Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.01.96

 

 

Sappiate, amati, amici del Mio Cuore, sappiate sopportare con pazienza le piccole difficoltà che permetto; il grande giorno vi compenserà di tutto. Vedo alcuni di voi vivere eroicamente, senza badare a sacrifici, volti tutti ad assolvere alla propria missione con tanto amore: sono preziosi cooperatori del loro Signore. Questi Mi staranno più vicini e godranno le grandissime gioie che spettano ai Miei più fedeli. Figli amati, Dio, Io, Dio, tengo conto di tutto, neppure un sospiro Mi sfugge, nulla ho scordato: è tutto ben custodito e sarete ben ricompensati. Proseguite con gioia e coraggio; Io lo desidero. Risolverò i vostri problemi e renderò agevole il cammino. Fidatevi, abbandonatevi e tutti giungerete vittoriosi.

 

 

Sposa amata, il mondo è in cammino verso la sua rovina. Ho pazientato, ho accolto le vostre suppliche, la Madre Santissima ha tenuto fermo il Mio Braccio per tanto tempo, ha versato Lacrime di Sangue; ma quanti ci hanno fatto caso? Quando una madre piange, significa che i figli sono in grave pericolo: è un segno evidente e significativo che dovrebbe far pensare!

Io piansi su Gerusalemme che non aveva riconosciuto il tempo della Grazia; ora piango sull’Umanità di questo secolo che procede nel più grande sbandamento morale. Ho offerto infinite possibilità, ho aperto nuove vie, ho suscitato anime illuminate e profetiche che hanno preannunciato ogni cosa. Tutto ho operato per evitare la distruzione totale, ma la voce del nemico si è alzata ingannevole: “Mai nulla accadrà, uomini. Dio è Misericordia: proseguite secondo il volere vostro e non negatevi alcunché. Cercate il piacere, il denaro e fate ciò che vi piace: Dio comprende, Dio accetta tutto, Dio è troppo Misericordioso per colpire. Non ascoltate i profeti che preannunciano sciagure, la vera sciagura è quella di fare dei sacrifici inutili.” Queste le oscure parole che risuonano ovunque e vengono colte dagli stolti. L’astuto miete vittime in grande quantità ogni giorno.

Ti dico, sposa diletta, che l’intero genere umano è sull’orlo dell’abisso e non se ne vuole rendere conto, prosegue a vivere senza usare l’intelletto: le forze del male sono tremende e trascinano senza dare scampo. Ti dico, diletta Mia, che Gerusalemme fu distrutta e non rimase pietra su pietra. Tutto feci, anche allora, per evitare la più grande rovina, ma gli uomini non collaborarono, si ribellarono e Gerusalemme si ridusse ad un cumulo di macerie! Credi che accadrà diversamente al mondo intero che con insipienza prosegue nella folle corsa? No, ti dico; ma peggio accadrà, un disastro tale che riporterà ogni cosa al suo esordio!

Pensate al diluvio, uomini della terra, pensate ai grandi castighi del passato, stolti, che non volete comprendere! Questa volta accadrà di peggio, molto peggio: non si possono calpestare le Mie Leggi in tal modo! Ognuno procede per conto proprio, come uno stolto, senza capacità intellettiva: fa solo quello che vuole non ciò che deve.

Nessuno compie più, bene, il proprio dovere, ognuno devia a destra o a sinistra. Il lavoro non è cooperazione fattiva, ma mezzo per acquistare ricchezza che serve a rendere sempre più poveri i poveri, più deboli i deboli, più infelici gli infelici.

Amata, che gemi di dolore nel sentire le Mie Parole, il Mio Sguardo abbraccia tutta la terra: la vedo abitata da lupi rapaci in cerca di preda. Le Mie Parole sono state proprio dimenticate. Ho detto, ho ripetuto: amatevi, amatevi, come Io vi ho amato, cooperate con Me e fra voi; solo in tal modo ci sarà il vero progresso. Vedo ovunque miserie spaventose. Vedo fratelli che versano lacrime amare, perché non hanno di che sfamarsi, mentre altri hanno tanti beni, da sprecare senza discernimento. C’è una larga fascia poverissima di beni ed una ricchissima, per i beni sottratti ai miseri. Pensi, sposa cara, che possa tollerare ancora questo stato di cose, dopo infiniti ammonimenti, continui segni, avvertimenti di ogni genere? Se parlo, non Mi ascoltano, se grido, si turano le orecchie, se mando segni, evidentissimi, sviano lo sguardo; ascoltano, invece, la voce suadente del serpente, ingannatore da sempre, che dice: “Nulla accadrà. Nulla accadrà!” Io, Io, Dio, dico a tutti quelli che Mi vogliono ascoltare: tutto accadrà. Tutto accadrà. La Mia Pazienza è finita! Molti soffrono, per l’astuzia di pochi ben manovrati dall’ingannatore. Voglio mutare la sorte degli uomini, voglio che ovunque trionfi la giustizia. Come ottenere questo, sposa diletta, se i cuori non mutano? Può un cuore in rivolta portare la pace?

Leggo in molti uomini un desiderio di guerra, di distruzione: si parla di pace, ma si prepara la guerra. Vedo dissidi terribili nelle famiglie, disgregazione nella società: ognuno è pronto ad imbracciare le armi contro il fratello che ha vicino; i genitori sono contro i figli, i figli contro i genitori, i fratelli si odiano fra loro, gli sposi si ingannano. Tutta la società è sconvolta dall’immoralità: è ormai lecito tutto e nulla è vietato. I Miei piccoli vengono sviati da Me con astuzia e volti al male.

Sposa amata, questo è il quadro che si presenta davanti al Mio Sguardo. Vedo il tuo viso inondato di lacrime: condividi il Mio immenso Dolore, per la follia del mondo che, tu sai, devo arrestare tra poco col più grande castigo che mai il mondo abbia avuto dalla sua origine. Ormai è vicinissimo; gli uomini avranno ciò che si sono scelti: quello, che hanno cercato, troveranno.

Sappiate bene, uomini, che non è Dio Che castiga, ma voi stessi vi castigate con le vostre stesse mani! Lascia che vi sbraniate fra di voi; le armi potentissime, preparate per gli altri, le sperimenterete su voi stessi. Periranno tutti gli empi della terra e neppure uno resterà in piedi. Così voglio. Così ho deciso. Così sarà!

Inizialmente ho parlato di coloro che vivono eroicamente e sopportano le vessazioni con grande coraggio. Perché devono sopportare tante pene? Sono i fratelli pieni di malizia che provocano tanto dolore ovunque; ma Io, Io, Dio, non voglio che questo andamento prosegua: via i maliziosi dalla terra! Li spazzerò via tutti! Subito lo farò, subito: lo farò, cominciando da questo anno, appena iniziato!

I Miei nuovi profeti hanno parlato chiaramente; in coro, dicono tutti la stessa cosa. Perché non volete credere – stolti che siete – che le loro parole siano le Mie Parole? Tutto è stato preannunciato; la Mamma Santissima ha parlato di segreti che devono essere rivelati. Cosa si cela sotto questi segreti? Non si aspetti la loro rivelazione per piegarsi: sarà, vi dico, troppo tardi per farlo!

Piccola Mia, vaso, pieno del Mio Spirito, porta ovunque la Mia Parola: chi l’ascolterà sarà costretto a riflettere; molti muteranno vita ed aiuteranno gli altri a fare altrettanto. Ognuno che berrà a questa sorgente purissima sarà salvato.

Non temere, sposa Mia, gli attacchi continui del serpente: non si dà pace nel vedere tante anime dischiudersi ai Raggi della Mia Luce, non si dà pace nel vedere anime belle divenire sempre più splendenti, non si rassegna ad essere tante volte sconfitto!

Prosegui; le spine nascoste dai satelliti del Mio nemico le ho tutte tolte Io. Cammina pure serena per questa strada, che ti sta davanti, e spargi i tuoi fiori profumatissimi che vengono tutti dal Mio Giardino. Opera con zelo, come già fai; la stanchezza non ti coglierà, perché non lo voglio! Stringiti a Me, amata sposa: le Mie Braccia ti accolgono con immenso Amore.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.01.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli Miei, restate con Me, a lungo. Il Mio Cuore vi tiene stretti a sé: voglio donarvi tanto Amore perché lo possiate poi donare ai soli, ai poveri, a quelli disperati.

Questo è un momento difficile per molti: verrà a mancare non solo il superfluo, ma anche il necessario. Quanti vedranno cadere il mondo intorno a sé! Quanti verranno proprio colti dalla disperazione! Siate balsamo, figli cari, per le molte piaghe che affliggeranno ogni giorno di più l’Umanità. Desidero che nei vostri cuori ci sia pace: non permettete all’angoscia di prendere mai il sopravvento, anche se il maligno userà ogni arte per spaventarvi. Correte tutti nelle Mie Braccia amorosissime. Se avete anche minimamente sbagliato, implorate con fiducia il Perdono di Dio: Gesù vuole perdonarvi, vuole cancellare ogni macchia anche la minima e, mondi e felici, vi vuole offrire una vita rinnovata.

Qualcuno Mi dirà: “Mamma, aiutami a mondarmi anche delle minime scorie che sono in me; da solo mai ci riuscirei!” Certo, figli cari, certo che aiuterò ciascuno di voi a farlo; solo questo desidero! Vi chiedo solo di essere obbedienti: quando avete ben compreso, siate perfetti, senza deviazioni, seppure minime. Amatevi l’un l’altro, diletti del Mio Cuore, con l’Amore infinito di Dio; Egli vi abbraccia tutti singolarmente e poi insieme, uniti. Proseguite così il cammino, tenendovi per mano: siete tutti volti a raggiungere la stessa, sublime meta.

Gesù, figlia benedetta, ha parlato dei sacrifici, delle pene, delle fatiche che ognuno soffre con amore: quanti meriti avrete per questo, tutti voi, che tanto offrite! Il dolore vostro aiuterà molti fratelli ad alzarsi, altre anime a schiudersi; aiuterà tutti voi ad essere più perfetti, a volare più alto, a riflettere più profondamente.

Figli, Miei amatissimi figli, amate il dolore, da quello morale a quello fisico. Gesù vi offrirà ogni giorno un poco di questa Grazia: è il Dono preziosissimo che molti potrebbe arricchire, ma che pochi vogliono. Beato chi l’accetta e lo desidera! Non crediate che Gesù vi provi mai al di sopra delle vostre forze. Vi dico che ai generosi basterà l’intenzione; gli avari dovranno saldare il proprio debito fino all’ultimo spicciolo. Dico a voi, amati, a voi, che avete seguito le Mie lezioni: siate generosi, sempre, con Colui Che poco, sempre poco chiede per darvi tutto! C’è chi mai ha un attimo per il proprio Signore e c’è chi va centellinando i minuti da dedicare a Lui; vi dico che, quando si ama veramente, si offre ogni istante di vita a Dio. Il tempo della fatica, quello del riposo, il momento della gioia, quello, amaro, del dolore: tutto, tutto va offerto all’Altissimo! Solo in tal modo Egli potrà operare Meraviglie per ciascuno.

Amata figlia, oggi molto ti è stato chiesto, più del solito. Ho seguito il tuo procedere, passo dopo passo, ti ho tenuto per mano, senza lasciarti un attimo sola, ti ho sostenuto, poi, ti ho stretta tra le Braccia per darti nuova energia. Ama, diletta, così, come oggi hai fatto, ama col cuore, profondamente, intensamente, anche se ti senti lacerata: Dio sanerà presto ogni ferita. Non aver timore: non vuole certo la tua tristezza, ma la felicità del tuo essere. Hai bene operato; sii lieta e abbandonati con fiducia nell’Onda Soave che ti avvolge. Non pensare e non lasciarti prendere dalla malinconia di un passato doloroso. Vola verso il futuro, figlia Mia. Vola, felice, non sola, non sola: mai verrà separato ciò che Dio ha unito e reso saldissimo.

Oggi la tua mano ha stretto quella di Gesù, gelida, e un brivido profondo è entrato in te. Anche in questo modo Egli ti ha detto: “Ti amo, creatura Mia. Ti ho unito un pochino nel Mio Dolore: esso ha lacerato le Mie Carni, ha infranto il Mio Cuore; ti ho associato a Me* per fartene assaporare qualche amarissima stilla”.

Diletta, sono lieta, perché hai compreso ogni cosa ed hai offerto, hai offerto ancora a Lui tutto il tuo essere, hai benedetto la Sua Volontà, hai amato col Suo Amore. Gesù ha oggi esaudito il tuo grande desiderio: il tuo cuore è stato dilatato per accogliere ancora più Amore. Oggi Gesù ti ha fatto grande, attraverso il dolore intensissimo a Lui donato. Piccola, esulta e sii felice: più amore possiedi, più ancora potrai donare. Irradia luce, figlia amata, perché il buio sta coprendo la terra; irradia il calore, che Dio ti ha elargito, perché il gelo sta avvolgendo la terra. Molto ti è stato donato, molto ancora avrai per donare, quando tutto intorno non ci saranno che solitudine e squallore.

Oggi ti stringo a Me in modo speciale e benedico il tuo sacrificio e quello altrui: voglio farvi sentire il fuoco ardente del Mio Amore Materno. Siete i Miei figli amatissimi, che Io guardo con infinita Tenerezza. Continuerò a tenervi ben stretti per mano fino a quando, insieme, raggiungerete la meta: insieme Gesù vi ha voluto, insieme volerete verso di Lui.

Oggi ho visto accanto a te anime belle che con zelo stai conducendo per mano verso i verdi pascoli del Paradiso. Tienile strette, diletta figlia: nessuna di esse si perderà!

                                                                                  Ti amo. Vi amo. Vi amo.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

*Me = sottinteso: nel Dolore