Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
01.05.95
Eletti,
fedeli amici del Mio Cuore, vedrete le Meraviglie del Mio Amore, gusterete le
Mie Delizie: il dolore scomparirà e la gioia scorrerà a fiumi su tutta la
terra.
Piccola, ancora per un poco dovrete attendere, il tempo
necessario perché la purificazione sia completata già sta arrivando al culmine.
Ci sarà, a conclusione, la manifestazione dell’empio che compirà le cose più
obbrobriose, ma voi non vi turbate: la sua azione non potrà colpire il vostro
cuore. Nulla cambierà nel vostro essere, perché Io, Io, Dio, vi ho resi saldi
come il diamante e luminosi della Mia Luce.
Breve spazio di tempo sarà concesso da Me alla sua opera
nefasta. Molti, dico molti, ripeto molti, si volgeranno a lui e lo serviranno e
si prostreranno ai suoi piedi per adorarlo, ma voi ne avrete disgusto e
respingerete tutti i suoi allettamenti.
Piccoli che Mi amate e vivete per Me, per servirMi, dovrete fare
ancora sacrifici, ma tutto ormai è divenuto lieve, perché sapete, ve l’ho
ripetuto più volte, che siete già vittoriosi: è bello servire il proprio Dio,
sentire la grande Pace nel cuore e gustarNe le Delizie.
Non temete, ci sarà tempo di tribolazione grande, gli uomini
saranno privati anche del necessario. Cercheranno il cibo, ma non lo
troveranno; cercheranno la bevanda, ma invano; sospireranno le antiche
comodità, ma non torneranno più. Ricorderanno i tempi nei quali la mensa era
ricca di ogni bene e la casa traboccava di delizie; ognuno rifletterà, anche
colui che attribuiva il merito di tutto a sé stesso e non alla Mia Generosità.
Le mense saranno assai povere ed il cibo bisognerà sospirarlo;
la bevanda inebriante non si troverà più. La gente languirà per l’inedia ed i
bimbi chiederanno cibo alle madri che non lo potranno più porgere. Grande
turbamento ai quattro angoli della terra, terribile angoscia ovunque. La natura
si ribellerà e travolgerà l’opera dell’uomo. Egli cercherà di porre riparo con
grande fatica, ma, terminata l’opera, le forze torneranno ad accanirsi contro
di lui, come una maledizione.
Non ti sembri crudele tutto ciò che deve accadere, non ti sembri
un tormento troppo duro per gli uomini che ormai si erano abituati
all’abbondanza, alle comodità, al lusso, a possedere tutto con poca fatica.
Guardati intorno, sposa Mia diletta, vedi quanto sfacelo, quanto
peccato, quanta indifferenza. Io, Io, Dio, ho lasciato a ciascuno il tempo per
riflettere, per meditare, per ravvedersi, ma a che è servita questa lunga
pausa? Ognuno ha attribuito a sé stesso il merito del suo benessere, neppure un
pensiero è stato volto a Me, Dio. Ho sentito spesso pronunciare queste parole:
“Tutto ciò che ho, l’ho fatto con le mie mani, con la mia fatica, con la mia
intelligenza, non devo niente a nessuno né a Dio né all’uomo”.
Vedi, amata, quanta ingratitudine e stoltezza. Col tempo queste
considerazioni si sono radicate anche nella nuova generazione che pretende
tutto senza fatica, molto chiede e nulla dà. Questi comportamenti devono
mutare, hanno stancato la Mia Pazienza. Sono disgustato di questa gioventù così
lontana da Me che non trova la strada per avvicinarMi, perché non la cerca.
Ciascuno si è fatto le sue leggi: “Questo è lecito, perché a me piace così;
questo non lo faccio, perché mi costa fatica; questo è bene, questo è male...”
tutto viene interpretato secondo la convenienza o il diletto.
Talora vedo dei giovani nel Mio Tempio, ma sono così distratti,
non seguono ciò che accade sull’Altare; non capiscono che Io, Io, Gesù, rinnovo
ogni giorno il Mio Sacrificio anche per loro, per redimerli, per tirarli fuori
dal vortice di peccato nel quale sono caduti. Non possono trovare forza di
emendarsi, se non la chiedono; non acquistano alcun merito, se vengono al Mio
Altare e praticano l’impudicizia e fanno tutto ciò che a Me disgusta. Non
potranno costoro avere Bene, se non si staccano decisamente dal male. Non
voglio sentire parole vuote di significato, ma voglio vedere nei cuori anelito
verso di Me. Voglio volontà docili che cercano di emendarsi.
Per tutte queste loro colpe essi non potranno godere le Delizie
che ho preparato né gustare i beni della terra rinnovata. Qualcuno Mi dirà:
“Gesù amato, se verranno meno i giovani, come andrà avanti la terra?” Io, Io,
Dio, rispondo: ho forse bisogno di giovani per popolare la terra?
Pensate ad Abramo ormai vecchio: da lui sono uscite generazioni
e generazioni, quante non se ne possono contare. Pensate ad Elisabetta ed Anna
donne, ormai appassite, che hanno dato il frutto più bello proprio in
vecchiaia. Per Me, sappiate, nulla è impossibile. I vecchi riacquisteranno una
nuova gioventù, il vigore dei vent’anni, lo splendore di quell’età e da loro
nasceranno generazioni nuove di virgulti vigorosi e santi. Cercherò semi solo
da piante sante e brucerò tutti gli sterpi inutili, sia giovani sia vecchi.
Quando l’uomo cercherà un pochino di entrare nella Mia Logica?
Quando smetterà di credere che Io, Io, Dio, agisca come fa un uomo che è
polvere che il vento disperde in un attimo e di lui non vi è più traccia? Ciò
che Io voglio faccio, quando e come a Me piace.
Il Mio Regno di Gioia e Pace era aperto a tutti, ma quanti ci
entreranno, sposa Mia? Quanti se ne stanno rendendo degni? Chi fugge di qua,
chi di là; per un po’ li ho inseguiti, li ho richiamati. Ora però non sarà più
così: li lascio correre dove desiderano ed arrivare lì dove sono diretti.
Ognuno che sbaglia ne subirà le conseguenze entro breve termine.
Ho mandato voi tra i fratelli più bisognosi; vi ho posto
ciascuno in un ambiente diverso perché possiate aiutare i fratelli in pericolo,
ma non siete stati accolti, anzi per alcuni c’è tanta ostilità e diffidenza.
Non vi preoccupate di tutto ciò, il dono porto e rifiutato ritorna al donatore
con l’aggiunta del merito.
Il mondo non capisce, non ha capito quanto grande è il Mio Amore
per ogni uomo: tutto ho operato perché ciascuno abbia la salvezza, ma le
ribellioni sono sempre più incisive alla Mia Legge. Il Mio Fuoco sta scendendo
dal Cielo come turbine che ogni cosa travolge e purifica. Il Mio Ritorno è
vicino: dove passa il Re ci deve essere l’ambiente adatto. Vedo già la strada
che devo percorrere ornata di fiori deliziosi e profumati: sono quelli dei Miei
piccoli che non distolgono mai lo sguardo da Me. Oggi, prendetene uno di questi
fiori, il più bello, e offritelo con amore alla Mia e vostra Mamma, perché è
iniziato il mese a Lei dedicato. Non temete nulla, aspettate e amateMi.
Ti stringo al Cuore, Mia diletta, sii felice.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
01.05.95
La
Mamma parla agli eletti
Piccola amata, Gesù ritornerà presto, ma il mondo ne resterà
sorpreso, perché non Lo aspetta, non crede nel Suo Ritorno; ecco la grande
sorpresa che lascerà tutti disorientati. Te l’ho già più volte ripetuto: le
Parole delle Sacre Scritture sono lette e rilette, ma mai capite a fondo.
Se gli uomini si fossero preparati, se avessero seguito le Leggi
Divine, il Ritorno sarebbe solo per la gioia di tutti, un mondo avrebbe dato la
mano ad un altro mondo completamente migliorato in tutto. Non ci sarebbe stato
bisogno di una grande e totale purificazione, perché la Misericordia Divina
accoglie tra le Sue Braccia ogni anima che, sebbene debole, fa ogni sforzo per
migliorarsi.
Gesù sa che la Sua creatura amata non è perfetta, sa che lievi
peccati ne commette sempre, anche quando c’è in lei il più grande amore per il
suo Dio. Non sono le colpe lievi, diciamo inevitabili quasi, che lacerano il
Cuore Santissimo, ma le mancanze gravi commesse con insistenza, senza nessuna
voglia di emendamento. È il peccato sociale che lacera e distrugge, perché si
finisce col ritenere lecita anche la colpa più grave in nome di un progresso
che è regresso.
Gli individui si contagiano e si influenzano negativamente l’un
l’altro; finiscono, col tempo, col convincersi che il peccato non è più tale,
perché lo fanno tutti. Non comprendono che il Giudizio sarà individuale non
collettivo e ognuno deve curare la propria anima, perché risponderà in prima
persona.
Dicevo che Gesù sta per tornare come Re, come Sovrano della
terra, ma ben pochi sono pronti ad accoglierLo. Accadrà come venti secoli or
sono: Egli venne, ma nessuno si accorse di Lui tranne qualche illuminato che Lo
aspettava e gioì tanto nel vederLo, come il vecchio Simeone, l’anziana Anna che
serviva Dio e vedeva già la Sua Luce.
Oggi sai chi Lo attende e Lo vedrà? Solo quelli che ora vivono
alla Luce Divina, servono Dio giorno e notte, seguono le Sue Leggi, predicano
ai fratelli l’obbedienza a Dio. Costoro non hanno dubbi, scrutano nella realtà
di ogni giorno i segni mandati dal Cielo e capiscono il Linguaggio Divino. Ciò
che Dio chiede essi fanno, ciò che Dio nega tralasciano di fare. Fuori da
questo piccolo gruppo di fedeli c’è molta tenebra che diverrà ogni giorno più
fitta e densa, fino a togliere completamente la visibilità spirituale.
Credere e aspettare la Venuta del Re Dio è cosa assai
consolante: dà gioia al cuore e vigore alle membra. Gesù, poi, non sta
nascosto, ma Si mostra continuamente agli occhi del cuore, parla, guida,
rinnova le Promesse, offre anticipo di Gioia; prende, insomma, per mano l’anima
che in Lui confida.
Vedi, infatti, un gruppo di persone che, pur nei loro problemi,
sono molto felici: il cuore canta e balla nel petto, come bimbo esultante tra
le braccia della mamma. Vedi, invece, altre molto angosciate, cupe, chiuse,
senza speranza, pessimiste, torve, infelici: sembra che il mondo cada loro
addosso da un momento all’altro. Sono questi coloro che non hanno fiducia in
Dio: hanno troppo confidato in sé stessi e nell’uomo ed ora vedono oscillare
terribilmente il loro palazzo di cartapesta; sono alquanto preoccupati, perché
hanno perso ogni illusoria sicurezza.
Piccola, l’ho detto, ma ora lo ribadisco: questo è tempo di
gioia crescente per i fedeli di Gesù, per i cuori di bimbo che non distolgono
mai lo sguardo dal loro grande Amore. Le Sue Carezze rendono lieta ogni
giornata e dolce ogni amara medicina; ma è anche tempo conclusivo di generale
purificazione: il dolore dovrà mondare le colpe, la sofferenza deve sanare lo
spirito. Guai ai sordi, perché saranno sottoposti a cura drastica! Guai ai
ciechi dello spirito: saranno costretti a vedere ciò che a loro dispiacerà
assai!
Ecco il vostro dolore: vedrete la Giustizia Purificatrice
abbattersi intorno e, per ultimo, anche dentro l’ambito familiare. Nulla si
tema da chi è in Dio. Si accetti con pace e gioia sempre il Suo Volere che è
Misericordia, è Amore Infinito.
Ad una mamma spetta il compito di dire le cose belle, ma anche
di preparare alle più dolorose; Ella porge il dolce, ma anche, quando occorre,
la medicina sgradevole. Sia sempre viva la certezza che tutto opera per il
bene, solo per amore.
Certo che Gesù vorrebbe riempire di Gioia tutta la terra,
proprio per questo scenderà in essa, ma dove c’è Dio non può regnare impurità
di alcun genere. Quando il Re torna nella Sua Reggia, bisogna che Essa sia
pronta ad accoglierLo: tutto deve essere accogliente e profumato, ogni
angolo ben lucido e degno dell’Ospite Illustre. Vedi, piccola
amata, come è facile comprendere questo?
Anche tra gli uomini accade così. Se tanto si orna una strada
per il passaggio di un’autorità politica o religiosa, tanto più si deve operare
per la Venuta del Re dei re.
La terra tutta si sta preparando, angolo per angolo viene
mondato ed ornato. Quando il processo sarà completato, avverrà ogni cosa e la
gioia tornerà ad affacciarsi e la pace sarà duratura, non labile.
“Gesù viene!!” Sia questo, figli amati, il vostro grido di
gioia!
Ti amo – vi amo.
Maria
Santissima