Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.05.95

 

Amati, eletti, amici fedeli, il mondo vive nelle tenebre più fitte: voi siate luce; il mondo rifiuta la pace: voi siate per tutti pace; il mondo vi disprezzerà sempre di più: voi amatelo e pregate intensamente per la salvezza di tutti. Io, Io, il vostro Dio, desidero tutto questo; voi, per amore Mio, fate ogni cosa. Date gioia al Mio Cuore lacerato.

 

 

Amata piccola Mia, talora ti faccio gustare una stilla di fiele del Mio Calice: a te già pare cosa molto triste. Sapessi, diletta, di questi tempi, quanto Dolore lacera il Mio Cuore nel vedere ogni cosa giungere a compimento, i grandi fatti avvicinarsi sempre più e gli uomini rimanere tali e quali, anzi peggiorare di giorno in giorno!

Chiedo ai cuori di aprirsi per scaldarsi al Mio Amore, prima che Io piombi su tutti come Giustizia, ma le Mie Parole non vengono ancora seguite. Passano ore, minuti, attimi preziosi, senza portare alcun frutto per troppe persone. Cosa devo fare di più di quello che già non abbia fatto?

Ti dico che non posso fare di più. Ho messo ogni possibilità a disposizione di tutti; bisogna solo accettare la Mia Parola, meditarLa e metterLa in pratica; invece, la Mia Parola non viene ascoltata. Le Mie Leggi continuano ad essere contestate, criticate, ritenute impossibili da applicare in tempi come questi. Ti dico che non vengono meditate, perché gli uomini continuano a farsi influenzare da messaggi negativi, che accettano tutti di buon grado, mentre rifiutano i Miei che danno la vita ed offrono Gioia e conforto, speranza e sostegno, vigore e Pace. Come conseguenza di tutto ciò, i Miei Insegnamenti non vengono messi in pratica, le azioni sono, quindi, sempre contrarie alla Mia Volontà. Questo fatto Mi dà molto Dolore, perché so che, in tali condizioni e con tale disposizione, è difficile assai superare bene le grandi sofferenze alle quali l’uomo va incontro.

Se c’è preparazione, se c’è fede in Me, Dio, se essa è salda e granitica, la prova, pur dura e difficile, si supera e si è pronti ad accogliere le profonde innovazioni, che Io sto per portare alla vita umana: se, invece, non c’è adeguata solidità di fede, le sofferenze diventano intollerabili, l’anima non si volge a Me e non accetta affatto le prove che Io permetto, le subisce senza purificarsi, quindi non si salva. Io soffro terribilmente per ogni anima che si perde; ogni giorno sono molte. Eppure, Io ho fatto ogni cosa per poterMele stringere al Cuore!

Amata sposa, il mondo non Mi vuole accettare, anzi Mi respinge sempre più: chiedo amore e ottengo odio; chiedo pace e vedo, invece, che aumenta la discordia tra gli uomini. Ti ho detto, in passato, che sarà triste, assai triste, la condizione di colui che annida in sé sentimenti negativi verso il suo prossimo, perché va contro il Mio Comandamento dell’Amore.

Non ho neppure detto: amatevi come voi stessi vi amate, ma ho detto di più: amatevi come Io, Io, Dio, fatto Uomo per voi, vi ho amato; altro che sentimenti negativi nel cuore, come quelli che vedo in tantissimi cuori! In essi ci deve essere buona disposizione verso ogni fratello. C’è odio, c’è astio, c’è invidia, c’è superbia, non solo in coloro che tanto Mi stanno lontani, ma proprio in quelli che spesso Mi trovo vicini, in quelli che vengono al Mio Tempio per adorarMi a parole, ad ingannarMi, però, nel profondo del loro essere.

Tu Mi dirai: “Gesù mio, essi non mentono quando ti lodano né quando pronunciano parole d’amore nei tuoi confronti.” Non è così, amata, sposa che vivi nel Mio Cuore, non è proprio così. Chi non ama il fratello che gli è a fianco non ama Me; chi non segue la Mia Legge non Mi ama; chi è invidioso dell’altro non Mi ama; chi calunnia il proprio simile è figlio del serpente; chi medita inganno verso il prossimo è un traditore che respingo da Me.

Io vengo, amata. Ti ripeto che vengo presto, nei tuoi tempi, ma c’è chi dovrebbe avere grande timore del Mio Ritorno ed invece vive placidamente: come se niente fosse, trascorre le sue giornate in pensieri a Me sgraditi, in azioni adeguate ai pensieri, fa ciò che a Me dispiace, opera contro la Mia Volontà, demolisce invece che costruire. Costui cosa si aspetta dal Mio Ritorno?

Tu, a questo punto, Mi dici: “Gesù, adorato Gesù, credo di capire che molte di queste persone neppure ti aspettano così presto, non si immaginano neppure lontanamente che il Tuo Ritorno è tanto vicino, forse, se lo capissero, cambierebbero atteggiamento.”

Perché, secondo te, ho aperto tanti canali, ho preparato nuove strade di accesso per ogni uomo di buona volontà? Proprio perché ognuno potesse facilmente percorrerle e giungere a capire che questo tempo è un tempo tutto speciale, diverso dal precedente: sta accadendo ciò che in passato non è mai avvenuto in questo modo. Si sta preparando la più grande Festa della storia umana: il Mio Ritorno sulla terra come Re, Sovrano Potente, Padre amorosissimo, Giudice implacabile. Come Re, Sovrano Potente, muterò tutti gli equilibri, anzi li renderò tali, perché ora non lo sono; come Padre amorosissimo stringerò a Me le creature che Mi sono restate fedeli, che hanno combattuto la Mia battaglia, che hanno bevuto con Me la coppa di fiele porta dal mondo: costoro Mi vivranno intorno e gusteranno le più grandi Delizie, che ancora uomo non ha sperimentato. Vengo, però, anche come Giudice rigorosissimo e chiederò conto di tutto, specialmente a chi molto ha avuto. Ti dico che il Giudizio più severo lo avranno proprio coloro che Mi sono stati intorno e Mi hanno lodato e adorato a parole, ma ingannato nel cuore. Quelli che hanno ascoltato e riascoltato la Mia Parola e non hanno fatto nulla di ciò che ho detto di fare, anzi esattamente il contrario. Le loro azioni parleranno chiaro: tutto verrà a galla ciò che ora è sommerso; tutto alla luce del sole ciò che ora si compie nelle tenebre. Se hanno ingannato gli uomini, non possono ingannare Me: come dei Giuda Mi sono vissuti accanto con amore apparente, con inganno latente. Costoro avranno il castigo più pesante e dovranno pagarMi con moneta preziosa*.

Amata sposa, ti ho concesso di leggere nel profondo dei cuori. Non sia però questo Dono di grande turbamento per te, serve invece a rendere continua la tua preghiera per quelle anime che tu vedi in grave pericolo. Non badare al loro veleno, esso non può nuocere a te, perché tu vivi in Me ed il maligno non ha alcun potere su di Me, quindi neppure su di te che Mi appartieni interamente; supplica il Padre che le avvolga della Sua Misericordia e cambi l’odio in amore, i sentimenti negativi in nuovi impulsi, destati dalla Scintilla Divina. Prega che ciò accada prima del grande Giorno nel quale tutto si fermerà e nulla si potrà più mutare né togliere né aggiungere.

Ora vieni a Me, diletta, voglio liberare il tuo cuore dalla tristezza che lo domina in questi giorni. Voglio inondarlo di Dolcezza, della Mia Dolcezza; di Gioia, della Mia Gioia; di Amore, del Mio grande Amore.

 

                                                                                              Gesù

*moneta preziosa = con la loro grande sofferenza

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.05.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Gesù, diletti, vi ha chiesto di fare delle cose. Ogni giorno vi chiederà qualcosa, ma vi darà anche molto: anzitutto, avrete la forza di perseverare in mezzo ai più grandi pericoli, tra la bufera che imperversa e che trascinerà con sé molte anime poco stabili; non sarete influenzati dalle correnti contrarie che scardinano, invece, molti alberi poco resistenti. Sentirete lusinghe provenire da ogni parte che vi inducono a girarvi di qui e di lì; voi saprete, tra queste, distinguere la verità, perché Dio vi concederà Luce e non subirete l’inganno nel quale, invece, molti cadranno.

Oggi il mondo è stordito. Le voci ingannevoli sono dovunque; le trappole tese sono presenti ad ogni passo. Vi dico di proseguire sereni la strada intrapresa senza girarvi né a destra né a sinistra. Camminate insieme fra voi, consigliatevi; non aggregatevi a strane compagnie che dicono cose incomprensibili. Avete già la vostra Guida. La strada per voi diventerà sempre più sgombra, più agevole da percorrere, se voi seguite la Colonna di Luce che vi traccia il percorso.

Sappiate che di ogni azione che fate vi sarà chiesto conto; di ogni parola detta inutilmente vi verrà chiesto conto; di ogni pensiero che fate vi verrà chiesto conto.

Sappia il mondo stordito che davanti a Dio non conta solo l’atto compiuto, ma anche quello programmato già nella propria mente e non portato a termine per impedimenti vari. L’azione è ritenuta ultimata, anche se non si è effettuata veramente. Qualcuno dirà: “Come è possibile giudicare un uomo solo per il suo pensiero, senza che abbia ancora compiuto l’azione?” Rispondo a costui: la centrale, da dove parte ogni decisione, è proprio la mente: qui prendono forma le idee che poi si concretizzano in atti. L’uomo sapiente agisce proprio a questo livello: smorza l’idea che non è gradita a Dio e porta a termine solo quella che è secondo la Sua Volontà.

Nel pensiero umano si affacciano tante possibilità; bisogna vagliare quelle che si possono portare a conclusione e quelle che bisogna subito scartare. Non è peccato l’idea che si presenta alla mente, in modo quasi sconosciuto ed indipendente dalla volontà, ma il peccato nasce, quando questa viene lasciata a lungo e pensata e studiata per essere pronta a venire a compimento. Faccio un esempio: un uomo decide di rubare. Prima il pensiero è nella sua mente, si presenta in modo quasi fugace, poi però si consolida sempre più ed assume contorni sempre più consistenti, perché la mente non l’ha scacciato subito come spiacevole a Dio, ma ha lasciato che prolungasse la sua presenza. Piano, questa idea si trasforma in un disegno da poter attuare in un certo modo. Se le circostanze impediscono che avvenga l’attuazione del male, la colpevolezza rimane davanti a Dio, come se esso fosse stato già compiuto.

Molte azioni negative sono ancora nella mente e già costituiscono colpa; altre vengono fatte e concretizzate e non costituiscono alcuna colpa. Se l’azione viene fatta da uno che è in perfetta buona fede o da chi non è in grado di capire bene ciò che fa, allora non c’è condanna, perché non c’è malizia nel produrre l’azione.

Quando avviene un giudizio tra gli uomini, essi esaminano a fondo la situazione, guardano le attenuanti, studiano le circostanze, ma, se in pratica non si è concretizzato nulla, non esiste un processo da fare all’intenzione. Davanti a Dio le cose vanno in modo assai diverso: uno può non aver commesso ancora nulla ed essere ritenuto gravemente colpevole; un altro può aver già fatto anche delle mosse sbagliate ed essere ritenuto innocente, perché inconsapevole o in buona fede.

Gesù vi dice quindi: “Non giudicate nulla prima del tempo; non condannate! Non ergetevi a giudici verso un fratello, senza nulla conoscere! Lasciate a Dio il compito di scrutare i cuori e dare giudizi.

Se il fratello sbaglia con malizia, supplicate Dio che lo perdoni; se il fratello sbaglia per ignoranza, istruitelo con amore, portatelo a Dio e fategli capire quanto Egli lo ami. Non abbandonatelo, con disprezzo, nella sua ignoranza, ma aiutatelo.

In ogni occasione, come ben capite, Gesù vi chiede amore: amate ogni uomo con l’Amore che Egli vi dona. Vi dico che sarete grandi davanti a Lui; sarete maestosi, anche se gli uomini non vi terranno in nessun conto.

Bisogna essere graditi a Dio o all’uomo? Tutti avete già sulle labbra la risposta: all’uomo si è graditi, se questi è di Dio, ma, se non Gli appartiene, sarete proprio disprezzati ed allontanati.

Godete, quando accadrà tutto ciò, perché soffrite per servire Chi tutto merita, perché ogni cosa vi ha offerto ed ha preparato per voi un mondo di Delizie tutte da scoprire, da godere.

Con ciò voglio dirvi che vi dovete aspettare disprezzo da molti; il mondo vi guarda con ostilità, ma voi non siete del mondo ed il suo disinteresse deve essere soddisfazione per voi. Il mondo, eletti, figli amati del Mio Cuore, cerca chi gli appartiene, chiama chi è pronto a correre al suo invito e a giocare la sua partita, ma voi siete di Dio, al Suo solo Servizio; da Lui aspettatevi adeguata ricompensa in Pace, Armonia, Amore vero. Ebbene, questo avrete e già da ora ne pregustate le Delizie; in seguito avrete tutto il resto.

Venite a Me, figli amati, prendete la Mia Materna Carezza e siate felici.

 

                                                                                              Maria Santissima