Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
24.12.95
Eletti, amici fedeli, il vostro
trionfo è ormai vicino. Il male imperversa ovunque, ma ha terminato la sua
corsa: non prosegue ciò che Io non voglio prosegua. Ho
dato molto tempo ad ogni uomo per ripensare e
riflettere sulle sue azioni. Questo tempo è Grazia massima, ma è l’ultimo; vedo
che pochi lo utilizzano bene per sé e per gli altri, i più lo sprecano! A che
servirebbe un ulteriore indugio? Allora dico, allora,
Io, Dio, dico: avvenga ciò che deve avvenire, accada
quello che deve accadere. Ognuno segua la sua scelta; a Me, Dio, il Giudizio
sulle sue azioni.
Sposa
amata, vedi quanto tempo sta trascorrendo, per pochi
fruttuoso, per molti inutile. Ti ho parlato dell’importanza di questo
momento storico: è unico, è irripetibile, per le
immense Grazie che dono, per i terribili abomini che si compiono. Ho dato a
tutti grandi occasioni per comprendere il valore della propria esistenza. Non
ho agito, non ho agito collettivamente, ma
individualmente; non ho dato poco, ma moltissimo a ciascuno.
Tu
Mi dici: “Gesù adorato, com’è mai possibile che tante anime siano ancora in
condizioni miserevoli, dopo una pioggia così fitta di Grazie? Rimango disorientata davanti a
tanta freddezza, indifferenza, insipienza. Pochi, Santissimo, corrispondono al
Tuo Amore, così grande e troppi lo ignorano, perché vogliono ignorarlo.”
Questa
è la situazione in questo conclusivo periodo della vita umana sulla terra.
Sposa diletta, Io voglio salvare non condannare, voglio la vita non la morte, ma nulla farò per quelli che, malgrado tutto, fanno
la scelta del male. Questo Natale sarà una massima elargizione di Grazie,
immense; per accoglierle, però, ci vuole una certa disponibilità. Chi è
lontano, lontano sulla via del ritorno, chi non si è incamminato ancora come
può volare così in fretta da raggiungere immediatamente la meta? Offro molto,
ma godrà molto; chi già ha, poco chi poco ha.
Sposa
Mia, sappiano i fratelli che il primo passo da fare è la liberazione dall’abitudine
al peccato.
Se la
mente è tenebrosa ed il cuore gelido a causa delle
molte colpe, ogni passo avanti diviene difficoltoso. Chi ha dato una mano al
Mio nemico ha lasciato
Piccola
Mia, si sappia: ora il nemico giocherà le sue ultime carte; con astuzia sta
agendo su quelli che sono docili al suo volere e il suggerimento è questo: “La
tua vita è inutile.
Solo dolore e angoscia avrai. Spezzala!”
Ci saranno persone che considereranno un’opera buona consigliare al fratello di
togliersi la vita; il gioco del nemico è questo. Ti dico che molti,
molti lo faranno.
Perché
giungono a tale disperazione? Perché non vedono alcuna prospettiva per il
futuro; si sono staccati completamente dalla Mia Luce. Chi brancola nel buio
finisce con l’essere colto dalla grande disperazione. Ho mandato incontro a
costoro i fratelli ricolmi del Mio Amore; ma essi sono stati respinti. Ho
mandato
Il
maligno farà da guida al maligno, l’empio all’empio,
il cieco guiderà il cieco, lo storpio condurrà lo storpio; di conseguenza ci
sarà uno sfacelo generale!
Io
capisco il tuo pensiero: vorresti che ti dicessi quali altre vie resteranno
aperte in tale situazione di sfascio generale. Ti dico che tra tanto male vi
sono già in sviluppo i germi del Bene ed Io, Io, Dio, li farò agire con forza
in ogni parte del mondo. Essi saranno gli unici a restare, mentre ogni marciume
sarà eliminato. L’azione è già in corso e proseguirà con sequenze rapide,
terminato quest’anno che si sta per concludere. Sposa
Mia, ogni anima, che si è legata a te col cuore e con la mente per vivere in
Me, faccia ora il massimo sforzo. Occorre una testimonianza eroica: sarà il
sostegno ai buoni affinché
anch’essi, trascinati dalla corrente del male, non si perdano per la loro
debolezza e per l’esempio negativo che hanno intorno. Date i Miei Doni a quanti
ancora li desiderano, giorno dopo giorno, istante dopo
istante. L’oggi conta, amata sposa, l’attimo presente: quello, che oggi non
offrite, domani non potrete più darlo. Ho detto di dare ai buoni, perché essi
sono ancora in grado di accettarli e comprenderli. Gli empi proseguiranno nel
loro cammino, gli ingiusti continueranno a commettere ingiustizie, gli stolti stoltezze. Il cerchio è ormai in via di chiusura
definitiva.
Vedi,
diletta, che vivi nel Mio Cuore, dico e ripeto continuamente molte cose per
indurre gli uomini al cambiamento rapido. Pochi però se ne curano: ascoltano, ascoltano, ma con distrazione, senza approfondire. Beato chi
ha usato il proprio intelletto per comprendere a fondo e mettere in pratica
ogni cosa appresa: godrà e gioirà nel Mio Giardino che si sta arricchendo di
germogli, sempre nuovi!
Guardate,
uomini del mondo, guardate verso questa piccola culla:
un Bimbo è nato per voi! Tutto ha fatto per darvi la grande Felicità; ma voi
non avete voluto comprendere! Avete sorriso, vi siete inteneriti per un attimo,
poi, avete proseguito la vostra folle corsa. Guai, dico guai a chi ha rifiutato
continuamente il Mio Amore: ne resterà privo, per sua
scelta!
Vieni,
diletta. Vieni! Oggi voglio porgerti un nuovo Dono: le anime, sorelle felici,
vogliono mostrarti il loro volto, felicissimo. Il Paradiso è in gran festa, nel
tripudio generale; vivi anche tu il momento della più alta felicità. Esulta e
sii lieta, perché nel Mio Amore troverai tutto ciò che desideri.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
24.12.95
Figli
amatissimi, è giunta anche quest’anno questa magnifica
festa: un piccolo è nato per voi, un piccolo che è il più grande Re; possiede
tutte le Ricchezze, ma non vuole tenerle per Sé.
Guardatevi
intorno, amati, guardate i re della terra: prendono, prendono,
cercano, cercano, ma nulla dànno e mai sono sazi di
beni. Gesù, il piccolo Gesù apre le Sue Tenere Braccia ed
offre i Suoi Tesori agli uomini; li chiama ad uno ad uno, li invita alla
letizia, vuole porgere loro i più splendidi Doni. Quanto Amore c’è nel Suo
Sguardo, quanta Tenerezza nel Suo Sorriso! Sapete cosa dice, cosa sussurra ad ogni uomo? “Ti amo, Mia creatura!
Io sono Colui Che ti ha pensato sin dall’origine dei
secoli. Non importa se sei di pelle chiara oppure scura, se vivi in un luogo
della terra oppure in un altro: sei Mio! Così ti ho voluto. Così ti ho
programmato. Da Me sei partito, a Me devi tornare; ma la tua sorte dipenderà
dalle tue scelte. Scegli Me, amata creatura, e tutte le Ricchezze infinite, che
posseggo, te le donerò con Gioia. Vedi sulla terra,
uomo, vedi quanta ricchezza in mano a pochi e quanta
povertà sofferta da molti?
Questo
accade perché chi possiede doni li tiene stretti a sé
e nulla cede ad altri; quindi, continua ad esistere chi stringe il superfluo e
chi manca del necessario. Chi sceglie Me godrà la più grande Ricchezza che non
è formata da beni caduchi, ma da quelli eterni, che nessuno può rubare né far
diminuire.”
Piccola
Mia, figlia, Gesù, il Tenero Pargoletto, dice tutto questo; l’ha detto ieri, lo ripete oggi, ma sulla porta ad ascoltare le
Sue Parole non c’è che un esiguo gruppo di persone. Dove sono gli altri?
Egli
ha chiamato il mondo intero, si è rivolto a tutti: vuole essere stretto tra le
braccia di ogni uomo. Anche quest’anno questo grande e meraviglioso Invito non viene accolto che da pochi.
Guardati
bene intorno, diletta figlia: tutti corrono, tutti sono pieni di mille programmi
da attuare; quanti progetti nelle loro menti, quanto dinamismo! Chiediti, ora,
dove corrano, quali programmi abbiano, quali progetti inseguano. Cercano tutti
la stessa cosa: il piacere, il fugace piacere di un istante e per avere questo attimo di gioia, passeggera, volgono le spalle alla
grande Felicità, durevole, eterna, inestinguibile! Vedi, amata: quanta
stoltezza! Vedi, amata: quanta insipienza!
Il Mio
Piccolo tende sempre le Sue fragili Braccine, ma
nessuno c’è che Lo voglia prendere; le Lacrime bagnano il Suo Visetto, ma a
nessuno importa: quanta ingratitudine verso il Re dell’Universo!
Vieni
vicino a Me, figlia amata, vieni: ti metto tra le
braccia il Mio preziosissimo Tesoro. StringiLo a te e
guarda il Suo Visino: non piange, non piange più; esulta
di Gioia, perché sente l’immenso amore che provi per Lui. Ti sorride ed appoggia
Sia
questo momento di indicibile felicità il Dono di
questo grandissimo Natale. Dài tutto il tuo amore al
Piccolo che stringi a te: Lo ricompenserai di quello che troppi Gli negano! La
gioia che Gli offri ti verrà restituita, moltiplicata
all’infinito. ScaldaLo sul tuo cuore, piccola Mia; tieniLo stretto a te a lungo: Egli ha tanto freddo, per il
disamore generale e la lontananza dei cuori dal Suo.
Rimani
qui col Piccolo stretto al petto. AdoraLo assieme a
Me, consolaLo assieme a Me: nessuna Lacrima di dolore
deve più rigare le Sue Guance.
Guarda,
amata, guarda: ha chiuso i Suoi Occhietti; ora
respira, tranquillamente, si è assopito, Felice, nel calore del nostro Amore.
Esulta, diletta: in questo momento il Potente Dio, fatto Uomo, si è lasciato
stringere da te ed ha preso gioia e felicità dalla Sua creatura. Il Suo Riposo
è tranquillo. Le tue braccia in questo momento racchiudono il più Potente Re!
Tu baci, dolcemente, il Capo reclinato sul tuo seno e vivi in un’estasi di
sublime felicità.
Quest’anno
Egli voleva essere stretto da tante braccia amorose, ma non ne ha trovate dove riposare. Oggi Lo vedi come piccolo Bimbo,
domani Lo vedrai come il più Potente Sovrano Che viene
a prendere possesso di tutto ciò che Gli appartiene, ossia di ogni cosa! Beato chi L’ha accolto con amore nella Sua fragilità di Bimbo: Lo
godrà nelle Sue nuove vesti di Sovrano, assoluto, Tenerissimo con chi L’ha
riconosciuto ed amato, rigorosissimo con chi L’ha respinto.
AmaLo! A. M. amaLo:
il tuo amore Lo rende lieto e Lo fa riposare sereno e sicuro!
Uomini
della terra, uomini, che continuate a respingere Dio, non sapete cosa state
facendo: il piccolo vi tende le Braccia, ma voi Lo ignorate e per colpa vostra tante Lacrime hanno bagnato il Suo Visetto! Io
sono
Gioisci, figlia benedetta. Gioisci: il
Creatore, il Salvatore, oggi riposa, Felice, sul tuo
seno! Dono più bello non potevi ricevere!
Ti
amo.
Maria
Santissima