Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.01.96

 

 

Eletti, in quel giorno, grande e meraviglioso, conoscerete tutto ciò che a lungo è rimasto segreto: i veri figli di Dio splenderanno come stelle e ognuno capirà la grandezza di ciascuno. I giusti saranno esaltati e vivranno per la loro giustizia; i malvagi saranno puniti e pagheranno per il male compiuto. Ogni azione santa verrà alla luce; ogni abominio sarà conosciuto. Guai a chi opera nelle tenebre, sperando di essere mai scoperto: l’opera sua verrà conosciuta da tutti e sarà svergognato per il male compiuto! Vengo, come Giudice di ogni vivente. Lo ripeto da molto; ma non per molto lo ripeterò. Beato chi ha ben capito e non lascia passare invano questo tempo senza tempo! Beato colui che si è fatto ricolmare dalla Mia Sapienza: in essa vivrà e per essa godrà!

 

 

Sposa Mia diletta, donaMi tutto il tuo amore, stringiti a Me e rimani a lungo nel Mio Cuore per trovare conforto, per trovare Gioia, per lasciarti condurre, soavemente, dal Mio Amore negli infiniti spazi del Mio Regno e goderne le Delizie. Dono molto a te, sposa diletta, dono anche ciò che gli altri rifiutano, perché stolti ed insipienti. Ho tanti beni da elargire; ma il mondo li rifiuta, Mi gira le spalle, li respinge indietro, dicendo: “Nulla mi serve. Prendo solo ciò che mi offre gioia immediata; il resto lo respingo. Non voglio godere domani, ma oggi, subito. Non voglio che qualcuno mi dica ciò che devo o non devo fare: faccio ciò che mi va, senza seguire leggi morali, che ritengo onerose ed incomprensibili”. Questa, sposa amata, è la risposta che trovo dovunque, alla vigilia del Mio Ritorno. Allora ho detto: aggiungo a chi già possiede, aggiungo molto a chi già possiede molto. Vedo con quanto entusiasmo vengono accolti i Doni dai Miei diletti che gioiscono e mai finiscono di benedirMi. Vedo come bene vengono utilizzati a favore dei fratelli, vedo il loro spirito elevarsi fino alle vette più alte; dono, quindi, a chi merita e tolgo agli stolti anche quel poco che hanno. La conseguenza di ciò diventa sempre più evidente: lo stolto diviene sempre più stolto, l’empio non migliora, il ladro si dà da fare per frodare sempre di più ed il lussurioso brucia nel suo giaciglio. Così li sorprenderò, sposa diletta, così verranno colti nel momento del Mio Ritorno sulla terra: ognuno, immerso nel fango, che si rotola senza dignità e lì finirà col giacere. La Mia amata sposa Mi guarda con infinita tristezza negli Occhi: la miserabile fine di tanti fratelli, destinati originalmente alla felicità, la disorienta, perché sa che il tempo è giunto e per quelli che vivono stoltamente non c’è possibilità di scampo. Mi dice: “Mio Adorato, Mio Gesù, non si potrebbe dare loro un segno che facesse capire ad ognuno che il momento del Giudizio è assai vicino affinché riflettano e si rialzino dalla loro miseria per salvare, almeno all’ultimo istante, la loro anima? Gesù, Amore mio, non posso pensare a ciò che accadrà a momenti, senza provare un profondo dolore.”

Diletta, amata sposa, non desidero la tua tristezza; vorrei accontentarti e dare altri segni a questi insensati, ma sarebbero inutili e superflui: chi non crede a quelli già presenti non crederà neppure se Mi presentassi di persona davanti a loro; troverebbero, certo, un pretesto valido per spiegarla come un’allucinazione della loro mente, dovuta alla stanchezza o alla noia. Se, poi, facessi grandi Meraviglie per spaventarli o stupirli, a che servirebbe, se il cuore è gelido e la mente nulla ha compreso? Tu Mi parli di un segno: ogni giorno i segni sono infiniti; ma gli stolti non li colgono! Tu Mi parli di ammonimenti: essi non mancano, certo. Prima di condannare, faccio ogni cosa per salvare; a nulla serve, però, se l’anima si è fatta adescare dal Mio nemico. Non manca molto al momento nel quale egli si sentirà il vittorioso, perché è riuscito ad attirare a sé molte anime, che la Mia Mano ha creato. Gusterà per poco l’illusione della vittoria, perché lo annienterò fulmineamente, e lo ricaccerò nel profondo dell’abisso, lì, dove resterà con i suoi satelliti che ora hanno invaso il mondo intero. È triste constatare, giorno dopo giorno, come questa Umanità, destinata alle più splendide gioie, si avvii, invece, alla più misera situazione, per una serie di scelte sbagliate, fatte prima da quelli che dirigono poi da tutti gli altri. Infatti, in questi tempi, sposa amata, gli scandali fanno lezione al mondo: gli esempi da imitare sono pochi e quelli da evitare sono infiniti.

La Mia piccola Mi guarda, pensosa, e poi dice: “Mio amato Gesù, il piccolo impara sempre dal grande; certo, se il superiore sbaglia, l’inferiore imita e così la società diviene uno sfacelo. Tutto però è partito dall’esempio negativo di chi dirige e sta al vertice.

Certo, la massima colpa è di colui che dovrebbe educare e non lo fa, dirigere ed invece devia, guidare bene ed invece vaga, insensatamente, nel buio. Ti dico, amata, che ognuno sarà punito per la colpa che ha: molto rigoroso sarò con chi più doveva fare, perché più in alto; meno con chi poco ha compreso, perché di condizione inferiore. Ti dico, però, che nessuno sarà giustificato, perché il male si è diffuso così, perché ha trovato molti consensi e pochi dissensi. Non avrà altro segno questa Umanità disobbediente, oltre a quello che già ha avuto né altri ammonimenti, oltre a quelli che già conosce; avrà, invece, tante sorprese, sia splendide sia dolorose. Ognuno agisca secondo il suo volere, faccia la scelta che desidera: le conseguenze ricadranno su se stesso.

Sposa Mia, Mi dispiace dover parlare al mondo sempre con severità, vorrei solo mostrare il Mio Volto amorevole, quello che tu conosci ed ami tanto, ma, come puoi constatare anche tu, sono molti coloro che Mi girano le spalle e pochi quelli che obbediscono alle Mie Leggi. Il giorno è ormai assai vicino; ma gli uomini non lo vogliono intendere e camminano come se nulla stesse per accadere. Chi devia da una parte, chi dall’altra: cercano lontano ciò che hanno vicino, si creano difficoltà, inesistenti, e dànno tanto spazio al Mio nemico da indurlo a credere di avere la vittoria già in pugno. Io, spesso, non intervengo e interverrò ancora meno nel prossimo futuro. Chi Mi ha respinto resterà in balía dei suoi nemici che certo non avranno alcun riguardo per lui. Lasciamo pure, sposa diletta, che i lupi si sbranino fra loro. Io non interverrò! Riunisco i Miei agnelli per porli al sicuro e poi starò a guardare la fine dei ribelli.

La Mia amata Mi dice: “Gesù mio, se Tu non intervieni, questi folli distruggeranno la terra; nulla più lasceranno in piedi della Tua splendida Creazione, perché le loro menti sono eccitate dal maligno. Abbi Misericordia, Santissimo! Abbi pietà, Amore!”

Non temere, Mia amata sposa: entra nel Dolce Rifugio, che ho preparato per te e nutriti del Mio Nettare Divino. Non preoccuparti di alcunché: non permetterò che la Mia Creazione sia annientata dalla follia distruttiva degli stolti di questo tempo. Riposa, serena, in Me: interverrò all’ultimo istante per evitare la catastrofe totale. Non è compito tuo preoccuparti di queste cose. Gioisci in Me, sposa amata, come si conviene ad una creatura prediletta che vive in intimità col suo Signore in ogni istante della sua vita. Tutto ti dono. Offro molto a chi molto Mi ha dato; tolgo tutto a chi Mi ha lesinato anche una briciola del suo amore.

È sorto il nuovo giorno: te lo dono, amata. Vivilo, come Io desidero. Fa’ di questo tempo un’offerta continua di atti d’amore a Me Che tanto sono offeso e trascurato.

Ti amo. Ti benedico assieme a chi hai più caro.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.01.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, nella riservatezza e nel silenzio preparatevi al grande evento. Non sprecate parole: a nulla servono, se non a perdere tempo prezioso. Il vostro dire deve servire solo a giungere prima a perfezione. Incitatevi l’uno con l’altro ad agire in modo sempre più perfetto; ditevi: “Gesù vuole questo da noi e noi facciamo quello che desidera, senza chiedere, senza addurre pretesti, senza deviare a destra oppure a sinistra”.

Piccoli, la felicità grande è ormai vicinissima, ma il nemico farà di tutto per porre i suoi ostacoli.

Nessuno si spaventi. Chiedete Aiuto a Me e stateMi tutti intorno, come bimbi obbedienti che comprendono già dallo sguardo della mamma ciò che devono fare, senza ricorrere neppure alla parola.

Figlia cara, ti ho parlato di silenzio: Dio sta dando gli ultimi consigli, le direttive generali, ma non le capirà se non chi fa secondo le Sue Parole. Chiudete gli occhi in un luogo silenzioso e sentite quello che Dio dice a voi, proprio a voi, chiamandovi per nome. Sapete che siete unici per Lui: vi dice qualcosa che solo voi potete comprendere. Se avete dolore, Egli vi spiega dolcemente la causa di questo dolore, come dovete sopportarlo e vi accarezza con le Sue Parole in modo che non vi colga l’avvilimento.

Se avete delusioni continue dal mondo, Egli vi fa comprendere da cosa sono causate; se prestate bene attenzione, vi accorgerete che il fine ultimo che vuole che raggiungiate è proprio quello di affidarvi fiduciosi a Lui in ogni istante. Non basta dire: “Signore, aiutami”, occorre anche essere convinti che l’aiuto verrà, piegare il capo, docili, ed aspettare i tempi stabiliti da Dio.

Sapete che, quando vivete nell’abbandono totale all’Altissimo, ciò che chiedete viene subito esaudito?

Qualcuno Mi dirà: “Mamma amata, talora ho dovuto aspettare un poco, sospirare a lungo, prima di vedere il compimento delle cose chieste; talora, tutto si è svolto in maniera proprio imprevedibile.”

Amati, voi parlate con Dio, non con un uomo come voi. Quest’ultimo farebbe come voi pensate, perché è un vostro simile, limitato nel suo pensiero e nella sua potenza; ma Dio vede ogni cosa nel Suo Orizzonte infinito, agisce con la Sua Potenza, illimitata, in un tempo senza tempo. Considerate tutto questo e capirete che spesso le vostre aspettative sono proprio difformi dal Pensiero Divino.

Ecco perché vi chiedo di accettare sempre ciò che accade nella vostra giornata con amore e pazienza: se è gioia, gustatevela in pace e benedite Dio; se dolore, sopportatelo con pazienza e benedite Dio; se è una grande rinuncia, obbedite ed adorate il vostro Signore Che tutto opera per la vostra piena felicità. Mai ribellatevi, non disobbedite, perché dall’Altissimo, vostro Creatore, proviene solo il Bene. Se il nemico si accorge che voi prendete ogni cosa sotto questo profilo si allontana, perché comprende che non può riportare alcuna vittoria né piccola né grande.

Il dolore è un Dono splendido sempre rifiutato; se viene accolto, invece, con pazienza, esso produce risultati grandiosi qui sulla terra ed anche dopo, nel momento dell’espiazione.

Vedi, figlia cara, come viene sopportata male la purificazione? Chi è in angoscia di qui*, chi di lì non si dà pace: poco si riflette e molto ci si ribella! Insegna, amata figlia, ai fratelli, che tieni stretti per mano, ad accettare e sopportare con amore, piegando il capo e benedicendo sempre la Volontà buona che non permette se non ciò che giova all’anima.

Piccola, cara figlia, molto ti ha voluto donare Dio. Tieni forte a te le anime affinché nessuna di quelle che hai vicino si perda e amale, amale, amale dell’Amore sublime di Dio! Vi troverete tutte insieme felici e canterete libere, senza più alcuna schiavitù, le Meraviglie operate da Dio in ogni tempo.

Ti amo. Vi amo. State uniti. Restate sempre uniti col cuore, con la mente, con la volontà.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

*di qui = da questa parte