Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.12.95

 

 

Disponetevi, amati, all’obbedienza in ogni cosa, siate disposti a cedere alla Volontà Suprema. Se desiderate unirvi a Me, siate sempre docili alla Mia Volontà. Non vi chiedo ciò che è impossibile darMi, ma solo ciò che è nelle vostre facoltà. Non dite: “Signore, Ti amo, Ti amo” e poi non accettate di compiere per Me neppure il minimo sacrificio. Obbedite, eletti, alla Mia Voce che vi guida alla Felicità. Non chiedetevi mille perché, quando vi propongo qualcosa: piegatevi, docili e felici, perché Dio si è chinato su di voi e vi ama teneramente.

 

 

Sposa diletta, quanti Miei figli Mi dicono: “Gesù amato, voglio venire a vivere con Te; voglio sentire sempre la Tua Parola e fare quello che Ti è gradito”; ma, quando chiedo improvvisamente un sacrificio, allora, penano e soffrono, Mi dicono: “Signore, non ce la faccio. È troppo arduo questo compito; fallo eseguire da un altro!

In questi ultimi tempi, in attesa della conclusione e del compimento dei fatti grandiosi, vi chiederò ogni giorno qualcosa: talora il sacrificio sarà più modesto, talora maggiore. Affrontate l’uno e l’altro con gioia, perché è Dio che ve lo chiede. La Madre Santissima ed il Suo sposo affrontarono giorno per giorno, con pazienza, il tormento quotidiano. Non mancarono le avversità; vi dico che furono molte anche nel periodo della vita nascosta. La Santissima mai chiese perché; ma, alzando gli Occhi al Cielo, benediceva Dio, per ogni occasione che Le porgeva, per farGli una soave offerta. Quando il Padre Le chiese la massima offerta, Ella col Cuore straziato dal Dolore nulla chiese, ma offrì, mettendo insieme tutte le proprie forze. Solo dopo il cammino aspro, venne la Gioia totale ed il primo posto nella santità.

Imitate, figli amati, questo Giglio Purissimo! Volgete lo sguardo al Cielo e tenetelo fisso lì, in adorazione continua e nella disposizione all’obbedienza al Padre. Egli ha Progetti di Felicità e di Pace; ma, come sapete, ci sarà un periodo di sofferenza. Questo è ormai alle porte. Anche a voi sarà chiesto qualcosa, come già ora vi viene chiesto nel vivere quotidiano. Se vi trovate a dover sopportare una persona molesta, non lamentatevi: è Volere di Dio che vi prova nella pazienza. Se una situazione difficile dura a lungo, più del previsto, non doletevene: è Volere di Dio Che vuole provare la vostra perseveranza nel Bene, Che usa infinite strategie, tutte diverse, secondo il soggetto che deve prepararsi. Io, Io, Dio, ho un Piano differente per ciascuno di voi; conosco le vostre debolezze e voglio che in ogni momento siate in grado di superarle e vincerle. Prima di creare nuova terra e nuovi Cieli, è necessario che tutto ciò che deve essere purificato completi il suo processo: non si può fare il nuovo, lasciando così, com’è, il vecchio.

Vedete, amati, vedete come ci sono degli arroganti che vogliono manomettere le Mie Leggi: lasciano che trionfi il male in ogni campo! È assai difficile quindi per voi, che siete Miei, il contatto col mondo; ma già vi ho insegnato ciò che dovete fare: abbiatene contatti solo superficiali; come aquile, appoggiatevi solo per il tempo indispensabile e poi volate via, lontano, lontano, sulla vetta più alta, lì, dove neppure il terribile lezzo si sente più.

Qualcuno Mi dice: “Cosa intende dire il mio Signore con queste Parole; che significano esattamente?” Voglio dire che dovete porre l’orecchio solo alle cose buone che accadono nel mondo e non continuare ad ascoltare con massima curiosità gli orrori e gli abomini che vi si compiono. Contemplate lo splendore del Paradiso e lasciate agli stolti gli orrori dell’inferno che si è riversato sulla terra. Immergetevi nella contemplazione delle Meraviglie celesti, perché Io, Io, Dio, voglio farMi conoscere sempre più, sempre meglio, fino al giorno della Mia Venuta. Vedi, piccola Mia sposa, quanta Tenerezza uso nei tuoi confronti: Mi sono rivelato sin dall’inizio come Dio di Amore, di grande Amore; ti ho plasmato dolcemente con le Mie Mani, senza che quasi te ne accorgessi. Docile e felice, hai obbedito, sempre obbedito ed ora la tua nuova dimensione è il Paradiso, nel quale già trascorri con il tuo spirito la vita. Il corpo stesso esulta, perché leggero e ligio alla Mia Volontà. Ebbene, anche coloro che da poco sono entrati voglio che imparino a vederMi come veramente sono: il Dio di Amore, di immenso Amore. Chi Mi ha conosciuto come Dio d’Amore ed ha gustato sulla terra la Mia più grande Tenerezza Mi incontrerà sotto quest’aspetto: vedrà il Mio Volto luminoso e sorridente e la Mia Potenza compirà in lui il processo già iniziato. Colui, invece, che Mi ha conosciuto e voluto solo come Dio di Giustizia così Mi incontrerà e tremeranno le sue vene e si gelerà il sangue, perché la Mia Giustizia è assai rigorosa e neppure un’ombra di peccato lascerò impunita.

Beato l’uomo che già in questo tempo Mi adora come Padre amoroso Che guida dolcemente la sua vita e tiene ben saldo il timone tra le Mani! Il timore, a questo punto, non ha più ragione d’essere: se il mondo vacillasse e tutto si dissolvesse in un istante, il Signore dell’Universo prenderebbe tra le Braccia i Suoi piccoli per portarli al sicuro. Questa deve essere la vostra speranza, questa la vostra certezza. Vi amano tutti gli elementi della natura e non vi nuoceranno: la terra non vi farà sentire il suo sussulto; il fuoco, tremendo, si spegnerà per un attimo al vostro passaggio; il vento diverrà brezza gentile e l’acqua lambirà dolcemente il vostro calcagno. Non temete, piccoli, che Mi servite con zelo ed amore, ma proseguite, accettando con gioia le piccole pene, che permetto per fortificarvi e prepararvi all’ultimo, sublime volo.

Vieni, piccola Mia colomba, vieni con Me: le anime beate da più tempo Mi chiedono di vederti. Oggi le accontento. Gioisci con queste che tanto ti amano e scorda, per un attimo, le pene che quelle terrene ti offrono con dovizia. Vedi, diletta: questo è il tuo futuro; questi volti che, luminosi, ti sorridono ed accentuano il loro splendore per mostrarti l’amore che provano per te, saranno per sempre la tua compagnia. Ancora per poco dovrai sospirare, amata sposa, per la malizia del mondo: i Miei gigli devono crescere rigogliosi tutti nel Mio Giardino; non permetterò a lungo ancora che soffrano, per la malizia degli empi. Rimani a lungo nel Mio Cuore, Mia amata: tante nuove Delizie voglio darti. Affacciati poco, solo l’indispensabile, sullo scenario penoso dell’Umanità ribelle.

Godi con Me. Non voglio la tua tristezza. Rimani nel Mio Amore e sii felice.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.12.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Disponetevi, cari figli, all’obbedienza; preparate il vostro cuore e la vostra mente ad accettare la Volontà Divina, qualunque essa sia. Quanta gioia date a Gesù, quando dite sì, sì a Lui, al Suo Volere e non discutete, ma vi accingete a seguirLo!

Sapete, figli diletti: Gesù è Dio; la Sua Mente è infinitamente superiore alla vostra. Egli non può sempre spiegarvi ogni fase del Suo sublime Piano: non sempre capireste; non sempre questa conoscenza vi farebbe bene. Siete felici al pensiero delle cose stupende che vi aspettano, ma tremate davanti ai sacrifici, alle pene, al piccolo dolore. Questo l’Altissimo già lo sa, quindi, pieno di Tenerezza, vi chiude la conoscenza del futuro e vi chiede solo di abbandonarvi fiduciosi a Lui. Egli vi fa continuamente l’esempio della mamma: una dolcissima mamma tiene tra le braccia il suo bimbo, lo stringe amorosamente al cuore; può il piccolo avere alcun timore, non deve invece esultare di felicità immensa, perché è tra le mani di chi più l’ama? Gesù vi ripete con insistenza: “Siate lieti; siate esultanti”; quello che dice a questo amatissimo strumento, docile ed obbediente, lo dice a ciascuno di voi. La Tenerezza Sua vuole abbracciare ogni uomo che corra a mettersi al sicuro tra le Sue Braccia. Qualcuno Mi dice: “Mamma cara, perché tanta Tenerezza con alcuni e rigorosa severità con altri?” Sappiate, figli, che Egli vorrebbe usare la stessa Tenerezza con ogni uomo; ve l’ha detto e ve lo ripeterà fino all’ultimo istante: “Solo Gioia vi voglio dare, solo Pace vi voglio donare; ma voi non vi lasciate andare docili a Me, Mi sfuggite, vi ribellate, recalcitrate! Quando fate in tal modo, Io, Io, Dio, devo agire come la mamma che deve correggere il proprio figlio: lo deve piegare e rendere docile. È necessario quindi usare non solo la tenerezza, ma anche la severità”.

Quando l’obiettivo è stato raggiunto, allora, torna la tenerezza di sempre. Vi sono alcune anime che vivono d’amore, aspettano l’Amore di Dio, come il fiore ha bisogno dell’acqua per vivere; non hanno bisogno di essere sferzate, perché tanto umili e docili, da soffrire intensamente per la minima cosa. Una lieve debolezza, dovuta all’Umanità sempre presente anche nelle anime che volano ad altissima quota, le fa gemere non per il timore della punizione, ma per la pena di aver dato solo un piccolo dolore a Dio che amano con tutte se stesse. Come potrebbe l’Altissimo agire con risolutezza nei riguardi di questi gioielli, così rari? Essi già sulla terra contemplano le Meraviglie del Cielo e non devono aspettare i nuovi tempi, la terra nuova, perché già da ora godono un generoso anticipo di Felicità.

Ogni figlio prenda esempio da queste anime che soffrono e lodano, soffrono e adorano, soffrono e ringraziano Dio, perché possono offrirGli il loro fiore profumato. Vi ho spiegato quindi la differenza tra coloro che sono oggetto di Infinita Tenerezza Divina e quelli che sono sottoposti ancora al Suo Rigore. Dico a tutte le creature predilette della terra: siate come lo strumento, del quale vi ho parlato: amate e lodate, supplicate ed adorate; in ogni istante sia il vostro volto immerso nella Luce Divina. Vedrete in breve il nuovo sole sorgere anche per voi e sarete felici, immensamente felici. Chi è nella prova offra i suoi sospiri a Dio, con amore; chi è chiamato ad un nuovo cammino corra felice accanto al suo Dio; chi è già col cuore in Paradiso si prodighi perché anche gli altri ci giungano. L’Amore Divino è tanto grande da abbracciare ogni uomo: vuole farlo! Aiutatevi tra fratelli: l’uno sia di sostegno all’altro. Mi piace molto vedervi lieti, mentre parlate delle Meraviglie compiute da Gesù e mai finireste di esaltare il Suo Nome e la Sua Grandezza.

Questi sono i discorsi che valgono quanto una preghiera, perché elevano lo spirito e aumentano le energie.

Vi amo, piccoli. Proseguite: sono con voi sempre.

 

                                                                                              Maria Santissima