29.09.95
Sposa
amata, cambiano i giorni, passano le ore, i minuti, gli istanti: giorni
preziosissimi, ore preziosissime, istanti unici, ma nulla muta. Volgo il Mio
Sguardo sul mondo intero, abbraccio il Mio Universo e piango; sì, sposa amata,
Io, Dio, piango, per la devastazione dei cuori, per la devastazione delle
menti, per la devastazione della Mia Opera!
Dico
agli uomini: venite da Me, correte a Me. Io voglio aiutarvi. OffriteMi il cuore ed Io lo cambio; offriteMi
la mente ed Io la muto. Io, Io, Dio, opero ogni cosa per voi: voglio salvarvi,
anche se Mi avete tanto offeso! Piccola Mia, chi ascolta le Mie Parole?
Facilito la via per raggiungere la salvezza, rendo più agevole il cammino, ma
chi lo intraprende? Dove sono finiti i pastori che dovevano occuparsi del Mio
gregge? Vedo che son ben pasciuti nelle loro case, pasciuti e spensierati. Le
pecorine belano per il bisogno; il pastore non ascolta, non se ne cura, aspetta
di stare ancora meglio, di godere ancora di più. Le Mie pecorine si ammalano,
ma chi le cura? Muoiono per l’incuria, ma chi se ne preoccupa? Questa, amata
sposa, la triste scena che in ogni istante si presenta ai Miei Occhi! Non
mancano i pastori che parlano, parlano, parlano assai, ma dicono poco; niente
sentono: parlano e non ascoltano; dialogano con se stessi e non pongono mente a
quello che desidera l’anima che hanno davanti. Questa era la situazione del
passato, quando incominciai a parlarti sensibilmente. Questa è la situazione
attuale, dopo anni di colloquio confidenziale. Cosa è cambiato? Niente! Cosa è
mutato? Nulla! Vedo i Miei piccoli, assetati di Amore Puro e Santo, ma non si
trova chi ne offra. Vedo i Miei piccoli, affamati di Pane Santo, ma non c’è chi
gliene porga.
Come
siete frettolosi, pastori Miei! Quanta fretta avete di liberarvi del vostro
gregge! Non ascoltate, perché le loro necessità non vi interessano; non
guardate, perché i loro occhi vi chiedono e voi non volete dare; se ne vanno
tristi e deluse per il mondo, perché voi le respingete, non le curate. Avete
troppa cura di voi stessi e troppo poca di loro! Non ricordate Chi ve le ha
affidate: vi siete scordati che il vero Pastore sono Io! Ho chiesto di pascerle
per Me, per un poco, fino al Mio Ritorno, Ritorno imminente! Dillo, dillo,
sposa amata, ripetilo con coraggio; non ascoltare le voci che dicono: “Non si
intende il Suo Ritorno reale nelle Scritture; si intende questo o quello o
l’altro ancora”. Vi dico che Mi vedrete apparire. Voi, diletti, fedeli
adoratori, Mi vedrete per primi, poi, Mi vedranno gli altri tutti, anche quelli
che hanno sostenuto le tesi opposte. Per primi, visiterò i Miei diletti che
alzeranno il capo felici, liberi da ogni schiavitù, esultanti di gioia nel
vedere il pieno compimento delle Mie Promesse; poi, andrò dai pastori, che ho
messo in testa al Mio gregge: uno per uno, li visiterò; uno per uno, li
esaminerò; uno per uno, li giudicherò: di tutto Mi dovranno rendere conto! Ti
dico, diletta, che avrà molto da soffrire colui che ha fatto smarrire anche una
sola pecorina, così insignificante ai suoi occhi, preziosissima ai Miei. Vivano
pure nelle loro dimore confortevoli; si dilettino pure delle cose del mondo,
trascurando quelle del Cielo; Io, per un attimo ancora, pazienterò, poi,
piomberò su di loro e li inchioderò nelle loro colpe! Nulla potranno aggiungere
e nulla togliere. Amata sposa, che ti stringi forte a Me, donandoMi
tutto il tuo amore, sento le tue parole che Mi dicono: “Gesù mio adorato, abbi
pietà di questi pastori negligenti! Illumina la loro mente; riempi di carità i
cuori aridi: il mondo con le sue insidie li ha troppo distratti! Offri, Dio
Altissimo, la Tua Luce: essi muteranno ed alcune anime troveranno di nuovo un
pastore ad aspettarle.”
Piccola
sposa, le tue parole Mi piacciono, ma i Miei pastori Mi deludono: Mi servono, a
parer loro, ma Io dico che molti Mi tradiscono, perché a Me non pensano, le Mie
Opere non le compiono, il Mio gregge non lo curano: l’ammalata si aggrava, la
debole non viene aiutata a rialzarsi, la forte viene abbandonata a se stessa,
trascurata completamente, avvilita assai.
Come
posso tollerare ancora tutto questo? Io sono sceso tra il Mio gregge. Ho visto
il grande sfacelo; ne prenderò cura, personalmente: voglio che le più deboli
prendano forza, che le malate guariscano, che le grasse aiutino le altre a
rialzarsi. Questo intendo fare in quella briciola di tempo che ho messo a disposizione.
A
chi Mi dice: “Mio Signore, come è possibile fare tutto ciò in così breve spazio
di tempo?” Io rispondo: il Mio Tempo non è il vostro tempo! Opero ciò che
voglio, quando voglio: posso impiegare mille anni, posso operare tutto in un
istante! Lavoro profondamente in ogni cuore: i risultati ancora non sono
palesi, ma nascosti, non sono in evidenza, ma nel profondo. Quando avrò
terminato la Mia Opera, tra breve peraltro, vedrete i risultati e gioirete,
amici, che volete solo il Mio Trionfo in ogni cuore. Vedrete, sì, un grande
Trionfo, quale mai avete visto così palese. Voi sarete con Me, accanto a Me,
per governare popoli e nazioni, anzi, i Miei popoli e le Mie nazioni che
formeranno insieme un solo, unico popolo santo.
Proseguite
nella gioia. Esultate molto, perché vi ho preparato un grande futuro: le
difficoltà presenti non si ricorderanno più: tanta la gioia, finito il dolore;
infinita la gioia, scordato il tormento, perché dove c’è Dio rimane solo
l’esultanza.
Acquistate
meriti col vostro comportamento corretto. Avete a disposizione istanti, ore,
giorni. Arricchite di vera ricchezza, quella sconosciuta all’uomo, ma ben nota
a Me. Gli uomini stolti d’oggi fanno il contrario: accumulano ricchezze vane da
mostrare ai propri simili e si privano di quelle vere, note solo a Me. Come si
dovranno pentire del loro comportamento!
Vieni
a Me, sposa amata. DaMMi gioia con la tua fedeltà, la
donazione totale, il sacrificio fatto con amore.
Ti
amo.
Gesù
29.09.95
Gesù
è triste, figlia amata. Gesù è molto addolorato: i Suoi pastori hanno
abbandonato il gregge, non lo curano, non lo amano, non lo seguono; quante
anime, perché per gregge si intende anime, si perdono, per mancanza di buoni
pastori! Le insidie del mondo sono entrate dovunque: nei conventi, nei
seminari, nelle parrocchie! Il maligno agisce con vigore ovunque, perché trova
chi è pronto a seguirlo; nulla può dove c’è fede ferrea, mente ben illuminata,
cuore ardente d’amore per Dio, volontà decisa al Bene. Sappiate figli, lo
ripeto: chi più ha più deve dare; Dio non concede invano, vuole vedere i frutti
dei Suoi Doni. Poter divenire un consacrato è un Dono grandissimo, bisogna
rendersene ben conto: non basta svolgere le pratiche per abitudine, senza
cuore, senza ardore, senza vigore, così, come per inerzia! Dio esige tanto di
più, perché molto ha offerto; al momento giusto, vorrà il capitale con insieme
l’interesse.
In
questi giorni trascorsi molte altre anime sono tornate alla Casa del Padre
Altissimo; hanno bussato, ma hanno trovato serrate le porte. Che triste fine
era riservata per loro!
Quando
un’anima si perde, figlia amata, i responsabili sono molti, assieme alla
volontà del soggetto; ebbene, si sappia che ciascuno di loro dovrà scontare la
sua colpa, dovrà pagare il suo debito verso Dio.
La
Mia piccola è triste, nel sentire questo; Mi dice: “Madre amatissima, abbiamo
supplicato con tutto il cuore; non lasciamo mai di innalzare le nostre preghiere
all’Altissimo per intercedere assieme a Te, nostra Regina, per queste povere
anime in pericolo. Che dolore vedere che tutto è stato vano!”
Ti
dico questo, figlia amata: molto possono le preghiere, moltissimo possono, ma,
insieme all’anima ardente d’amore fraterno, deve anche pregare l’anima
interessata. Dio Stesso non impone: Egli, che ha creato l’uomo senza la sua
volontà, non può salvarlo senza la sua volontà!
Riflettano
bene i fratelli, ma non si scoraggino. Piccoli amati, proseguite ferventi. Non
spetta a voi sapere se un’anima si perde o si salva, ma spetta certo a voi fare
il possibile per salvarla: prestate un servizio a Dio che ama infinitamente
ogni uomo; prestate un servizio al fratello che va amato con l’Amore Divino che
Dio vi concede.
In
questi ultimi tempi, figlia dilettissima, hai deciso
di essere ancora più fervente ed attiva: approvo la tua decisione; benedico il
tuo sacrificio, lo incoraggio. Supplico Mio Figlio Altissimo che conceda altre
Grazie per la salvezza dei peccatori. Voi fate più che potete; Io faciliterò il
vostro compito. Stringe il tempo, ma si allarga il cuore degli adoratori che
vogliono contenere sempre più amore, sempre più amore, per Dio ed i fratelli.
Non
crucciarti, piccola cara, per la rovina di alcune anime, tutto hanno avuto a
loro disposizione, tutto, per raggiungere la salvezza. Così è sempre stato.
Così è. Così sarà. Dio pazienta, pazienta, ma viene il giorno conclusivo: guai
a chi viene sorpreso impreparato, immerso nel peccato mortale, imprevidente e gelido!
Dio opera con infinita Misericordia in ogni istante, ma anche con perfetta
Giustizia, in ogni istante*.
Offrite
ogni uomo al Suo Amore. Sacrificatevi per i peccatori e abbiateli
presenti nella S. Messa. Di più non vi è chiesto. Di più non potete fare. Amate
Dio. Abbandonatevi a Lui. Sperate contro ogni speranza. AdorateLo!
AdorateLo! AdorateLo in
ogni istante della giornata, nella mente, nel cuore, con tutto il vostro
essere. Egli è Tutto; vi darà tutto.
Siate
felici. Vivete per Lui.
Ti
amo figlia. Approvo le tue
azioni; ti incoraggio, ti illumino.
Maria
Santissima
*istante = si riferisce al giudizio
delle anime