Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.12.95

 

 

In quel giorno grandioso e terribile si gioirà nel Mio santo luogo e il Mio popolo piangerà, piangerà, ma di esultanza, di grande felicità. Tutto l’Universo sussulterà di vita nuova. Voi direte: “Tutto si è compiuto. Le grandi promesse sono realtà davanti ai nostri occhi. Il cuore batterà forte nel petto e gli occhi mai saranno sazi di vedere, le labbra mai di cantare lodi. Eletti, il grande giorno sarà per voi un traguardo splendido, del quale nessuno avrebbe mai immaginato la grande bellezza. Il piccolo travaglio passato vi sembrerà un nulla. In quell’istante, sublime e irripetibile, attirerò tutti a Me. Sarete Miei, totalmente. Voi che, per vostra volontà, lo siete stati, per Mia Volontà, lo sarete per sempre.

 

 

Amata sposa, diletta, che vivi in Me, sia sempre gioioso il tuo cuore. Felicità voglio donarti, non tristezza. Non ti turbino le vicende terrene. Stringiti a Me, Mia piccola colomba e guarda il Mio Volto, guarda i Miei Occhi amorosi. Perditi in questa immensità e attendi nella Mia Pace che ogni cosa giunga a compimento. Devo chiudere alcune situazioni, che troppo a lungo ho permesso che restassero aperte: ho pazientato per Amore, sempre per immenso Amore, ma ora è giunto il momento di porre la parola “fine”. Sento il tuo cuore tremare, ma il Mio Amore lo rassicura. Come piccolo bimbo, esso si scuote e trema per un pericolo che teme imminente, ma, come accanto alla culletta c’è la mamma amorosissima che si accorge di tutto ciò e corre a prendere il suo piccolo tra le braccia, così per te ci sono Io Che ti stringo a Me e ti terrò forte, fino a quando tutto non sia sedato.

Non gemere, piccola Mia, non gemere, perché sei con Me, sei per Me, sei in Me. Quale timore può mai turbarti? Ciò che non voglio non accade; ma solo quello che permette la Mia Volontà. L’hai già compreso, sposa diletta, che prima del grande rinnovamento generale c’è il grande sconvolgimento generale? Ciò che è putrido deve cadere. Tutto ciò che è putrido cadrà. Nessuno si rammarichi per questo, anzi. gioisca.

Pensa, amata, a quando s’intende rinnovare da capo a fondo una casa per farla più adeguata alle nuove esigenze: bisogna mettere sottosopra tutto e nessuna parte di essa deve rimanere intatta.

Allo stesso modo avverrà di questa terra: nessun angolo rimarrà tale e quale, perché il rinnovamento deve essere totale. Per riordinare perfettamente bisogna sconvolgere, completamente.

Eletti, che ascoltate la Mia Parola, eletti, che avete orecchi ben attenti a ciò che vi dice il vostro Dio, non vi colga alcuna paura, non vi prenda alcun panico: vi conosco ad uno ad uno e siete un libro aperto per Me; Dio, il vostro Dio, Che ha creato il mondo ed ha dato vita a tutte le cose, forse che non saprà ritrovarvi lì, dove siete? Dio, Che ha tessuto il vostro piccolo essere nel seno di vostra madre, forse che non saprà come avere cura di voi nel momento del più grande travaglio dell’Umanità? Dio, il vostro Dio, Che è la Madre più amorosa, pensate che possa permettere che i Suoi amati vengano sbattuti qui e là dalla furia cieca del nemico? Egli infurierà, come bestia impazzita, ma neppure un capello sarà toccato a voi. Il grande giorno per tutti si sta avvicinando, giorno terribile, nel quale vedrete dispiegata la Mia Infinita Potenza. Il Leone sopito si ridesta, il Leone sopito cerca la Sua preda. Prima tutto era calmo, ma ecco un grandioso ruggito: ogni cuore palpita furiosamente. Sembrava che il Potente Sovrano dovesse pazientare a lungo, invece, improvvisamente, la scena è mutata: imponente, superbo, si è alzato: i Suoi nemici Lo guardano con terrore, gli occhi sono dilatati dalla paura. Ognuno si prepara a fuggire: l’angoscia è tremenda, il cuore sembra debba scoppiare. Ognuno si mette in rapida fuga, ognuno cerca un rifugio, sicuro, nei luoghi più nascosti, sui monti più alti, nel profondo degli abissi. Ovunque ci sono cuori tremanti. L’angoscia è ovunque, il terrore è massimo. L’attesa è sconvolgente. Tutti gli occhi vedono, tutti i polsi battono con vigore. Cosa sta mai accadendo? Un poco prima tanta quiete, un poco dopo tanto sconvolgimento. Ecco che il maestoso Leone si muove, prima con lentezza e poi con massima celerità; guarda, cerca, scova: non c’è scampo per alcuno. Ognuno deve affrontare la sua sorte, quella che volontariamente si è scelto. Fuor di metafora, tutti voi che leggete avete ben compreso il Mio Dire. Quello che ho detto succederà, accadrà, molto presto.

Esulta popolo Mio, esulta, perché il tuo Signore viene con Potenza. Esulta, piccola Mia colomba: grande è il Mio Amore per te. Non chiedere alcunché, non esporMi, amata Mia, alcun desiderio: tutto conosco; tutto ti offro. Posa il tuo capo sul Mio Petto. Esso è una fornace ardentissima; il Mio Fuoco d’Amore vuole rinnovare ogni cosa. Rimani accanto a Me, rimani in Me e amiamoci del più grande amore. Tutto te lo dono. Senti in te l’immensa Dolcezza che a tutte le anime era concessa, nessuna esclusa; ma molte di esse non hanno saputo attendere, non hanno voluto attendere, hanno cercato falsi amori, hanno intrecciato idilli ingannevoli, hanno profanato la santità del Mio sublime Sentimento.

Sai, Mia sposa amata, che farò ora? Tutti coloro che hanno deviato da Me, che hanno voluto sostituirMi con idoli falsi, ora quelli abbracceranno e resteranno stretti ad essi che sono incapaci di fare alcunché: chi il nulla ha cercato dal nulla sarà avvinto.

Beato chi ha cercato l’abbraccio Divino, chi ha voltato le spalle alle fole del mondo, anche se ciò all’inizio gli è costato dolore; beato chi ci è riuscito a pieno: ora le Mie Braccia, possenti, lo stringono e lo proteggono; dal Mio Cuore esce, potente, il Raggio che trasformerà il suo essere fragile in un essere glorificato della Mia Gloria.

Esulta, diletta, perché voglio liberare la terra dalle spine e dalle ortiche, dalle serpi velenose e da ogni sorta di male. Chi mai potrebbe fare ciò, se non Chi tutto ha creato, tutto possiede e su tutto ha Potere? Vedo i tuoi occhi che Mi guardano con amore sconfinato, ma anche con una punta di tremore davanti allo sfolgorio del Mio Sguardo.

Vedi, sposa Mia, in questo istante contempli il Dio di Giustizia: davanti a Me c’è presente ogni uomo della terra. Si preparino a fuggire tutti i Miei nemici; corrano, corrano pure, Io, Io, Dio, li inseguirò! Cerchino pure i rifugi più sicuri; Io, Io, Dio, li scoverò! Dove fuggiranno che Io non li possa trovare? Se vanno in alto, Io sono là, se si nascondono nell’abisso, Io sono presente, se nel cuore della terra, Io non manco!

GuardaMi, sposa Mia, guardaMi, fissa pure il tuo sguardo su di Me: questo, Mia diletta, è l’aspetto che vedrà tra poco il mondo degli infedeli! Tieni pure fisso lo sguardo, non abbassarlo: ti sembra che il cuore non riesca a sostenere tale vista? Io lo sostengo. Sappiano tutti i fratelli cosa sta per accadere a ciascuno di loro! Chi Mi ha tradito tremerà e un’angoscia tremenda s’impadronirà di lui. Nessuno sguardo umano potrà sostenere il Mio, terribile. Solo a pochi sarà concesso questo privilegio. Lo sosterranno, senza dissolversi per il terrore, solo coloro che tutto di sé Mi hanno dato.

Vedi, sposa diletta, vedi: le Mie Braccia ti sostengono, il Mio Volto ha perso l’aspetto severo e terribile; lo Sguardo ora è il Dolcissimo Sguardo del tuo Gesù Che immensamente ti ama e Che a Sé ti ha attirato per farti per sempre Sua!

Vedo ancora il tuo volto, bagnato di lacrime: la felicità che provi è intensissima. Se non ti sostenessi, non riusciresti a tornare sulla terra, dopo questa sublime esperienza. Lascia pure che il pianto inondi il tuo viso: è gioia, è massima felicità, è un pianto d’amore!

Ti amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.12.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Siate felici voi, che attendete Gesù. Siate tanto felici voi, che aspettate di vivere con Lui ed intanto affrontate il travaglio con pazienza, con amore. Chiamate il sacrificio cosa lieve, perché la Promessa di Gesù vi dà sempre nuovo vigore. Il grande giorno non si farà aspettare a lungo, Miei diletti; cominciate ad asciugare le lacrime dal vostro volto. Gesù vi guarda, guarda ciascuno di voi con Volto lieto; guardate il Suo Sguardo, guardatelo bene con gli occhi del cuore. Chi di voi trema? Chi di voi ha paura? Si può avere paura di una madre tenerissima, alla quale si obbedisce prontamente?

Non figuratevi rimproveri ed accuse, non pensate con rammarico alle piccole debolezze, alle minime imperfezioni; non dite dentro di voi: “Non sempre sono stato proprio come Egli voleva. A volte non ho ben capito, volevo obbedire, ma mi sono confuso. Ora sarà in collera con Me; vedrò il Suo Sguardo severo. Egli mi rimprovererà questo e poi questo dettaglio. Cosa mai posso fare?”

Amati, Gesù conosce ogni cosa, vede però il grande vostro amore, il supremo sforzo per seguirLo su questa via della perfezione, vede lo slancio totale del vostro essere in Lui, vede la vostra mente che Lo cerca senza sosta e Lo desidera tanto da invocarne il ritorno ad ogni istante. Dio non è uomo che pretende tanto per nulla dare; Dio è Dio Che pretende così poco per dare tutto!

Gioite voi, che vivete in Lui, gioite, piccole stelle luminose, che piangete di gioia, quando il Suo Santissimo Corpo entra nel vostro cuore.

Ecco ciò che accadrà tra breve, ecco ciò che succederà al Suo, prossimo Ritorno: voi cercherete il Suo Sguardo, voi alzerete i vostri occhi con grande emozione; Egli vi abbraccerà col Suo Sguardo, Divino e Dolcissimo. Voi tacerete per la grande emozione ed il cuore batterà di felicità. Nel più profondo silenzio risuoneranno le Sue sublimi Parole: “Vieni, amico. Vieni, diletto. Vieni, Mio fedele. Vieni a prendere il posto, che ti ho assegnato. Ti ho promesso tanta Felicità e ne avrai fino ad esserne saturo; ti ho promesso Amore e ne sarai, finalmente, immensamente ricco. Cercavi le briciole nell’uomo, ma neppure quelle hai trovato. Nulla più hai cercato in lui: hai ben capito che mai avresti trovato ciò che cercavi. Ti sei, allora, diretto verso di Me con passo deciso, senza voltarti indietro, senza chiedere alcunché al mondo.

Ecco, ora vedi cosa significa averMi servito, amato, obbedito, ecco cosa significa aver confidato in Me in ogni istante, aver sperato contro ogni speranza. Vieni, Mio amato. Vieni e godi in Me; ciò che hai tanto sospirato ora è per te. Queste, figlia diletta, le sublimi Parole che l’Altissimo rivolgerà ai Suoi servi più fedeli. Vale la pena soffrire ogni martirio per giungere a sentire ciò. Ora, piccola Mia, anche il cuore dei fratelli, più vicini e più cari a te, può darti delusioni non  vedere mai Dio nell’uomo; limitati a portare a Dio ogni uomo che si lascia condurre. Gioisci nel dare e non chiedere alcunché a chi nulla può dare! Chi è immerso nella Realtà Divina deve dare, senza aspettarsi nulla: quale uomo può soddisfare le esigenze di un’anima, affondata in Dio, che gode già le Sue Delizie? Nell’uomo c’è tutta l’imperfezione della natura umana; in Dio c’è tutta la Perfezione di quella Divina.

Figlia amata, dona amore, dona l’amore secondo il Volere Divino, dona la Sua Pace, obbedendo a Lui. Non soffermarti neppure un istante per attendere un minimo ricambio; vola verso Dio, sempre, dopo aver svolto la tua missione sulla terra!

Ti invito alla felicità dell’attesa, ti invito alla generosità del Dono, ti invito al distacco dal mondo. Non sarai amata, diletta, come non è amato chi è di Dio ed ha voltato le spalle al mondo. Cerca l’Amore lì, dove c’è, e distogli gli occhi dal resto.

                                                                                  Esulta in Dio. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima