Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

06.06.95

 

 

AmateMi eletti, piccoli fedeli! AmateMi col vostro piccolo essere; Io vi avvolgo col Mio*, Infinito. AmateMi con tutto il vostro cuore! Io, Io, Dio, vi racchiudo nel Mio e vi nutro con la Mia Linfa che non fa conoscere la morte*.

 

 

Piccola Mia, amata sposa, rimani chiusa nel Mio Cuore, quando la tristezza ti assale. La Mia Linfa ti nutre; la Mia Tenerezza ti fa scordare le brutture del mondo, nel quale ti lascia, ancora un pochino, il tuo Signore. Io, Io, Dio, permetto che il dolore entri nei Miei amati, perché esso è un balsamo potente, quando è sopportato con pazienza e amore; è una grande preghiera di intercessione per l’intera Umanità, se tollerato per Mio amore.

Pensa, rifletti, amata che vivi di Me, che vivi già in Me: questo Mio Cuore è aperto a tutti gli uomini. Vuole accoglierli tutti: di ogni colore, di ogni religione, di ogni pensiero. Esso vuole divenire la Culla di ogni uomo della terra. Solo in questo Rifugio c’è la Felicità, che i Miei amati cercano; Io la dono. Basta così poco per averla! Basta cercarMi: Io, Io, Dio, Mi lascio trovare da chi anela a Me con cuore sincero.

Basta dire queste parole: “Gesù, io voglio esserTi gradito! Voglio Te. Credo in Te. Cerco Te, ma sono così debole, piccolo, incapace! Riconosco il mio niente, piegaTi su di me! Abbi Misericordia di questa Tua creatura che con Amore hai plasmato; con Amore hai redento e che ora aspira a divenire un tutt’uno con Te. Pietà, Dio, pietà di me!

Questa la preghiera che Mi piace. L’uomo riconosce la sua debolezza, si umilia; allora Io lo innalzo, lo riempio del Mio Spirito, lo ricolmo dei Miei Doni. L’uomo, che confida in Me, non sarà mai deluso. Non altro desidero che avere la piena fiducia delle Mie creature; cosa posso aspettarMi da loro, se non questo? Voglio il loro amore per poter donare tutto il Mio; voglio il loro abbandono per poterle portare, sulle Mie Ali, sulle vette più alte. Cosa Mi può dare un uomo? Cosa può dare un uomo a Me, Dio? Tutto posseggo, tutto Mi appartiene, l’Universo è Mio: le Mie Mani l’hanno plasmato. Ho dato, però, all’uomo la libertà di scegliere, il discernimento per capire, la volontà per eseguire. Voglio che ognuno, liberamente, scelga Me. Non Mi impongo con la forza, ma Mi propongo con la Tenerezza. Porgo prima i Miei Doni, poi aiuto a riflettere affinché la creatura Mia capisca da Chi provengono, quindi, in ultimo, chiedo di fare una scelta: o con Me o senza di Me.

Ecco che si affaccia questo pensiero alla tua mente: “Gesù, mio Adorato, come possa l’uomo scegliere di vivere senza di Te non riuscirò mai a comprenderlo. Tu, Amore, bruci nel cuore. Come si può non sentire questo potente anelito che ci spinge tra le Tue Braccia? È come una calamita potente che ci attira”.

Mia diletta, piccola sposa che vivi in Me, questo tuo pensiero non è lo stesso degli altri uomini:

il tuo essere già Mi appartiene. Il processo, nel tuo caso, è già arrivato all’ultima fase; dopo questa, c’è l’annientamento totale in Me che avverrà nel momento nel quale la Mia Potenza trasforma il corpo e lo rende da mortale a glorificato della Mia Stessa Gloria e simile al Mio.

Questo processo ha inizio con un sì detto a Me; spesso dura anni ed anni e, talora, dura per tutta l’intera esistenza. Io aspetto; Io attendo, non ho fretta. Non sono impaziente: aspetto che l’anima si offra a Me totalmente, distaccandosi a poco a poco dalle cose terrene e dalle vanità del mondo.

Certo non sto solo a guardare ciò che avviene, senza intervenire; al bisogno agisco, secondo la necessità, ma non impongo, non impongo mai, aspetto la libera decisione. Quando, però, questa viene e l’uomo si affida a Me, senza timore, Io agisco con fulminea rapidità e l’anima gode beata la Gioia del Paradiso già sulla terra; pregusta le Delizie che poi si protrarranno, per sempre, in un crescendo continuo. Quando l’anima è giunta a questa fase, certo che anela a Me! Certo che non può staccarsi, neppure per un attimo, da Me! Non può farlo, perché è divenuta vita della Mia Vita, essere del Mio Essere, anche se, finché è immersa nel corpo, ha difficoltà a comprendere bene questa sublime dimensione.

Capisce solo che Io sono il suo respiro; il Palpito che dà Vita; la Luce che la illumina; la Gioia che la pervade; la Tenerezza che l’avvolge. Questo lo comprende bene, il resto lo capirà al

momento opportuno. L’anima, invece, che è vissuta lontano da Me per sua scelta, sente, certo, l’anelito verso Me, ma non ne comprende bene l’origine; si volge, quindi, ad altre fonti. Cerca, si crea idoli che Mi possano sostituire; si fa attrarre dalle insidie del maligno che, senza indugio, le corre incontro per ingannarla con falsi incanti, con illusione di felicità sostitutiva. Allora, quell’anima si allontana dal Bene e non Mi cerca, perché continuamente attratta dalle vanità e dagli inganni.

Quell’anima, quindi, non fa il tuo ragionamento. Se così fosse, se così avvenisse, nessun uomo si perderebbe e già il Paradiso si sarebbe completamente unito alla terra. Ciò che tu desideri accadrà, quando ogni cosa sarà giunta a giusta maturazione. Il mondo Mi amerà e nessun uomo vivrà, ignorandoMi, come ora molti fanno: solo cuori ardenti ci saranno. Le Mie creature predilette torneranno tutte a Me e formeranno un unico corpo col Mio Corpo, un unico spirito col Mio Spirito. Tutto è nel Mio Disegno. Tutto avverrà, secondo il Mio Piano che si sta già dispiegando.

Vivi serena in Me, piccola Mia. Godi e attendi; tutto si compirà.

Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

*Mio = Essere

*morte = sottinteso: dell’anima

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

06.06.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli figli, offrite voi stessi a Gesù, non una volta sola, ma, in ogni istante rinnovate la vostra offerta. La volontà è libera e lo resterà sempre fino all’ultimo istante di vita; mostrate sempre al Santo la vostra disponibilità di appartenerGli per sempre.

Grande gioia è quella di sapersi donare senza riserve! È segno evidente di fiducia senza limiti; invero, a chi si deve dare fiducia, se non a Colui Che tutto merita, Che ogni cosa ha offerto ed offre continuamente alle Sue creature?

Chi confida nell’uomo ora avrà delusioni continue: questo è il tempo del crollo dei grandi idoli, dei piccoli idoli, di ogni idolo. Guai a chi ha confidato in essi e li ha sostituiti a Dio!

La Mia piccola pensa, in questo istante: “Come si può sostituire qualcuno a Dio? Come può l’uomo essere soddisfatto da qualcosa, da qualcuno che non sia l’Essere Infinito?

Invero, chi ha sostituito Dio con un idolo non è soddisfatto, ma è un illuso che si finge tale; ma quanti ce ne sono, in questo momento, in tali condizioni?

È un gioco del male che ha ottenuto buoni risultati su soggetti lontani da Dio, propensi a seguire vie sbagliate, troppo deboli ed inclini al peccato. Ti troverai, tra breve, intorno persone, schiacciate da una morsa molto stretta dalla quale non riescono a liberarsi, perché non hanno fede. Chi non crede non spera; chi non spera non può trovare sollievo alle sue pene, perché l’uomo non potrà alleviarle: tutto ciò che Dio permette per purificazione non trova sollievo che in Dio.

L’ha detto Gesù: il fuoco del mondo brucia in continuazione; nessuno lo può spegnere. Arde fino a consumare ogni sozzura e non si estingue in alcun modo: inutili gli sforzi, inutili i tentativi. Ciò che Dio permette l’uomo non può togliere.

In questo tempo decisivo il fuoco è appiccato dovunque e deve operare secondo il Disegno Divino. Non c’è più riparo; ma è necessario comprendere, sopportare, piegarsi, umiliarsi, riconoscere la Potenza di Dio e la povertà della creatura.

Chi ha bisogno di mondarsi deve lasciarsi sottoporre al sacrificio. Ho detto: deve, non: può, perché ciò che è nel Disegno Divino non è sottoposto a scelta: bisogna accettarlo e basta.

Vedo sul tuo viso un velo di tristezza. Capisco, amata figlia, capisco: è cosa triste pensare al dolore, diffuso ovunque, che deve ancora acuirsi, mentre il tuo cuore vorrebbe già vedere tutti lieti ed esultanti, tutti felici e trionfanti.

Il momento verrà; il dolore è la strada, l’ultimo tratto che precede la gioia piena che non sarà di una sola creatura, ma di tante. Tutta la terra dovrà essere piena di esultanza; questo però non sarebbe possibile, senza una fase precedente di totale purificazione.

Amati figli, benedite il dolore, Dono grandioso di Dio per gli uomini, frutto della Sua Misericordia! Se il corpo soffre, l’anima godrà: per un istante di tormento, ci sarà un’eternità di Gioia. Non è facile far comprendere questa grande verità agli uomini, ma la dovranno comprendere; tutti devono giungere a capire bene e ad offrire meglio. Se avessero riflettuto di più al tempo giusto, gli uomini si sarebbero risparmiati tanti dolori. Pensa alle guerre; pensa alle grandi calamità; pensa a tutto ciò che accade in questo momento nel mondo: quanto dolore, che poteva essere evitato! Ciò che avviene su larga scala avviene anche in piccolo. Pensa alla vita di un uomo, vissuto spesso nella spensieratezza, nella superficialità, nell’indifferenza: Dio viene messo a margine, non dico addirittura estromesso; ma giunge la fine, passano gli anni, si appressa il termine da Dio stabilito e voluto. L’anima è in condizioni pericolose; la mente continua ad essere svagata, il cuore freddo. Dio vede questa condizione, scruta ogni cosa: può permettere che il torpore divori quella Sua creatura ed il maligno se ne impossessi?

Egli è Amore e da Amore agisce; fa di tutto per salvare, quindi ecco la purificazione, ecco il dolore come Grazia, come mezzo santo di purificazione. Soffre, certo, il corpo; langue, certo, il cuore, ma solo in tal modo l’anima può salvarsi, o quella interessata o quelle che la circondano. Sempre, sappi, amata figlia, sempre il dolore è mezzo di salvezza; anche in questo caso rimane libera la scelta: o subirlo o accettarlo. Certo, non si può mai respingerlo!

L’uomo, che pazienta e non impreca contro Dio, lo accetta; l’uomo, che si scaglia contro Dio, lo subisce; in ogni caso non è in suo potere respingerlo.

Ogni giorno di più il genere umano sarà sottoposto alla grande prova del fuoco purificatore: è ancora Grazia, è ancora Misericordia; è promessa di Felicità futura; è preludio alla grande Felicità che cambierà ogni lembo del pianeta verde azzurro*.

Sperate e perseverate, figli amati, la gioia è vicina. La gioia è già presente in voi: esultate e servite Dio in ogni istante!

Vi amo – ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

*verde azzurro = la terra