Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
23.01.96
Accogliete i Doni, che ogni
giorno vi porgo, eletti, e metteteli a frutto, secondo il Mio Volere: con essi
potrete trascorrere questa breve attesa nella gioia continua del cuore, potete
giungere in breve alla perfezione e divenire essere del Mio Essere, vita della
Mia Vita. Questo è il livello massimo di sublimazione, al quale sulla terra
sono arrivati ancora pochissimi. Siete impazienti, amici fedeli, di avere tra
voi la Mia Presenza Viva, sensibile e visibile; anche questa godrete, perché ve
l’ho promesso. Fatevi trovare al più alto grado, per vostra scelta; Io vi porrò
al più alto grado, per Mia Volontà. La posizione che scegliete sarà quella che
possiederete per sempre.
Sposa
Mia diletta, con Gioia ti dico che il tuo essere fa parte del Mio Essere, la
tua vita è nascosta nella Mia Vita, il tuo cuore palpita assieme al Mio.
Esulta, colomba amata, perché il tuo Signore ha fatto grandi Meraviglie per te.
Pensa
che sulla terra questo è il massimo livello, al quale
si possa giungere: Io l’ho voluto per te. La tua missione si sta svolgendo
lodevolmente; non ti colga tristezza, anche se gli uomini rispondono assai
poco. La tua vita in Me è il traguardo più alto: immergiti in questa dimensione
e lascia pure che il mondo proceda nella sua follia. Molto volevo
dare, molto alle creature predilette di questo tempo, ma molte di esse si sono
rese indegne, per lo stolto attaccamento alle vanità della terra.
Non
concedo, se non trovo la totale predisposizione. Anche i privilegiati lo
possono essere di più, se si sforzano di liberarsi dalle minime debolezze, se
divengono più umili ed obbedienti.
Questo
è il tempo nel quale elargisco le più grandi Ricchezze; ma anche le massime
povertà sono presenti sulla terra. Dono le prime a chi mostra il suo grande
anelito al Bene, alla perfezione; permetto le seconde, non intervenendo perché
l’uomo giunga a capire ed a redimersi, a disprezzare
il peccato, a volgersi solo al Bene, dopo essersi
disgustato profondamente del male.
Nel
prossimo futuro i più ricchi dei Miei Beni vedranno aumentare le elargizioni, i
più poveri peggiorare la loro situazione, fino a
restate in una condizione miserevole. Il molto dei primi servirà a praticare
meglio la carità; il poco dei secondi servirà come lezione per comprendere:
l’ultima lezione per comprendere che il grande giorno
della giustizia è ormai alle porte e bisogna svegliarsi dal lungo torpore.
Piccola
sposa, ascolti sempre in silenzio i progetti che si fanno intorno: vedi l’uomo,
immerso nella sua grande miseria, che non sa alzare gli occhi al Cielo né per
chiedere né per supplicare né per invocare il Perdono. Questo è il tuo continuo
dolore. Tu conosci molto; ma gli altri ignorano e proseguono la loro esistenza
nello squallore della lontananza da Me. Vedrai, Mia sposa, tutto peggiorare di
giorno in giorno, perché gli uomini non Mi cercano ora
e non Mi cercheranno neppure dopo. Li continuo a chiamare; ma ormai sono tutti
privi di udito! Tra poco sperimenteranno il senso di abbandono: il Cielo non
risponderà più a quelli che troppo a lungo l’hanno ignorato. Lascio voi, amati
strumenti del Mio infinito Amore. Voi siete la scintilla di Paradiso che farà
luce nel grande buio, che porterà l’armonia, una nota di sublime armonia nel frastuono del caos: sarete il Sorriso di Dio per
il mondo angosciato.
Agite
senza stancarvi, portate ovunque il Profumo del vostro
Dio, il Palpito del Suo Cuore, la Sua dolce Carezza.
Beato
chi ha compreso! beato chi si è stretto a voi per
sentire le Mie Parole, il Mio Alito Vitale! Sta per cadere il grande silenzio
sulla terra: gli uomini smarriti lo saranno sempre di più, gli stolti
proseguiranno nella loro malizia, l’angoscia salirà, come l’onda del mare,
gonfiata dal vento di una forte tempesta. Quanti preferiranno rinunciare alla
vita che proseguirla senza più scopo!
Mia
amata, vedo il tuo dolore; esso è solo una stilla del Mio, immenso, perché il
Mio Sguardo abbraccia tutto l’Universo: vedo, vedo
ovunque tanta disperazione, voglia di morire più che desiderio di vivere.
Chiamo le Mie creature; ma esse non sperano più, non amano più, non reagiscono
più! Nate per la Gioia, si sono lasciate cogliere dalla più profonda amarezza!
Che potranno fare queste nel prossimo futuro che si presenta ancora più cupo e
misterioso?
Ciò
che accadrà lo si può chiaramente immaginare; ecco
chiare, ormai, le conseguenze dell’abbandono di Dio. Io, Io, Dio, sono il Sole
che dà vita, Io sono la Luce che illumina le tenebre,
Io sono il Fuoco che mai si spegne. Perché, uomini disperati, non Mi avete cercato? Perché avete inseguito le vanità del mondo e
avete giocato così male la vostra partita? Anche ora non chiamate Me, nella
vostra disperazione non invocate Me: vi chiamate fra voi, v’inseguite fra voi
per cercare aiuto o per farvi reciproci rimproveri! Anche in questo momento,
così cruciale, voi non pensate al vostro Dio Che può tutto, perché Egli è
tutto. Avete vicino i Miei angeli, ma li ignorate;
cercate, invece, i collaboratori del Mio nemico, sparsi ovunque ed agguerriti
più che mai. Chiamate loro, li consultate, ascoltate i
loro consigli, fate lunghe discussioni inutili, dalle quali uscite più esausti
di prima! Se poteste, almeno ora, comprendere la grande stoltezza del vostro
agire, forse potreste ancora comprendere qualcosa; ma non vedo alcun
miglioramento in voi. Sto per chiamarvi per la resa dei conti, ma a questo voi
non pensate e proseguite, insensatamente! Amata sposa, ti ho parlato spesso del
grande valore della confessione, dell’importanza che questo
Sacramento deve assumere per ogni uomo. Ora voglio, a questo proposito,
parlare ai Miei consacrati che, spesso, non lo amministrano adeguatamente.
Molte anime si perdono, perché giocano con il peccato grave con estrema
superficialità. Dico ai Miei, amati ministri: scrutate a fondo i cuori,
scandagliateli bene e, se non c’è sincero pentimento, andate
cauti nel dare facili assoluzioni; aiutate il malato a guarire,
somministrandogli la medicina giusta. Della sua eventuale morte chiederò conto
anche a voi. Il peccato deve essere combattuto, come il male più terribile, non
solo quello grave, ma anche il veniale. Il ministro sia molto accorto: come un
medico, deve agire con senno e ponderatezza, perché il mondo si è deviato in
tal modo, proprio per poco senno di molti e
superficialità continua nell’esercitare il proprio compito. Dico a voi, Miei
amati consacrati: pensate bene a ciò che fate; vi chiederò conto di tutto! Non
è colpa vostra se un’anima si è persa, per disobbedienza e ribellione, ma
attribuirò a voi la colpa della rovina di quelle che avete avuto tra le mani e
non avete fatto di tutto per salvarle. Non risparmiate
tempo, se questo serve per salvare; non sprecate tempo, se esso peggiorerebbe
la situazione. Molto vi ho dato, Miei consacrati, molto vi chiedo, in
proporzione al Dono che vi ho fatto.
La
Mia diletta sposa si stringe a Me, vede il Mio Volto, severissimo, del Giudice
Perfetto. Tremi, Mia colomba, al pensiero che piomberò, improvvisamente, su
questa società così insipiente che dimentica di fare il proprio dovere e trascura
ciò che invece dovrebbe fare con massima diligenza! Ti dico, Mia amata, che
ognuno è stato ben avvertito: guai a chi è stato la rovina di una sola anima!
Pensate bene, Miei collaboratori, pensate a ciò che
fate in ogni istante del vostro ministero ufficiale o nascosto: se ogni giorno
vi elargisco infiniti Doni, ogni giorno voglio la restituzione del capitale con
l’interesse. Fate bene, fate ogni cosa a modo!
Vedi,
sposa Mia, vedi: il Mio Volto è ritornato Dolcissimo
per te che ti abbandoni felice nel Mio Cuore. Trascorri così questa grande
giornata d’Amore. Ti amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
23.01.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, oggi anche vi riunisco intorno a Me, vi stringo al Cuore, vi parlo
d’amore. Voglio consolare i più afflitti, voglio
riempirli di nuove energie, voglio asciugare qualche lacrima che è scesa dai
vostri occhi; sono vicina a voi e vedo ciò che accade nel vostro essere.
Mi dice qualcuno: “Mamma, affretta il
ritorno del Figlio Santissimo; il dolore si fa sempre più grande, i pericoli
sono presenti ovunque ed è così difficile sfuggirli! Il nemico è in
agguato ed attende e noi non possiamo non averne un
pochino di paura.”
Ascolto
le vostre parole, capisco ogni cosa. L’attesa è sempre cosa dura, anche quando
fatta con grande amore e pazienza. Continuate ad
offrire ed attendete perché, se Gesù dice “presto”, significa “presto”, se vi
dice che questo tempo è un magnifico Dono di Grazia, vi comunica già le
direttive da seguire. Mai siate impazienti nelle cose Divine: ogni attimo
donato o tolto ha una sua profonda ragione d’essere. Per Dio un giorno è come
mille anni e mille anni come un solo giorno.
Siate
sereni, nell’attesa della Sua Venuta. Le pagine di storia si stanno concludendo; la parte della storia passata è arrivata alla
fine del capitolo e deve iniziarne un altro tanto importante, tanto decisivo
che richiede una preparazione adeguata che ancora non è stata raggiunta.
Piccola
Mia diletta, se la Mamma appare così spesso vicino ai figli, bisogna continuare
a riflettere; se Gesù mette i Suoi strumenti all’erta, bisogna capire che
qualcosa di tanto grave si sta preparando. Le lezioni sono continue, le lettere
d’Amore si susseguono: Gesù vuole istruire il mondo che non capisce, Gesù vuole
abbracciare il mondo che Gli sfugge, Gesù vuole ottenere ciò che ancora non Gli
riesce di raggiungere.
Piccoli
Miei, benedite ogni cosa che Dio vi porge e non stancatevi di ripetere sempre
le stesse azioni, di fare le medesime cose, non siate assetati di novità:
proprio in questa monotonia voi costruite la vostra, sublime, felicità futura.
Facendo le stesse cose ogni giorno, imparate a giungere a perfezione; le
lezioni ripetute sono quelle che restano più in mente. Quando tutti sarete bravi bravi, pronti al punto
giusto, avrete la magnifica sorpresa. Siate felici nel poco, siate felici nel molto: siate nella gioia in ogni istante. Qualcuno Mi dice: “Mamma, per essere nella gioia non devo pensare,
non devo guardarmi troppo intorno, non devo pensare al futuro: sempre si
affacciano i tristi pensieri, come torme scure nel Cielo cristallino.”
Ebbene, quante volte vi ho detto di immergervi in Dio per essere Suoi e goderne
il possesso? Come dovete fare per obbedirMi, se non evitare, proprio in certi istanti, di
pensare ai messaggi negativi che vi giungono da ogni parte? Evitate di
guardarvi intorno, scrutate la profondità del vostro io, dove Dio ha instaurato
già il Suo Regno. Al futuro, poi, non appoggiate neppure l’attenzione. Così
otterrete, pienamente, ciò che desiderate: sentirvi vicini, vicini
a Dio. Gli spazi createveli ogni volta che potete, vi accorgerete alla fine di
ogni giornata di aver goduto molto e sofferto poco. Io verrò, verrò sempre a prendervi per mano, come ho fatto sinora; ripeterò il Mio
Invito e voi lo seguirete, obbedienti. Vi tratto come bimbetti che devono
sempre sentirsi ripetere le cose per obbedire: non basta parlare una volta sola
o due, occorre insistere ed insistere.
Figlia
amata, ho gradito, ho tanto gradito la tua presenza
accanto a Me, assieme alle anime tanto care al tuo cuore: tutte state
procedendo bene. Continue Grazie gode l’Umanità, per
il vostro fervore: una sola anima devota può ottenere risultati grandiosi. Se
poi le anime formano una catena d’amore, dove passa la Linfa Divina con tale
abbondanza, Dio agisce potentemente per la salvezza dei più lontani: una sola
cellula vitale e sana può guarire tante altre malate anche nello stadio più
avanzato. Non passa giorno che questo non avvenga ed
oggi è stato un giorno speciale, vissuto in profonda intimità con Me. I nostri
cuori hanno palpitato, uniti, hanno supplicato, uniti, perché Dio scenda ancora
come Misericordia ed attenda come Giustizia. Vi lodo,
anime belle, vi benedico; se voi Mi avete offerto
tanto amore, Io vi ho abbracciato tutte col Mio. Gesù ha sigillato la vostra
unione, anime unite. Proseguite fino a quando Gesù Stesso vi annuncerà i nuovi
itinerari da percorrere. Attendo tanti altri vostri doni simili. Vi benedico ad uno ad uno. Vi amo.
Maria Santissima