Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.05.95

 

 

In questo momento soffrite con Me, amati! Io soffro molto, perché molte anime si stanno allontanando da Me, seguendo l’insidia del serpente. Io sto per tornare. Troverò la fede sulla terra? Il Mio Fuoco purificatore divampa, ma chi non brucia non se ne accorge e chi brucia non crede, non si piega, non accetta. Io, Io, Gesù, gemo e voi con Me.

 

 

Piccola Mia, diletta sposa che stringo al Mio Cuore, non chiederti, sempre, nel silenzio della tua mente: “Gesù sarà contento di me? Ciò che dico, ciò che faccio Gli sarà gradito? Io – continui – vorrei fare di più, molto di più, ma non riesco! Vorrei che tutti i fratelli ascoltassero la Voce del Mio adorato, ma essi proseguono nel loro cammino che, a volte, è proprio molto tenebroso.

In questo momento particolare Io chiedo a te e a quelli che ti somigliano di partecipare alla Mia Passione, alla Mia grande Passione: dopo quella della Croce, unica ed irripetibile, c’è quella per la perdita delle anime. Molte, che sono chiamate, continuano a presentarsi impreparate, poco docili, senza fede. Ogni giorno di più le schiere aumentano ed Io, Giudice, devo pronunciare severe condanne che straziano il Mio Cuore. Sono più miti verso coloro che non Mi hanno mai conosciuto, verso quelli meno maturi di età e di esperienza; ma devono essere rigorose verso chi tutte le possibilità ha avuto e neppure una ha voluto coglierne. Se il mondo, in breve, non comprende e non torna a Me, pochi si salveranno, perché il grande ingannatore è alle porte e riempirà la terra di falsità che soggiogheranno popoli e nazioni. Chi potrà resistere a tanta astuzia? L’uomo cade facilmente, se la fede è debole; l’uomo cade facilmente, se la fede è vacillante; l’uomo cade facilmente, se nella mente si annida il dubbio.

Tutti sarete provati, come lo siete già ora. Le idee sbagliate verranno diffuse e sostenute da molti, appoggiate da altri. Grandi uomini diranno grandi cose tutte sbagliate: i più ingenui e tiepidi cadranno uno dopo l’altro nel tremendo inganno e l’errore si diffonderà su tutta la terra. Non ho detto il peccato, che già è sociale e molto diffuso, ma accadrà di peggio: la dottrina falsa verrà ritenuta vera e quella vera sarà abbandonata da molti che recederanno, plagiati dai falsi profeti, diretti dall’ingannatore supremo. Mentre parlo di ciò, sento già il tuo piccolo cuore che trema. Non temere, anima che Mi appartieni! Non temere, scricciolo che vivi nella Mia Tenda! Il tuo Signore ti racchiuderà al sicuro e non soffrirai più di tanto, perché Io non voglio e ciò che non voglio non accade. Non tremare neppure per i fratelli da te amati che camminano al tuo fianco e si nutrono, assieme a te, alla Mia Mensa: Io, Dio, sono per te, sono per loro. Vi ho chiamato amici e non servi, perché il servo non sa quello che fa il padrone. Voi, invece, siete venuti a conoscenza di molte cose e attendete la loro piena realizzazione. Io Stesso Mi sono piegato verso di voi e ho aperto le Cateratte del Mio Cuore per travolgervi col Mio Amore, per farvi partecipare pienamente al Mio Piano di salvezza per tutti i popoli.

Tu Mi dirai: “Mio adorato Gesù, non capisco come possa realizzarsi presto questo Tuo sublime Disegno, se è già sulle soglie il grande ingannatore che spargerà ovunque il suo seme letale. Al solo pensiero, sento tremare le vene ed i polsi!”

Ti rispondo, piccola Mia sposa, mentre la Mia Mano stringe amorosa la tua perché la gioia continui a fluire nel tuo essere: l’ingannatore agirà con forza e molti seguiranno l’errore che egli diffonderà, ma, al momento opportuno, quando l’ultima fase del Mio Piano sarà giunta a maturazione, Io, Io, Dio, annienterò il suo potere con un solo Raggio della Mia Potenza; lo annienterò, quando sarà terminato il suo gioco orrendo, che Io gli concedo di fare. Devierà solo chi vuole deviare. Cadrà solo chi vuole cadere. Sarà ingannato solo chi è rimasto lontano dalla Mia Sfera. Nessun potere, invece, avrà sui Miei: le sue parole non saranno neppure prese in considerazione dal popolo dei veri figli di Dio; i suoi inganni non faranno presa alcuna su chi Mi appartiene interamente. Conquisterà, invece, i lontani, i deboli, gli inetti, gli incerti, gli scettici: insomma, tutti quelli che non si sono lasciati marcare dal Mio Segno. In conclusione: la belva assalirà tutti i deboli senza difesa, ma avrà terrore dei forti che vivono in Me. Questo processo durerà un tempo stabilito da Me; finirà, quando la fede dei perseveranti sarà ben provata, ben

saggiata, trovata salda e pura, come l’oro uscito dal crogiuolo. Allora, il piccolo manipolo restato sarà tutto riunito al Mio popolo santo e inizierà la festa sublime nel giorno senza tramonto. Tutte queste cose, sposa amata, devono accadere presto. Rallegrati ed esulta, perché il tempo del dolore si assottiglia sempre di più e si affaccia quello della grande gioia, senza limiti e senza termine. Diletta, come vedi, il tuo Gesù ha parlato ben chiaro; tante cose ho detto a te, amato strumento, attraverso di te ai fratelli che Mi hanno prestato attenzione. Altre ancora continuerò a dirvene e sarete sempre gioiosi, perché Io, Io, Dio, sono la Gioia che non conosce confini né di tempo né di intensità. Non temete il futuro, creature Mie amate: esso Mi appartiene, come voi Mi appartenete! Voglio offrirvi ogni cosa bella, che il mondo vi ha negato. Vi voglio felici, dopo questa prova; vi voglio esultanti, dopo la passione che patite con Me.

Ciò che posseggo lo metto a vostra disposizione perché godiate le delizie destinate ai figli obbedienti e fedeli. Anche oggi, amata, ti dono un grande giorno d’Amore. Godilo e dona, con generosità, ai fratelli che ne abbisognano.

Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.05.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Non vi colga mai la malinconia, anche se il mondo si allontana a grandi passi da Dio. Non pensate così: “Cosa accadrà? Gli uomini non si convertono e tutto andrà in rovina. Non dite questo con rassegnazione, ma siate attivi nel combattere il male che vi circonda: agite sui cuori più disponibili ad ascoltarvi. Fermate il male dove potete; arginatelo dove è possibile. Non dite: “Tanto, io nulla posso fare, perché ormai è tutto così difficile! Nessuno ti ascolta, nessuno obbedisce. Non c’è proprio nulla da fare.” Questo modo di “abbandonare le redini” non piace a Gesù. Proprio perché molti non si sono opposti al male, al tempo opportuno, esso è dilagato ed ora ha invaso l’intero pianeta. Non bisogna lasciar fare, ma impegnarsi; ognuno come può, ma impegnarsi a fondo e chiedere ogni volta Lume Divino per riuscirvi.

Sento le parole di alcuni consacrati: “Che possiamo fare? Noi parliamo e nessuno ci ascolta! Diciamo di fare così o così, ma nessuno obbedisce; non si pone mente ai nostri insegnamenti. Ormai non insistiamo più; tanto è fatica sprecata! Finiamo col farci odiare.” Pensate a questo: gli uomini di Dio di questi tempi sono in una condizione simile a quella dei discepoli dei primi tempi. Il mondo era pagano, ignorante, diffidente, affondato nell’errore. Se essi avessero detto: “Che possiamo fare? Noi siamo così pochi e gli oppositori sono molti”, le Parole di Gesù non si sarebbero mai diffuse ed il mondo sarebbe rimasto all’ombra della più grande ignoranza. Essi, invece, combatterono bene la loro battaglia; se non riuscivano in un luogo, si spostavano in un altro. Lo Spirito Santo operava in loro e non li rendeva timorosi, essi sono i pilastri portanti della Chiesa di Cristo e giudicheranno, assieme al sublime Giudice, tutte le genti.

I secoli sono passati; la Parola Santa è stata predicata a tutto il mondo, ma l’uomo, che ora doveva vivere nella Luce più sfolgorante, Quella di Cristo, ha preferito le tenebre e brancola in esse.

Il mondo intero è divenuto pagano: gli idoli vani hanno sostituito il Vero Dio. Sembra tutto perduto, ormai, e molti “hanno lasciato i remi in barca”. Pochi operano e molti oziano. Tra costoro vi sono parecchi ministri del culto che sono divenuti così fiacchi da non intervenire più, ma “da lasciare che ogni cosa vada alla deriva”.

Voi, no, figli! Voi non dovete; assolutamente non dovete agire in tal modo! Vi ho detto inizialmente che la malinconia non deve cogliervi. Sarebbe segno di poca fiducia in Dio; invece, voi la dovete avere sconfinata: Egli guarda a questa Umanità con grande Dolore, ma anche con sconfinata pietà. Si accinge ad agire con Mano Potente e tutto muterà corso. Già lo sai, perché l’ho più volte preannunciato, ma aggiungo: guai ai fiacchi! Guai a quelli che hanno lasciato tutto correre, perché convinti di perdere in partenza! Dico guai, perché il cristiano deve essere attivissimo fino al momento opportuno, quando sopraggiungerà, decisivo, l’Intervento Divino. Amata figlia, questo discorso non è certo per te che sei decisa, zelante: l’onda del male si infrange contro il tuo muro e Gesù sorride compiaciuto ed Io con Lui.

Prosegui, angelo Mio; agisci ed opera senza timore. Al tempo stabilito, Gesù ti alzerà tra le Sue Braccia e la tua parola, che è la Sua Parola, non sarà più udita. Tu sarai felice ed il mondo gemerà nell’angoscia che si è cercata.

Ti amo. Ti seguo. Ti benedico.

 

                                                                                              Maria Santissima