Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
04.01.96
Amati, eletti, che vivete del Mio
Amore, ora credete ogni cosa per fede, senza vedere, senza sentire con i sensi
esterni, senza riuscire ben a comprendere con la vostra mente umana. Tra poco,
quando Io Mi rivelerò e dispiegherò la Mia grande Potenza, vedrete anche con i
vostri occhi sensibili, sentirete con l’udito esterno, comprenderete le grandi
verità nascoste. Io dilaterò la vostra mente al punto di afferrare il
trascendente ed il cuore in modo da accogliere
adeguatamente l’Amore Divino. Anche il corpo sarà potenziato: il Divino in esso
contenuto opererà grandi Meraviglie. Vi voglio uomini nuovi, uomini
ricolmi dello Spirito Divino. Là dove il processo è già avanzato avverrà il
mutamento conclusivo. Eletti, attendete, poco, poco e le meraviglie interiori
diverranno esteriori.
Sposa
amata, ho concesso il Paradiso nel cuore agli spiriti che Mi hanno corrisposto
in senso totale. Il Dono, che volevo estendere a tutti in questi tempi definitivi,
l’ho dovuto concedere solo a pochissimi. Amata sposa, ho bussato a tutte le
porte e non c’è uomo di questo tempo, al quale Io, Io,
Dio, non abbia parlato dal profondo del suo essere.
Qualcuno
Mi continua a ripetere: “Perché alcuni non riescono proprio ad
uscire dalla nebbia fitta e non fanno un passo avanti, altri procedono con
grande lentezza, altri invece sono già in pieno sole? Perché – Mi chiedono – accade questo?” La risposta è semplice: secondo
la corrispondenza di ciascuno. Dio è lo Stesso per ogni uomo ed
ama l’uno, come ama l’altro; ma la differenza, radicale, è proprio negli uomini
stessi. Quando Dio bussa alla porta del loro cuore, ognuno risponde in maniera
differente. C’è chi dice: “A dopo. A dopo; ora sono
troppo occupato e non posso darTi retta.” Un altro
dice: “Qualcosa sento che Dio mi deve dire, ma ora sono ancora troppo giovane per ascoltarLo. Desidero godermi un
pochino la vita, perché Egli, sicuramente, mi chiede sacrifici e
rinunce.” Un altro dice così: “Qualcosa voglio fare di ciò che mi proponi, ma
il resto lo rimanderò a dopo.” C’è poi chi stava già all’erta ed aspettava che Dio bussasse; non
conosceva il giorno né l’ora, ma sentiva che tutto sarebbe dovuo accadere. Costui subito Mi ha dato questa risposta: “Altissimo Dio, Tu Ti sei
piegato verso di me, umilissima creatura, hai bussato alla mia povera porta; mi
sento tanto felice che non so neppure come esprimermi. Dimmi, unico mio Amore, dimmi ciò che vuoi da me. Tutto Ti offro,
mio Signore; parla: sono il servo obbediente che non desidera altro che fare la
Volontà del suo Dio.” Queste, sposa amata, le risposte
che in questo tempo Mi hanno dato gli uomini. Alcuni Mi offrono tutto, altri
poco, poco, altri niente affatto.
Così,
quindi, ho distribuito i Miei Doni: secondo la ricettività di ciascuno. Chi Mi ha dato poco poco ha: la fede è vacillante, la
comprensione nebulosa, i dubbi aumentano, l’amore va scemando in lui. Chi Mi ha offerto nulla, nulla possiede: la fede è
inesistente, la confusione totale, il gelo ha bloccato le sue facoltà. Per
quest’ultimo la situazione è drammatica, neppure l’apparizione visibile della
Divinità potrebbe smuoverlo, tanto è indurito. C’è poi colui
che Mi desiderava, che Mi aspettava, che attendeva la Mia Chiamata.
Questi è divenuto il Mio cooperatore di salvezza;, gli
ho concesso Dono su Dono, l’ho ricolmato del Mio Spirito, ho aumentato la
capienza del suo essere, ho messo il Paradiso nel suo cuore: come ha chiesto,
così ha avuto.
Sposa
diletta, diMMi: la diversa condizione è stata causata da predilezione Divina
oppure da corrispondenza umana? La risposta della Mia piccola
è prontissima: stringendosi forte a Me, Mi dice: “Adorato, mio adorato Gesù, Tu
sei Perfetto e come tale agisci; ma l’uomo molto spesso è superficiale e poco
riflessivo, lento nell’afferrare e tardo nel comprendere. Perdona, Altissimo Dio, l’insipienza umana! Perdona: la
natura dell’uomo è troppo fragile ed il peccato
d’origine ha provocato un danno terribile! Abbi pazienza, Signore, bussa più
volte, non volgere le spalle a chi non Ti ha corrisposto, adeguatamente. Non
lasciare soli gli stolti, Amore mio: senza di Te saranno
completamente perduti.”
Piccola
Mia, non busso una volta sola, ma più volte, talora per un’intera vita e i
risultati sono sotto i tuoi occhi. Alla vigilia della fase definitiva molti,
molti nulla ancora hanno compreso: vivono insulsamente, sprecano il tempo
prezioso, gettano al vento la loro esistenza.
Sposa
Mia, guardo la condizione generale, osservo il processo in ogni istante: sempre
più numerosi sono coloro che si avvoltolano nel fango e sempre più esiguo è il
numero di coloro che volano in alto, felici di gustare
le Delizie Divine.
Nessuno
più Mi rimproveri, se le cose gli vanno male, nessuno osi
riversare su di Me le colpe della propria rovina: tutto ho operato con grande
generosità, ma la risposta è stata assai deludente!
Vedo
il tuo volto tristissimo: il Mio Dolore è anche il tuo dolore.
Mi dici: “Gesù mio, cosa possiamo fare
noi fratelli per salvare costoro che non vogliono proprio capire; forse qualche
altro sacrificio, più preghiere, più penitenze? Chiedi, Amato, e noi faremo tutto!”
Per
i più gelidi nulla più è bastante: il nemico se li sta ghermendo, uno dopo
l’altro, ed essi lo seguono, senza ribellarsi. Nessuno può
impedirlo loro! Qualcosa potranno fare di più gli
incerti, ma occorre una grandissima forza di volontà loro ed una grande
quantità di sacrifici da parte vostra. Fate suppliche, penitenze e sacrifici
per le anime che vivono ancora nell’incertezza, ma dimostrano di aver colto
qualche Raggio di Luce Divina. Per alcune la sorte muterà ed
avranno, nell’ultimo momento, la salvezza.
Sposa
diletta, il fratello può dare un grande aiuto; ma, senza corrispondenza
dell’anima, tutto diviene assai complicato. Voi operate al massimo delle vostre
possibilità; tutto questo vi sarà computato a
giustizia: i vostri meriti sono indipendenti dai risultati ottenuti.
Certo,
il giudizio si baserà sull’amore, sulla carità. Beato chi troverò con le mani
piene di opere d’amore e di carità: grande sarà la sua gioia, quando pronuncerò
la sentenza finale, quando gli mostrerò il Mio Volto e vedrà il suo Dio proprio
faccia a faccia!
Operate
con giustizia, eletti, operate sempre con il Mio Amore, amate ogni fratello con
il Mio Amore: avrete un premio magnifico.
Sposa
diletta, hai proceduto secondo il Mio Volere nel compiere la missione che ti ho
assegnato: vieni a gioire in Me. Grandi Doni continuo
ad elargire ai Miei più fedeli.
Le
Mie Braccia ti accolgono anche in questo giorno, nascente, per donarti le più
pure Gioie.
Ti amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
04.01.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
Miei, siete entrati nei tempi nuovi fissati da Dio per il cambiamento di ogni
cosa. La terra, bruciata dal male, rifiorirà, sì, amati figli, diverrà il
Giardino di Dio, dove cresceranno i più bei fiori. Ecco che Gesù sta portando
il nuovo Eden in terra, già ha piantato i Suoi
magnifici gigli: le corolle sono vellutate ed il profumo è soave. Tutto il
pianeta deve olezzare ed essere mondo. Egli ha chiesto ad
ogni uomo di divenire un giglio, affidandosi nelle Sue Purissime Mani; ha
chiamato da una parte all’altra dell’Universo: “Venite a Me, creature
predilette: voglio liberarvi dalle vostre debolezze. Ciascuno che si affiderà a
Me diverrà un candido fiore del Mio Eden. Non importa
se il passato è stato peccaminoso: Io, Io, Dio, opererò il grande miracolo con
la Mia Potenza. Ogni uomo è figlio di Adamo, porta in sé il marchio indelebile
del peccato originale; per secoli e millenni ha tenuto in sé questa tristissima
eredità, ma Io, Io, Dio, sono venuto sulla terra per liberarlo da questa
schiavitù, sono sceso perché ogni uomo fosse libero e non più sottoposto al
potere del male. Sono venuto nel mondo, venti secoli or sono, per dire a tutti
che il potere delle tenebre stava per finire. Gli uomini hanno sempre pensato
che la morsa del male mai si sarebbe allentata, che essa avrebbe dovuto
tormentare l’Umanità per sempre.
La
storia passata, quella remotissima e quella attuale
confermano queste tesi; ma l’uomo non ha capito, minimamente capito, quanto
Amore Io provi per l’uomo, per ogni uomo. Poteva mai Dio permettere che questa
situazione si prolungasse all’infinito? Per sempre la terra sarebbe stata un
nido di serpi, una tana di lupi, ferocissimi, pronti a sbranare non solo gli
esseri più deboli, ma anche ad usare la propria
ferocia uno contro l’altro? No! Dio, Dio vi dice no: questo non sarebbe potuto durare sempre. Dio ama, ama,
infinitamente ama e Gioia vi vuole donare! Uomini, senza riflessione, avete pensato male, considerando che la situazione mai
potesse mutare. Poco vi siete preoccupati di cercare la Mia Luce; vi avrebbe
fatto comprendere ciò che ora i Miei diletti, più illuminati, hanno compreso e
stanno attendendo il Paradiso in terra, la terra,
divenuta un Paradiso, per Volontà Mia. Questo vi sto
per dare. Questo volevo dare a tutti, a tutti, nessuno
escluso; invece, voi non ci avete creduto e vi dite: “È impossibile. È
incredibile. I consacrati più vicini a Dio neppure prendono in considerazione
questa realtà e solo delle voci insistenti circolano che non sono confermate da
quelle autorevoli.” Dico ancora a voi, prosegue Gesù,
a voi increduli: forse che i Piani di Dio devono essere approvati dagli uomini?
Forse che Dio ha bisogno del consenso umano per attuarli? Dio opera come vuole,
quando vuole, senza preavviso, senza consensi, senza
spiegazioni. Io, Io, Dio, – prosegue Gesù – ho chiamato tutti; certo che l’ho
fatto, ma chi Mi ha risposto? I
piccoli, i bimbi dal cuore puro, bimbi non per età, ma per semplicità.
Ebbene, Io, Io, Dio, Me li sono presi tutti per mano, li ho istruiti uno per
uno, poi ho detto loro: vi faccio una splendida
sorpresa: ho preparato per voi un luogo splendido, dove troverete tutto ciò che
vi piace ed ogni Meraviglia è presente. Venite con Me, seguiteMi, piccoli
eletti: vi conduco verso la Felicità. Uomini della terra, ho scelto tutti i
Miei piccoli. Io cammino ed essi felici Mi seguono; ecco che tra pochissimo
essi, che hanno creduto, godranno le purissime Gioie del Paradiso e voi,
increduli, coglierete ciò che avete prodotto con la vostra stoltezza!”
Figlia
cara, questo dice Mio Figlio, in questo momento, all’Umanità incredula.
Esulta,
piccola cara: stai camminando vicino a Gesù e molti fratelli ti seguono. Tra
breve, sarete arrivati. Io vi benedico tutti.
Vi
amo.
Maria
Santissima