Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.05.95

 

 

Io, Io, Dio, parlo al mondo, invito ogni uomo ad accoglierMi come Misericordia Infinita, prima che giunga come Giustizia Perfetta.

 

 

Piccola Mia amata, la Mia Parola viene rivolta a tutti gli abitanti della terra; ho parlato sempre alle Mie creature predilette, mai ho lasciato solo l’uomo nella sua grande debolezza. Conosco la mente umana poco capiente, il cuore pieno di sentimenti negativi, la volontà così indocile. Per questo ho sempre avuto compassione del genere umano smarrito, errante, facile all’errore, disobbediente alle Mie Leggi che ritiene onerose.

In ogni tempo ho suscitato tra il Mio popolo dei profeti: essi portano al mondo, in modo inconsueto, la Mia Parola; parlano ai fratelli come un uomo parla, ma la Parola è la Mia Parola. È facile fare capire un concetto, quando la spiegazione non è necessariamente “ex cathedra”, parlando confidenzialmente come un amico con un altro.

Le lezioni solenni fanno paura, spesso sono poco ascoltate; le grandi omelie sono disertate, ma il discorso confidenziale e semplice fa più presa sull’uomo di oggi, in modo speciale. Ecco perché ho suscitato tanti strumenti dei quali Mi servo a Mio piacimento. Sono essi delle creature umane tutte volte a Me, al Mio Servizio: Mi servono e Mi adorano giorno e notte, non hanno in mente altro che il Mio Nome. Io, Io, Dio, li ho chiamati ed essi prontamente si sono offerti, perché hanno compreso che la gioia più grande è quella di servire Dio con tutte le proprie energie. Io sono un Padrone molto Generoso, pago bene e ricompenso, offrendo il centuplo di ciò che Mi si porge già qui sulla terra e poi la vita eterna, dopo il viaggio terreno. Desidero che gli uomini Mi conoscano come Padre amoroso, prima di vederMi come Giudice Perfetto. Preferisco essere amato che temuto. Chi Mi ama con tutta l’anima e fa ogni sforzo per seguire le Mie Leggi, per difenderLe e testimoniarLe, ottiene da Me continuamente il perdono per le mancanze che, inevitabilmente, la sua natura gli porta a fare. Perdono subito, perché vedo l’umiltà e la docilità della creatura.

Se Io, Io, Dio, dovessi essere con ogni uomo solo Giustizia Perfetta, chi si salverebbe? Quale uomo può dire di essere senza colpa? Se lo dicesse, mentirebbe.

Pensa, amata sposa, ad un cristallo tersissimo, dove non c’è neppure un’ombra che lo offuschi; pensa poi ad un vetro qualsiasi, pur terso, pur trasparente. Mettili a confronto. Tra loro non c’è paragone: il vetro sembra sempre opaco, anche se è pulito; si troverà in esso un’infinità di imperfezioni, perché viene comparato con la perfezione.

Così l’uomo, che vuole essere perfetto, deve compararsi con Me Che sono Perfezione Assoluta. Sono, per tornare al paragone comprensibile, il bicchiere di cristallo purissimo, vicino al quale ogni altro sembra opaco, senza luce, pieno di imperfezioni. Sto già parlando di qualcosa di perfettamente mondo e luminoso, ma quale uomo può ritenersi tale? Come vedi, se Io, Io, Dio, dovessi giudicare un uomo con rigore, non se ne salverebbe nessuno, perché la natura umana, dopo il peccato, è decaduta ed ha perso completamente lo splendore iniziale.

Questo, amata sposa, non deve avvilire chi Mi ama e fa di tutto per seguire le Mie Leggi. Il Mio fedele non deve sentire sempre in sé il peso della sua debolezza né deve fare il confronto tra la sua fragilità e la Mia Perfezione; così facendo, il suo cuore sarebbe sempre rammaricato e nascerebbero infiniti scrupoli che toglierebbero gioia alla sua vita. Non voglio questo, amata del Mio Cuore. Io, Io, Dio, non rimprovero chi fa di tutto per obbedirMi e vive per Me e Mi adora e cerca di camminare sulla Mia Strada; non gli rinfaccio le sue imperfezioni, ma, con Tenerezza di Padre, Me lo stringo al Cuore e gli faccio comprendere con Dolcezza ciò che desidero da lui.

Certo, è questo un processo che richiede tempo, ma porta ai risultati più soddisfacenti. Talora permetto anche l’errore, proprio perché voglio dimostrare al Mio diletto quali sono le conseguenze di un atto avventato, fatto senza tener conto delle Mie Leggi.

Amata che stringo al Cuore, vorrei che tutti gli uomini facessero ogni sforzo per migliorarsi, questo solo desidererei da loro. Prenderei ciascuno per mano come fa il padre col proprio figlio e correggerei tutti i loro errori, senza ricorrere a misure drastiche.

Ti ho detto che la vita potrebbe essere un anticipo di Paradiso, se gli uomini ascoltassero la Mia Voce; rimarrebbe solo quel dolore connesso direttamente con la colpa originale, ma attenuato, attenuato di molto dalla Mia Misericordia.

Guardati intorno, diletta sposa, vedi quanto tormento. Vedi come è difficile la vita umana: è un’angoscia continua per gran parte della gente; è pena indicibile di ogni genere. La massima parte di questa è dovuta alle colpe commesse, alle disobbedienze continue alla Mia Legge; sono insomma le conseguenze del peccato.

La vita umana, che potrebbe essere un preludio al Paradiso che sta per scendere sulla terra, è diventata, invece, per la superbia e la presunzione, il preludio alle sofferenze sconfinate che si subiscono nell’abisso di disperazione.

Voglio essere considerato Padre amorosissimo. Voglio usare la Mia Misericordia sconfinata, ma il Mio Volere non è condiviso dall’uomo. Questo potrebbe essere il tempo della gioia ed esultanza, perché sta tramontando l’era del dolore e sta nascendo il lungo splendido Giorno della gioia sconfinata, ma la Mia creatura prediletta non vuole comprendere, non vuole ascoltarMi, rifiuta i Miei grandissimi Doni e si attira il Rigore della Mia Giustizia.

Da molto sto parlando a te, amato strumento; da molto Mi sto rivolgendo anche ad altri, perché si porti la Mia Parola Viva ad ogni uomo, in ogni ambiente, ma gran parte delle Mie Grazie vengono rifiutate ed accantonate con superbia.

Non ti preoccupare, piccolo Mio gregge che Mi segui e non perdi mai d’occhio il tuo Pastore: Io, Io, Dio, donerò a te tutto quello che toglierò ai disobbedienti, agli arroganti, ai maliziosi.

Il Mio piccolo popolo diverrà un popolo sterminato, tanto numeroso da non potersi contare, popolerà la terra e la riempirà di gioia ed esultanza. Io gioirò assieme ai Miei figli che non vedranno più il Mio Volto Severo, ma Quello amorosissimo del Padre.

Se la tempesta sta facendo naufragare molte imbarcazioni, nulla accadrà a quella dei Miei diletti: essa è diretta da Me, nessun’onda, sebbene gigantesca, la potrà rovesciare, perché Io non voglio e ciò che Io, Io, Dio, non voglio non può accadere.

Stringiti al Mio Cuore. Gioisci, esulta, perché Io, Io, Dio, ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.05.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli amati, state tutti ben chiusi nel Mio Cuore e attendete con pazienza lo svolgimento dei fatti preannunziati. Nessuno di voi avrà una prova insostenibile: tutto è calibrato dalla Mano Sapiente di Dio. Non venga mai meno la fiducia in Lui, anche quando gli eventi si faranno più incomprensibili.

Vi dico: abbiate fiducia e date fiducia; aiutate i fratelli provati a confidare fermamente nella Misericordia Divina, che abbraccia ogni creatura umana che voglia affidarsi ad Essa. Vedrete turbamento e dolore intorno a voi, ve l’ho già preannunciato. Siate sereni e date pace a chiunque si avvicini a voi per conforto; i Tempi di Dio non sono i tempi dell’uomo, ma per chi confida fermamente in Lui anche l’attesa non è pesante.

È vero, Dio spesso non interviene immediatamente, agisce in tempi che talora possono sembrare lunghi, ma dona subito e continuamente le energie necessarie a sopportare la fatica dell’attesa.

Le Promesse Sante si stanno tutte realizzando. Questo è il tempo nel quale tutto avrà compimento; beato chi vive sereno come bimbo in grembo alla madre, perché sa con certezza di poter confidare su di una Potenza che nessuno può fiaccare!

Piccola Mia, tu Mi dirai: “Come può un uomo pieno di dolore, nella prova bruciante, essere sereno come bimbo in seno alla madre?”

Può, figlia cara; può, se vuole: la preghiera continua ed intensa lo rende coraggioso, perché attraverso di essa acquista l’energia che occorre. Dio concede sempre a chi Lo implora: concede aiuto al debole, coraggio al timoroso, pazienza al provato. Tutto viene dalla Fonte Inesauribile del Suo Amore. Tu Mi hai parlato talora dei disperati; così Mi hai detto: “Madre amata, vedo tanta disperazione, vedo situazioni insostenibili, cuori lacerati, fardelli pesantissimi; capisco che tanti fratelli non ce la fanno più, stanno quasi per cadere sotto il peso della pesante croce”.

Figlia diletta, continuino con coraggio a confidare nel loro Signore. Egli Stesso interviene a sollevare chi è caduto ed Io con Lui; Egli Stesso medica le sue ferite ed Io con Lui; tutto opera in chi si affida al Suo Braccio possente. Non c’è mai motivo di disperarsi: bisogna attendere e l’Aiuto arriva “sempre”. Dico “sempre”; ripeto “sempre”. Dio se volesse, con un Raggio, dico un minimo Raggio della Sua Infinita Potenza, cambierebbe il mondo in un attimo.

Tu subito Mi dici: “Mamma, amatissima Mamma, imploraLo perché presto lo faccia, perché tolga tanto dolore dai cuori affranti e doni la Pace, la Sua Pace, la Gioia, la Sua Gioia”.

Al momento opportuno tutto questo avverrà, ma Egli vuole la compartecipazione umana; te l’ha detto più volte. Queste le Sue Parole: “Io sono Dio, posso ciò che voglio, non ho bisogno dell’uomo, ma desidero la sua collaborazione. Voglio che partecipi attivamente al Mio Piano di redenzione del mondo”.

Pensi, figlia amata, che ciò che accadrà possa essere opera di uomo? Se anche il mondo durasse ancora per migliaia e migliaia di anni, l’uomo, con le sue sole forze, riuscirebbe ad ottenere la pace? La concordia? La giustizia? Perché? Non esiste già l’uomo sulla terra da tempo immemorabile? Hai mai avuto notizia di epoche di totale pace, di grande armonia tra popoli? Mai è accaduto ciò; mai accadrebbe questo, se la Mano Potente di Dio non decidesse di intervenire in un tempo da Lui stabilito.

Questo è il tempo che Egli ha fissato per il compimento di pace. Egli vuole tante preghiere. Egli vuole tutte le vostre preghiere. Le vuole, perché un giorno vi dirà: “Amati, Io ho operato questo grande miracolo: una terra tutta nuova, un Cielo nuovo, ma voi, voi, fedeli amici, avete collaborato con Me”. Voi risponderete: “Gesù adorato, quando, quando abbiamo fatto questo?” Egli vi dirà: “Ogni volta che avete detto sì ad una Mia Richiesta, della Quale non avevate neppure capito il significato, avete obbedito per amore, per fiducia. Voi, allora, avete messo il vostro bel mattone per questa splendida costruzione, che ora vedete ultimata.”

Quanta gioia avrete allora nel cuore e come sarete orgogliosi di voi stessi, proprio come bimbi che vedono sorridere la mamma soddisfatta per l’aiuto, porto nel momento richiesto.

Piccoli, il tempo è ormai giunto, è questo. Sorridete felici, portate con gioia i vostri pesi; consolatevi e sostenetevi a vicenda con parole, preghiere, azioni cortesi. Sappiate che Gesù sta già cambiando, sta operando ogni giorno. Metterà l’ultima pietra con le Sue Santissime Mani e la Costruzione sarà pronta ed ultimata. Così Egli ha preannunciato; così sarà presto, veramente presto.

Esulti il vostro cuore; Gli sia immensamente riconoscente per tutto ciò che sta operando per voi e che avrete presto davanti ai vostri occhi estasiati. Non vi sembri pesante l’attesa; donate ogni giorno, ogni attimo a Lui con amore. Lasciatevi avvolgere dalla Sua Dolcezza: non vi farà mancare ciò che vi serve.

Coraggio, figli: la svolta è ormai arrivata. Vedrete che meraviglie sono pronte per voi!!

Ti amo e ti benedico, figlia amata. Vi amo e vi benedico tutti.

 

                                                                                              Maria santissima