Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.12.95

 

 

In Me, figli cari, eletti, c’è la pienezza di vita: beato chi ha fatto bene la sua scelta! Tanti pericoli ci sono nell’aria in questo tempo straordinario, tutti voluti dall’uomo, per le sue scelte sbagliate. Chi ha fatto quella giusta nulla ha da temere. In Dio c’è ogni Delizia, Io le voglio offrire ai Miei amici che vivranno una vita nuova, feconda e felice. Ho creato ogni uomo per la grande Felicità. Questo, amati, è il fine ultimo della vostra vita: vivere con Me per sempre, entrare a far parte del Mio Essere Infinito. Ognuno, però, è libero di accogliere questo splendido Dono oppure, addirittura, rifiutarlo e rimanere imprigionato nell’abisso di dolore.

 

 

Sposa amata, ti ho promesso nuove gioie sublimi: te le concederò presto. Più si avvicina il grande giorno, più sfolgorante si fa la luce per la Mia sposa diletta, più abbondante la Grazia e più percettibile lo Spirito, del quale l’ho permeata. Così è, fedele amica.

Come quando ci si avvicina al sole si vede il suo splendore sempre più intenso ed il suo calore diviene maggiore, così, per l’appropinquarsi di quel giorno meraviglioso, ogni anima, permeata di Linfa Divina, ne avverte l’avvicinarsi. Come una possente calamita, attiro tutti a Me e nessuno può resistere alla Mia Potenza. Chi è entrato nel Mio sublime campo magnetico rimane in Me ed Io in lui.

Talora, la Mia piccola sposa Mi dice: “Gesù mio adorato, mai vogliamo allontanarci da Te, neppure per un istante; vogliamo vivere in Te e che Tu viva in noi: sei la nostra vita, il nostro tutto! Non permettere che ci separiamo da Te neppure per il tempo di un respiro.

Sposa amata, chi Mi prega in questo modo è già stretto a Me in maniera indissolubile: più Mi state vicini, più desiderate rimanervi. Chi entra nella Mia sfera desidera perdersi in Me, stringersi sempre più al proprio Dio, perché tutto ciò che vi è nel mondo diviene insulso ed insignificante.

Come la Mamma amatissima ti ha detto, in questo tempo di Grazia ho riempito molti cuori, li ho colmati secondo la loro capienza: chi molto Mi ha offerto molto ha ricevuto; chi poco Mi ha offerto poco ha ricevuto. Ho preparato tutti quelli aperti a Me al grande passo, che sto chiedendo a ciascuno di fare.

Amata, come vedi, il Mio Linguaggio è spesso misterioso, perché non posso spiegare in anticipo ciò che deve essere detto solo al momento adatto. In questo fine anno gli uomini non fanno che chiedersi ciò che accadrà e ognuno fa pronostici per l’anno nuovo, per il prossimo futuro, per la propria vita, per quella degli amici e parenti. Ti dico, diletta, che vivi in Me, che la posizione ideale è quella di chi nulla si chiede, nulla cerca di particolare, dona a Me tutto il suo essere, si lascia andare nell’Onda Soave del Mio Amore e reclina il capo sul Mio Cuore, come fai tu, diletta sposa, ed attende con gioia il compimento dei fatti. Scrutare con ansia nel futuro a nulla serve, amata, proprio a nulla: il tempo Mi appartiene e farò di ciascuno ciò che IO desidero fare; tutti i progetti fatti andranno in fumo, perché avverrà l’imprevedibile. Dico a tutti gli uomini della terra, che affaticano la mente a pensare e ripensare, a studiare e progettare, ad indagare e chiedere agli insipienti* questo o quello: non cercate, non scrutate, non affaticatevi in cose che non servono; vivete bene il vostro presente e l’attimo fugace sia la vostra preoccupazione! Il passato non è più, il futuro non è ancora: essi non esistono. Pensate, invece, a ciò che dovete fare in questo istante di vita, che vi viene concesso: quello seguente neppure sapete se lo avrete!

Vedo tanta stoltezza nel mondo d’oggi: si ha paura del futuro, come se un misterioso pericolo incombesse sul capo di ciascuno, ma nulla si fa per prepararsi ad affrontare i fatti che stanno, ormai, per piovere addosso a ciascuno. Ancora si rincorrono le vanità, si cercano i piaceri illeciti, si bruciano le tappe, per il timore di non riuscire più a godere abbastanza. Ebbene, dico che queste sensazioni d’incertezza le permetto proprio Io e lascio che nel cuore nasca questo misterioso sentimento. Voglio che gli uomini riflettano sulla loro condizione spirituale, voglio che si pongano, in silenzio, in contatto con Me e ascoltino la Mia Voce. Questo ho chiesto di fare; questo hanno fatto solo in numero assai esiguo!

Le strade sono piene di confusione, le piazze piene di rumore, le case di frastuono, i cuori di malizia, le menti di nebbia: come si può ascoltare la Mia Voce in questa situazione terribile?

Infatti il più* degli uomini non la sente, non ci bada, non si prepara: verrà colto di sorpresa e grande sarà la sua angoscia.

Accade come quando un agricoltore, insipiente, lavora e lavora senza alzare mai gli occhi verso il Cielo: le nubi si accumulano, ma egli non ci fa caso; il Cielo diviene sempre più nero, ma egli continua, imperterrito; il vento soffia sempre più forte, ma egli è troppo intento al suo lavoro, cominciano anche le prime gocce, ma egli alza le spalle e dice: “Cosa da poco, due gocce e poi tutto passerà”. Non prende alcun provvedimento, non cerca rifugio, non si preoccupa del riparo e continua, fino a quando la terribile tempesta lo investe e non ha più scampo: il Cielo è attraversato da lampi sinistri, i fulmini lo terrorizzano, l’acqua scroscia in maniera sempre più violenta. È veramente accaduto tutto all’improvviso o piuttosto è stata l’insipienza dell’uomo a non vedere alcunché, a non accorgersi del grave pericolo che si stava preparando? La Mia piccola, stringendosi a Me, piena di paura, Mi dice: “Mio adorato Gesù, stringi a Te ogni uomo. Nessuno sia colto impreparato, come quell’agricoltore stolto. Chiudi tutti nel sicuro e splendido Rifugio del Tuo Cuore. Salva l’Umanità dalla rovina, mio Amore: ognuno sia preavvisato e provveda a cercarsi un riparo”. Questo, amata Mia, sto facendo. Ho chiamato, ho chiamato; come la chioccia cerca i suoi pulcini, quando sente avvicinarsi un pericolo, così Io ho cercato ogni uomo per stringerlo a Me in questo tempo di radicali cambiamenti. Così ho fatto e così continuo a fare, ma pare che tutti siano come impazziti: hanno inconsce sensazioni di pericolo, ma nulla fanno per mettersi in salvo; si stordiscono con i piaceri illeciti per non pensare e scelgono esattamente la via opposta a quella che dovrebbero cercare.

Amata, certo, vorrei che tutti fossero saggi e previdenti, ma vedo che non è così. Cosa posso fare più di quanto ho già fatto? Una grandiosa pioggia di Grazie ha bagnato la terra in questi giorni, mai sono state tanto grandi e tanto abbondanti, ma gli uomini anche ora, come in passato, nulla hanno compreso, non hanno saputo cogliere il tempo della Grazia e vagano di qua e di là, come insensati! Molto ho concesso, ma poco è stato colto. Ho dato delle direttive ben precise ai Miei figli, ma molti di essi continuano a deviare un poco a destra e un poco a sinistra, tanto, dicono, è la stessa cosa. Io, Io, Dio, invece, vi rispondo: non è proprio così; fate quello che dico, esattamente, precisamente, puntualmente, senza deviazione alcuna! Siate obbedienti, amati. Siate tutti obbedienti.

Diletta sposa, esulta in Me anche in questo splendido giorno, che il Mio Amore ti dona. Il Mio Cuore è la tua reggia. Rimani in esso e godine le Delizie.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

*insipienti = indovini

*più = la maggioranza

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.12.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli amati, benedetti siate, perché per tempo vi siete decisi per Dio, avete scelto le Sue Vie, avete cercato il Suo Volto, avete chiamato, avete supplicato, senza perdere mai la speranza.

Il Re non vi ha lasciato sospirare a lungo, si è piegato su di voi con Tenerezza di Padre ed ora si accinge ad innalzarvi fino a Lui, a farvi Suoi collaboratori nel nuovo Regno che cambia il volto della terra. Questo è stato il tempo decisivo, ma si sta chiudendo, perché ormai ogni uomo è stato invitato a fare la sua scelta: o con Dio o senza Dio.

La Mia piccola figlia Mi chiede: “Mamma Santissima, molti uomini nulla hanno compreso; essi stessi non si sono resi conto delle scelte che man mano facevano.”

Questo, figlia cara, è molto male: l’uomo con intelletto deve comportarsi come tale, non può vivere come se non lo possedesse. Non è ammesso farlo né è giustificato chi lo fa. Pensa, durante l’arco della vita, a quante scelte l’anima è costretta a fare: tra ciò che giusto e ciò che non lo è, tra Bene e male, tra Dio e il nemico.

Tu dici che spesso neppure se ne accorge e decide senza pensare, decide, senza prima aver ben riflettuto, si fa portare dall’istinto, dall’impulsività. Pensa se nella vita quotidiana un individuo facesse solo ciò che sente di fare, senza un ordine, senza una direzione, senza una legge: ovunque ci sarebbe il caos, scomparirebbe il vivere civile e si cadrebbe nell’anarchia completa.

Come vedi, ognuno deve seguire regole e leggi e condursi secondo quelle. Se questo è vero per la vita di società, tanto più lo sarà per la vita spirituale.

Ogni azione, che l’uomo compie, è frutto di una scelta, le cui conseguenze ricadono sempre addosso al soggetto. Dio ha segnato ogni azione umana: nessuna Gli è sfuggita e di tutte chiederà conto dettagliato. Le attenuanti saranno ben poche. Già da questo momento sono in atto le conseguenze di un vivere errato, di una sequela di scelte sbagliate. La prima e più grande purificazione se la dà l’uomo con le sue stesse mani; quella Divina è sempre meno dura. Osservi in questo periodo d’attesa anime nella pace e nella gioia, altre nel grande travaglio, dovuto a passi, falsi, compiuti nel passato. Tutto è già in atto: le scelte fatte sono state determinanti per molte anime. Chi vive nella tiepidezza si allontanerà sempre più e finirà coll’essere respinto. Il nuovo anno che sta entrando sarà fortissimo: cadrà ciò che deve cadere e resterà ciò che deve restare. Ogni pianta senza radici non potrà resistere e il vento, tempestoso, si porterà via tutto. Dico agli uomini di questi tempi, dico ai figli che Mi ascoltano: guardate i segni, osservate i segni, già tutti presenti, e non fingete di non capire. Ogni giorno avvengono vari fatti e spesso a voi viene chiesto di prendere posizione in un senso o nell’altro: voi col cuore già propendete per questo o per quello. Anche questa è una scelta che fate: il male, ricordate, figli cari, non si fa solo con i fatti, ma prima col pensiero, con l’intenzione. Non sarete giudicati solo per le azioni portate a termine, ma anche per le intenzioni della vostra mente, che solo Dio conosce bene. Tutte queste sono le scelte che l’uomo fa, quasi senza accorgersene. Egli dà peso solo a ciò che concretizza, ma Dio guarda più nel profondo: giudica e premia o condanna secondo il merito o il demerito.

Figli amati, vi chiedo di scrutare, profondamente, nel vostro io, segreto, noto solo all’Altissimo: che avviene? Siete veramente sempre Suoi oppure deviate con facilità? Come sono i vostri pensieri: amate Dio a parole oppure veramente nel profondo del cuore? Dite: “Lo amo, Lo amo”, al fratello che vi ascolta solo per mostrare che siete tanto pii o lo siete veramente? Se lo siete veramente, parlate poco con l’uomo, pochissimo con l’uomo ed, invece, continuamente con Dio. Il rapporto tra Creatore e creatura più è sublime più è riservato; chi dice: “Ho fatto questo. Ho detto quell’altro. Ho recitato queste preghiere e poi ancora”, ha ancora un rapporto assai superficiale con Dio, non è affatto in intimità profonda con Lui. Godete Dio nel silenzio del vostro essere interiore, parlate con Lui, come fa una sposa col suo sposo, soavemente, delicatamente, senza lasciare trapelare nulla agli altri di ciò che avviene nel cuore. Chi parla, parla, parla poco ama, desidera, invece, farsi notare, farsi stimare dall’uomo, farsi ammirare per la sua pietà.*

Eletti, non sia così per voi: siate riservati, siate silenziosi; il mondo tanto non vi capirebbe. Parlate con Dio continuamente, con i fratelli più cari poco, poco, con i ribelli proprio per niente.

Questo è il grande momento dell’attesa: parli solo il cuore col suo palpito d’amore, la mente col suo abbandono alla Luce Divina; tacciano le labbra: è troppo importante ciò che sta accadendo; è la premessa di ciò che deve ancora compiersi.

Siate docili ed obbedienti. La Pace di Dio sarà in voi e la Sua Tenerezza vi avvolgerà anche nella fatica quotidiana. Pensate a Lui. Parlate con Lui. Chiedete a Lui: avrete tutte le risposte che desiderate.

Ti amo, figlia. Vi amo tutti.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

*pietà = amore verso Dio