Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.09.95

 

 

Rallegratevi e gioite nel Mio Amore, eletti: le pene presenti sono la strada per la gloria futura; il tormento quotidiano è la moneta sonante per entrare nel Mio Regno. Beati voi che soffrite, perché sarete consolati! Parlo, eletti, della vostra sofferenza che è dolore per il peccato, per il grande peccato del mondo, per il tradimento verso di Me. Questo vostro dolore è santo: più acuto diviene, più in alto vi conduce. Rallegratevi, molto, per ogni giorno che vi concedo: non passa invano il tempo; non passa senza aver portato a Me i vostri meriti: neppure uno sarà scordato al momento del Giudizio! I vostri meriti saranno la corona di gloria che Io, Io, Dio, metterò sul vostro capo. Ancora un poco, eletti, ancora poco poco e vivrete solo nella gioia: non più pianto, non più tormento, non più squallore e desolazione, ma esultanza eterna.

 

 

Sposa amata, questi sono giorni di grande gioia, anche se intorno c’è tanta mestizia: il pianto si muterà in gaudio. Senza questa fase preparatoria, nulla potrebbe giungere a compimento. Ogni opera deve essere iniziata per concludersi. Guai, ti dico, guai per coloro che non Mi hanno permesso di preparare le fondamenta nel loro cuore! Lo sai, diletta, senza fondamenta, non si regge una casa; non si può porre un tetto, se prima non si sono ben scavate le basi. Oggi, sto per porre il tetto ad ogni costruzione che ho innalzato: sto concludendo il lavoro fatto per costruire e ultimare un mondo tutto diverso dal precedente; una città, tutta speciale, che abbraccia tutto il mondo: le abitazioni le hanno progettate non menti d’uomo, ma la Mia Mente Divina; le strade le ho preparate Io, Io in Persona. Infinite le meraviglie contenute in essa! Nessuna di esse è nota all’uomo, perché Io tengo nascoste queste cose e le rivelerò solo al momento opportuno.

Preparata la città che abbraccia l’intero Universo, chiamo gli abitanti che sono destinati a popolarla, a riempirla di canti e di amore. Sto, infatti, in questo momento, mettendo insieme la nuova popolazione. Perché, tu Mi chiedi, si parla di nuova popolazione? Ti rispondo che la vecchia non esisterà più: un mondo nuovo ho preparato, diverso dal precedente, fatto di germogli, appena spuntati, che porteranno frutti prelibati. Ho cercato frutti tra gli alberi esistenti, ma ho trovato solo foglie secche e rami spogli. Non Mi sono perso d’animo; ho alzato il Capo con Potenza ed ho detto a Me Stesso: a che servono queste foglie, a che questi rami secchi? Io volevo frutti da gustare, invece, ho trovato solo rami e foglie da bruciare! Come agirò? Cosa farò? Ho acceso un grandissimo fuoco, immenso, divoratore, la fiamma non si estingue né giorno né notte: in esso getterò ciò che non serve.

Tu Mi dici: “Mio Gesù, di questo passo, la terra resterà una landa deserta, priva di vita!”

Non ti preoccupare, diletta, non rattristarti, su alcune piante che Io lascerò in vita sono nati dei germogli nuovi, apparentemente simili ad ogni altro germoglio, ma, invece, completamente differenti: le foglie saranno diverse, i fiori profumati di un profumo tutto speciale, i frutti saranno come Io li desidero e quanti Io ne desidero. All’uomo ho dato facoltà di agire a modo suo; per secoli e millenni ha programmato e dominato la terra, gli ho lasciato un bel giardino fiorito con ruscelli d’acqua limpida sotto un Cielo cristallino, ora vedo una landa deserta e squallida, sotto un Cielo cupo e nebbioso. Gli alberi producevano frutti squisiti; ora solo spine dànno, spine e rovi!

Che ne ha fatto del Mio bel giardino, dove sono finite le meraviglie in esso contenute? Cosa devo dire della Mia Creazione, dopo tanto tempo di affidamento all’uomo? La risposta trovala tu, diletta sposa, dopo aver constatato ciò che accade intorno. Quale disastro, quale scempio c’è dovunque! Non soddisfatto, l’uomo continua a fare progetti non di costruzione, ma di distruzione, non di vita, ma di morte, non secondo la Mia Volontà, ma contro la Mia Volontà! Ebbene, tu hai già capito quello che Io farò adesso, lo hai compreso, perché te l’ho spiegato, parlandoti, come un padre parla al figlio attento e docile al suo volere: come un architetto, che vuole restaurare un vecchio palazzo, ormai in rovina, prima deve abbattere i muri pericolanti, la porta cadente, tutto ciò che non serve, poi, spianata ogni cosa e liberato il terreno dalle macerie inutili, può accingersi finalmente ad erigere i nuovi pilastri portanti; così farò Io. In breve tempo demolirò tutto e farò tutto nuovo, palazzo e giardino, recinzioni e strade. In un baleno opererò tutto questo, nel tempo di un respiro, perché non sono uomo che deve procedere con lentezza e tra infiniti ostacoli, sono Dio ed opero in un giorno ciò che l’uomo non riesce a fare neppure in mille anni.

Ecco perché dico, continuamente, ai Miei eletti che ascoltano le Mie Parole e vivono le Mie Leggi: non abbiate paura, se vedete il mondo crollare; se sentite la terra tremare; se il Cielo è cupo ed attraversato da folgori che incutono terrore: non è un caso incontrollabile, ma una situazione voluta da Dio. Tutto deve mutare, tutto sta mutando, per Sua Volontà.

Qualcuno Mi dice: “Signore, in simile sconvolgimento, come potrà sopravvivere qualche vivente?

Chi si salverà?” Vi dico che si salverà chi ha da salvarsi; sopravviverà chi ha da sopravvivere. Nulla è impossibile a Me: non trovo alcun ostacolo sul Mio Cammino.

Mi si chiede: “Signore, l’azione del maligno non è di grande e tremendo ostacolo? Agisce con forza sui Tuoi figli e li induce a ribellarsi a Te.” Ciò avviene, perché Io permetto: nel Mio Regno si entra per i meriti acquisiti, non per dono gratuito! Quando l’ultimo sarà entrato, il dragone sarà esautorato di ogni potere e tornerà a vivere, sprofondato nell’abisso di disperazione e fuoco dal quale è uscito!

Sposa amata, non stancare la tua mente in pensieri che non ti competono: immergiti nel Mio Amore e attendi con la gioia del cuore il compimento di tutti i fatti. Attendi e gioisci.

Ora vieni a vivere qualche istante, in cui ti vengono concessi la gioia che desideri e l’amore che nemmeno tu puoi immaginare; cogli questi frutti prelibati con le tue stesse mani e gustali con gioia, perché Io, Io, Dio, te li concedo, prima del tempo.

Procedi, con pace, nel tuo cammino; porta avanti la tua missione. Compi, in ogni momento, la Mia Volontà!

Ti amo.

 

                                                                                               Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.09.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli del Mio Cuore, figli che amo tanto, questo è il tempo della gioia per voi, della gioia, anche se avete gli occhi pieni di lacrime; della gioia, anche se intorno c’è tanto tormento; della gioia, anche se il dragone ringhia e vi fa paura.

Chi vi può togliere la felicità di possedere Dio, nel vostro cuore, in maniera stabile? Voi camminate ed Egli cammina con voi; voi operate ed Egli segue il vostro lavoro; voi pregate ed Egli vi prende tra le Sue Braccia. Quando soffrite, Egli vi tiene stretti a Sé: sempre sta con ciascuno di voi. Come si può non essere gioiosi in questa stupenda condizione?

Il dolore non manca; durerà – questo lo sapete – fino alla Venuta di Gesù, ma è dolore santo che vi unisce ancora di più a Lui; perché grande è la vostra sofferenza nel vedere che il vostro Signore non è amato, viene tradito in continuazione, anche da coloro che hanno scelto di consacrarsi a Lui. Vi dico, piccoli Miei che il prossimo futuro vi vedrà affranti, proprio per questo: nel constatare che le deviazioni più evidenti si avranno proprio tra i figli più vicini all’Altare di Dio! Soffrirete per Gesù. Soffrirete con Gesù. Godrete con Lui, però, quando verrà nella Gloria: c’è solo da pazientare un poco.

Piccola figlia, in questi giorni ho parlato ai cuori di molti grandi della terra; li ho esortati a volgere le loro azioni al servizio di Dio, subito, prima che la Sua Giustizia li investa. Qualcuno, per un attimo, ha riflettuto; il suo cuore non è rimasto del tutto insensibile, ma la volontà è debole, l’attrazione verso i beni terreni è grande, lo spazio concesso al dragone non è poco. Sono combattuti tra due forze opposte: una che li attrae verso Dio, l’altra che li vuole distogliere. Tu Mi chiedi: “Mamma Santissima, cosa possiamo fare per costoro? Come aiutarli? Come farli decidere per Dio?”

Non si può che pregare, supplicare l’Altissimo perché li avvolga continuamente con la Sua Misericordia e non li lasci nel buio. Se tutti gli uomini cogliessero questo breve tempo, così propizio, se capissero quanto è importante volgersi a Dio e lasciare alle spalle le vanità!

Parlando con un’anima, ieri dicesti: “Vedo tanta ira nei cuori, tanta discordia, tanto malcontento negli uomini: veramente le forze del male stanno prevalendo, in molti casi.”

Piccola Mia, tanto può il serpente, perché gli uomini gli dànno spazio; niente potrebbe, se essi non si volgessero a lui per consiglio, per guida. Chi non si nutre del Corpo Santo di Dio, chi non frequenta i Santissimi Sacramenti, chi vive nell’ignoranza e nella indifferenza è come colui che sta giorni e giorni senza prendere cibo: deperisce sempre più, fino a morire, pur avendo una bella tavola imbandita vicino. Qualcuno dirà: “Questo è uno stolto. Questo è proprio un insensato”. Così è, figlia amata; ma chi agisce in tal modo non si accorge del male che fa, se prima non arriva all’orlo dell’abisso: quando sta per caderci dentro, allora, si affretta a comprendere; si sforza di afferrare, con la mente, tutte le cose. Di persone in questa situazione ce ne sono parecchie: hanno una volontà assai debole; lasciano che le cose abbiano il sopravvento su di loro e non viceversa.

Proprio in questi giorni, Mi affretto a raggiungere il loro cuore; non voglio spaventarli, ma vorrei che capissero, subito, la gravità della situazione. Vi chiedo di starMi vicini. Vi chiedo di mettere, tutti insieme, le vostre preghiere per raggiungere questo obiettivo: con voi molto posso!

Tu Mi dici: “Mamma Santissima, non avrei mai creduto, così povera, umile creatura, insieme ad altre così simili a me, di potere tanto!”

La preghiera, fatta bene, può smuovere le montagne, ottenere i miracoli più strepitosi: Dio molto concede a chi molto Gli offre!

Figli, uniti, insieme, salviamo il mondo!

                                                                                  Ti amo - vi amo.

 

                                                                                              Maria Santissima