Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.05.95

 

 

Sono disceso sulla terra, ma non ho mai lasciato il Cielo; sono salito al Cielo, ma non ho mai lasciato la terra. Ora verrò per portare la vera Pace a questo mondo senza pace, la vera Gioia a questo mondo che l’ha dimenticata. Vengo, non temete, figli! Vengo ed esulterete presto.

 

 

Piccola Mia, la carne ha bisogno di vedere e toccare per comprendere, ma lo spirito vede e sente, senza bisogno della percezione sensibile.

Mentre ero visibilmente sulla terra, i discepoli potevano godere la Mia Presenza, ma gli occhi dello spirito ancora rimanevano poco attivi, gli orecchi dello spirito erano poco sensibili; essi erano troppo legati alle sensazioni esterne, vedevano solo ciò che gli occhi sensibili vedono, sentivano solo il suono che colpiva il loro udito, ma Io, Io, Gesù, sono Dio, volevo allora e voglio ora che Mi si percepisca nel modo giusto, anzitutto.

Chi presta troppa attenzione alle cose del corpo, spesso ingannevoli, fugaci, non può concentrare la propria attenzione sulla vera realtà che è in ogni uomo, cioè quella interiore. Essa è l’autentica essenza che deve dispiegarsi per afferrare pienamente il vero valore delle cose.

Pensa, diletta, ad un bimbo piccolo, senza ancora capacità di conoscere e capire; in lui il corpo ha un valore preponderante, la parte spirituale, invece, è ancora chiusa e si apre lentamente, molto lentamente, alla conoscenza. Spetta al genitore il compito di curare non solo le esigenze del piccolo corpo, ma anche della essenza interiore che deve svilupparsi e predominare al momento giusto.

Lo spirito deve abbracciare tutta la natura corporea e la deve dominare; perché ciò avvenga occorre che ad ogni parte si dia la giusta dimensione; considerando poi che il corpo è come un involucro che racchiude la vera realtà che è l’anima, bisogna dare precedenza assoluta a questa, senza perdere di vista neppure il guscio che è anche parte santa della creatura eletta.

Io sono salito al Cielo perché i Miei discepoli Mi continuassero a vedere con gli occhi interiori, a sentire con i sensi interiori; dovevano crescere e non rimanere sempre bimbi che capiscono solo ciò che passa sotto i propri sensi esterni.

Perché ciò accadesse scese su di loro lo Spirito Santo, ancora in modo visibile, ancora una volta, perché tutto ciò li aiutasse a comprendere meglio ed a sviluppare prima il mondo interiore.

Salii visibilmente davanti ai loro occhi, ma, invero, sempre rimasi accanto a loro, aiutandoli ad aprire bene il loro orizzonte verso la Mia sublime Realtà.

Se l’uomo rimane sempre ancorato alle sensazioni del corpo, è come un bimbo che non cresce mai: si nutre di pappe, mentre già è pronto per assimilare cibi più solidi e consistenti; cammina con mani e piedi, mentre le gambe sono già robuste per muoversi da sole.

Capisci, ora, amata sposa, il significato del Mio Discorso: l’uomo deve lasciare che la sua realtà interiore si dispieghi; perché ciò accada deve dominare con la volontà il proprio corpo che, dopo il peccato d’origine, è divenuto pesante, esigente, tiranno.

Se Io, Io, Gesù, non fossi mai salito al Cielo e se non Mi fossi reso più visibile, i discepoli non avrebbero mai imparato a camminare con le loro gambe né a ragionare con la loro testa.

Capisci ora, diletta sposa, perché Io, Io, Dio, non Mi rendo ancora visibile, se non in casi sporadici e molto eccezionali? Chi ha fede profonda in Me Mi vede con gli occhi del cuore, Mi ascolta con le orecchie del cuore, Mi tocca come se fossi Vivo e Vero davanti a lui. Lo spirito è assai diverso dal corpo: mentre quest’ultimo è pesante e lento nel muoversi, ha bisogno di tanto spazio – se non lo possiede è un prigioniero incatenato che nulla può fare – il primo non necessita che di essere adeguatamente dispiegato, poi, quando il processo è avvenuto, vola dovunque con la velocità della luce, si sposta rapidamente, sale al Cielo e scende in terra in un baleno, passa da un continente all’altro senza fatica, sale dal mare al monte e discende dal monte al mare, senza che il corpo faccia un minimo movimento.

Ecco, sposa amata come puoi spiegare il fatto che, nel silenzio della tua stanzetta, ti sembra di vedere e sentire il palpitare di tutto l’Universo. Vedi l’immensità del mare e lo percorri in lungo

ed in largo; senti il bisbiglio delle fronde mosse dal vento, il canto delizioso degli uccelli, lo scroscio della cascata, il mormorio del ruscelletto di montagna: tutto, tutto l’Universo si è aperto a te con il suo splendore e ciò, in un istante.

Il cuore si sente appagato. La vista può spaziare dovunque, senza trovare né barriere né confini di alcun genere; l’udito percepisce tutti i suoni e percepisce l’arcana armonia del Creato.

A questo punto, vedo nascere nella tua mente un pensiero: “Perché, Gesù mio amato, l’uomo è così tardo nel comprendere tutto ciò, perché si affanna tanto a soddisfare tutte le esigenze del corpo, fino all’inverosimile, ed invece trascura questa ricchezza inestimabile che ha in sé? Ho capito bene che il corpo ha un valore solo marginale, l’essenza vera è proprio lo spirito che, dispiegato adeguatamente, porta all’unione interiore con Dio, alla vita del Cielo qui sulla terra.

Tutto quello che avviene nell’uomo di ieri e di oggi, cioè l’attaccamento eccessivo alle esigenze del corpo, la schiavitù ai sensi, quindi il peccato, la concupiscenza triplice causa di ogni male letale, è la terribile conseguenza del peccato originale, è la triste eredità di Adamo. Io, però, sono venuto sulla terra in forma umana, ben visibile, ben sensibile, proprio perché l’uomo capisse quanto sia importante il predominio dello spirito, vera realtà, sul corpo divenuto, dopo la colpa, causa di peccato e rovina.

Pensa, Mia diletta, pensa se l’uomo non possedesse un corpo, ma fosse solo spirito: tutto sarebbe più semplice. Ebbene, l’uomo che appartiene a Me deve fare del suo corpo un mezzo di elevazione a Me, uno strumento santo per giungere a contemplare lo splendore del Paradiso da Me preparato per ogni uomo che nasce.

Dico agli uomini che Mi vogliono ascoltare: fate del vostro corpo una scala per giungere a Me; fatelo in ogni vostra azione. Questo corpo Io, Io, Dio, non lo abbandonerò, ma con un Raggio della Mia Potenza lo renderò perfetto, splendente, gioioso e per l’eternità vivrà congiunto all’anima beata.

Dolce sposa, fatti racchiudere tra le Mie Braccia e pensa alle Meraviglie che ancora ti aspettano nel Mio Amore.

Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.05.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli tanto amati, con pazienza e coraggio state proseguendo il vostro cammino. Io vi seguo, vi amo, vi stringo al Mio Cuore. Gesù ormai sta per manifestarsi non solo agli eletti, ma anche agli altri. Ognuno, che ancora si è tenuto in disparte, dovrà scegliere e decidersi. Non sarà concesso a nessuno di restare “in sospeso”, come colui che non sa cosa deve fare: o si sceglie il Bene, quindi Dio e tutte le Sue Leggi, o si sceglie il male con tutte le sue conseguenze; a nessuno è concesso di restare in una situazione differente.

Piccola Mia, figlia tanto amata, la grande purificazione è anche ultima scelta, scelta decisiva.

Io sono trepidante vicino ad ogni figlio che si trova in pericolo. Dico a Mio Figlio: amato, adorato Figlio, abbi pietà di questi Miei figli, dona a loro tante opportunità. Manda loro incontro i fratelli guida; forse li ascolteranno, forse si muoveranno dalla loro posizione di ribelli. Vedo il Suo Sguardo Dolcissimo che Mi conforta e Mi risponde, senza proferire Parola. Quanto desidera Gesù salvare le anime! Quanto sono care al Suo Tenerissimo Cuore! Ma la situazione generale si aggrava: chi non credeva non crede; chi correva lontano si allontana sempre più e non ascolta alcuna voce di richiamo. Si ascolta, invece, con troppo interesse, ciò che il corpo chiede; si soddisfano i sensi e si cede alla tentazione del serpente che domina in troppi cuori e li dilania, senza che essi neppure se ne accorgano.

Anche oggi, piccola figlia, ho girato tutti i continenti; ho osservato che gli uomini sono sempre più tribolati per colpa di altri fratelli. La morsa del dolore è assai stretta, ma pochi capiscono che il rimedio è da cercare solo in Dio, seguendo le Leggi Sante che sono state accantonate in molti stati, in nome di una falsa libertà. Solo alcuni resistono ancora saldi come roccia. I più giovani cedono, completamente impreparati, e giungono a ritenere bene ogni proposta peccaminosa.

Molte anime pure vengono tolte dalla luce terrena: sono vittime sante che Dio prende per Sé, le vuole immergere nella Sua Luce e fare felici. Per molti la purificazione sarà proprio definitivo richiamo verso la Patria del Cielo; in quel breve tratto, ognuno è chiamato a prendere posizione: o con Dio o contro di Dio. L’uomo stolto, in questi giorni, fa questo ragionamento: “Come faremo nel futuro? La terra sarà sovrappopolata, non ci sarà lavoro né case. Tutti soffriranno: bisogna prendere provvedimento in tempo. Si fanno addirittura delle cifre relative agli anni futuri! Ti dico, angelo Mio, che questo è il ragionamento suggerito dal principe di questo mondo che vuole distruggere ogni cosa, dando l’illusione di costruire. L’uomo, che segue questo pensiero, non riflette abbastanza, entra completamente nella mentalità di morte e si lascia soggiogare e poi divorare dal maligno. Il futuro, invero, sarà proprio diverso dalle previsioni fatte, anche su larga scala, dai grandi della terra. L’uomo si preoccupa inutilmente, vive in un’angoscia continua, è profondamente infelice, solo perché confida troppo in stesso e troppo poco in Dio. Con la sua esperienza, vedrà cambiare completamente le cose, indipendentemente dalla sua volontà, ma, guai, se la sua mente ha partorito idee di morte! Chi morte dà morte riceve; si sappia, si comprenda, si provveda! Chi è dalla parte di Dio pensa al trionfo della vita, in tutte le sue dimensioni; chi è contro di Lui, invece, la distrugge e pensa di continuare a farlo. Grande inganno di satana! Quanti figli diletti ci stanno cadendo! In tali condizioni si faranno trovare da Gesù?

Il mondo geme sotto una cappa di morte voluta dall’uomo. Gesù vuole donare Vita, vuole offrire Vita; essa è continuamente rifiutata. Piccola Mia, è dolorosa questa continua constatazione! Gesù chiede a ciascuno di fare la sua piccola parte, la prima parte; il resto lo farà la Sua Potenza. Chiede, ma non ottiene; chiama ogni giorno, ma la risposta è flebile, mentre il tempo si consuma inesorabilmente! Amata, la tua mano anche oggi ha stretto quella di Mio Figlio. In quella stretta c’era tutto l’amore del tuo piccolo essere, tutto donato a Lui. AmaLo, come fai; amateLo insieme, con tutti voi stessi, voi, due anime unite in un’unica sublime missione. Gesù sorride e prende gioia da voi. Uniti proseguite; uniti giungerete. Uniti resterete per sempre. Vi benedico, vi stringo al Cuore entrambi, perché, se gioisce Gesù gioisco Io. Sempre sono unita al Figlio Diletto, in perenne adorazione.

Vi amo. Vi amo, figli. Vi sostengo in ogni istante.

 

            Maria Santissima