Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
Giorno dell’Immacolata Concezione
08.12.95
Sono sceso nel mondo, prendendo una
carne umana per essere simile a voi, figli, per poter riversare su ogni uomo le
Mie grandissime Grazie e ricolmarlo delle Mie Dolcezze. Nella Mia Prescienza
conoscevo già la grande ingratitudine umana, sapevo che pochi avrebbero accolto
i Miei Doni, ma il Mio Amore per il genere umano era troppo grande. Il dolore,
sceso sulla terra con il peccato di disobbedienza, era tale da impietosire
tanto il Mio Cuore, fino ad aprirsi e lasciare uscire le Sue, Infinite Grazie.
Un Seno Purissimo Mi accolse. Una Creatura eccelsa Mi nutrì col Suo Sangue. Mi
compiacqui di Lei che toccava le più alte vette della perfezione umana. Venni
come piccolo Bimbo sulla terra ed il Suo amorosissimo Seno Mi nutrì, le Sue
Mani Mi curavano ed accarezzavano. Ecco una Creatura che Mi soddisfece in
tutto! Ogni uomo doveva guardare a Lei per imitarLa e guadagnarsi, così, gli
immensi Doni da Me promessi.
Sposa amata, piccola colomba, che non ti allontani da Me neppure per un attimo, avete come esempio una Creatura Purissima, Umile, Obbediente: guardate a Lei e imitateLa in ogni Virtù.
Le Sue Braccia, Dolcissime, Mi accolsero e Mi ricolmarono di Tenerezza
e premura; Mi adorarono giorno e notte i Suoi Occhi ed il Suo Cuore. Fui felice
con Lei. Anche allora il mondo Mi fu ostile: ero un piccolo Bimbo, appena
venuto alla luce, e già cominciò la persecuzione di Erode;
Diletta sposa, stringiti a Me, esulta nel Mio Cuore. Oggi
Ti amo.
Gesù
*terra = l’Umanità
*adorate = Ella è nella S.S.Trinità
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
08.12.95
Vi amo, figli, nati dal Mio Amore. Vi amo e gioisco in questo sublime
giorno che Mi vede come Madre Immacolata* di Gesù. Gli angeli ed i Santi sono
in gran festa. Gesù sorride. Egli guarda con immensa Dolcezza voi, piccoli
Miei, che siete ancora in cammino. Conosce le tribolazioni del momento attuale.
Nessuna di esse è inutile: Egli Stesso le permette; sono un Dono, grande, che
voi accogliete con amore. Terminato questo periodo di forte tribolazione,
splenderete come stelle nel firmamento. Più acuto è il dolore, maggiore sarà il
merito. Piccola amata figlia, gioia grandissima e dolore acutissimo sono in te
in questo preciso momento.
Mi dici: “Mamma amatissima” e non aggiungi altro. So bene tutto ciò che Mi vuoi dire nel silenzio. Ti rispondo: accogli con gioia la Volontà Divina. Ti ho già preannunciato momenti dolorosi, di turbamento: Gesù ti chiede di soffrire con Lui. Non sarà certo vana questa sofferenza. Ti aggiungo che non muterà i Suoi Piani, ma vedrai al momento opportuno il sole della vittoria. Stringiti forte, forte al tuo Dio: in Lui troverai tutto ciò che credevi perduto. Il piccolo Gesù Che, per questo giorno, sarebbe stato concepito nel Mio Seno Verginale è sceso sulla terra per trasformarla da deserto inospitale a giardino di felicità. Lo sai, amata figlia: la strada da percorrere sempre è quella del dolore. Prima del trionfo, c’è tanto tormento ovunque? Ebbene, significa che la vittoria è assai vicina. Nessuno soffrirà mai, diletta, i tormenti che Io patii sulla terra. Il Padre Mi fece comprendere che essi erano necessari e che erano la più grande manifestazione del Suo Amore. Non distolsi neppure per un attimo il Mio Sguardo dal Suo Volto. Il momento culminante fu quando Mi vidi il Figlio adorato morto tra le Braccia. Mi parve di impazzire dal dolore; Mi sembrava che il Cielo si fosse chiuso per Me. Cercavo il Volto del Padre; vedevo il Viso, livido, della Mia splendida Creatura: le lacrime non Mi bastavano! Il tempo si era fermato per Me! Avrei voluto stare abbracciata a Lui sempre; invece, neppure questo era possibile: Mi venne strappato dalle Braccia e messo nel sepolcro gelido. Sentii per un attimo una desolazione tremenda. Chiesi di poter restare almeno lì con Lui a contemplarLo; ma una grossa pietra Mi separò dal Mio, Immenso Amore! Figlia amata, figlia diletta, nessuno può immaginare la profondità del Mio Dolore! In quell’istante Io avevo in Me il carico di tutta la pena degli uomini di ogni tempo, di ogni epoca, dall’inizio del mondo fino alla sua conclusione. Soffrii per voi tutti, piccoli Miei; soffrii perché potesse venire un tempo di gioia per l’intera Umanità. Soffrii perché alle tenebre subentrasse la Luce. Soffrii perché il fuoco del Mio Amore sciogliesse per sempre la spessa coltre di gelo.
Piccola Mia, getta ogni dolore nel Mio Cuore Purissimo. OffriMelo ed Io lo trasformerò al tempo, da Dio deciso, in Gioia e Pace. Vedi, piccola cara, come Gesù ti ha promesso, oggi è un giorno particolare: ti ho presa per mano e ti ho condotto a contemplare le sublimi Meraviglie
operate da Dio. Vivi nella pace. Dona, dona sempre, senza chiedere nulla in cambio: da Dio
avrai tutto.
Ti amo.
Maria
Santissima
*Immacolata =
iI privilegio di essere stata concepita senza peccato originale è solo in vista
della Sua Maternità Divina