Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
06.05.95
Unite,
eletti, il vostro cuore l’uno all’altro, Io li terrò tutti chiusi nel Mio.
Fuori ci sarà bufera ed uragano, tuoni spaventosi e fulmini terribili; dentro
Armonia sublime e Gioia sconfinata.
Non avete da temere nulla, eletti che vi siete rifugiati nel Mio
Santuario. Qui l’Armonia regna eterna e le tenebre non esistono; Gioia perenne
per coloro che ci vivono; Felicità senza fine per quelli che ci abitano. Beato
l’uomo che ha scelto Dio! Non avrà fame e sete; non patirà freddo e caldo,
perché a lui provvede Dio: il Suo Cibo, il Mio Cibo, lo sfamerà; la Sua
Bevanda, la Mia Bevanda, lo disseterà. Il giusto tepore avvolgerà le sue membra
e una brezza leggera non finirà mai di soffiare.
Chi sono, piccola sposa, quelli che godranno queste Delizie?
Sono coloro che, chiamati, hanno risposto subito: “Eccomi”. Sono quelli che non
Mi hanno girato le spalle, ma si sono messi al Mio Servizio prontamente. Sono
quelli che non hanno addotto scuse di ogni genere, pretesti senza numero per
non servirMi. Sono coloro che hanno lasciato tutto per Me, che Mi hanno posto
al centro della loro vita. Sono quelli che godono solo quando parlano con Me:
non inseguono le chiacchiere del mondo, non si saziano di vanità in un mondo
che solo queste sa offrire.
Sono quelli che hanno usato l’intelletto per capire le Mie
Parole, per compiere le azioni a Me gradite, per dare al fratello i Miei
Consigli, per porgere ai piccoli i Miei Insegnamenti, per guidare i ciechi
sulla Mia Strada, per consigliare i dubbiosi a volgersi a Me. Questi sono
coloro che abiteranno il Mio Santuario.
Bisogna saper rinunciare a tutto per possedere il Mio Tutto. Chi
è troppo attaccato alle cose del mondo non può vivere a pieno la Mia Vita; deve
svuotarsi per riempirsi: nella misura in cui si svuota sarà riempito.
Ecco, amata, perché vedi intorno tanto torpore, insipienza,
insensatezza: perché i cuori si riempiono di vanità di ogni genere, inventate
senza risparmio dal maligno che vuole distrarre gli uomini dal pensiero di Dio,
fino a farli cadere nel più grande torpore: se li prende ed essi neppure se ne
accorgono.
Tu, piccola, subito Mi dici: “Gesù, Amore Infinito, impedisci al
serpente di fare questo; gli uomini, uno dopo l’altro, cadono tutti in tal modo
nella sua rete. Tutti, infatti, li vedo attratti da queste vanità e bevono
volentieri tutto ciò che contribuisce alla loro rovina”.
Amata, diletta, questo per Me è un grande Dolore. La Mia
creatura prediletta è divenuta come un burattino che può essere mosso a
piacimento dall’uno o dall’altro; sembra un pezzo di legno, senza né anima né
volontà. Invece ha l’una e l’altra; di una non si cura, l’altra non l’usa che
contro sé stessa.
Io sono Dio, tutto posso operare, ma non voglio fare pressione
su di una creatura libera, rispetto la volontà e non la coarto per nessun
motivo. La situazione della società “evoluta” di oggi è veramente gravissima:
il potere non è in mano all’uomo, ma allo spirito del male; l’uomo è il
burattino del quale ti ho parlato, lo spirito del male è colui che muove i
fili.
Tu Mi dici: “Gesù mio, l’uomo è divenuto quasi una vittima ed il
serpente il suo carnefice. Come può liberarsene?”
Amata, le vie aperte sono tante, basta imboccarle e proseguire.
Se una cosa nuoce, l’uomo usi la volontà per evitarla e salvarsi: se un cibo è
velenoso, non si mangia; se una bevanda può sconvolgere, non si beve. La Mia
creatura prediletta ha raziocinio e volontà: usi entrambe per fare le sue
scelte. Io, Io, Dio, apro le strade, dono la Mia Luce. Cosa devo fare di più?
Rimarrebbe l’ultima mossa: usare la forza per ottenere l’obbedienza, ma allora
dove resterebbe il merito? La salvezza è una conquista che richiede fatica,
molta e continua. Io, Io, vostro Salvatore, vi ho aperto la via con il Mio
Sacrificio cruento. Il Mio Spirito illumina il percorso; all’uomo spetta il
resto. Non si salva chi non vuole farlo; voglio che vengano completamente
abbandonate queste stolte illusioni.
Ogni giorno si presentano al Mio Tribunale anime impreparate, indegne,
illuse di potersi salvare senza alcun merito, che non hanno fatto nulla per
l’anima, mentre si sono date tanto da fare per saziare il loro ventre. Tutte
fanno la fine del ricco Epulone della parabola.
Piccola Mia, dolce sposa che stringo al Cuore, gridalo al mondo,
lo sappiano tutti, lo capisca questa generazione stolta e insipiente: senza
meriti non ci si salva; solo chi sale il Calvario con Me e sale sulla Croce può
avere la salvezza. Senza questo processo c’è solo rovina e distruzione
completa. Dolore e angoscia grande sulla terra; peggio ancora, dopo!
Continuano, sempre più tuonanti, le voci di coloro che dicono:
“Fa quello che vuoi, tanto alla fine la Misericordia Divina salva tutti:
colpevoli ed innocenti, meritevoli ed empi, obbedienti e ribelli”.
Se così fosse, dove sarebbe la Mia Giustizia? Io perdono chi si
pente e si emenda; perdono chi invoca sinceramente il Mio Aiuto e vuole uscire
dal vortice della colpa. Perdono l’uomo di buona volontà che ha coscienza della
sua debolezza e Mi chiama da mattina a sera, perché sente che Io sono la Roccia
sulla Quale ancorarsi.
Questi perdono, questi aiuto; costoro sostengo e li porto sulla
Mia Via che conduce alla salvezza.
Se pesassi tutti allo stesso modo, giusti ed ingiusti e dessi
loro lo stesso premio, a che varrebbe il sacrificio del giusto?
Attenti, uomini, che state cadendo nella tremenda insidia, ben
architettata dal principe di ogni menzogna che se ne ride, vedendo tanta
insensatezza umana!
Chi si sacrifica e percorre la via faticosa che porta a Me; chi
Mi serve, Mi obbedisce, Mi ascolta, esegue le Mie Sante Leggi, questi è colui
che Mi onora e che entra nel Mio Santuario. Chi calpesta le Mie Leggi, chi non
vuole fare nessun sacrificio, ma si gode la vita come più gli piace, costui Io,
Io, Dio, lo respingo lontano da Me: egli non vedrà il Mio Volto, perché non
l’ha meritato. Il Fuoco acceso della purificazione sta raggiungendo molti di
costoro: brucerà le loro carni per salvare la loro anima; ma essi dovranno
sopportare tutto con pazienza e amore, implorare il Mio Perdono e riconoscere
tutte le loro colpe. Allora, solo allora, la pena sarà abbreviata e si aprirà
anche per loro la via della salvezza. Più le colpe sono radicate più duro sarà
estirparle, maggiore il sacrificio, più grande il dolore che il corpo dovrà
subire: lo scopo del dolore è la totale purificazione. Si capisca che tutto è
un Dono della Mia Misericordia. Chi comprende e si piega al Mio Volere godrà:
dopo una breve sofferenza sulla terra, gusterà le Delizie del Mio Amore.
Piccola Mia, questa è la Mia Legge. Ogni uomo usi il
discernimento che Io gli ho dato per afferrare bene ogni cosa e praticare il
Bene.
Vieni a Me, gioisci insieme al tuo Signore.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
06.05.95
La
Mamma parla agli eletti
Miei figli amati, uniti e sereni aspettate il Ritorno di Gesù.
Amatevi e date a tutti esempio di armonia; amatevi e fate in tal modo la più
bella testimonianza; amatevi e donate la vostra gioia a chi la cerca senza trovarla.
Offrite l’Amore di Gesù a chi si sente solo e ha tanto bisogno di tenerezza.
Ogni giorno i sacrifici dei lontani dovranno moltiplicarsi; ogni
giorno la loro angoscia andrà crescendo, fino a divenire assai dura da
sopportare, ma Gesù non finisce mai di essere Misericordia, anche nel tempo
della purificazione. Vicino ai bisognosi c’è, ovunque, un suo angelo della
terra, basta avvicinarlo ed egli porterà sensibilmente la Parola di Gesù, la
Sua Presenza, la Sua Carezza.
Nelle prove più difficili nessun uomo è solo: basta saper
riconoscere chi può dargli sollievo; basta cercare con fiducia Dio ed Egli si
lascia trovare nel volto di un fratello amico, che è facile vedere, ascoltare,
avvicinare. Non pensare, Mia amata bimba, che qualcuno possa essere mai abbandonato
dall’Amore. Ciò non potrebbe mai accadere.
Tu Mi dirai: “Mamma amata, talora un uomo si dispera, perché non
trova una voce che lo consoli, un viso che gli sorrida, una forza che lo
sostenga”.
Questo, diletta, non accade mai, se l’uomo non ha proprio
abbandonato Dio. Egli sa bene che l’uomo ha anche un corpo sensibile che vuole
vedere, sentire, toccare. Dio non si vede con gli occhi del corpo, non si sente
con gli orecchi del corpo, non si può toccare; manda, allora, qualcuno che
faccia sensibilmente le Sue Veci: è un uomo, apparentemente, che parla,
cammina, vive, proprio simile a quello tanto sofferente. Bisogna, però, anche
in questo caso, fare la scelta giusta: spesso il disperato si aggrappa alla
fune sbagliata e lascia quella che lo potrebbe portare alla salvezza.
Tu Mi dirai: “Mamma amata, come fa il poveretto a distinguere la
fune giusta? Chi glielo può suggerire?”
Ti rispondo, piccola Mia: Dio, se chiamato, risponde sempre; Io,
se chiamata, corro dal figlio nel bisogno. Pensa ora ad una qualunque madre
della terra: se il figlio la invoca nel bisogno, forse che non si reca
immediatamente lì dove c’è la necessità? Certo che lo fa, subito, con amore.
Ebbene, Io sono la Mamma di ogni uomo: basta implorare il Mio Nome con fiducia
e Gesù Mi permette di portare soccorso a chiunque lo desideri. Non posso andare
da chi non Mi vuole, da chi Mi respinge, da chi non ha minima fiducia in Dio,
da chi bestemmia il Nome Santissimo. Colui che si dispera è colui che non ha
Dio per Guida; diversamente, anche nelle circostanze più difficili non deve
subentrare l’avvilimento totale, perché Dio non permette mai una prova che sia
superiore alle forze.
Te lo dissi ed ora te lo ripeto: gli uomini impongono pesi molto
duri, insostenibili; li impongono ai fratelli perché sono crudeli, ingiusti,
non amano, non si curano di loro. Dio, invece, è l’Amore, ha cura di tutte le
Sue creature; non abbandona, ma espande ovunque la Sua Infinita Tenerezza.
Quindi, si dispera chi vuole farlo, perché è troppo testardo e vuole confidare solo
sulle sue fragili forze o su quelle dell’uomo che gli somiglia. Grande forza
nasce in chi confida in Dio ed in ogni momento si rivolge a Lui per Aiuto,
Consiglio, Sostegno; grande delusione, insostenibile disperazione nasce in
colui che ha abbandonato Dio e fugge lontano da Lui; non si vuole piegare alle
Sue Leggi; non crede al Suo Amore; non confida nella Sua Misericordia. Vedi,
amata, ognuno, in un certo senso, è arbitro del suo destino: deve fare una
scelta, un’importante scelta ogni volta che compie un’azione; se la scelta è
giusta, al tempo opportuno, raccoglierà abbondante frutto, ma se la scelta è
sempre sbagliata, verrà il tempo della grande, insostenibile angoscia.
Oggi, amata figlia, preghiamo insieme per costoro che vivono la
grande tribolazione, perché essi alzino gli occhi e cerchino Dio che vuole
lasciarSi trovare per sostenerli, consolarli, rinvigorirli.
Preghiamo assieme, figlia benedetta; si uniscano anche tutti i
figli che Mi amano.
Ti amo.
Maria
Santissima