Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.07.95

 

 

Abbiate fiducia in Me, eletti; attendete con gioia il Mio giorno grandioso. Con pazienza sopportate i sacrifici; con amore serviteMi. Non chiedete quando avverrà. Il giorno è vicino; esultate di gioia! Vengo a voi a passo svelto per donarvi tutto. AmateMi. Il vostro amore Mi dà gioia.

 

 

Sposa amata, ieri, ti ho stretta a Me in modo speciale: ho voluto togliere dal tuo cuore un po’ di tristezza che, spesso, in questi ultimi giorni si annida. Non temere, amata: nulla accade in te che non abbia un preciso significato. Per i Miei c’è sempre un trattamento speciale.

M’hai chiesto Grazia per un’anima assai lontana: sto già operando, diletta del Mio Cuore, con Mano potente sto agendo su di essa, ma la volontà è assai fiacca e la mente molto confusa. Avrà molte occasioni di ravvedimento, ma la sua scelta deve essere libera. Ha molto; ha più delle altre, colga l’occasione che le viene offerta! Le vie sono aperte, gli ostacoli rimossi, ma il cuore è granitico; più di ciò, che già opero, non posso fare. Prosegui, come già tu fai, e non crucciarti per nulla; voglio salvare. Il Mio Amore vuole per Sé ogni anima, ma non toglierò mai a nessuno la libertà: la scelta deve rimanere libera.

Ogni uomo, in questo momento, si trova ad una svolta. Sono vicino ai Miei per sostenerli, consolarli, far sentire loro il Mio grande Amore; sono accanto ai lontani per sollecitarli a tornare a Me che li attendo a Braccia aperte; sono vicino agli indifferenti per farli svegliare dal loro torpore di morte; sono vicino anche ai tiepidi, che cerco di riscaldare col Mio Infinito Amore.

Tu Mi chiedi: “Mio Gesù quali sono le risposte dei miei fratelli a tanta sollecitudine?”

I Miei amici, voi, Mi date gioia e consolate il Mio Cuore continuamente trafitto. I lontani rimangono in gran parte tali, attendono eventi strepitosi, attendono miracoli grandiosi; attendono segni portentosi che non avverranno; invero, non hanno voglia di cambiare, perché non vogliono staccarsi dalle sollecitazioni del mondo che sono molte e per loro assai allettanti. Mi dànno tanto dolore!

Gli indifferenti Mi trafiggono in modo particolare perché, pur essendo uomini con intelletto e volontà, si comportano come bruti che non sono padroni delle loro scelte. Non ti parlo dei tiepidi che Mi fanno disgusto: Mi dànno poco, quasi niente, e sono convinti di offrirMi anche troppo. Il dragone li insidia in modo speciale, perché ha capito la loro grande debolezza. Queste categorie sono a grande rischio, tranne la prima, che ho già racchiuso nel Rifugio sicuro del Mio Cuore.

Cerco amore tra gli uomini, ma essi non Me ne vogliono donare neppure una briciola; cerco obbedienza alle Mie Leggi, ma vengono violate continuamente da quelli che dovrebbero rispettarLe per primi. Un giorno dissi: guai agli scandali; colui che dà scandalo meglio farebbe a legarsi una macina al collo e gettarsi in mare! Oggi, quanti sono in tali condizioni? Operano il male con tale disinvoltura da essere addirittura orgogliosi: hanno messo a tacere la loro coscienza. L’esempio che dànno trascina altre anime al male ed essi ne sono responsabili; passeranno attraverso la rete sottilissima della Mia Giustizia! Chi si salverà? Se chiederò conto anche di una sola parola pronunciata insensatamente, quale sorte si preparano costoro? Ora, non pensano abbastanza, non riflettono sufficientemente; poi, che faranno, quando piomberò su di loro, non più come Dio amoroso, comprensivo, Misericordioso, ma come Dio terribile, rigorosissimo, Giusto?

Piccola Mia sposa, che stringo con Gioia a Me, come sarà triste la sorte di quelli che ancora non fanno alcun passo verso la fede! Essa, certo, è un Mio Dono, un Mio grandissimo Dono, ma non posso offrirlo a chi non lo cerca, non lo chiede, non lo desidera.

Leggo, nel tuo pensiero, la domanda: “Come è possibile che un uomo, un essere ragionevole, fatto ad Immagine e Somiglianza di Dio, non chieda ciò che è così decisivo per la propria vita?”

Amata, oggi, tanti sono gli insipienti che, troppo presi dalle cose del mondo, trascurano l’unica cosa che veramente serve. Chi non chiede non ha. Chi non cerca non trova. Chi non bussa non potrà entrare. Così è; così sarà, fino alla fine.

Non voglio vedere angoscia in te, Mia diletta, per l’insensatezza che vedi aumentare intorno; voglio che tu sia felice e nella gioia. Tu continua a servirMi; al resto penso tutto Io, Io, Dio. Non temere! Se Io non converto, invano vi affaticate. Se Io non costruisco, ogni fatica è inutile a tal

fine; ma, nel caso vostro, rimane il merito, il grande merito di aver operato per Me, donato a Me il vostro impegno: non è cosa da poco, ma dono assai gradito.

Quando ciascuno ha fatto la sua parte, pago e felice si raccolga nel Mio Cuore per ritemprare le forze. Non preoccupatevi di portare l’intero Universo sulle vostre spalle; fate solo ciò che vi chiedo. Non permettete al dragone di rapirvi la gioia del cuore con mille preoccupazioni per il presente, per il futuro, per voi, per gli altri. Siate come Maria che ascoltava solo la Mia Parola e si beava nell’estasi di godere della Mia Presenza e del Mio Cibo Spirituale.

Piccola Mia sposa che voglio fare tanto felice, ricordati che hai il più grande Dono; è giusto che il tuo cuore esulti in ogni istante della tua vita. Il dragone è terribilmente geloso: ti prospetta un futuro di grandi difficoltà per te e per gli altri; ti suggerisce che il Mio Ritorno ci sarà, ma lontano, lontano. Cerca di rimuovere da te la grande Gioia che Io ti dono.

Riguardo ai fratelli, ti mostra le situazioni insuperabili, le tue fatiche vane. Ricordati che egli non può fare di più, opera, però, al massimo delle sue possibilità.

Io, Io, Gesù, ti dono la gioia continua della Mia Presenza accanto a te, della Mia Parola Viva e giornaliera. Hai tutto. Hai tutto, diletta: per te il Paradiso è sceso già sulla terra. Non permettere a nessuno di ghermire neppure una stilla, una minima stilla della tua felicità. Io te la dono in grande abbondanza; tu offrila ai fratelli, ogni giorno, mostrandoti sempre lieta. La tua speranza è fondata su basi granitiche, sulla Roccia saldissima del Mio Amore eterno e Fedele; fallo capire a tutti. La grande gioia del tuo cuore non tenerla chiusa in esso, ma espandila, come faccio Io, Io, Dio. Divieni sempre più simile al tuo Gesù!

Vuoi obbedirMi, piccola Mia? Tu ti chiedi perché ti dico questo, oggi. Il motivo c’è: in questi giorni trascorsi hai riversato troppa tristezza nei cuori; non hai dato tanta gioia, quanta volevo che dessi. Da ora in poi e per sempre dona la Gioia e l’Amore che Io ti offro, tanta Gioia e tanto Amore; ognuno capisca da questo che sei un Mio strumento, plasmato dalle Mie Mani e obbediente al Mio Volere che è quello di irradiare solo gioia, felicità, amore, pace; mai dolore, tristezza, delusione.

Anche oggi, sali con Me nel Regno della grande Armonia: ti faccio sentire il canto degli angeli. Essi innalzano a Me inni di gloria e di adorazione, continuamente; senti che Armonia sublime! Se Io non fossi con te, non potresti resistere a tanta bellezza e soavità, ma Io ti do l’energia che ti serve. Bèati di questo spettacolo sublime; riempiti lo spirito di questa armonia e sii felice! Attendi, nella gioia, il Mio giorno.

Rimani nel Mio Cuore ancora un poco, riempiti di ogni Mia Delizia e portala, come Mio Dono, ai fratelli così poveri e soli!

Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.07.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli, anche quest’oggi vengo da voi piena di Gioia. Non siate tristi. Il mondo, è vero, fa ogni cosa per togliervi l’esultanza dal cuore, ma voi avete vinto il mondo, perché avete scelto Cristo, il Vincitore. Passano i giorni, a voi sembra con lentezza, perché vi si chiede qualche sacrificio, ma non è così! Scorrono con rapidità e vi dànno molte occasioni per servire il Signore e voi vedete di non perderne alcuna.

Talora, pensate che potreste fare questo o quello per evadere; poi, la mente torna sulla vita attuale: vi viene concesso tutto ciò che occorre per essere completamente di Dio. Potete donare molto, oggi, perché questo è ciò che vi si richiede, con molta Dolcezza, da Gesù.

Nessuno è costretto. Nessuno di voi è costretto a fare ciò che sta facendo, ma il cuore, che sente un immenso amore per Dio, vi suggerisce di darGli di più, in un mondo nel quale a Lui viene negato anche lo strettamente necessario.

Capite bene per Chi vi state sacrificando: per la gloria umana? No; per aumentare la vostra ricchezza? No; per motivi futili del mondo? No. Fate solo per il Signore, per Gesù Che vi è passato vicino e vi ha sussurrato all’orecchio: “Vuoi seguirMi, Mia amata creatura? Vuoi rinunciare a tutto il superfluo, volontariamente, per Me?” Voi L’avete guardato negli Occhi con la vista del cuore; avete osservato quello Sguardo Dolcissimo e maestoso: la risposta è stata immediata: “Gesù, nessun sacrificio è troppo per seguire Te, per servire Te, per amare totalmente Te”. Ebbene, con questa scelta avete rinunciato ai doni del mondo per accogliere solo quelli di Dio che non sono certo solo Gioia, comodità, Delizie del Suo Amore, ma anche sacrifici, delusioni, rinunce di ogni genere e talora apparente Silenzio di Dio.

Ora, sentite caldo il Suo Abbraccio; vi può essere un momento in cui vi sentite soli, tanto soli, con i vostri problemi, sacrifici, rinunce e delusioni. Proprio allora, la mente, il cuore, la volontà devono unirsi per adorarLo e glorificare il Suo Nome: questo è ciò che Egli chiede in quel momento di prova e silenzio. Quanto più le cose divengono difficili, tanto più il vostro canto deve salire alto verso il Cielo; più dura è la prova, maggiore la gloria che date a Dio con la vostra fiducia eroica, con la speranza al di là di ogni speranza, con la gioia del cuore tra tanta mestizia.

Cantate, amati! Cantate col vostro cuore! Cantate gli inni di lode e gloria che esso vi suggerisce, perché sono infinite le Meraviglie che opera ogni giorno. Chi Lo ama veramente non finirà mai di gustarle. Oggi, la Mia piccola bambina parlava della vacanza, della nostalgia del luogo natìo, delle cose belle, che potrebbe gustare, alle quali spontaneamente rinuncia per servire in modo più completo il suo Gesù. A te, figlia, Io dico: nel tuo impegno così attivo, nel tuo servizio così zelante, nel tuo amore così totale provi le gioie più grandi, più pure, più sublimi che in nessuna vacanza nei luoghi più belli della terra potresti gustare. Gesù ricambia sempre con grande generosità, non occorre aspettare il giorno di paga per constatare; offre continui premi meravigliosi che bisogna però saper vedere, capire, apprezzare. Tu li vedi, li capisci, li apprezzi, perché ti è stata concessa la Luce sufficiente; quindi, diletta figlia, che non distogli lo sguardo neppure per un attimo da Noi, esulta e gioisci: in Dio tutto è presente. Puoi essere pienamente soddisfatta. Lascia che inseguano le vanità gli uomini di questo mondo di vanità; possiedi la più grande Ricchezza che soddisfa pienamente. Altro non serve, non aumenterebbe la tua gioia, ma te la carpirebbe.

La conclusione del Mio Discorso è questa: sii felice. Siate felici, sin da ora: nulla vi manca; tutto possedete quello che gli altri continuano ad inseguire senza trovare mai, perché imboccano i sentieri sbagliati che si aprono pieni di delizie e proseguono fra spine e rovi, conducendo alla rovina completa. Ripeto: esultate e rallegratevi, perché in voi il Regno di Dio è già sceso e dimora nel vostro essere!

Vi amo. Vi amo tanto.

 

                                                                                              Maria Santissima