Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.09.95

 

 

Gioite, eletti, il cuore esulti in ogni istante in Me: grandi e meravigliosi Doni sto per farvi. SiateMi fedeli, non scostatevi dalle Mie Leggi; vivetele con amore. Combattete chi le infrange. Pregate per chi non comprende. Vivete in letizia ogni giorno che vi offro: non sapete quanto importante sia questo tempo che vi offro. Lo è per voi, lo è per il vostro prossimo. Oggi e non domani, subito e non dopo: questo deve essere il vostro programma di vita nel Bene. Ogni fratello faccia altrettanto, colga il momento così breve e fuggitivo per costruirsi un futuro di gioia senza limiti. Guai ai distratti, guai ai pigri, guai ai perdigiorno: ciò che oggi non operano domani non potranno più recuperarlo! Il tempo esaurito non può dare più alcun frutto. Capitelo bene tutti, amati del Mio Cuore, e fatelo comprendere anche agli altri.

 

 

Sposa amata, il tempo fugge e gli uomini non lo utilizzano a dovere: la gran parte di loro lo spreca in inezie, si crea svaghi che non costruiscono nulla. Dicono a sé stessi: “Ho bisogno di riposo. Ho bisogno di distrazione.” Con questo pretesto non mettono a frutto la Grazia, che Io ogni giorno concedo. Passano molto tempo nel lavoro, senza pensare ad altro; passano il resto nel divertimento, senza riflettere sul grande ed importante valore della loro esistenza. Vivono senza capire, muoiono senza aver acquisito meriti, sprecano ciò che dovrebbero tesaurizzare: finiscono nell’abisso, senza nemmeno rendersene pienamente conto. Per questi grandi distratti, per questi grandi stolti sto attendendo ancora un istante: sto aspettando che si scuotano. Non voglio pronunciare sentenze severe, prima di aver concesso tutte le possibilità di salvarsi. Guardo il loro comportamento. Com’è vano il loro modo di vivere: hanno intelligenza, ma proseguono il cammino come se ne fossero privi; vedono i segni, ma non ci fanno caso; sentono i grandi Messaggi che si diffondono da una parte all’altra dell’Universo, ma non ci dànno peso! I loro occhi non vedono, le loro orecchie non sentono ciò che può nutrire il loro spirito.

Tu pensi, diletta Mia, che Io, Io, Dio, possa tollerare questo modo di procedere? Non lo farò più: le Grazie che concedo sono inutilizzate, i Doni che offro immeritati; ritiro quindi le une e gli altri.

Piccola, questo si sappia, questo si tenga sempre presente: Io, Io, Dio, ricolmo ogni uomo dei Miei Doni; meritevole o no, non privo la Mia creatura prediletta mai del Mio Amore, ma, quando vedo che la mente continua a vivere nel torpore, il cuore ad essere gelido, la volontà solo volta a ciò che Mi dispiace, lentamente, ma inesorabilmente, ritiro la Mia Mano, riprendo ciò che è stato goduto immeritatamente. Diletta che vivi nel Mio Cuore, a quanti ora sto per ritirare i Miei Doni! A quanti dovrò negare quelli magnifici, preparati per loro sin dall’origine del mondo!

Pensa, amata, pensa con quale Dolore devo fare ciò. Tutto era pronto, il grande Banchetto completato di ogni Delizia, ma gli invitati non erano degni. Nessuno di loro si è preparato: l’abito non è adeguato, la mente è sviata, il cuore gelido. Come si può in questa condizione accedere? Gli angeli scrutano i volti: chi non è segnato dal Mio Sigillo è indegno, non entrerà, ma sarà lasciato fuori, lì dove potrà piangere e strillare quanto vuole, ma tanto nessuno lo sentirà più!

Molti pensano che questo giorno sia ancora lontano da venire; dicono: “Sto aspettando, sto aspettando, ma il mio Signore tarda. Forse dovranno passare ancora tanti anni; io non voglio continuare a sacrificarmi.”

Vedo nella mente di parecchi questo pensiero, ma a voi non vi sfiori neppure per un istante. È questa una terribile tentazione del maligno che vuole sfruttare l’attimo di stanchezza, il momento della delusione, un istante di abbattimento per aprirsi un varco dal quale passare indisturbato. Sappiate, uomini, sappiatelo perché non finisco mai di ripeterlo, che verrò per ognuno di voi. Conosco i vostri nomi, i vostri pensieri, ho contato i palpiti del vostro essere, so quando entrate e quando uscite; nulla Mi sfugge di ciò che fate, che programmate, che progettate. Vi sorprenderò nel momento che non vi aspettate. Non fatevi cogliere nella insipienza, come avviene molto spesso in questi tempi.

Amata sposa, ogni giorno nuove vite nascono per Mio Volere, molte vite escono, per Mio Volere, dalla schiavitù terrena. È questo il momento tanto temuto dall’uomo che, invece, può divenire un sublime Abbraccio con Me. La paura è conseguenza del peccato di Adamo che ha corrotto profondamente la natura dei viventi. Perché avere tanta paura di tornare a Me? Non sapete uomini, che Io, Io, Dio, aspetto con Amore ogni anima? Voglio stringere al Cuore la Mia creatura, voglio liberarla da ogni giogo e lasciarla finalmente volare sulle vette più alte della felicità. La paura è la terribile eredità del peccato, senza di esso ci sarebbe solo gioia, quella di poterMi finalmente conoscere e possedere.

Piccola Mia, chi mai può capire il Mio Discorso, quale uomo può accettare con letizia la fine della sua vita? Qualcuno Mi risponderà: “Solo uno che non se ne rende conto e va senza credere di andare”. Ad alcuni il Mio Amore concede questa Grazia, ad altri questa condanna: Grazia per colui che ha percorso tutte le strade da Me volute ed ora si accinge a cogliere un abbondante raccolto; condanna per chi ha fatto esattamente il contrario e non gli viene concesso neppure il tempo di dire: “Signore, perdono”. Dico agli uomini di tutto il mondo: sforzatevi di camminare secondo il Mio Volere; anche se presto dovessi chiamarvi a Me, dolce sarà il trapasso, Dolce l’Abbraccio!

Oggi, chiedo alla Mia fedele amica di pregare intensamente per coloro che usciranno dalla vita. Vedi, sposa Mia, ti concedo di vedere al di là di muri e pareti: nei luoghi di sofferenza molti languono e si avviano alla fine, ma non c’è nessuno che supplichi per loro: gli uomini si dànno tanto da fare per il corpo e dimenticano l’anima che è immortale.

Prega, diletta, prega, intensamente! Portati idealmente vicino ad ogni malato ultimale ed aiutalo nella terribile battaglia che deve affrontare, prima di lasciare l’ultimo respiro.

Questo è il compito che oggi il tuo Gesù ti dà da svolgere.

Ora, perché la tua gioia non venga mai meno le Mie Braccia ti portano nel mondo della eterna esultanza. Unisciti ai fratelli che ti attendono, scambiatevi amore, dolcezza. Benedite, insieme, Me Che vi ho creati per la Gioia, vi ho salvati perché poteste goderla pienamente, vi ho ricolmati del Mio Spirito d’Amore.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.09.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Vi amo, piccoli cari, vi stringo al cuore. Gesù vi parla del valore del tempo che vivete, della sua preziosità: non dimenticatela mai questa lezione. Se il mondo continua ad ignorarla, voi – l’avete ben capito – riparate, riparate dove potete. Molto è in vostro potere: avete in mano le chiavi preziose del Cuore di Gesù: Egli vi ama teneramente, vuole elargire la Sua Infinita Misericordia attraverso canali non ostruiti. Vi dico che ce ne sono rimasti ben pochi. Voi siete i più affidabili: non ponete alcun impedimento, anche quando il sacrificio vi parrà davvero grande.

Dio vi permetterà di agire sempre: quando tutto si chiuderà, quando ogni fiume diverrà rigagnolo ed ogni rigagnolo deserto, allora rimarrete sempre voi, canali poco conosciuti che nessuno potrà chiudere, perché Gesù ha deciso di lasciarvi passare la Sua Linfa che, silenziosa, entra nei cuori per finire la trasformazione.

Vi dico queste ultime Parole, perché dove il processo non è incominciato molto difficilmente potrà avere inizio: chi non ha voluto capire prima ben difficilmente capirà dopo, quando ormai il deserto dei cuori non offrirà che arsura. Gesù parla familiarmente ad alcuni, comunica alcune delle Sue Decisioni presenti e future, stringe forte al Cuore i Suoi amati per sostenerli ogni giorno in questa terribile lotta contro il male. La Sua Forza è la vostra forza; ma la vostra forza sia quella dei fratelli che tentano, ma non riescono bene ad alzarsi: aiutateli voi. Gesù ve lo chiede! Gesù lo desidera!

Siate gli occhi per chi vede ancora poco, siate le labbra per chi non riesce a trovare il coraggio di parlare, siate i piedi per chi non si regge bene in piedi: quelli che hanno volontà di riuscire lo faranno, anche per vostra intercessione, con il vostro aiuto.

Oggi la Mia piccola figlia è arsa di zelo in modo speciale nel guidare un’anima più velocemente verso Dio: il cammino da percorrere è ancora lungo, ma bisogna che si accorcino i tempi; il cuore è ancora poco infuocato. La preghiera arrivi lì, dove la parola non riesce.

Per alcuni si avvia il processo di trionfo finale; per altri le cose procedono ancora stentatamente. Ravvivate la volontà, figli cari; infuocate i cuori: Gesù merita qualunque sacrificio, anche quello di alzarsi qualche minuto prima alla mattina per adorarlo più a lungo! Gesù ha pochi fedeli sulla terra, molti che Gli girano il dorso e Lo flagellano con i propri peccati.

Capovolgete la situazione lì, dove potete, aiutate i fratelli ad entrare attraverso la piccola fessura ancora rimasta aperta: bisogna divenire piccoli piccoli per passarvi, umili quanto più si riesce. Ad altri non sarà più concesso!

Quando camminate per strada, ricordatevi dei fratelli, di quelli che corrono pericolo di restare fuori. Quando svolgete il vostro lavoro, tenete presente questa situazione. Quando respirate, non vi lasci il pensiero. Ovunque siate, abbiate presente la vostra missione. Siate zelanti e fedeli, non abbassate mai la guardia: proprio allora vi potrebbe sfuggire qualcosa!

Offrite anche questo giorno come un magnifico fiore che non finisce mai di aprirsi al suo Signore. DateGli gioia a piene mani; prendetene da Lui che la riverserà a fiumi nel vostro cuore.

Piccola Mia, il mondo Mi delude, il mondo continua a deluderMi: le Mie Parole non sono messe in pratica, non si tramutano in vita! Coloro che ti circondano sono ancora tanto freddi: la tua pena è la Mia Pena! Non rallentare il ritmo della preghiera: sia sempre intensa, totale, anche se talora ti costa più sacrificio, a causa dei vari impegni. Io ti sostengo. Io ti accarezzo. Non ti lascio mai sola.

Prosegui con gioia.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                               Maria Santissima