Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.05.95

 

 

Io vengo, amati, aspettateMi nella gioia. Chi Mi aspetta, secondo la Mia Volontà, esulti, perché il grande Giorno si approssima. Già la Mia Rugiada ha bagnato tutti i cuori amanti. Già il Mio Fuoco sta avvolgendo la terra: nessuno Lo potrà spegnere, si estinguerà da solo, quando ogni germe di male sarà consumato. Esultate, giusti!

 

 

Piccola Mia, sposa che vivi in Me, che vivi di Me, che respiri il Mio Respiro, godi le Mie Delizie, nell’attesa di più grandi Delizie.

Io sono in cammino. Io vengo. Vengo per il mondo che Mi adora; vengo per il mondo che Mi chiama; vengo per il mondo che Mi aspetta. Vengo, però, anche per il mondo che Mi dimentica, che trascura di darMi lode. Vengo per il mondo che Mi tradisce, che Mi inganna, che Mi respinge.

Esultate cuori ardenti d’amore per Me! Io scendo ogni giorno come Fuoco in voi. Vi offro Me Stesso; prima ancora che il mondo Mi veda, voi già Mi possedete. La pace profonda che regna in voi sono Io, amati; la gioia perenne, che vi fa palpitare di emozione per Me, sono Io; le lacrime, che si affacciano ai vostri occhi, quando parlo dolcemente al vostro essere, sono acqua della Mia Fonte Perenne. Il sorriso dell’Universo, da Me creato, nei vostri confronti lo offro Io perché siate felici, sempre, al pensiero che Io, Io, Dio, vi amo infinitamente.

Io sono l’Alfa e l’Omega: tutto ha inizio per Me e si conclude per Me. Io sono la Rugiada che dà vita a ciascuno di voi e non permette che il vostro essere inaridisca. Io sono il Fuoco che brucia e non lascia più sussistere neppure una traccia di male. Chi possiede Me possiede tutto; chi si oppone a Me ha già perduto la sua partita. Godi, anima eletta; godi nel tuo Signore! Vivi in Lui; opera per Lui. ServiLo giorno e notte: il giorno è adorazione nell’attività; la notte è adorazione nella contemplazione. Sia che operiate sia che riposiate, siate Miei, totalmente. Non preoccupatevi, amici fedeli; non preoccupatevi dei vostri limiti. Quante volte sento la Mia piccola, amata sposa, dire: “Gesù adorato, voglio darTi solo gioia, neppure un velo di tristezza deve nascere nel Tuo Cuore per opera mia! Questo voglio, fermamente, Amore mio, ma temo di non riuscirci come vorrei, perché sento i limiti della natura umana che preme e pesa nel mio essere che vorrebbe volare verso di Te, senza mai alcun impedimento. Vorrebbe fare tutto secondo la Tua Perfezione; vorrebbe adeguarsi completamente al suo Tutto, ma non ci riesce. Perdonami, Gesù, per questo; aiutami a superare questa barriera e ad operare ogni cosa proprio secondo la Tua Volontà”.

Queste sono le parole del Mio scricciolo, quello che Io, Io, Dio, stringo al Mio Cuore con immensa Tenerezza. Sento nel tuo cuore l’anelito che è tale, da volersi quasi liberare della sua corteccia umana ed assumere la Natura Perfetta di Dio per poter dare il massimo. Questo, sposa amata, ancora non è possibile. Basta solo il guscio di umanità di Adamo per limitare lo slancio verso di Me a causa, appunto, del peso del corpo fragile e ingombrante. Io, Io, Dio, conosco ogni cosa. Non c’è bisogno di chiederMi Perdono per tutto ciò: non è colpa, ma triste eredità del peccato.

Quando un’anima Mi dice queste parole, Io, Io, Dio, le sorrido; la prendo tra le Mie Mani, come feci nel momento nel quale l’ho creata, e la bacio ancora, infondendole il Mio Spirito d’Amore affinché la faccia gioire totalmente. Dico ai tuoi fratelli nella fede: riconoscete i vostri limiti, ma non crucciatevi troppo per essi. Chiedete a Me che Io sposti sempre di più i confini della vostra natura, in modo che possiate offrirMi sempre di più, sempre di più. Come Mi piacciono queste richieste! Le esaudisco subito e gioisco dell’anima che Me le pone; anzi, vi dico di più: queste barriere cadranno, quando con la Mia Potenza trasformerò il vostro corpo mortale in corpo immortale; quando nella resurrezione vi farò simili a Me, Dio. Allora tutto, in voi, parteciperà alla Mia Gloria. Sentirò, allora, il Mio scricciolo dire: “Come sono felice, Gesù, mio Amore! Posso finalmente adorarTi, come voglio, senza limiti; sento di essere libera da ogni peso e volo da Te per non lasciarTi, mai, un attimo: sempre con Te, solo con Te, per sempre”. Esulta, Mia piccola, perché il giorno si approssima e tu sarai accontentata. Parlavo prima del fuoco che avvolge la terra per mondarla del suo male. Ho davanti a Me tutti gli uomini colpiti dalla grande purificazione: il dolore morde lo spirito ed il corpo. Per alcuni è molto forte; sappi, amata sposa, che Io lo patisco assieme a loro. Sono con ogni uomo che soffre; sono accanto ad ogni uomo che muore.

Quando la Mia creatura soffre Io, Io, Dio, le sono vicino, aspetto che Mi dica: “Signore aiutami! Signore perdonami; Signore abbi pietà di me!” Quando poi si avvicina il momento della sua dipartita, prima che perda conoscenza, attendo che Mi rivolga un pensiero d’amore. Solo una parola attendo dalle sue labbra: “Perdono, perdono”. Attendo. Attendo, ma quante volte la Mia attesa è vana!

L’anima, che Io ho creato, che Io avevo predestinato al più grande destino, Mi lascia senza più riconoscerMi. Mi ignora, talora, per tutta la vita; continua a farlo anche nel momento decisivo, quando si separa dal corpo per presentarsi a Me, Giudice.

Tu Mi dirai: “Gesù mio, se uno fa tante, tante preghiere, può salvare tante anime di questo genere?”

Le preghiere hanno una grande importanza: fatele sempre per i fratelli. Occorre, però, la buona disposizione dell’anima che Mi deve dire il suo sì. Non sta a voi sapere o giudicare. Voi pregate ardentemente, continuamente; implorate Perdono per chi non è capace di farlo. Esercitate questa carità in ogni direzione. A tutto il resto penserò Io; Io, Dio, provvederò.

In questi giorni di attesa portateMi tutte le anime che conoscete, anche quelle più ribelli; mettetele davanti a Me con la vostra supplica; Io cercherò di spezzare il gelo di quei cuori e penetrerò con la Mia Forza e con la Mia Luce. I risultati li conoscerete soltanto alla fine, quando il processo sarà concluso. Non azzardate ipotesi. Vedrete con i vostri occhi e sentirete con le vostre orecchie.

Nel mondo pochi sentono la Mia Voce. Ora il serpente agisce con grande prepotenza, con arroganza e presunzione: Io permetto perché si compia il Mio Progetto. Al momento giusto, da Me deciso, lo schiavo maledetto sarà ricacciato nel suo regno di tenebre e non tenterà più le Mie creature amate.

Dite ai fratelli che sappiano resistere alle sue lusinghe. Non sarà per molto. Abbiano la forza di invocare sempre il Mio Nome: Io verrò in soccorso di chi Mi desidera ardentemente per alzarsi dal fango.

AmaMi, sposa diletta. Vivi per Me. Opera secondo il Mio Volere! Ti dono la Mia Gioia, che nessuno può rapirti.

Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.05.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Diletti figli, passate questo tempo di attesa nella gioia del cuore; la tristezza non abbia mai il predominio, perché grande privilegio e gioia senza fine è quella di appartenere a Gesù.

È un Dono grandioso quello che avete ricevuto; è un Dono incomparabile. Possedete la più grande Ricchezza; vi è stato concesso il più grande tesoro: la fede in Gesù. La Sua Parola continua a sostenervi. Il Suo Corpo vi nutre. A molti uomini della terra non è arrivata ancora la Sua Parola Viva: cercano, con il loro spirito, il vero Nutrimento, ma non c’è chi Lo porga, perché per quelle creature umane i tempi non sono ancora maturi. Tutto, sulla terra, avviene gradualmente, non contemporaneamente. Pensate, Miei amati, alla situazione del mondo: quanti uomini sono ancora nelle tenebre dell’ignoranza religiosa! Quanti hanno abbracciato religioni ancora imperfette! A tutti questi deve giungere il Messaggio di Cristo che porterà la Luce e la nuova visione della realtà.

Tu Mi dirai: “Mamma cara, nel mondo sono pochi coloro che hanno conosciuto Cristo. Quanti, invece, Ne ignorano la Figura e l’Opera! Eppure, Egli è venuto al mondo per ogni uomo: per salvarlo, per innalzarlo alla sua vera dignità”.

Così è, amata figlia. Solo una minuscola parte degli uomini vive nella Vera Luce; altri La cercano, La desiderano, ma ancora non La posseggono. Ecco perché Io dico, che mai, ombra di tristezza deve persistere nel vostro cuore. Voi appartenete, amati figli, al popolo privilegiato che già conosce la Buona Novella, perché gli apostoli stessi L’hanno annunciata nel vostro paese. Siete, per così dire, il “popolo eletto” che deve guidare gli altri uomini al traguardo ultimo: la conoscenza di Cristo. Dio diede questo incarico, inizialmente, all’antico “popolo eletto”; mandò il Figlio Santissimo, Che si fece Uomo nel Mio Grembo Verginale, proprio nel loro territorio, in Palestina: di lì la Luce doveva irradiarsi in ogni parte della terra. Quel popolo di “dura cervice” non comprese l’altissimo compito che gli era stato assegnato, non lo capì allora, non lo comprende ancora. Dio, non per questo, annullò il Suo Meraviglioso Progetto che abbraccia l’intero genere umano; si servì anche della debolezza di quel popolo per manifestare la Sua Potenza. Ti dico che nulla e nessuno può mai annullare i Progetti di Dio che continuano a svilupparsi nel tempo, anche se l’uomo è sempre tanto tardo nel capire e tanto lento nell’eseguire. Ciò che Dio vuole si realizza sempre: Egli ha una Pazienza Infinita, perché il Suo Amore è senza limiti.

Pensa, piccola figlia, ad una Mamma che vuole far capire bene qualcosa al suo bambino, un pochino testardo e tardo nel comprendere. Che fa? Spiega e poi ripete. Rispiega e poi non si stanca mai di ribadire sempre lo stesso concetto, fino a quando è sicura che sia stato ben recepito. Così fa Dio col Suo amato popolo: lo conduce per mano e con Pazienza senza limiti; aspetta che abbia ben compreso una lezione per passare poi alla successiva.

Tu, a questo punto, Mi dirai: “Osservando la situazione generale, deduco che ci siano ancora moltissime lezioni da fare per ottenere dei risultati soddisfacenti. Se ogni uomo della terra deve conoscere Cristo, la Sua Parola, la Sua Opera sublime, possiamo dire che il processo deve ancora svilupparsi, è appena iniziato. Quando giungerà a conclusione?”

Se Dio volesse, cara figlia, tutto potrebbe compiere nello spazio di tempo di un tuo respiro, ma Egli non ha fretta, ha dei tempi assai diversi dai vostri; aspetta che tutto giunga a maturazione, nel senso da Lui stabilito.

Guarda, amata, la realtà di oggi: tutto pare debba ancora compiersi; solo la minima parte si è realizzata. Il resto deve ancora svilupparsi. Questa è la realtà sotto gli occhi di tutti. Sono passati già venti secoli dalla Venuta di Mio Figlio sulla terra; tu puoi pensare che, con questo ritmo, per potersi realizzare il Suo Piano ne debbano passare almeno altrettanti. Ti ho detto che ultimamente le sequenze saranno molto più rapide, perché questa è la Volontà di Dio: potresti svegliarti domani ed accorgerti che tutto è cambiato, che ogni cosa è mutata, che l’Opera voluta da Dio si è improvvisamente completata. Nulla, figlia Mia, è impossibile a Dio Che opera quando vuole, come vuole, secondo una Logica incomprensibile alla mente umana.

Ti ho detto che in questi tempi speciali c’è da aspettarsi di vedere cose nuove, mai accadute.

L’uomo vede tutto attraverso la sua ottica di essere limitato; Dio opera nel Suo Orizzonte sconfinato. Pensa a questo: Egli, in un certo momento, decise di dare vita a tutto l’Universo; le Sue Mani crearono ogni cosa e poi, per ultimo, un essere fatto a Sua Immagine e Somiglianza che potesse godere pienamente il Suo Immenso Amore. Quale mente umana può abbracciare questa sublime realtà? Dico, quindi, a voi, eletti che tutto vi aspettate da Dio: non crediate che il Supremo Fattore segua la vostra logica nell’operare; Egli seguirà la Sua Logica che per voi è inaccessibile. Vi ripeto che grandi cose vedranno i vostri occhi. Nessuno si deve meravigliare, perché Dio è imprevedibile nella Sua Azione. Quale uomo potrà dirGli: “Signore, io non mi aspettavo tutto ciò. Io non credevo che potessi fare questo, in tal modo!”

Bisogna che l’uomo umilmente riconosca, sin da ora, la sua incapacità di capire, di immaginare; si deve sentire veramente quello che è: piccolo piccolo davanti all’Infinita Grandezza di Dio. Non presuma nessuno di conoscere ciò che realmente accadrà. All’uomo Egli ha svelato solo una minima parte; il resto lo sveleranno i fatti nel loro svolgimento.

Questa Mia Lezione, amati figli, vi insegna a non affaticare troppo il cervello a pensare a cosa deve accadere. Fidatevi di Dio. Abbandonatevi fiduciosi a Lui. Egli sa; voi non siete ancora in grado di comprendere bene ogni cosa.

Aspettatevi tanta felicità; quella avrete per Sua Volontà.

Vi amo, ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima