Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.01.96

 

 

Amati, del Mio Cuore figli prediletti, tutto vi offro: vi ricolmo di ogni Dono ogni giorno. Ne ho in serbo in quantità infinita. Solo poco vi chiedo in cambio: di amarMi e amarvi; voglio il vostro amore totale, non solo qualche briciola. Sono Dio, Che vi ha creato, Che vi ha redento, Che vi vuole stringere a Sé così strettamente da farvi parte del Suo Stesso Essere Infinito. Per tanto che vi offro chiedo ben poco. Anche questo Mi viene negato dagli uomini d’oggi che ogni giorno deviano di più e non solo i più lontani non riescono più a trovare la strada, ma anche i più vicini sviano con facilità, lacerando il Mio Cuore che è costretto a togliere loro ciò che aveva promesso di dare. Siate fedeli, pazienti, perseveranti e godrete!

 

 

Sposa diletta, ti ho concesso di vivere in Me, di godere in Me, di donare il Mio Amore; ti chiedo, per tanto Dono, la perseveranza. Continua così, amatissima, continua, senza stancarti; quest’attesa non sarà lunga, ma il cambiamento dei cuori non è ancora completo.

Ama, sposa Mia, ama il tuo Dio Che tutto ti dona; ama anche in Lui ogni fratello e supplica per la sua salvezza. Questo chiedo. Vuoi tu continuare a sacrificarti ancora un poco, poco, poco per il tuo Signore, accettando qualunque cosa voglia da te?

La Mia piccola sposa Mi guarda e si stringe a Me, poi, Mi dice: “Gesù mio adorato, voglio ciò che Tu vuoi. La mia unica gioia è darTi gioia. Obbedisco e farò qualunque cosa Tu, Altissimo, mi chieda.”

Questo desidero da te e questo vorrei anche dagli altri. Nessuno pensi che i sacrifici siano troppo duri, che si debbano protrarre ancora un po’; nessuno di voi si scoraggi per le delusioni; prosegua, invece, con coraggio, perché quello che chiedo è sempre nelle vostre possibilità.

Amata Mia, ti ho parlato dei Doni che ogni giorno elargisco: dono il cibo ai degni ed agli indegni; offro l’alito vitale agli uni ed agli altri, la luce e l’armonia dell’Universo, da Me creato, e non si contano le Mie elargizioni. In compenso di ciò, chiedo amore, amore per Me e amore per il prossimo. Il Mio Sguardo abbraccia l’intero pianeta: cerco e scruto per scoprire un uomo che offra, veramente, l’amore che chiedo. Ora non vado più mendicando alle porte, esigo ciò che Mi spetta e a chi nulla Mi porge nulla più porgerò.

Ecco il quadro che si presenta davanti ai Miei Occhi: vedo la massa umana attaccata, avidamente, ai beni della terra e ognuno non si accontenta dei suoi, ma guarda, con desiderio, quelli degli altri con il fine di appropriarsene. Vedo fratelli stare in agguato per derubare il proprio simile. Chi vuole ancora dare? Chi è disposto a sacrificarsi per l’altro? Tutti cercano di prendere quanto più possono, senza nulla donare; ciò che offrono è una briciola e quello che afferrano è il massimo che venga loro concesso di fare.

Piccola sposa, posa il tuo capo sul Mio Petto e consolaMi di tanta amarezza. Ti offro una stilla del Mio Dolore, una goccia del fiele della Mia coppa, colma. Soffri con Me, sposa; ho così poca consolazione: tutti Mi girano il dorso! Ognuno adduce un pretesto e la scusa è sempre pronta, ben congegnata: “Signore, voglio servirTi, ma con me devi avere pazienza: non riesco ad obbedire come Tu vuoi. Dammi il tempo di prepararmi e intanto perdona, se sbaglio. Ogni volta mi sembra di essere giunto, ma poi, all’ultimo istante, mi accorgo di non farcela a staccarmi dal peccato e ci ricado, pesantemente.” Così, vedo anime che rimangono immerse nel fango del male e non vogliono uscirne. Ho concesso nuove energie a tutti coloro che Me le hanno chieste. Ho detto: la vostra salvezza ora dipende da voi, dalla vostra volontà; vi avverto, però, di non stancare la Mia Pazienza, perché è vicino, ormai, il giorno nel quale dirò il Mio basta e vedrete non più la Mia Misericordia, ma la Perfetta Giustizia! Le Mie Parole da questi vengono ascoltate, ma non messe in pratica. Ebbene, dico a costoro: vi ho ammonito, vi ho aiutato in infiniti modi, ma voi avete ascoltato male ed applicato peggio. Ora aprite bene gli orecchi dell’intelletto ed ascoltate Dio Che vi parla: non intendo ripetere più le stesse cose. Chi ha afferrato i concetti e li ha messi in pratica potrà entrare nel Regno, che sto per consegnare ai Miei fedeli; ma chi continua a tergiversare ed è incerto, titubante, indeciso verrà decisamente escluso da esso, senza preavviso.

Cosa significa esattamente quello che ho detto? Lo chiarisco per chi non avesse posto abbastanza attenzione: chi è già stato avvertito non lo sarà più, chi è stato chiamato e non ha risposto non lo sarà più, chi è stato riportato sulla retta via e devierà ancora non sarà più richiamato. Ho dato ai Miei strumenti, più preziosi, Ordini assai precisi ai quali essi si atterranno; chi non obbedisce e continua a deviare, secondo il suo arbitrio e non secondo il Mio Volere, sia lasciato solo a riflettere, a decidere. Non vengano ripetute sempre le stesse cose alle stesse persone che non vogliono metterle in pratica. Chi ha, ormai, gambe robuste deve procedere da solo e sarà giudicato alla fine, quando avrà toccato il traguardo. Nessuno dica: “Signore, Signore, io sbagliavo, ma nessuno mi riprendeva; io deviavo, ma nessuno mi strappava dalle vie del male. Intorno a me era tutto silenzio, neppure una flebile voce che dicesse: “Fai così. Volgiti di qui. Non procedere in tal modo”. Ora sono perduto e non posso fare altro.”

Come capite, figli cari di tutto il mondo, il tempo si è concluso: chi è rimasto nell’inerzia avrà ben poche energie per rialzarsi. Gli strumenti santi, che ho posto nel mondo, in ogni angolo della terra, saranno silenziosi con i ribelli, taceranno davanti ai disobbedienti e non proferiranno più parola con coloro che deviano. Il loro compito sarà quello di consolare con le Mie Parole quelli che sono nel grande travaglio, ma pieni di buona disposizione; quelli che si sono piegati sotto il forte peso della croce, ma non hanno distolto lo sguardo dal Cielo; quelli che completano la purificazione e sentono diminuire in sé le forze. Costoro godranno della Mia Presenza Viva in un essere, simile a loro, che potranno vedere con i loro occhi e toccare con le loro mani. Sì, amati, questo accade da tempo; alcuni di voi già se ne sono resi conto, altri meno, altri affatto. Ora è bene che tutti ci arriviate, perché Io, Io, Dio, ve lo rivelo: Mi nascondo nei Miei più preziosi strumenti, parlo con le loro labbra, cammino con le loro gambe, sorrido con il loro sorriso. Questo ho voluto che accadesse in questi tempi, così terribili, nei quali il pericolo è sociale e l’uomo è smarrito più che mai e ha bisogno di vedere e sentire: di vedere il Volto di Dio in un suo simile, di sentire la Voce di Dio in un suo simile. Anche questo splendido Dono ho voluto elargire al mondo; ti dico, però, sposa diletta, che anche questo è stato superbamente rifiutato dai ribelli. Essi dicono: “Questi, che mi vuole condurre a Dio, con voce suadente e dire* saggio, è solo un esaltato che non ha altro a cui pensare”. Detto questo voltano le spalle anche al Mio messaggero e continuano a sprofondarsi nell’abisso di sudiciume, dal quale non usciranno più.

Sposa Mia, le Mie ultime lezioni sono assai dolorose anche per te che vuoi ciò che Io voglio. Perditi in Me e cerca consolazione nel Mio Amore: le Gioie scorrono a torrenti nel Mio Essere Infinito. Attingi e dona a questa povera Umanità, così deviata!

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*dire = parlare

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         (1)

 

08.01.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

“Siate fedeli, amati figli, siate pazienti e perseveranti”; queste le Parole di Gesù, queste anche le Mie. Pregate, intensamente, gli uni per gli altri, perché i pericoli sono presenti ovunque. Amate Dio con le azioni, non con le parole. Non siate di quelli che dicono: “Signore, Ti amo” con le labbra e poi agiscono con grande superficialità.

Non voglio spaventarvi, Miei amati piccoli, ma sapete che proprio in questo tempo il nemico è più agguerrito che mai. Nulla fate, senza ben riflettere; consultatevi pure fra voi, prima di prendere una decisione importante. Gesù vi lascia uno strumento valido, Dono del Suo Amore. Consultatelo con fiducia, ma non ingannatelo: chi inganna lui inganna Dio e se stesso. Vi amo, figli prediletti, e vi voglio condurre per mano sulla via della perfezione.

Gesù Mi ha detto queste Parole: “Mamma amatissima, Ti affido queste anime. Prendile per mano; con la Tua Dolcezza le convincerai ad essere obbedienti. Vorrei che nessuna si perdesse: tienile tutte strette a Te e uniscile fra loro coi puri legami del Mio Amore. Una ami l’altra e sia di sostegno a quella che può venire colta da qualche debolezza. Mamma Santissima, vedi quanta Felicità è preparata per loro nel prossimo futuro; devono solo pazientare un poco, poco, poco! Vedo la loro stanchezza, le difficoltà di ogni giorno, il tormento da subire; ma rincuorali tutti, perché sarà oggi e poi domani e poi tutto avrà conclusione: felice per chi, pur tra i sospiri, ha perseverato fino alla fine; infelicissima per chi si è svincolato dal Tuo Abbraccio per cercare i piaceri del mondo. Aiuta i Tuoi figli: vengano tutti a godere le Meraviglie che ho preparato per ciascuno di essi!” Queste, amata figlia, le Parole di Gesù.

Desidero compiere la Sua Volontà e sono corsa incontro ai Miei piccoli con le Braccia aperte per accoglierli tutti: neppure uno desidero che se ne perda di quelli che Mi sono stati affidati.

Collaborate tutti al compimento felice di questo Piano di salvezza universale. Non centellinate i sacrifici: date a Dio ciò che vi chiede; aggiungete anche qualcosa di vostro, senza, però, esagerare.

La gioia del cuore vi accompagnerà nel vostro cammino. Statene certi: è Promessa di Dio. Egli è un Padrone assai Generoso: ricompensa con molto il poco che Gli offrite. Sì, amati, l’uomo, per quanto molto offra, elargisce sempre nulla, in confronto a ciò che riceve da Dio.

Questo è il tempo per voi della più grande offerta; date tutto, tutto a Dio: il pensiero, il cuore, ogni istante di vita. Solo con questa vostra offerta, totale, Egli potrà permettere che alcune anime godano ancora delle Grazie necessarie alla loro salvezza. Il sacrificio vostro è dono di carità.

Piccola, Mia diletta, un altro grande giorno ti viene offerto: non trascorrerlo nella tristezza, sterile; essa sia motivo di anelito più intenso a Dio, quindi, di adorazione più fervente.

La Mia Mano si posa sul tuo capo e ti benedice assieme a chi ti è più caro.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         (2)

 

08.01.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli tanto amati, proseguite, sereni, perché il traguardo è vicino. Alcuni volano alto e già sentono il Profumo Divino. Rimanga così il vostro volo, diletti, e siate sempre come Dio vi desidera: accorti ad ogni azione, perfetti, come Dio è Perfetto.

Chi vola alto non si senta arrivato, non appesantisca le sue ali con la superbia, ma, umile e docile, si ritenga creatura debole che può cadere e supplichi sempre il suo Signore che lo tenga a quell’altezza.

Figli amati, vi abbraccio tutti e ciascuno. Siate obbedienti e non correrete alcun pericolo: Il nemico fugge il Mio Sguardo, Mi guarda con terrore e non osa avvicinarsi a voi, finché siete stretti a Me.

Conosco il Progetto di Mio Figlio: è sublime, è Felicità immensa per ogni uomo che voglia rendersene degno. Gli ultimi passi sono sempre i più ardui, ma dipende ogni cosa da voi.

La Mia piccola figlia Mi dice: “Mamma, alcune anime sono molto provate. Ti supplico di sostenerle perché non cedano proprio all’ultimo momento alla tentazione di lasciare la presa anche per un solo attimo.”

Piccola cara, può una mamma non curarsi del suo piccolo in pericolo? Sono per voi, figli cari, sono con voi, ma non posso trattenervi, se volate via: siete liberi, fino all’ultimo istante di vita!

Conosco le difficoltà che attraversa ogni Mio, diletto figlio. Nessuno si smarrisca per questo. Non guardate al futuro nel suo insieme: tutto vi sembrerebbe più preoccupante. Affrontate con coraggio l’istante presente: i nodi, insolubili, li scioglierà Colui Che tutto può, perché tutto è.

È sempre tentazione del nemico quella di mostrare le difficoltà e nascondere le cose belle che sempre sono presenti. Il terribile nemico vi fa cogliere i messaggi negativi e trascurare quelli positivi: vuole la vostra tristezza, l’angoscia, la separazione, l’odio tra fratelli, l’astio reciproco, la guerra totale.

Quando vi dico: amatevi, figli cari, amatevi con l’Amore Divino e non quello umano, intendo dire anche di vedere solo ciò che unisce e superare, con pazienza, le reciproche diversità. Non giudicatevi, mettendo in luce le vostre debolezze, ma siate misericordiosi l’uno con l’altro, come Dio è Misericordioso con voi. Non siate severi con gli altri e permissivi con voi stessi; fate esattamente il contrario e amatevi, amatevi nel silenzio del vostro cuore, pregando per chi è più debole, per chi è troppo provato, per colui che non riesce a trovare uno scopo di vita, per chi è tanto deluso da sentirsi smarrito. Dite a tutti, continuamente: “Spera, affidati a Chi vuole donarti il tutto che ti può fare felice e che ti conosce profondamente. Forse per l’uomo conti poco, forse davanti ai fratelli la tua vita ha scarsa importanza, perché poco essi sanno amare, ma per Dio, Che ti ha creato, sei grande, sei importante, tanto, tanto: Egli salirebbe sulla Croce e soffrirebbe le stesse pene, che ha sofferto, solo per te. Pensa quanto è grande l’Amore che ti porta!”

Figlia diletta, sentirai presente in molti fratelli il senso della solitudine: parla dolcemente con le Parole che Gesù ti metterà sulle labbra: sei uno strumento nelle Sue Mani. Dona amore e tenerezza, perché l’Umanità sta sprofondando nella più terribile angoscia. Opera secondo il Volere Divino e immenso sarà il premio che riceverai. Le Mie Braccia accolgono l’amato, che in ogni istante Mi affidi: sarà piano il suo cammino. Gesù ha esaudito la tua fervida preghiera.

Ti benedico. Vi benedico uniti.

 

                                                                                              Maria Santissima