Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.04.95

 

 

Ogni Mia Promessa sta venendo a compimento. Questo è il tempo non altro; nell’attesa adorate, amate il prossimo e sopportate le piccole prove alle quali siete sottoposti. Tra breve brillerà la vostra luce ed ogni Gioia vi verrà concessa.

 

 

Piccola Mia, il tempo è ormai giunto, è questo. Ogni sacrificio tuo e di quelli come te sarà premiato; non siete mai soli nelle piccole prove: Io sono con voi e vi dono la pazienza e la forza.

Se il male cresce di giorno in giorno come una marea che tutto vuol sommergere, voi non sarete contaminati, perché Io non lo permetto.

Fedeli e zelanti venite al Mio Altare, come state facendo; portateMi sempre l’offerta di voi stessi. Io la gradisco come incenso profumato che sale a Me e Mi dà gioia.

Chi non crede dice: “Possibile che Dio, Grande e Potente, prenda gioia e dolore dalle azioni umane?” A costui rispondo: stolto e tardo nel comprendere le Parole e le Opere del tuo Signore. Il Mio Cuore non è come il tuo, gelido, senza vita; Io sono una Fornace Ardente d’Amore Infinito, amo immensamente le Mie creature predilette e Mi è caro ogni loro sospiro, ogni alito della loro bocca.

I palpiti del cuore umano Io li conto e neppure uno Mi sfugge. Perché, secondo te, insensato, Io faccio questo? Per Amore, Quello stesso che ti dona tutto, mentre tu non offri nulla di te stesso.

Io sono la Vita e La dono a chi Mi segue, Mi desidera, Mi ama. Non parlo della vita fisica, quella è opera anche delle Mie Mani, la concedo gratuitamente, senza alcuno sforzo e senza l’intervento della volontà del soggetto. Parlo della vita spirituale che non è un Dono gratuito, ma frutto di sacrificio continuo per conquistarla. Io, quindi, Io, Dio, dono la vita ad ogni uomo, senza suo merito, quella fisica intendo; ma la seconda, quella spirituale, la offro solo per meriti acquisiti dall’uomo che ha l’uso della ragione.

Badi bene colui che si ritiene già salvo senza fatica, senza sacrificio, senza nulla operare. Questo è un pensiero ingannevole uscito dalla mente del serpente ingannatore e trasmesso allo stolto. Nessuno si salva senza volerlo fare: la salvezza si conquista con fatica e col sacrificio di ogni giorno; la regalo solo ai piccoli ed a quelli che non hanno capacità di ragionare.

In questo momento conclusivo ognuno esamini la propria condizione davanti a Me: non si aspetti ancora, ma si rifletta bene sulle conseguenze delle proprie azioni. Ogni giorno Io chiamo a Me molti che hanno concluso, ormai, la loro esistenza terrena; spesso la loro fine è inaspettata, improvvisa e brusca. Quanti ne trovo impreparati, senza fede, senza amore, storditi ed immersi nella propria stoltezza! La loro fine è triste, perché guai all’uomo che si presenta davanti al Mio Tribunale impreparato!

Io chiamo ogni essere umano, voglio istruirlo e farlo Mio, perché per questo l’ho creato: perché Mi appartenga.

Oggi, guardati intorno, piccola Mia, guarda il mondo che ti circonda. C’è da inorridire! Il grande ammonimento ormai è imminente, in parte già in atto: ognuno può capire quanto sono scontento di questa generazione perversa. Passano, sì, i giorni; trascorre il tempo prezioso, ma viene sprecato in inezie, anzi, talora utilizzato per compiere il male. Le Lacrime della Madre sono il segno evidente del Mio grande Dolore nel dover punire così severamente quelli che invece volevo beneficare e stringere al Cuore.

Ho detto precedentemente che Mi basta una parola per salvare: “Perdono”. Perché gli uomini non la pronunciano? Perché gli empi procedono a comportarsi come tali senza alcun pentimento?

Tu Mi dirai: “Gesù amato, molti di essi non credono proprio a niente, vivono come se Dio non esistesse, quindi, fanno tutto a loro piacimento”.

Sappi che le Mie Leggi sono scritte nel profondo del cuore di ogni uomo: nessuno può veramente dire di non credere. Cerca di convincere sé stesso e gli altri di ciò, ma brucia nel profondo del suo essere per l’angoscia, perché, senza di Me, c’è la più grande e totale infelicità interiore. Opera il male, perché lo divora la superbia che viene sempre acuita in lui per l’opera indefessa del serpente.

La conclusione del Mio Discorso è questa: ogni uomo fornito di ragionamento è cosciente delle sue azioni; non si pente del male commesso, perché gli piace rotolarsi nel suo fango, reso stordito dall’azione continua del maligno che lo permea sempre di più. Io voglio salvare, ma nulla posso fare con chi continua a farsi contagiare dal male e non fa nulla per tenersi fuori.

Qualcuno Mi dirà: “Gesù, tu hai perdonato al buon ladrone che pur aveva continuato ad operare il male; addirittura gli hai promesso il Paradiso immediato”.

Dico agli uomini di riflettere a lungo su ogni fatto accaduto e così significativo. Egli Mi chiese Perdono dal profondo del cuore; egli dimostrò fede profonda in Me; egli soffrì tanto in quelle ore che espiò tutti i suoi peccati. Faccia altrettanto ogni uomo ed Io lo salverò; si lasci sottoporre alla purificazione adeguata ed Io lo condurrò nel Mio Regno.

Amata sposa che Io stringo al Mio Cuore, in Me c’è un Immenso Amore non solo per te, che tutta ti sei offerta a Me, ma per ogni uomo che voglia tornare a Me pentito.

Dico, quindi, alle Mie creature predilette del mondo intero: non nascondetevi dietro a false barriere. Credete in Me, perché avete ben constatato che senza di Me siete lacerati ed infelici. Pentitevi come il ladrone e chiedete il Mio Perdono; lasciatevi sottoporre alla giusta purificazione e poi tutti entrerete a far parte del Mio Regno di salvezza, Gioia e Pace infinita. Vi dico che, se non lo farete, perirete tutti in grande angoscia e l’abisso tremendo vi accoglierà.

Piccola, sorge un nuovo giorno, grande Dono del Mio Amore. Ogni uomo che è in cammino si affretti a mettersi al riparo nella Mia Infinita Misericordia, perché, se incappa nella Mia Giustizia, per lui non c’è più scampo!

Ti amo. Parla ai fratelli; portali a Me.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.04.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccola, esulta: il tempo di attesa si fa sempre più breve. Gioisco per i Miei eletti. Le Gioie del Signore sono le più grandi, non c’è paragone con quelle umane. Gesù fa attendere un pochino, fa pazientare; dà tempo sia per punire che per premiare.

L’uomo agisce, prosegue, cammina per una strada che pare non finisca mai; si sente pienamente libero di operare a modo suo. Gesù non fa pressione, quando lo vede errare, né gli dà grandiosi premi, quando lo vede obbediente e preciso nel seguire i Comandamenti: lo lascia fare e attende. Gli sorride, se lo vede sul giusto cammino, ma il Suo Sorriso è gioia interiore e nulla di più; se erra, lo ammonisce, ma il Suo Ammonimento è un senso oscuro di angoscia che morde la coscienza. Di tutto ciò l’uomo non sempre ha piena percezione. Prosegue per molto tempo e quasi non si avvede dello scorrere di esso; la strada pare non aver mai termine, invece, ecco ad un tratto, imprevista, una svolta. Eppure l’anima non se ne era mai accorta, guardava davanti a sé e credeva di non vedere altro che strada senza curve, sempre uguale, monotona quasi. Talora, addirittura si è detta: “Oggi, domani, i giorni sembrano tutti uguali, nulla accade di nuovo”.

Questa apparente monotonia non deve indurre a credere che mai nulla cambi: né deve crederlo il fedele amante di Gesù né l’empio profanatore delle Sue Leggi. Egli, il Sovrano, si mostra improvvisamente, proprio quando nessuno se Lo aspetta. Infatti, medita le Sue Parole, uomo distratto: “Verrò come un ladro nella notte, verrò quando tu non credi, quando non Mi aspetti”.

Come vedi, piccola Mia, Gesù ha sempre detto ogni cosa ai Suoi amati. Anche riguardo alla fine dei tempi non ha precisato quando ed in che modo. La fine dei tempi individuale è ogni giorno, ogni attimo; bisogna sempre che ognuno sia preparato alla chiamata che non permette dilazioni o indugi. Certo, l’ho detto e lo ripeto, Gesù ti ha confidato: “Questi sono giorni grandiosi, conclusivi e sommativi. In questi si realizzeranno le diverse profezie e ognuno si aspetti le cose grandiose da un momento all’altro.”

Ti dico che saranno collettive, ma soprattutto individuali. Che significa questo gioco strano di parole? Collettive, perché colpiranno molti individui assieme; individuali perché ciascuno di questi avrà ciò che si è scelto. Gesù non colpisce a caso; tutto è ben programmato dalla Sua Mente Infinita. Vedrai, piccola Mia, capirai ogni cosa e benedirai il Signore per la Sua Infinita Misericordia, ma i tuoi occhi vedranno anche la Sua Potenza abbattersi come Giustizia e questo ti arrecherà tanto dolore.

Soffri, certo, come la tua Mamma Santa soffre: per te è un fratello, per Me è un figlio tanto amato che viene colpito. Entrambe però ci inchineremo davanti al Volere Divino e benediremo la Volontà che tutto opera con massima Sapienza. Non ci deve essere dolore prolungato né cruccio per quello che Dio compie. Egli è sempre Perfetto nell’agire: concede all’uomo la massima libertà di azione, ma di tutto chiede conto a tempo opportuno. L’uomo che ha l’uso della ragione capisca in tempo questa Lezione! Vedi, diletta, ora Gesù sta per tornare non solo come Gioia Infinita per quelli che hanno creduto in Lui, ma anche come Giustizia Perfetta per coloro che Lo hanno ignorato. Sì amata, l’ho detto e lo ripeto: sta per giungere la Gioia delle gioie, ma anche il Dolore dei dolori, il più grande che mai ci sia stato sulla terra. Chi l’ha scelto lo avrà, senza più dilazioni, senza sconti di alcun genere.

Badino ai segni coloro che non vogliono credere a nulla, non aspettino i grandi miracoli strepitosi: non ci saranno! Non attendano di essere avvertiti ulteriormente: quello che è in atto è già ben chiaro da bastare.

Ti amo, figlia del Mio Cuore, continua a servire Gesù con parole, azioni, testimonianza.

Benedico assieme a te tutti quelli che sono più cari al tuo cuore.

 

                                                                                              Maria Santissima