Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.05.95

 

 

Il Padre ha mandato Me. Io mando voi nel mondo perché sia esaltato il Nome. Siano seguite le Mie Leggi; sia praticata la Legge dell’Amore in ogni direzione! Chi vive per Me vivrà in Me, vivrà con Me: diverrà un tutt’uno con Me, Dio.

 

 

Amata del Mio Cuore, anche oggi voglio farti sentire la Mia Tenerezza. Tutti devono comprendere che è immenso l’Amore che Mi lega alle Mie creature.

Quando una di esse Mi apre tutto il suo cuore, Io entro e lo riempio tutto di Me Stesso: la Mia Presenza dona Gioia, Pace, sicurezza; la Mia Potenza conferisce energia; la Mia Sapienza agisce sulla mente, sulla volontà.

L’uomo diviene sempre più simile a Me, pur mantenendo la sua umanità. Il processo iniziato non avrà mai termine, fino a quando quell’essere non sia divenuto un tutt’uno con Me: allora la sua felicità sarà completa. Non privo l’uomo che vive in terra della sua umanità, la lascio sussistere, ma la porto sempre a maggiore perfezione. L’uomo continua a vivere nel mondo. Come luce nelle tenebre, come armonia nel caos, come Profumo di Dio nel lezzo del peccato, l’uomo del Cielo vive nel mondo, ma non è del mondo. Lascio che sia calato in esso perché possa agire come cellula sana in un organismo malato: tante cellule sane e forti, piene di Vigore Divino, aiutano l’organismo a riprendere salute, cominciando dalle parti più vicine fino a quelle più lontane. Compiuto il suo compito, l’uomo del Cielo torna a Me col cuore, col pensiero, con l’anima e vive alla Mia Luce e gode le Mie Delizie e gusta la gioia di appartenerMi interamente. Questo è il processo destinato agli eletti che hanno subito risposto alla Mia Chiamata. Questo è accaduto a te, piccola Mia sposa, che vivi felice in Me; questo avrà chi si dona interamente a Me e Mi servirà, senza fare domande, solo per amore e fiducia smisurata.

Tu Mi dirai: “Gesù mio adorato, l’uomo sa dare così poco amore! È creatura fragile: per quanto tutto il suo essere bruci per Te, è sempre cosa ben da poco davanti al Tuo Essere Infinito.

Come amo, piccola sposa, questa risposta! Vedo in essa un unico grande desiderio: amarMi sempre più, spalancare le porte del proprio cuore perché possa ospitarMi più comodamente. Vedo il grande anelito della creatura verso il suo Dio al Quale vuole dare tutto, ma si rende conto che il suo tutto è così poco e sempre inadeguato.

Piccola Mia Io, Io, Dio, conosco i vostri limiti; le Mie Mani vi hanno plasmato. Pensi che Io non sia contento di ciò che Mi date, quando vedo che in voi non c’è più nulla che vi appartenga, ma ogni cosa avete donato a Me? Cosa potrei pretendere di più? Certo che sono soddisfatto e, rispondo a questo sublime anelito, abbracciandovi col Mio Amore, permeando di Esso ogni parte di voi, in modo tale che possiate darMi sempre più, secondo il vostro desiderio, e possiate donare anche ai fratelli, secondo il Mio Desiderio.

Volete farMi felice, anime che Mi appartenete? Date ai fratelli il Mio Amore. DateMi il vostro amore, donandolo ai fratelli. Amatevi tra voi, Mie dolci creature; unite sempre i vostri cuori, quando dovete chiederMi qualcosa: Io vi guardo con Tenerezza ed esaudisco subito il vostro desiderio. Mi chiedete una Grazia per un malato? Contate di averla già ricevuta. Volete che Io tocchi il cuore di un peccatore? Fate conto che ciò sia fatto. Chiedete di aiutarvi a servirMi sempre meglio e dare ottima testimonianza nell’ambiente dove vivete? Io ve lo concedo.

Vedo che la Mia piccola sposa non chiede mai nulla per sé. Le dico che bene fa. A tutto provvederò Io: ogni suo problema è un Mio problema, ogni sua preoccupazione è una Mia preoccupazione. C’è problema, per difficile che sia, che Io, Io, Dio, non possa risolvere? C’è preoccupazione che per Me sia tale? Certo, no; quindi, la Mia diletta sposa sia felice in ogni momento. Esulti il suo cuore ed attenda la Mia Rivelazione completa, quando ogni cosa giungerà a compimento.

Vedi quali miracoli opera continuamente il tuo Signore? I più grandi sono completamente sconosciuti perché avvengono nel profondo dei cuori e gli uomini non si preoccupano di conoscerli, essi cercano ciò che possa colpire i sensi esterni: la vista, l’udito, il tatto. Ti dico che quelli sono i meno importanti e non bisogna cercarli: a chi non li cerca ne dò di più grandi.

Giorni or sono, parlando con un fratello circa l’argomento “miracoli”, dicesti: “I miracoli più grandi sono quelli che si verificano continuamente e l’uomo non li nota più; si è abituato al punto che non ci fa più caso.” Facevi, quindi, notare lo splendore della luce del sole: quale miracolo più grande di quello che è tutti i giorni sotto gli occhi? Chi Mi ama veramente apprezza tutte queste cose e Mi rende grazie per tutto ciò che opero ogni giorno per lui. Chi non Mi ama non osserva nulla, non è riconoscente per nessuna cosa, tutto gli spetta di diritto; anzi, pretende sempre di più, non si accontenta mai. Cosa devo fare con costui per fargli comprendere bene la lezione, che non vuole imparare? Devo togliergli ogni cosa che ha: prima i beni, poi la salute del corpo, infine la luce. Si sappia che chi non vuole svegliarsi e guardare bene ciò che sta accadendo intorno avrà tante brutte sorprese, quando aprirà gli occhi improvvisamente e si accorgerà di avere dormito troppo e di non aver combinato niente!

Piccola Mia, il Padre ha mandato Me nel mondo perché Mi conoscesse e Mi amasse e facesse le Mie Opere; Io mando voi perché Mi diate testimonianza tra i fratelli nell’ambiente nel quale vivete ed il mondo Mi ami e possa obbedire alle Mie Leggi.

Tu Mi dirai: “Gesù adorato, noi facciamo quello che Tu, Amore, ci dici, ma nessuno ci ascolta. Non badano a noi gli uomini, perché hanno troppe distrazioni, troppi messaggi negativi, troppi esempi scandalosi davanti.

Piccola Mia sposa, vieni qui sul Mio Cuore e gioisci molto, perché Io, Io, Dio, ti faccio dono di tanto, tanto Amore: parte Lo tieni per te; parte Lo offri ai fratelli che non ti ascoltano, che non ti vedono, che non ti dànno retta.

“Come – tu Mi chiederai – come porgerLo, se questi neppure ci badano?”

Non sempre occorrono parole, non sempre azioni; basta l’energia del cuore. Basta l’azione della volontà che vuole amare, vuole fraternizzare, vuole salvare. Io opero il resto con la Mia Infinita Potenza. Tu farai la prima parte, quella minima, come tu la chiami; Io opererò il resto e vedrai che magnifici risultati!

Ora, per un pochino, lascia la terra e vieni con Me. Godi le Mie Delizie e perditi nell’Oceano del Mio Amore!

 

                                                                                              Gesù

 

 

 Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.05.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccola figlia, amato fiore che sbocci e profumi nel Giardino santo, quante Meraviglie opera in te Gesù! Quante ne ha operate! Il tuo cuore ripete in continuazione: “Sono felice, perché ogni mio palpito è un canto d’amore a Dio, al Dio Meraviglioso che mi ha creato, al Dio Meraviglioso che mi ha redento, al Dio Meraviglioso che mi ha fatto Suo. Io esulto, dice sempre il piccolo cuore, perché in me, piccolo e umile, regna Dio Immenso e Potente.

Quale incanto più grande di questo? Quale sublime realtà invisibile e sconosciuta, ma reale e palpitante. Questo canto d’amore del tuo essere parte dal cuore e si diffonde a tutto intero il tuo mondo interiore, comunica la gioia alle cellule che vibrano di felicità, come se una mano invisibile e stupenda toccasse vari strumenti, ricavando da essi un’armonia meravigliosa che sale al Cielo, poi torna sulla terra per allietarla e darle colore.

Quanto grigiore intorno! Quanto squallore in questo pianeta senza Dio! L’anima, tutta abbandonata all’Onda Divina, non vede che colori tenui, delicati, bellissimi, non sente che soavi effluvi portati dalla brezza leggera. Non più rumori, non stridio, non urla scomposte, non parole inutili, non sibili satanici: nella mente dell’anima eletta c’è il canto degli angeli che si volge sempre, giorno e notte, al sublime Dio Padre amoroso, Potenza Creatrice, Redentrice, Vivificatrice.

L’anima eletta vive in terra e gusta il Cielo, sale al Cielo e torna in terra, portando con sé, ogni volta, una nuova Scintilla Divina, il Profumo del Paradiso, la Sua Infinita Armonia. Ecco, piccola diletta, come si può vivere in terra ed essere già in Paradiso, portare un lembo di Esso tra gli uomini per farli innamorare di Dio.

Mi piace, figlia, la frase che, di tanto in tanto, ripeti a te e agli altri: “Sono innamorata di Gesù, Lo amo con tutta la mia anima, con tutte le mie energie, con la mente, col cuore, con la volontà; ogni pensiero è Suo, ogni palpito Gli appartiene, ogni respiro Gli dà gloria. Il mio sguardo cerca il Suo Volto, il mio orecchio vuole sentire solo le Sue Parole, il mio essere aspetta la Sua Carezza. Sono così felice che vorrei gridarlo al mondo, ma non posso fare nulla, perché i fratelli sono tanto occupati nelle loro inutili discussioni che non hanno mai un attimo per prestarmi attenzione.

Quando ripeti questo, Io sono felice con te, figlia benedetta. Non sono gelosa, sai? Chi ama Gesù ama Me che vivo con Lui e non Mi separo mai dal Figlio Santissimo.

Insieme alla grande gioia di vedere un’anima così piena di Dio provo anche un velo di tristezza al pensiero che tutte le anime, in questo momento, potrebbero essere così come la tua: tutte esultanti, tutte palpitanti di nuova vita, tutte in felice attesa della Folgorazione Divina conclusiva che farà di ciascuna un capolavoro di Dio, glorificata dalla Sua Potenza, non più cosa fragile e debole, ma materia interamente divinizzata. Vedo, invece, degli esseri umani senza energie, distrutti dal torpore del peccato, incapaci di avere anche una minima vibrazione: neppure un palpito c’è in loro, ma solo squallore e morte.

Penso al momento felice nel quale quell’essere si trovava tra le Mani di Dio; penso alla Gioia del Creatore nel plasmare una nuova creatura, nell’immetterle la Sua Scintilla; penso al sublime Progetto che Egli aveva anche per lei; penso al posto riservato nel Regno di Pace e di Gioia! Guardo con pena, con immensa pena, come quell’uomo si è lasciato ridurre dal peccato: è come un cencio, lacerato dai morsi del serpente, che non serve a nulla.

Tu, a questo punto, Mi dirai: “Mamma, amata Stella Luminosa Che guidi la nostra vita, insegna anche a quella miserrima creatura il cammino da percorrere. Non permettere che rimanga preda del male; fa’ che l’abisso non la divori.

Piccola Mia, le tue parole entrano nel profondo del Mio Cuore. Per costoro ogni cosa sto facendo; sono figli Miei tanto cari, ma hanno perso ogni energia, non hanno un minimo sussulto, sono svuotati di volontà. Come fare per salvarli, se rifiutano ogni aiuto? Io tendo loro la Mano, ma nessuno La vuole prendere. Li chiamo, ma si tappano le orecchie; parlo dolcemente a loro nel sonno. Dico che Gesù li ama, li vuole salvare, li vuole stringere a Sé: basta un sì, una sola parola di contrizione e pentimento. Basta poco per essere salvati, ma essi non vogliono fare neppure quel minimo!

Non venga mai meno la vostra preghiera, la vostra supplica per costoro. Lasciate a Dio il Giudizio finale. Voi amateli col cuore; sosteneteli con le vostre energie spirituali e non fate altro: a Dio, solo a Dio l’ultima Parola.

Oggi, Gesù Mi ha detto: “Mamma, il mondo fra breve esulterà di grande gaudio, perché la purificazione ormai abbraccia tutta la terra. Quando ogni cosa sarà mondata, Io porterò a tutti i restanti la Letizia senza fine; vedrai, Mamma amata, i Tuoi figli esultanti. Non voglio vedere più il Tuo Viso mesto! Li prenderai tutti accanto a Te ed insieme costruirete un mondo nuovo, fatto solo di Amore, Pace, Armonia. Io lo voglio! Io, Io, Dio, voglio questo! Lo voglio e subito! Sai che ciò che voglio avviene e avviene tutto ciò che voglio.

Ho sorriso di immensa felicità ed ora la voglio comunicare a voi, eletti del Mio Cuore che vivete per Gesù e Gli rendete gloria giorno e notte.

Esulta piccola Mia! rallegratevi tutti, amati figli!

Vi amo. Vi amo tanto.

 

                                                                                              Maria Santissima