Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.10.95
State arrivando al
traguardo, amati che Mi seguite. La grande Gioia vi aspetta; una piccola
tribolazione sarà la moneta che vi chiedo per una letizia senza fine. Siate
generosi anche
nell’offerta che Mi fate. L’istante
è Mio, il vostro istante è progettato secondo il Mio Volere, non solo la vostra
giornata. Se le parole non vi escono dalle labbra per la stanchezza, sbocciano
dal cuore più fervide ancora, perché nel dolore voi Mi amate di più. DonateMi ciò che vi chiedo, sempre, al mattino, alla sera,
alla notte, in qualunque momento della giornata. Vi mando ciò che voglio Mi
offriate. Non siete voi che decidete, ma Io che stabilisco, anche contro la
vostra volontà. AmateMi, diletti, così come Io
desidero, approvando sempre le Mie Decisioni.
Sposa amata, tutti voi che Mi seguite con cuore ardente siete immersi nella grande tribolazione, anche se il cuore resta gioioso e non mancano attimi di Dolcezza Divina.
Qualcuno dirà: “Soffrono gli empi una tremenda angoscia, ma soffrono anche i diletti in una continua pena che non avrà sosta, fino al momento grandioso della venuta del Re. La differenza è solo questa: i primi soffrono e non offrono niente, l’angoscia li morde, ma si ribellano, accrescendola sempre più; gli altri, malgrado tutto, sembrano tanto felici, lodano Dio e Lo benedicono per le prove che loro manda. La differenza – dice sempre questo scettico – tra gli uni e gli altri non è poi tanta, il dolore è presente in entrambi i casi.”
Rispondo a colui che fa questi pensieri: la sofferenza
degli empi non è offerta a Dio, è la conseguenza della loro malizia, è come un
masso che li schiaccia, sotto il quale rischiano di restare schiacciati; se
volessero reagire subito, tutto muterebbe per loro, ma più si immergono nel
fango più si indeboliscono. Il loro dolore potrebbe essere produttivo, ma la
continua ribellione lo rende proprio inutile. Qui ci troviamo davanti ad una
sofferenza che non costruisce nulla né per il soggetto che la prova né per l’Umanità
che la subisce. I giusti invece soffrono anch’essi, ma le loro pene permettono
alla Rugiada Divina di scendere copiosamente sulla terra e bagnarla e renderla
ancora feconda. Il dolore, poi, dei prediletti che adorano Dio giorno e notte,
mattino e sera ed in ogni attimo della giornata, è un balsamo per le piaghe di
tutto il genere umano. È un’offerta graditissima a Dio che spegne
Amata, non sono tenuto a dare nessuna spiegazione delle
Mie Decisioni, ma so che tu le approvi tutte, anche se alcune ti sono faticose
assai da seguire. Credi, amata, di stare più lontano da Me, perché non puoi
prendere, secondo la tua volontà, il Mio Corpo Santissimo in te. Non è così: Io
ti sono vicino più che mai ed il Mio Corpo, tanto desiderato, entra nel tuo
cuore, come se lo prendessi con le tue labbra. Come vedi, Mio scricciolo, di
nulla sei privata, perché è l’intenzione che vale più che l’azione. Un’altra
grande giornata sorge per te, fatta di tanti attimi da offrirMi:
vivila stretta al Mio Cuore e non rattristarti se tutto non va come i tuoi
piani, ma secondo i Miei. Gioisci nel fare in ogni istante la Mia Volontà. Questo
ti basti; altro non chiedere. Lo stesso discorso vale per i tuoi fratelli più
vicini: essi decideranno qualcosa che spesso non potranno realizzare, perché
ciò che non è nel Mio Piano non si compie. Siete nelle Mie Mani, amici fedeli,
Io vi conduco. Il vostro Dio vi prende per mano: dovete fare tutto secondo il
Suo Volere che, spesso, non coincide col vostro. So, amata sposa, che queste
Mie Parole non ti turbano, anzi gioisci, al pensiero che il timone della vostra
vita è tenuto da Me. Non fate progetti, vi ripeto, per il futuro: Io vi ho
preparato il cammino che dovete percorrere, passo dopo passo. Non affaticate la
vostra mente in cose che non servono alla Mia Causa; abbandonatevi, invece,
come bimbi sereni, e dite in ogni momento: “Gesù, fa’ secondo il Tuo Piano. Voglio
fare in tutto
Ora, piccola Mia colomba, riposa sul Mio Seno e godi l’Infinita Dolcezza dell’Amore Divino.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.10.95
Piccoli Miei, guardatevi intorno, osservate quanto dolore, quanta confusione, quanto tormento nei cuori: perché Dio permette tutto ciò? L’Amore non può permettere se non per un fine di salvezza universale. L’uomo non può continuare a vivere nel suo torpore, nella indifferenza alle Leggi Divine: chi non è ben sveglio non si salva, chi non riflette e vive come se non avesse l’intelletto corre grave pericolo; ecco perché l’Altissimo desidera che l’uomo d’oggi, adagiato nel benessere, preso dai suoi idoli, si scuota e cambi. L’uomo frastornato non sa cosa seguire, come bimbetto, al quale vengono presentati diversi giocattoli, non riesce a comprendere quali sono quelli nocivi e quelli utili. Le vanità sono molte, il maligno ne pone nelle menti sempre di nuove con un unico scopo: prima sviare le menti dalla riflessione poi inebriarle di stoltezza ed impedire all’uomo di raggiungere le Vie del Signore che pur sono molte. La vigna da coltivare è immensa, ma quanti operai chiamati al lavoro stanno facendo il loro dovere di servi fedeli? Visto che il Padrone tarda, chi si riposa a destra, chi sonnecchia a sinistra, chi ozia spensierato, chi gozzoviglia da insipiente.
Dio vede tutto ciò, il Suo Cuore è profondamente addolorato: che fanno i Suoi servi, gli amati servi che ha preso a giornata? Quale paga si meritano gli oziosi? Essi pensano di non essere osservati, non vedono, non sentono, ne approfittano. Gesù è presente in mezzo a loro, ma quali occhi Lo vedono? Solo chi ha la vista del cuore ben acuta Lo vede benissimo. Gesù è presente, parla dolcemente senza alzare il tono, ma chi Lo sente? Solo chi ha buon udito del cuore non perde neppure una Sua Parola. Cosa mostra ai Suoi servi in questo momento il Signore dei signori? Mostra ai Suoi fedeli la vigna assalita dai nemici e lacerata in ogni sua parte, quella vigna che Egli con tanto Amore ha piantato, ha curato, ha affidato ai Suoi! Così dice Gesù: “Servi Miei diletti, guardate in quali condizioni il nemico ha lasciato la Mia Proprietà! Io vi conferisco compiti assai impegnativi, li conferisco a voi tutti di buona volontà: rimediate al male e combattete i nemici che sempre più numerosi si avventano contro il Mio Bene*”.
Capisci, Mia amata figlia, quello che voglio dirti? Gesù ha chiamato i Suoi più fedeli tutti a raccolta. Egli Stesso guida le Sue schiere: vuole riparare i danni del nemico che non si dà sosta; ma non vuole fare tutto da solo, ha chiamato voi come preziosi collaboratori. La grande gioia di vedere la vigna tutta rinnovata non la vuole godere da solo, ma con i Suoi, felici in un nuovo mondo d’armonia e di pace. Ecco che Egli sensibilmente entra ogni giorno nelle vostre case e vi parla e vi sostiene e vi guida e vi consiglia e vi dirige; lo fa e lo farà fino al giorno nel quale, pieno di Gioia, vi mostrerà in tutto il Suo splendore l’Opera ultimata delle Sue Mani. Vi dirà così: “Venite amati, venite voi che non vi siete fermati un attimo per servirMi con massimo zelo; venite a vedere ciò che ho preparato per voi! Non vi aspettavate, diletti, che venissi così presto? Vi ho detto che vi avrei fatto una stupenda sorpresa!”
Figli Miei, questo è il momento che si sta avvicinando per voi tutti, lavoratori fedeli ed instancabili! Siate felici, adorate assieme a Me l’Altissimo che tante Meraviglie sta operando!
Vi amo.
Maria
Santissima
*Bene = proprietà