Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.12.95

 

 

Eletti, amici fedeli, che Mi adorate e vi sforzate di compiere le opere a Me gradite, perseverate fino alla fine, non stancatevi. Voglio che ognuno di voi Mi porti in dono i fiori profumati delle sue pene, dei suoi sacrifici, delle sue offerte pure. Portate tutto al vostro Dio! Le Mie Grazie salveranno ancora delle anime, prima che la porta venga definitivamente sbarrata. Operate, Miei diletti, con amore puro e santo. I vantaggi della vostra missione vadano agli uomini; ma l’onore e la gloria siano riservati a Me solo!

 

 

Sposa amata, amaMi, perché ho sete dell’amore delle anime elette, scompari in Me, dona i Miei Doni e poi perditi nell’immensità del Mio Essere. Gli uomini dicono spesso di servire Me; lo dicono, lo ripetono, invece, si compiacciono di se stessi. Ho già parlato chiaramente nelle lettere precedenti, ma ora lo farò in maniera ancora più palese. I Miei strumenti nulla devono trattenere per sé; il loro compito è di porgere, poi, scomparire. Chi opera al Mio servizio non deve aspettarsi “simpatia” umana, non deve cercare la gloria del mondo: la stima dell’uomo è inebriante; più uno ne cerca più ebbro diviene e nella sua ebbrezza dimentica Me e mette se stesso al Mio posto. Quanti in questi ultimi tempi dicono di amarMi, ma, invero, il più grande amore lo riservano al proprio io! Macerano se stessi con digiuni e penitenze per esserMi graditi, ma non badano a fare ciò che Io veramente chiedo. Non lacerate il vostro corpo, dategli pure ciò che gli è necessario; lacerate, amati figli, il vostro cuore! Apritelo ben bene perché escano subito tutte le scorie che lo rendono impuro! L’uomo Mi dice: “Signore, Signore, faccio tutto per Te, tutto solo per Te”; quando poi si accorge che le anime accorrono a lui, perché attratte verso di Me, non permette che esse giungano subito, si compiace che esse facciano una breve o lunga o lunghissima sosta presso di lui, pecca in tal modo, gravemente, di vanagloria.

Piccola Mia, sposa amata, quante anime il Mio nemico cerca di strapparMi proprio in questo modo! Esse, certo, ascoltano il Mio Richiamo, ma non capiscono bene da dove provenga. Io Mi servo sempre di uno strumento; queste, inebriate e stordite dal serpente, corrono verso di esso che, a volte, com’è nel caso tuo, è invisibile, altre volte è visibilissimo, palpabile e compiacente. Che intendo dire con queste Mie Parole? Stringiti a Me, Mia colomba, posa il capo sul Mio Cuore e non tremare, se la lezione è durissima: non è per te, non è certo diretta a te che vivi nascosta, persa in Me. Parlavo dello strumento visibile, visibilissimo, non questo per suo demerito, ma perché è il suo compito. L’anima, spesso, attirata dal Mio Profumo, viene a Me, cerca Me, anela a Me, ma si trova davanti, ben visibile, il Mio servitore. Egli ha un ben preciso compito: preparare l’anima all’incontro con il suo Creatore e Salvatore. Il vantaggio della sua azione è riservato all’oggetto, ma l’onore e la gloria solo a Me. Credi, sposa Mia amata, quasi mai accade così. Spesso, il Mio servitore, che si dichiara fedele e pieno di carità e traboccante d’amore sincerissimo, trattiene a sé l’anima, si compiace dei doni altrui, cerca, a volte inconsapevolmente, di rubarMi la gloria che solo a Me spetta e a nessun altro. L’anima, così circuita, rimane affascinata e non procede con lo slancio necessario; ogni volta trova uno schermo davanti alla Fonte di Luce, uno schermo che pur è illuminato dalla Mia Luce, ma che viene scambiato per Fonte di Luce. Nelle sue preghiere il servo Mi dice: “Gesù tutto per Te, tutto per Te opero”. Io gli rispondo: rifletti bene, amato figlio, rifletti bene su quello che dici e osserva le anime: vedi bene se sono attirate solo da Me oppure fanno lunghe soste anche presso di te, soste, delle quali ti compiaci; tu stesso hai piacere che siano sempre più lunghe e frequenti. Chiami questo amore, servizio? Non è forse autocompiacimento? Non è forse vanagloria? Badate, figli cari, di non cadere nelle sottili trame del Mio nemico. Le sue insidie sono dovunque: egli è uno spirito astutissimo e sa come farvi cadere. La Mamma ve l’ha detto più volte: le trappole sono ovunque, ben nascoste, invisibili ed è facilissimo cadervi dentro. Sapete bene di godere la massima libertà; ma attenzione, attenzione all’uso che ne fate! Qualcuno Mi dice: “Gesù mio, ho creduto di fare bene, quando facevo il male; mi si è presentato così ben mascherato che non l’ho riconosciuto”. Rispondo che, prima di compiere qualsiasi azione, anche la minima, anche la più apparentemente insignificante, bisogna pensare alle conseguenze che essa ha. Nulla fate per voi; fate tutto solo per Me! Voi dovete, Miei fedeli servitori, essere sempre, dico sempre, una semplice goccia che scompare nell’immensità dell’Oceano che sono Io. Chi potrebbe distinguerla più, chi potrebbe dire: “È qua, è là, è più su, è più giù”? Essa non esiste più come goccia; è divenuta immensità. Troppi uomini, anche a Me fedeli, questo non l’hanno compreso: s’ingannano, ingannano e M’ingannano. Sento la Mia piccola colomba tremare e gemere; Mi chiede: “Gesù, adorato mio Gesù, perché questa lezione non l’hai fatta subito, perché molti hanno camminato commettendo, quasi inconsapevolmente, questo genere d’errore?”

Diletta, Io, Io, Dio, sono molto Paziente, attendo, attendo e permetto anche l’errore, quando vedo che esso è fatto più per insipienza che per malizia; non che l’anima sia mai lasciata a se stessa, ma vorrei che giungesse a comprendere non per costrizione, ma per libera scelta, in seguito a lunga riflessione. Si cade in questi errori, Mia diletta, quando si riflette troppo poco; ecco perché insisto sul fatto che la riflessione deve essere una componente continua nel vissuto dell’uomo. Mai dovete agire impulsivamente: quanto danno può fare un atto incontrollato, quanto una parola pronunciata a sproposito! Ognuno esamini bene se stesso e si emendi, prima che venga il giorno, grande e terribile!

Oggi ti parlo dell’importanza del silenzio e della riservatezza. In questi giorni ciascuno di voi decide la sua sorte. Non tremare, amata sposa, alle Mie Parole, ma ascoltale con serenità. Ho preparato un posto per ciascuno dei Miei prescelti, un posto di alto prestigio, un posto di grande onore presso di Me. Esso però non è per niente un Dono gratuito, ma deve essere conquistato ogni giorno col proprio martirio. Questo significa che ciascuno di voi non deve fare ciò che piace a se stesso: sappiate che spesso, dico spesso, ciò che troppo soddisfa voi non piace a Me.

Dovete sforzarvi di capire quello che Io desidero da voi. Come prima cosa vi chiedo di annullarvi in Me; vi ripeto che questo è il primo passo* per conquistare ogni merito. Voi, uomini del mondo, voi, che dite di appartenerMi, appartenete più a voi stessi che a Me e fate molte cose per essere ammirati dagli uomini, per essere stimati, per essere venerati. Se anche non lo faceste per questo scopo, non disdegnate di lasciarvi lodare, ammirare, quasi venerare. Ebbene, vi chiedo di fare marcia indietro: nessuno, che si compiace di queste cose, può giungere alla perfezione che serve per il sublime volo, definitivo, ma avrà bisogno di un lungo periodo di purificazione.

Amati, amati, che Mi ascoltate, scomparite per il mondo, scomparite per vivere solo in Me; posate solo il piede sulla terra, come fa il Mio amato strumento, poi, dissolvetevi, come nebbia, nell’aria tersa del Mio Orizzonte. Date pure il Profumo del Mio Amore, ma non unitegli la vostra debolezza; questo accadrà, se voi riuscite a non raggiungere mai alcun compiacimento personale, ma restate goccia nell’oceano, che nessuno può più ritrovare. Vi voglio dare tanta Luce, vi voglio inondare con la Mia Luce: guardate bene nell’abisso profondo del vostro io e ripulite ogni angoletto con massima cura.

Resta in Me, colomba amata. Gioisci nel Mio Cuore: Io Stesso ti darò tutte le Gioie, che il mondo ti ha tolto.

Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*passo = entrare in se stessi nel silenzio del proprio essere.

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.12.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli Miei, figli del Mio Cuore, Gesù vi conduce verso la perfezione; non gemete, se talora la lezione è un pochino severa. Per essere sempre più vicini a Dio bisogna liberarsi dalle scorie dell’Umanità. Per fare questo è necessaria la Guida Divina. Neppure voi conoscete il vostro cuore come Egli, l’Altissimo, lo conosce. Lasciatevi purificare con docilità. Nessuno dica: “Io non ho bisogno; qualunque azione compia la faccio per essere gradito a Dio, quindi, procedo bene, sicuramente”. Vi dico che questa non è umiltà, è superbia. Vi dico che, fino a quando avrete anche un piccolo velo di scorza umana, essa non mancherà di dare l’impronta a tutte le vostre azioni.

La Mia piccola figlia Mi dice: “Mamma amatissima, con le Tue Parole intendi dire che ogni nostra azione ha in sé un margine d’imperfezione, anche se la nostra intenzione è quella di fare solo la Volontà Divina?”

È proprio così, figlia diletta; non ti meravigliare né devi rammaricarti. Il margine di errore è maggiore, dove maggiore è l’imperfezione, è minore, dove il processo è più avanzato. Spesso chi è più in alto ha comportamenti differenti, assai differenti da colui che non ha lo stesso livello; ma verrà il momento ed è ormai vicino nel quale ogni processo giungerà a conclusione, ogni parentesi aperta verrà chiusa. Sarà allora giunto il momento del Giudizio.

Pregate, figli amati, pregate gli uni per gli altri; nessuno lasciate indietro, ma procedete insieme, colmando con l’amore le lacune reciproche. Quando il lietissimo giorno giungerà, capirete di essere stati trasformati profondamente nel cuore, nella mente e anche nel corpo. Avrete tutti uno stesso cuore, volto solo a fare la Volontà Divina; avrete tutti una sola mente, pronta a seguire in ogni istante la Legge Divina. Vi dico che avrete la stessa volontà, conformata a quella di Dio.

La Mia piccola Mi dice: “Madre Santissima, quando verrà quel giorno, il dolore scomparirà, perché la maggior pena di oggi è proprio nelle gravi discordanze dei sentimenti, delle idee, delle volontà.”

Così sarà la felicità, allora: non avrà più confini, ma fluirà continua in ogni cuore, come da polla inesauribile. Ama, figlia cara, ama e dona tanto amore, Dio ti ha messo a disposizione la Sua Fonte: le anime languono, per la mancanza di amore. Guardati bene intorno, piccola cara: l’uomo, che non trova più ragione di vivere, si toglie la vita. Chi tanto possiede tanto offra, senza badare al merito o al demerito. Non giudicate: nessun uomo giudica mai con rettitudine. Offrite alle anime la Linfa Divina e poi lasciate che, ormai, assetate di Dio, corrano nelle Sue Braccia aperte.

Piccola Mia, dona secondo il Comando Divino e, poi, ritirati in disparte; l’unione dei cuori, irrorati dalla Rugiada di Dio, completerà l’opera iniziata. Piccola, Dio sta per completare la purificazione; come vedi, vuole liberare anche ogni uomo, in volo, dalle ultime scorie che appesantiscono le sue ali. Benedici e adora il Dio Altissimo Che in ogni istante si piega sulle Sue creature, come Madre premurosa che non solo le vuole gioiose di letizia fugace, ma prepara per loro una Felicità sconfinata ed eterna.

Figli cari, vi vedo turbati e tristi, per qualche prova, alla quale siete stati sottoposti. Siate docili ed obbedienti: ne uscirete più luminosi che mai. Nel dolore, proprio nel dolore si sale rapidamente la scala della spiritualità: Più intenso è, più rapido è il volo. Vi amo, figli. Vi amo! Accettate con gioia la Volontà Divina. Vi ho tutti davanti ai Miei Occhi: vi vedo affaticati e dolenti, perché le prove non mancano e le croci pesano. La Mia Mano si posa sul vostro viso e lo accarezza, dolcemente. Guardate, amati, guardate il Mio Volto. Chiudete nel vostro cuore questa Immagine e conservatela, gelosamente; sia forza nel momento della massima prova.

Vi amo. Ti amo.

                       

                                                                                              Maria Santissima