Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.06.95
Eletti, porgeteMi
i vostri piccoli doni, offriteMi
i vostri sacrifici, datemi il vostro amore. Io sono Dio, Potente e
Misericordioso: trasformerò ogni cosa in Rugiada di Grazia che avvolgerà e
pervaderà tutto il Mio Creato.
Piccola
Mia sposa che godi le Mie Delizie, come vedi, intorno a te, tutto il Mio Creato
soffre e langue. La Creazione intera anela alla liberazione della morsa del
dolore; bella ed armoniosa quando uscì dalle Mie Mani,
è divenuta povera e sofferente nelle mani dell’uomo al quale, in parte, l’ho
affidata. Aspetta anch’essa la rivelazione dei veri figli di Dio per essere
liberata dalle catene che tanto fanno soffrire ogni piccola creatura, data in
cura a chi non l’ama, a chi non si ama, a chi non Mi
ama. Chi non ama Me non costruisce, ma demolisce. Io, Io, Dio, concedo l’Amore
Vero che santifica ciò che tocca: senza di Me, prevale solo la triplice
concupiscenza, conseguenza del peccato d’origine.
Perché,
oggi, alla Mia piccola sposa parlo del Mio Creato? Perché Io amo tutto ciò che
è uscito dalle Mie Mani! Tutto è buono ciò che ho voluto
esistesse! Da Me esce solo Bene, ma l’uomo non l’ha capito, non lo comprende;
ma presto ogni cosa nascosta sarà palese, perché una grande luce renderà chiare
tutte le cose.
Ti
dico che il Mio Creato sarà tra breve amato e rispettato, affidato a mani
operose ed a menti docili ed obbedienti. Non si
troverà più chi distrugge senza rispetto, chi dilania senza pietà; i cuori di
pietra saranno spezzati perché Io, Io, Dio, sono Amore e voglio che sulla terra
regni amore.
La
Legge dell’Amore è stata troppo trascurata, perché troppi empi si sono fatti strada sul pianeta; aiutati e sorretti dal loro
principe, hanno sottomesso a schiavitù le Mie creature; le hanno percosse e
offese, ma questo scempio non può durare più, non deve durare più. Non voglio
che duri! Tutto deve essere un tripudio di gioia; la terra nuova stillerà,
ovunque, Rugiada Divina, perché Io ho stabilito questo che deve avvenire nei
tempi attuali, nei quali vivi tu, amata, che tanto
ami, essendo così poco riamata!
Piccola
del Mio Cuore, anche tu segui la sorte del tuo Signore. Il servo non è
superiore al Padrone: se Egli ha sofferto, anche chi Gli è sottomesso
dovrà patire nello stesso modo.
Ti
parlo spesso del Comandamento dell’Amore, perché è quello che viene trasgredito, continuamente, anche da molti che dicono
di appartenerMi. Dicono di appartenerMi,
ma, invero, non Mi appartengono: non è Mio chi non
segue le Leggi che ho dato; non è Mio chi non ama che se stesso; non è Mio chi
non pratica, in ogni direzione, il Comandamento dell’Amore!
Vedrai
accadere grandi cose, amata! Chi più ama, chi più ha
amato dal profondo del cuore, più avrà, più godrà;
prima sarà sciolto dalle catene che i malvagi gli hanno imposto; ma chi ha
chiuso il suo cuore al fratello, chi ha negato il necessario alle Mie creature,
chi, insomma, non ha dato amore non avrà Amore, non potrà arrivare a godere le
Mie Delizie, perché se ne è reso indegno.
La
terra, rinnovata dalle Mie Mani, stillerà Amore. Non può comprendere il Mio
Amore colui che non l’ha bene coltivato nel suo cuore.
Io
voglio che la pianta*, che ora sta
per estinguersi completamente, divenga una quercia rigogliosa; ciò
avverrà per Mio Volere, ma i rami li innesto Io, Io, Dio, con le Mie Mani.
Sono
passati secoli e millenni da quando l’uomo è sulla terra. L’aspetto della Mia
creatura prediletta è assai mutato, le capacità intellettive sono aumentate, ma
la capacità di amare non ha subìto grandi cambiamenti.
Il peccato di origine ha sconvolto profondamente la natura umana: l’uomo non sa
amare, non vuole amare. L’uomo progredito sta
scegliendo la via che Io detesto: il disprezzo per la vita, la vita che Mi appartiene e della quale Io solo sono il Padrone
Assoluto. Questo è amore, secondo te, diletta?
Tutto
ho creato per Amore e tutto voglio sia rispettato! Questo scempio, che ogni
giorno si fa delle cose che Mi appartengono, deve
cessare! Offrirò i Miei Doni solo a coloro che ne sapranno
fare buon uso; strapperò dalle mani dei malvagi le Mie Proprietà. Tutto offrirò ai giusti che Mi hanno amato. Continui pure il mondo
ad ignorare le Mie Leggi, a non ascoltare le Mie
Parole! Quanto pazienterò ancora? Quanto tempo avranno, ancora, per perpetuare
questa grande rovina?
Essi
credono che potranno proseguire così all’infinito; Io, Io, Dio, dico che
strapperò il Mio dalle loro mani: dovranno rendersi conto di avere fatto
progetti insensati, che Io non farò realizzare.
Piccola
Mia, voglio che stiate sempre bene all’erta. Ogni istante è un attimo irripetibile da vivere, gustare, offrire a Me; è una
occasione propizia, nuova, per dare amore, per donare il Mio Amore, per
offrirlo in abbondanza, per attingerne da Me sempre di più. La Fonte è
inesauribile e desidero che questo tempo, così cupo, per il genere umano dei
paesi più progrediti divenga, per opera di un pugno di uomini a Me fedeli, un
preannuncio di un’alba diversa. Ognuno di voi riversi, ogni
giorno, sul mondo il suo carico di amore santo. Ciò continui fino al Mio
Ritorno, quando tutto completerò Io: voi farete la prima parte, Io completerò
la vostra opera.
Vedi,
amata sposa, come la luce filtra dalle finestre: è spuntato il giorno. Anche
questo ti parla del Mio Amore per gli uomini. Essi non vogliono comprendere che
Io li amo infinitamente; non corrispondono affatto, Mi
respingono ed Io, che volevo renderli felici con le Mie grandi Delizie, devo
invece lasciare che il dolore li laceri, perché questa è la loro scelta.
Stringiti
al Mio Cuore e non rattristarti. Immergiti nell’Oceano
del Mio Amore e riposa.
Ti
amo.
Gesù
*pianta = amore
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.06.95
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
Miei, amati figli, il Mio Cuore vi accoglie in ogni momento. Venite a Me,
quando siete scoraggiati; venite, quando siete tristi;
venite, quando siete in difficoltà: Io sono sempre per voi! Non pensate di
essere soli nel combattere la vostra battaglia giornaliera: la mamma è sempre
accanto al proprio bambino ed Io sono la vostra Mamma e voi i Miei piccoli che
Mi cercano.
Se
tutti gli uomini capissero che basta invocarMi perché
Io accorra, basta chiamarMi perché Io venga, non ci
sarebbe più disperazione, ma speranza, fiducia,
sicurezza che il male è cosa passeggera, che il dolore è destinato a finire,
mentre la Gioia durerà eterna.
Come è
bella questa grande verità! Come è ignorata dall’uomo,
volontariamente!
Gesù
è sceso sulla terra perché tutta la terra potesse
ascendere al Cielo; ogni creatura uscita dalle Mani Santissime di Dio è
destinata alla Gioia. Potrebbe mai la Fonte del Bene creare qualcosa per
l’infelicità? Può Dio-Amore amare il dolore a tal punto da volere che in ogni
angolo della terra dilani le Sue creature?
La
lezione è già stata fatta in precedenza, ma mai basteranno le ripetizioni della
stessa, perché il mondo pare che sia sempre sordo in questo senso; è sordo con le orecchie del cuore, mentre apre troppo quelle
sensibili che gli porgono, troppo spesso, i terribili sibili del serpente che
inventa ragionamenti sempre nuovi per ingannare e convincere al male.
Ogni
giorno, nel Mio giro per la terra, vedo tanta freddezza e di conseguenza tanto
tormento; vedo che i Miei figli soffrono atroci pene. Quando Mi avvicino a loro
per sostenerli e consolarli, Mi accorgo che il cuore è
divenuto ancora più arido, la mente sempre più incredula; la volontà fiacca non
reagisce, ma si abbandona alla totale sfiducia. Io, dolcemente, parlo ad ogni creatura prediletta della Dolcezza di Dio. Parlo
della Sua Misericordia senza fine. Cerco di spiegare il profondo significato
del dolore, conseguenza, quasi sempre, di una vita di
peccato, di un’esistenza da emendare.
Qualcuno
Mi dirà: “Mamma cara, soffrono anche i piccoli, gli innocenti, quelli che sono
vissuti poco e non hanno peccato oppure che sono solo vittime del peccato
altrui”. Dico a costoro: c’è un Giudice Grande e
Perfetto. Egli vede ogni cosa e conosce il palpito del cuore di tutti gli
uomini della terra: i loro pensieri sono a Lui palesi;
ogni azione compiuta, anche nel segreto, è conosciuta. Chi è innocente offre il
suo tormento per salvare le altre anime; salva per prima la propria e, dopo una
breve pena, ha un’eterna Felicità.
Certo,
vedere soffrire un bimbo, vedere patire un buono può fare una grande impressione, ma, figli cari, abituatevi a dare ad ogni
situazione il giusto significato e a vedere Dio nella giusta luce.
Certo
la lezione non è assai facile da comprendere! Quando l’uomo soffre o vede soffrire, pensa subito a un Dio Severo Che permette il male,
Che lascia che i corpi siano dilaniati e gli spiriti infranti, ma, se solo
riflette un pochino e guarda la magnificenza del Creato, capisce che il Dio
Autore di tutto è un Meraviglioso Dio d’Amore Che non può che offrire l’Acqua
Purissima della Sua Fonte. Il male lo permette, ma il fine che si propone di
raggiungere è sempre il vero Bene cioè la Gioia eterna e definitiva della
creatura.
La
Mia piccola amata figlia questo discorso l’ha ben recepito,
ma quanti altri figli lo respingono, non ne vogliono proprio sentire parlare e
dicono: “Il male è male; il dolore è dolore” e chiudono la loro mente al
ragionamento! Hanno l’intelletto, ma agiscono come se non lo possedessero.
Per
un attimo ho colto un pensiero che si è affacciato alla tua mente; te lo ha suggerito il tuo cuore tenerissimo: “L’uomo, con
l’intelletto, può comprendere e capire che, se soffre con pazienza, se offre
con amore la sua pena a Dio, avrà un destino di Gioia e Felicità sconfinata; ma
la piccola umile creatura, che soffre senza comprendere e fa gemere il tuo
piccolo cuore, come finirà?”
Rallegrati
ed esulta, amata! Dio è Fonte di Bontà e di Amore: nessun dolore è inutile,
nulla si perde. Dio darà anche alle piccole creature la loro dose di Gioia e
Felicità.
Quando
sarà sollevata dalla miseria la sorte umana, tutto il Creato dolente risorgerà
a nuova vita; quando saranno rivelati i figli veri di Dio, ogni creatura grande
e piccola della terra gioirà con loro.
Accontentati,
amata figlia, di questo anticipo; il resto sarà
svelato a tempo opportuno e tu esulterai di gioia nel vedere tutto come avevi
desiderato, anzi, che trascende ogni tuo desiderio e di molto.
Venite
a Me tutti, figli benedetti, vi voglio colmare di letizia, perché Dio vi vuole
dare un anticipo
di
quella che godrete in conclusione.
Vi
accarezzo, ad uno ad uno. Vi stringo al Mio Cuore; vi
dono il Mio Amore.
Maria
Santissima