partecipazione dà sollievo alle Mie grandi Pene, è
come un dolce balsamo per l’amarezza acerba del Mio Dolore.
Per anni, per secoli ho preparato il Mio popolo al passaggio,
alla svolta, al decisivo cambiamento; con infinita Pazienza ho ripetuto sempre
le stesse cose con linguaggio adeguato alla capacità di comprensione di ogni
uomo. Tutto ho operato con grande delicatezza e perfetta efficacia. Ora che la
preparazione dovrebbe essere ultimata, perché l’ora dell’importante esame è
giunta, Mi accorgo che gran parte del Mio popolo si è lasciata irretire dalle
insidie di uno schiavo maledetto, astuto e traditore.
Te l’ho già ripetuto, Mia dolce sposa: l’esame, questa volta,
non sarà differito per l’impreparazione dei discenti – già più volte è stata
concessa questa Grazia per intercessione della Madre Santissima e dei buoni
della terra – ora è stabilita ogni cosa nel momento scelto e nel giorno
fissato.
La Mia grande delusione è che gli uomini non sono pronti ad
affrontare gli eventi grandiosi e schiaccianti che devono realizzare ogni fase
del Mio Piano. Non solo sono poco preparati, perché non hanno seguito la
Lezione, ma addirittura agiscono così incoscientemente, come se non avessero
capito proprio niente oppure come se niente li interessasse.
Tutto è pronto per la grande battaglia già annunciata da tempo;
questa è la prova preliminare dell’esame che ogni uomo deve sostenere presto.
Tutto è pronto, dico, ma proprio gli uomini che devono stare in primo piano,
perché così Io, Io, Dio, ho disposto, sono poco armati, addirittura, alcuni
proprio disarmati. Questo è un fatto gravissimo, se si pensa che il nemico è
agguerrito e forte e, senza un’adeguata corazza protettiva, non si può
debellarlo.
Piccola Mia sposa, quello che sta per accadere è assai grave, ma
è ciò che gli uomini hanno voluto. Nessuno osi attribuire a Me la
responsabilità dei fatti che stanno accadendo; nessuno incolpi Dio per le colpe
degli uomini. Io, Io ho chiamato, ma pochi Mi hanno risposto. Molti Miei
ministri Mi hanno proprio girato le spalle; i Miei consacrati Mi hanno detto:
“Aspetta, ora non ho tempo”. Allora Mi sono rivolto agli altri, a quelli dal
cuore generoso; essi Mi hanno risposto: “Eccomi, vengo subito”. Ho lasciato
quindi gli insipienti e Mi sono rivolto ai cuori più amorosi affinché
portassero avanti la missione che Io volevo che compissero. Molti di essi sono stati
diligentissimi, non hanno badato a sacrifici né a rinunce; Mi hanno offerto il
loro servizio senza limiti di alcun genere. In prima fila c’è il Bianco Angelo
che Mi serve con grande zelo. Vedo il martirio del suo cuore ed anche quello
del suo corpo; lo stringo teneramente a Me per dargli Vigore ed aiutarlo in
ogni istante. Vedo, però, che sta giungendo ormai l’ora del suo riposo e della
Felicità sconfinata che lo aspetta: la tribolazione sua è ormai agli sgoccioli,
sta per ricevere la corona di gloria meritata; la metterà sul suo capo la Madre
Santissima che in questo momento soffre molto con lui e per lui.
Le Sue Mani delicate lo sostengono e lo accarezzano; non cade,
proprio perché Ella lo segue dovunque con il Suo grande Amore, ma il tempo è
arrivato anche per lui, il tempo della grande Gioia si avvicina e la clessidra
sta per far scendere l’ultimo granello di sabbia!
È grande cosa abbandonarsi a Dio, è la maggiore conquista
dell’uomo, ma quanto difficile per l’Umanità di oggi! Pochi ci riescono, molti
fuggono lontano da Me, ritenendo troppo esose le Mie Richieste, preferiscono
accogliere quelle del Mio nemico che è veramente un tiranno durissimo. Il Mio
Giogo è leggero e facile da portare, quello del nemico è un fardello assai
pesante che
schiaccia e avvilisce, non permette di alzare il capo verso il
Cielo, ma costringe a piegarlo verso il fango della terra. Ebbene, piccola
amata, l’uomo d’oggi ha preferito scegliere il peggio e rinunciare ai Miei
splendidi Doni, che ora elargirò ai meritevoli che hanno superato l’esame.
Grande è la Mia Pena per dover respingere chi volevo per Me;
nessuno si rammarichi, Io agirò come Giudice Perfetto: ognuno avrà esattamente
ciò che si è meritato. Non si aspetti molto chi poco ha dato, non si aspetti
nulla chi nulla ha dato; ognuno avrà esattamente la parte che gli spetta. Guai,
l’ho detto e lo ripeto, guai ai seminatori di male, ai diffusori del seme
maligno che ha prodotto cespugli velenosi dei quali si sono nutriti altri
insipienti! Grande sarà la loro sofferenza e proporzionata al male provocato.
Chi sa di essere tra costoro che ho menzionato si affretti a riparare meglio
che può, dopo aver chiesto umilmente Perdono a Me, Dio, di tutto. Prenda il
frutto del suo disonesto guadagno e lo distribuisca ai poveri: allora, solo
allora Io, Io, Dio, lo perdonerò e non lo respingerò lontano da Me.
Chi ha frodato restituisca subito; chi ha ingannato ponga riparo
senza porre indugio, si sforzi di rimediare, questo è il tempo del Perdono,
questo! Dico ed intendo il momento attuale non quello futuro; intendo subito,
non dopo!
Il sibilo del vento è sempre più violento, già si capisce che
qualcosa di decisivo sta per accadere, la tempesta non lascerà neppure una
foglia secca sugli alberi: tutte, dico tutte, le porterà via in un turbine tremendo.
Quando gli alberi saranno tutti spogli del vecchio manto ormai
logoro, per Mia Volontà si rivestiranno di una veste tutta nuova, splendida.
Delle cose vecchie non resterà più nemmeno il ricordo.
Badino gli uomini a comprendere in fretta le Mie Parole. Non c’è
più possibilità di fare lunghe riflessioni, ma occorre decidere sul momento e
cambiare immediatamente.
Piccola Mia ti dono un’altra giornata d’Amore: godila e non
temere mai nulla. Riposa sul Mio Cuore.
Ti amo!
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
08.04.95
La
Mamma parla agli eletti
Mia piccola figlia, amata che vivi nel Cuore del tuo Gesù, oggi
Egli ti ha fatto una lezione nella quale dimostra tutto il Suo Dolore per i
traditori, per i Giuda che non vogliono tornare pentiti a Lui, ma perseverano
nel loro errore fino alla fine e non hanno fiducia nella Sua Misericordia che
perdona, perdona, aspetta con grande Pazienza, ma, alla fine, deve punire,
quando giunge come Giustizia Perfetta.
Ogni uomo deve comprendere tutto ciò in tempo. Nel momento del
Giudizio ormai è troppo tardi, nulla si può aggiungere e nulla togliere; questo
è il momento favorevole, perché Dio vuole tutti a Sé per salvare, purificare,
far gioire. Anzitutto bisogna vedere col cuore, credere nelle Leggi Sante
scritte nell’intimo di ogni essere umano, seguirLe e amarLe. Solo in questo
modo si può dire di credere in Dio, di amarLo, di volerLo come Re.
Piccola cara, non servono le parole inutili né le vuote pratiche
religiose; se il cuore è gelido, tutto è inutile, la vita spirituale non
procede, ma recede continuamente. Non tutti quelli che praticano con assiduità
sono i migliori, anzi, ti dico, che molti di essi sono molto lontano da Dio,
anche se stanno sempre nel Suo Tempio. Certo che questa Mia affermazione fa
tremare, ma, diletta, serve a far riflettere senza cadere nello scrupolo.
Nessuno si spaventi, se non si sente perfetto davanti a Dio. Egli,
Sapientissimo, conosce la debolezza dell’uomo e non pretende ciò che egli non
può dare, vuole, però, che faccia tutto il possibile, senza trascurare proprio
nulla per insipienza o distrazione. Intendo dire che ogni uomo deve scrutare sé
stesso: se sbaglia, si corregga; se ha deviato, corregga il cammino; se ha
sbagliato, ponga subito rimedio, senza aspettare l’ultimo istante.
Parlavo prima di tante parole e di pratiche vuote di
significato. Se non c’è la decisa volontà di seguire le Leggi Divine, ma si
tende a scendere a compromessi col male, allora si può essere sicuri di
percorrere la strada sbagliata. Nei riguardi del peccato, bisogna essere
decisi; si sappia che il serpente è astuto: giustifica sempre, in diversi modi,
il male; tanto lo giustifica da farlo apparire quasi un bene. È questa
un’insidia nella quale molti sono caduti e molti ancora cadranno, se non sono
ben rivestiti dell’abito della fede. Quale terribile inganno è questo che oggi
il serpente sta preparando per tanti figli Miei! Si sfugge, se la preghiera è
profonda e sincera. Non servono parole, quando occorrono fatti. Questo è il
tempo della testimonianza coraggiosa, dell’impegno serio e deciso.
Non temere, piccola amata, di essere troppo rigorosa, quando
testimoni con decisione la tua fede limpida e profonda: chi è un chirurgo
drastico col male non può mai sbagliare.
Gesù ha parlato chiaro più volte: se la tua mano ti induce al
peccato, tagliala. È meglio entrare con una sola mano nel Regno di Dio che con
entrambe precipitare nella Geenna.
Questo va ripetuto tutte le volte che si sente un fratello
indeciso e poco costante nel praticare il Bene. Se un arto è malato ed ormai la
cancrena rischia di diffondersi, il chirurgo non indugia a tagliare per non
compromettere la vita del malato. Anche l’uomo peccatore delle più gravi colpe
è un malato che deve sottoporsi a cure immediate e drastiche per guarire.
Se ad esempio qualcuno tende ad appropriarsi di ciò che non gli
appartiene, esaminando se stesso, lo capisca, si corregga, non può presentarsi
all’Altare senza essersi ben mondato del suo peccato: bisogna pentirsi e
restituire, anche se ciò costa un grande sacrificio. Senza pentimento e
riparazione, non c’è perdono; solo allora ogni atto di devozione diviene
efficace a proficuo.
Questo caso che ho citato è molto comune, come il peccato
diffuso contro la castità. Non si giustifichi in nessun modo questa debolezza,
ma si eviti con tutte le forze di ricadere nelle abituali miserie. Gesù perdona
chi dimostra decisione ad uscire dalla morsa del peccato; Egli Stesso prende
decisamente per mano il bisognoso, perché il Suo Cuore è pieno di Misericordia.
In tale momento decisivo, fino a quando viene concessa la luce e il cuore
palpita nel petto, si esamini la propria posizione attimo per attimo davanti a
Dio, si ripari all’errore e si eviti di commetterne altri. Non può essere,
invece, assolto chi pensa di giustificarsi con pratiche esterne come facevano i
farisei, sembravano dei santi all’apparenza, ma il cuore era pieno di odio, di
inganno, di tradimento e di superbia.
Il Mio più grande Dolore è proprio per i ministri sacri al Cuore
di Mio Figlio che tradiscono, sapendo di tradire; perseverano, sapendo di
lacerare quel Corpo Santo che ha versato tutto il proprio Sangue per la loro
salvezza. Eseguono apparentemente*, ma tradiscono nella loro mente Colui che
dovrebbero adorare. Trascinano dietro di sé, nell’errore, molti altri che si
incamminano per sentieri assai lontani da quello che porta a Dio. Come sarà il
giudizio nei riguardi di costoro? La mente si rifiuta di pensarci. Non cessi la
preghiera per costoro che, pur potendo avere tanta Luce, preferiscono chiudersi
nel buio più fitto per non vedere la Verità.
Non pensate a costoro con animo triste, ma preparatevi alla
grande gioia che vi aspetta: Gesù viene per i giusti! AspettateLo con
l’esultanza di figli che vivono per poter godere quel momento felice con Lui!
Ti amo – vi amo tutti.
Maria
Santissima
*apparentemente = sottinteso: il loro compito