Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.06.95

 

 

DonateMi ogni istante della vostra vita, Io, Io, Dio, vi darò la più grande Felicità. Vivete per Me ed Io vi accoglierò nel Mio Seno, per un tempo senza tempo. e godrete le più grandi Delizie. Vedrete il Mio Volto e sarete pienamente appagati: voi in Me, Io in voi, per sempre.

 

 

Piccola Mia sposa, l’uomo deve giungere a capire che solo donandosi a Me può raggiungere la massima Felicità. È assai pericoloso vagare per le vie del mondo in cerca di esperienze sempre nuove! L’uomo che agisce in tal modo cerca la sua rovina; mentre vaga di qui e di là, spreca il Dono preziosissimo del tempo, cerca ciò che mai troverà fuori di Me: anche se la sua vita dovesse prolungarsi all’infinito, mai riuscirebbe ad essere appagato.

Io ho messo nel cuore di ogni uomo un anelito che porta a Me: bisogna seguire questa via! In tal modo si cominciano a gustare le Mie Dolcezze, poco per volta, con un processo però che, una volta iniziato, non avrà più termine.

Tu Mi chiedi: “Mio adorato Gesù, l’uomo, quando ha visto Te, si sente pienamente soddisfatto: nella contemplazione del Tuo Volto c’è la massima felicità”.

È così, piccola Mia, il processo non è statico, ma dinamico. In Me c’è Tutto. L’uomo mai finirà di conoscerMi. In Me c’è una miniera inesauribile di Ricchezza tutta da esplorare e godere.

Beato l’uomo che, in questo triste momento della storia, ha scelto il filone giusto! Ha scelto, tra i vari idoli che ogni giorno si affacciano, di rifiutarli, a mano a mano tutti per cercare chi veramente può soddisfare il suo profondo anelito: quello che vibra nel suo cuore.

L’uomo che cerca Me per amore, ascoltando il dolce richiamo del suo cuore, Mi trova. Giunge, allora, anche il momento della grande, indicibile Felicità: Io, Io, Dio, Mi insedio nel suo cuore, metto la Mia Tenda nel suo essere e tutto in lui comincia a rifiorire e a cantare.

Fai conto che nel profondo dell’uomo ci sia il freddo inverno del peccato, il vento gelido della colpa: tutto è brullo; tutto è squallido; tutto è triste. Questa situazione sconcerta l’anima che, creata da Dio, cerca Dio; vuole Dio; brama Dio.

Ecco, nella mente un raggio di luce: si fa strada sempre più: illumina, per un attimo, una realtà tutta diversa, armoniosa, serena; una musica soave si diffonde ovunque. È solo un attimo, ma già la mente ha percepito la presenza di un sentiero che deve condurre alla diversa realtà.

A questo punto, Io offro un Raggio speciale della Mia Tenerezza. L’anima sente la Dolcezza e si avvicina sempre di più alla Fonte dalla quale si è sprigionato il caldo Raggio: comincia, quindi, ad avere disgusto del suo peccato, vuole liberarsene; la tensione è sempre maggiore. Io l’attiro, come una potente calamita: l’anima Mi cerca con ardore sempre crescente; Io Mi offro con Forza Soave. Quando l’anima ha capito, Mi viene incontro gioiosa e non Mi lascia più. Io, Io, Dio, solo questo desidero. L’anima chiede, supplica, implora; vola continuamente verso di Me per chiederMi di prendere stabile dimora in essa. Io, Io, Dio, gioiosamente, le vado incontro! Da questo istante quest’anima Mi appartiene; ma l’anima è calata in un corpo. Io potentemente entro in quel corpo: voglio abitare in esso. Ogni cellula Mi vuole, riconosce il suo Creatore; esulta, Mi chiama: “Signore vieni in me”. Io prendo possesso di tutto l’essere.

Amata sposa, tu un giorno facesti questa preghiera: “Mio Gesù, mio adorato Gesù, io ho ordinato a tutte le mie cellule, a tutti gli atomi che compongono il mio essere, di adorarTi in ogni momento”. Quando tu ti sei rivolta al tuo essere, imponendo ad ogni parte di adorarMi in ogni attimo, già Io, Io, Dio, ne avevo preso pieno possesso e tu ne hai avuto in tal modo piena coscienza. In ogni cellula del tuo essere c’è, quindi, l’indicibile gioia di appartenerMi. L’uomo, che si trova in questa condizione, è già unito al suo Creatore: partito da Lui, è già tornato a Lui, prima che sia avvenuto il distacco dell’anima dal corpo. Anima e corpo, ancora uniti sulla terra dei viventi, cantano insieme per la felicità di essere stati plasmati dalle Mie Mani, redenti dal Mio Sangue, permeati del Mio Spirito. Splendida sorte questa! Splendida condizione! Cosa manca a chi appartiene a Dio? Quale condizione è comparabile a questa? È la felicità totale, perché c’è la coscienza di essere entrati in possesso della più grande Ricchezza. Cosa sono i beni della terra

tutti riuniti, in confronto a questa?

Piccolo, amato giglio che già orni il Mio Giardino, vorrei mettere accanto a te altri tuoi simili! Vorrei che tutti gli uomini giungessero, in questo breve lasso di tempo, alla tua condizione, perché il Mio Obiettivo è di avere un Giardino ricchissimo di gigli splendidi sui quali far scendere ogni giorno la Mia Rugiada. Amata, ancora non è così: gli uomini, che Io chiamo, passano avanti, senza darMi risposta; alcuni, addirittura, si turano le orecchie per non sentire la Mia Voce. Voglio essere al Mio Ritorno, ormai imminente, il Re di un grande popolo, ma la risposta alla Mia Chiamata è assai scarsa!

Ciò Mi addolora, non poco! Ma Io sono Dio, posso far nascere uomini anche dalle pietre. Il popolo numeroso, che voglio, avrò; ma non trasformerò le pietre, uscirà dai Miei gigli diletti. Unirò giglio con giglio ed otterrò una stirpe santa e benedetta che regnerà sulla terra a lungo e Mi darà gioia. Tutto questo sto per fare.

Non crucciarti, Mia sposa, per ogni fratello che non risponde al Mio Invito. Non si rattristi il tuo cuore, se vedi che non sono amato, mentre tu vorresti che ogni lingua proclamasse la Mia Lode ed ogni cuore bruciasse in petto d’amore per Me. Io voglio che ogni uomo sia libero di scegliere; Io opererò di conseguenza.

Il nuovo giorno si annuncia già all’orizzonte. Guarda il Cielo, Mia amata sposa. Guardalo, felice, mentre stai abbracciata a Me, al tuo Dio che tutto ti dona e che tutto voleva offrire anche agli altri.

Per te questa sarà un’altra grande giornata d’amore, ne farai una meravigliosa catena che ti offrirà sempre più felicità. Vieni a Me sempre più vicina! Non ci separeremo mai, perché tu sei in Me ed Io vivo in te: ho preso pieno possesso del tuo essere. Per questo motivo ti ho creata, redenta, inondata dal Mio Amore.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.06.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Amati, figli benedetti che Io stringo a Me, le forze del male si stanno scatenando con estrema violenza. Il maligno vuole distruggere ogni cosa e ci ha messo tutto l’impegno per riuscire nel suo intento: penetra nei cuori degli uomini e li rende gelidi e crudeli; penetra nelle menti e li allontana sempre più dal Bene. Agisce dovunque con massima violenza, ma vi ricordo che egli nulla può lì dove domina Dio, più ottiene dove c’è più lontananza dalla Fonte Suprema del Bene.

Già in passato, avevo avvertito i Miei figli, dicendo loro che le forze si sarebbero scatenate sempre di più. Questo è il tempo descritto e preannunciato da tutti i grandi profeti; è tempo conclusivo che preannuncia la nuova vita sulla terra, completamente rinnovata dalla Potenza Divina. Non c’è quindi da stupirsi, se le forze negative si scatenano sempre più terribilmente: cadono colpevoli, cadono innocenti; tremano i cardini della terra per l’impeto della malizia che ha rotto tutti gli argini.

A te, piccola Mia, non devo spiegarlo, perché già hai capito che tutto ciò avviene col consenso Divino. Se Dio dicesse: “No”, nulla potrebbe avvenire; ma il Grande Signore ha il Suo grande Progetto: il male ha toccato il fondo, ma da questo Egli ricaverà un’era storica, mai vissuta dall’uomo sulla terra.

Qualcuno dirà: “Mai, in passato, è avvenuto ciò che ora sta avvenendo. Il gioco del serpente maledetto è continuo e sottile, arriva a conquistare masse e popoli interi: il male perde i suoi contorni e non si riconosce più per tale. Il mondo geme nell’agonia, ma si illude di essere vittorioso; soffre terribilmente, ma alza la testa con superbia contro le Leggi Sante: una dopo l’altra, vengono calpestate e contraddette. Cosa deve accadere che ancora non sia accaduto?”

Ci sarà ancora il “grande sacrilegio”, poi l’abisso del male sarà toccato.

Questa è la realtà di questi tempi, ma lo Spirito sta già operando nel profondo; alcuni cuori sono infuocati, come mai prima: un popolo santo è nato da un popolo perverso; le sue radici sono profonde e stabili. Questo popolo, per ora, vive confuso nell’altro. Seme di Dio assieme al seme di malizia: vivono fianco a fianco; ma l’uno conduce un’esistenza assai difforme dall’altro.

Sono vicini in apparenza, ma vivono in due mondi differenti: si vedono, ma sono infinitamente distanti gli uni dagli altri; si sentono, ma l’uno non ha orecchi per l’altro.

Quale babele ha permesso Dio! All’apparenza, pare un momento senza sbocco, una società senza futuro, un problema senza soluzione; ma ciò che è vero per l’uomo, non è valido per Dio.

C’è forse nodo che sia insolubile per Lui? C’è forse problema di qualche complessità davanti alla Sua Potenza? Egli Tutto è, tutto può: tutto farà al momento da Lui deciso.

Troverà i figli zelanti, attivi nella loro opera; troverà gli oziosi, abbandonati al loro ozio; troverà i maliziosi, immersi nelle loro trame; ciascuno sarà al posto che ora occupa, col pensiero che ora ha, col cuore che in questo momento palpita nel suo petto. Beati quelli che hanno perseverato nel Bene e non si sono fatti minimamente influenzare dalle sottili arti del male! Beato chi ha ascoltato le Parole di Dio e le ha messe in pratica ed ha insegnato anche agli altri a fare altrettanto! Quanti bei fiori avrà da offrire al suo Dio! Quanta felicità potrà godere assieme ai fratelli suoi simili!

Le guerre cesseranno come per incanto. Si parlerà solo di pace, di amore, di notizie liete, di cose grandiose avvenute qui e lì, di apparizioni Divine in ogni angolo della terra. Il cuore dei fedeli esulterà, perché ciascuno dirà a stesso: “Ciò che la Mamma ha annunciato sta accadendo. Io ho sentito questo, io ho visto con i miei occhi quest’altra meraviglia: la Divinità si rende visibile e sensibile. Che gioia! Che esultanza: cose mai accadute prima, in modo così frequente!”

Proseguite sereni e date a Dio tutto il vostro amore. Egli merita i doni più splendidi, ma quello che più gradisce è quello della vostra vita donata a Lui. AdoriamoLo insieme, uniti ed esultanti.

 

                                                                                              Maria Santissima