Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.09.95

 

 

Vengo, amati, che Mi aspettate. Vengo prima nel dolore poi nella Gioia infinita. Vengo vicino ad ogni uomo: voglio invitarlo ad entrare nel Mio Regno, prima che la porta venga chiusa. Voi, che anelate a Me e vivete per servirMi ed adorarMi, non avrete molto da aspettare. Non contate i piccoli sacrifici che fate per Me; l’attesa sia per voi solo un continuo dono d’amore, sia l’offerta del vissuto quotidiano. Io non vi chiedo, amici, i grandi tormenti; oggi voglio da voi poco per poi offrirvi tutto. È il tempo della gioia per chi ha Me nel suo cuore. È tempo di gustare a pieno le Delizie del Mio Amore.

 

 

Sposa Mia, piccola, che vivi in Me, tra breve Mi alzerò, chiuderò la porta e terrò stretti al Cuore solo quelli che già sono dentro. Chi si è troppo attardato non avrà più possibilità di accedere alla Festa che deve incominciare. La Madre Santissima esulta di Gioia ogni volta che vede entrare un altro figlio; ti dico però, diletta, che ne entrano così pochi in questi ultimi tempi, come mai prima. Eppure le Mie Parole attraversano continuamente l’etere. Vi sono tanti canali che le portano, ma il dragone, giocando sulla stoltezza umana, ha creato tanta confusione da far sì che molte fonti vengano poco utilizzate. Chi ha discernimento non lo usa per vagliare e riflettere, ma scarta ciò che dovrebbe tenere con gran cura. Ho dato tanti Doni, ancora non cessano; in alcuni casi resteranno per sempre. Tutti ne dovrebbero fare una buona scorta nel loro cuore per i tempi di carestia, quando tutte le fonti saranno mute, quelle poche restate accessibili solo a chi ha sempre attinto e chiuse agli altri.

Pensa, piccola Mia: prima di ogni grande evento, Io ho dato grandi segni premonitori. Questo è accaduto sempre nella storia dell’Umanità. L’esperienza passata dovrebbe far lezione a quella presente, ma così non è: l’uomo di allora è l’uomo di ora, sempre ribelle, sempre sordo e cieco ai Miei Richiami, ai Miei ammonimenti.

Ciò che accadrà tra breve e già ora si sta preparando, nel silenzio degli ipocriti, non era mai accaduto: l’uomo ha chiamato su di sé una grande rovina; non vuole comprendere, perché i suoi occhi sono ciechi per le cose dello spirito, le orecchie sono sorde alla Mia Voce, che pur parla chiaramente, parla da tempo, da lungo tempo. Che devo dire che già non abbia detto? Che devo fare più di quanto non abbia già fatto? Certo, diletta del Mio Cuore, certo che chi è restato tanto indietro non potrà più ritrovare la via: se anche vedesse Me in Persona, non crederebbe ai suoi occhi; se vedesse i miracoli più grandi non li accetterebbe. Chi è fuori in questo momento particolare della storia umana si è tagliato tutti i ponti alle spalle; ora non sa più dove passare, non ha fiducia in nessuno: né in Me né nel fratello che gli vive vicino.

Tu Mi dici: “Gesù, che fare per costoro, oltre a tenerli ben presenti nella supplica quotidiana davanti al Tuo Altare? Adorato mio Signore, che fare di più?”

Ti dico che oltre a questo nulla si può fare: se parli non ti ascoltano, se gridi si turano le orecchie. Non pensare a loro, piccola Mia; vadano pure per la strada che si sono scelti! Non ti curare più di loro; la loro libertà la godano fino all’ultimo! Avranno ciò che si sono scelti.

Non voglio che venga meno, nemmeno per un attimo, la gioia del cuore. Offrite pure al prossimo i Miei grandi Doni, i Miei infiniti Doni, ma a chi li rifiuta girate il dorso, non aggiungete più neppure una virgola: ciò che non hanno meritato non l’abbiano più!

Vedo anime che brancolano nel buio, eppure hanno una gran fonte di Luce vicino. Vedo anime che stanno correndo verso la rovina, eppure la loro salvezza sarebbe lì, a due passi, vicina, come non mai. Vedo anime nell’angoscia più tremenda, eppure basterebbe un minimo atto di buona volontà per cambiare la loro sorte. Vi dico: guai all’uomo che si rende cieco, per grande stoltezza, guai all’uomo che si fa sordo, per insipienza: mai vedrà, mai sentirà! Mai più!

Amata piccola sposa, ho posto accanto ad ogni distratto un Mio angelo terreno, non ho lasciato solo proprio nessuno: ciascuno che vuole salvarsi può farlo. La malizia, però, acuita sempre di più, chiude la mente alla Luce e costringe l’uomo a strisciare mentre dovrebbe volare.

Tu Mi dici: “Mio adorato Gesù, come è difficile far luce ai fratelli stolti! Sono nell’errore più grave e dicono: “Cosa faccio di male? Certo, mi salvo. Certo, godrò in futuro le più grandi gioie”; nel sentirli si prova una pena profonda e si giunge alla constatazione che nulla resta da fare per loro”.

Amica Mia, se Io, Io, Dio, non entro nel cuore umano, inutili restano le parole; se Io, Io, Dio, non converto, voi potete compiere i più grandi sacrifici per quell’anima, ma essa resta insensibile. Nulla la smuove. Prima, amata sposa, devo arrivare Io, Io, Dio, in ogni cuore, toccarlo col Mio Raggio; solo dopo, diverrà sensibile alle vostre parole ed aperto ai Miei Doni.

Tu Mi dici: “Adorato Gesù, ecco perché a volte si ha l’impressione di parlare con dei sordi ribelli e di rivolgersi a gente senza raziocinio: Tu, Signore amatissimo, non hai toccato ancora quel cuore col Tuo Raggio, quindi, mai risponderà a noi, per quanto ci possiamo affannare.”

È proprio così; quelli che ti manderò incontro saranno solo coloro che già hanno accolto in sé il Mio Seme Santo; per gli altri ogni tua fatica sarebbe inutile, sprecata, vana. Anzi, ti aggiungo questo: non sprecare parole con chi irride e si mostra ribelle; sia silenziosa la preghiera che sale a Me. Per spiegarMi non servono parole: già conosco ogni situazione. Provvederò secondo la necessità; deciderò, secondo la risposta.

Anche oggi ti voglio felice con Me: gusta le Gioie del Cielo, anche se per un breve istante; sopporterai meglio le pene della terra dell’intera giornata. Le anime esultano di gioia, sempre, nel vederti. Il loro splendore aumenta gradatamente per essere accessibile alla tua vista umana. Tutto il tuo essere ne è investito. Esulta, piccola Mia: questo mondo già ti appartiene; supera l’ultimo tratto e poi ci sarai.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.09.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Vivete con gioia questi giorni di attesa. Vivete nella più grande gioia del cuore; se soffrite per servire Gesù, se siete tormentati proprio a causa Sua. Esultate in ogni istante, perché immenso è il vostro merito. Davanti alla sofferenza, subìta per il trionfo del Bene, ogni ricchezza della terra è miseria, è grandissima miseria. Chiedete a Dio il Dono di soffrire per Lui, di patire per Lui: offerta più grande non c’è. Gesù lo ripete: “Beati voi che soffrite per servirMi. Beati voi che siete disprezzati per servirMi. Beati voi che piangete perché il mondo possa ridere nella Gioia pura: grandi sono i vostri meriti davanti a Me! Non sapete quale premio sia pronto per voi.”

Piccoli Miei, vedo che il vostro cuore talora è afflitto, per le grandi miserie umane. Voi dite a voi stessi: “Il mio Adorato sta per venire ed il mondo non cambia. La Mamma del Cielo vuole portare in salvo i propri figli, ma essi non L’ascoltano: si ribellano, si rivoltano. Cosa fare?” Ricorda, piccola amata figlia, la spiegazione data da Gesù: “Se Io, se Io Dio non converto, le vostre parole, pur infuocate che siano, non possono smuovere nessuno. Prima occorre il Mio Raggio; poi, potete accedere voi in quel cuore.”

Certo la Mia diletta figlia non Me la pone questa domanda, perché già conosce tante cose; ma chissà quanti sono pronti a chiederMi: “Mamma, perché tanti cuori continuano a restare serrati e non si aprono alla Luce? Certo, Gesù farà ogni cosa per aprirli. Egli ama infinitamente; vuole salvare, non condannare!”

Rispondo a costoro: Gesù è l’Amore e come Tale si comporta sempre, Egli è l’Amore Eterno ed Infinito che vuole abbracciare ogni uomo. Da parte Sua c’è sempre piena e totale disponibilità, ma nulla può cambiare nel peccatore, se egli non si stacca dal suo peccato, se egli non manifesta pentimento per il male commesso. Oggi molti, che tu vedi rimanere sempre tali e quali, non hanno nessun rammarico per il proprio comportamento, anzi, osano dichiararsi giusti ed alzano il volto verso il Cielo per sfidare Dio! Nessuna umiltà è in loro, ma grande superbia, sconfinata superbia! Come si può pensare che in un simile cuore possa entrare Dio? Sarebbe come andare a vivere in una fossa di serpenti velenosi! Costoro rimangono sempre tali e quali e così resteranno per sempre, se non abbassano la loro superbia e non rivestono i panni della completa umiltà.

Pensate sempre, piccoli amati, a Giuda, il discepolo che Gesù ha tanto amato, Egli conosceva a fondo quel cuore, i Suoi Occhi lo penetravano fin nel profondo del suo essere, ma egli non cambiava: era ladro e continuava ad esserlo; Gesù sapeva ogni cosa, ma non gli tolse mai la cassa, lo lasciò fare fino all’ultimo; cosa non fece il Divino Maestro per salvarlo!

Egli, sempre superbo, non voleva cambiare, non volle mai umiliarsi, neppure in ultimo, quando aveva già consumato il più grande tradimento. Grande rovina è la superbia, la più grande rovina per le anime!

Figli, amati figli, siate umili, rivestitevi di umiltà: sarete grandi agli Occhi di Dio. Non siate mai troppo sicuri di voi stessi; dite sempre così: “Gesù, adorato Gesù, non distogliere mai gli Occhi da me che sono piccolo piccolo, debole, fragile. Guidami, Amore Infinito, in ogni azione; se Tu per un attimo distogliessi da me lo Sguardo, io sarei perso, perché da solo non so fare nulla. Tienimi ben stretto a Te, Santissimo; solo così sarò salvo!” Ripetete spesso questa preghiera: Egli, dal Cuore Dolcissimo, vi porterà ad occupare il meraviglioso posto che vi ha già preparato!

Oggi, uniamo, come sempre, i nostri cuori, le nostre voci, ed adoriamo con tutta l’anima Dio, Grande, Infinito, Potente, amorosissimo Che opera sempre Meraviglie per chi L’ama.

Ripetiamo insieme: “Ti adoro, Gesù! Ti adoro, Gesù! Ti adoro, Gesù!

 

                                                                                              Maria Santissima