Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.02.96
Verrò a voi, visibilmente,
eletti. Voi aspettate ardentemente questa Mia manifestazione, ma già sono tra
voi. I vostri occhi non Mi possono vedere: come i
discepoli di Emmaus Mi avevano accanto senza riconoscerMi, così voi Mi avete con voi, ma la Mia Luce non
ha ancora potenziato i vostri occhi, tanto da poterMi
vedere e riconoscere. Vivo intimamente con qualcuno di voi; ma non è giunta
ancora l’ora della Rivelazione completa. Chi Mi è più
vicino col cuore e con la mente sente la Mia Presenza, intensamente, in ogni
istante della giornata.
Sposa
diletta, vivo in mezzo agli uomini, ma essi non Mi riconoscono:
la mente deve avere una illuminazione speciale per discernere il Divino
nell’umano. Concedo questo privilegio a pochi; ma verrà il giorno e non è
lontano, nel quale sarete in molti a goderlo. Ogni progetto deve giungere a
maturazione; ciò accadrà al momento da Me voluto.
Tu Mi dici: “Mio adorato Gesù, quanta
gioia avrebbero i fratelli nel percepire chiaramente la Tua Presenza: le pene
sarebbero più sopportabili, i tormenti meno acuti! Pensa, Amore mio, a ciò che accade negli ospedali, nei
luoghi di grande sofferenza.”
Piccola
Mia sposa, lì sono sempre presente, vicino ad ogni
sofferente: gli tengo la mano, lo sostengo, lo consolo. Il Mio aspetto è
spirituale e anche sensibile e visibile. Occorre tuttavia avere ben acuita la vista del cuore e la sua sensibilità. Amata, tutto
avviene lì, ma l’uomo continua a cercare solo con la vista sensibile: si fida
del suo corpo e diffida del suo spirito.
Vedi,
Mia diletta, quali meraviglie mostra l’io spirituale, ingigantito, all’io corporale, ridotto ai minimi termini? Chi si lascia
condurre per mano da Me giunge presto a questo traguardo; chi, invece, non Mi
dà spazio mai ci arriverà e dal nulla passerà al nulla.
Tu
Mi dici: “Mio Signore, come vorrei che il Tuo Spirito permeasse interamente
ogni anima, in modo tale da assorbirla in Sé e mostrarle l’infinita Bellezza
che è in Te!”
Il
Mio Progetto, infatti, su ciascun uomo originalmente è proprio questo:
mostrare, gradualmente, all’anima, da Me creata e voluta, chi è il Creatore
nascosto, chi è il Salvatore Che tanto ama. Questo Mio Progetto deve svolgersi
in parte già nella vita terrena, che ha grandissima importanza per la sua
attuazione. Il corpo deve vivere in funzione dello spirito: questi deve
ingigantirsi; quello essere assorbito.
Qualcuno Mi dice: “Signore Altissimo,
questo non può accadere sulla terra. Il corpo ha le sue esigenze, ha le sue
tirannie, vuole quello che vuole e si ribella, terribilmente, se gli si nega
troppo.”
Non
è così: se il corpo si abitua a dominare la mente e non avviene esattamente il contrario, l’uomo cade ad un livello
inferiore a quello dei bruti. In essi è tutto predisposto in un certo senso:
seguono un ordine, da Me disposto all’origine. Nell’uomo il mancato uso,
adeguato, dell’intelletto porta ad un tale disordine
di vita da danneggiare il soggetto e l’oggetto. In passato, sposa Mia, ti ho
parlato del valore e dell’importanza anche del corpo. Oggi vi ripeto che anche
questo dovete amare e non disprezzare: se ve l’ho dato
significa che ne dovete tener conto; vi ho fatto uomini e non angeli. Benedite,
quindi, la Mia Volontà che vi ha reso tali. Dovete dire a Me
e a voi stessi: “Signore mio, sono felice di avere questo corpo che mi fa
compagnia in ogni istante. Lo amo, perché Tu me l’hai dato, Tu lo hai
progettato, a Te è destinato; Ti appartiene ora e Ti apparterrà sempre, perché
questa è la mia volontà.” Detto questo, proponetevi di
usare questo, magnifico, Mio Dono secondo il Mio fine. Ogni parte deve essere
sottomessa alla mente, donata a Me. Vi accorgerete, in simile modo, che la
tirannia sua è finita. Dovete prendere cibo per tenerlo in vita?
Siate
parsimoniosi: date solo l’indispensabile per non abituarlo al superfluo. La
bevanda serve? Siate attenti anche in questo, senza eccesso di alcun genere.
Pensate che l’efficienza è necessaria per poterMi servire quando voglio e come voglio. Mantenete
sano, quindi, il vostro organismo per un unico fine: non una vita lunga, piena
di debolezza e di peccato, ma un’esistenza secondo il Mio Volere, tutta volta a
Me, nell’adorazione della mente e dell’azione, volta sempre a preparare il Mio
Regno. Le labbra non siano avide di chiacchiere e chiacchiere,
ma piene di lodi e benedizioni, volte a Me ed al fratello che vi sta
vicino. Gli occhi non siano avidi di scrutare ed
indagare le sporcizie del mondo, ma guardino, incantati, le bellezze da Me
create per la vostra gioia. Si volga lo sguardo verso il fratello con
tenerezza, con amore, chiedendo sempre per lui le cose più belle: vi dico che
ogni atto diverrà santo ed ogni sguardo puro. Questo
però si ottiene, quando l’anima ormai s’è fusa in Me, quando l’essere umano è
divenuto un tutt’uno con quello Divino.
Ti
dico, diletta, che questo privilegio è di pochissimi sulla terra in questo
momento storico. Solo la Mia Luce può far comprendere lo stadio al quale
l’anima è giunta; non osate lì, dove essa non è ancora sfolgorante. Il corpo verrà così spiritualizzato dall’anima congiunta a Me da
divenire quasi trasparente ed inconsistente, come un corpo glorificato. Si è
giunti a questo punto al perfetto dominio di se stessi; il nemico a questo
punto non osa più fare un passo, perché si vede sempre respinto e sconfitto.
Sposa
Mia, Mi chiedi sempre di aiutare i fratelli a
raggiungere tale momento, felice, che poi sfocerà in un’eternità di Gioie
splendide. Io accolgo la tua supplica ed agisco in
questa direzione; ma i fratelli non sono poi tanto disponibili a rinunciare a
tutto per Me: chi è legato ad una cosa, chi ad un’altra; chi Mi dimostra di non
saper affrontare quel determinato sacrificio e chi si tira indietro. La mente
spesso vorrebbe, ma si lascia soggiogare dal corpo: essa è troppo debole. L’immersione
in Me è un grande trionfo, è una vittoria, alla quale non giunge chi non riesce
a liberarsi del superfluo che è in lui. Fino a quando i pensieri inutili
ingombrano con la loro presenza, il corpo grida con la sua arroganza e del
cuore Me ne viene donato solo uno spicchio sottile,
ciò non avverrà. Vi dico, amati, che Io sono presente fra voi, ma non Mi
vedete, perché le cose del mondo vi assillano troppo e voi non sapete
liberarvene completamente neppure per un istante.
Sposa
amata, sorge il giorno. Felice sia tu, che lo vivi
stretta al Mio Cuore, dimentica di tutto e di tutti, pur nell’attività più
intensa. Ti imitino i fratelli e godranno ciò che tu
godi.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.02.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, Gesù vi è vicino ed Io sono con Lui. Quante volte vi ho ripetuto queste
Parole! Eppure, a volte vi vedo sconsolati: una piccola difficoltà, una
delusione bastano per farvi rattristare. Sarebbe così,
se voi foste coscienti di avere con voi gli amici più cari?
Ecco
come l’uomo ha bisogno sempre di vedere e toccare per credere: è assai
fiducioso, se i sensi percepiscono; non lo è affatto,
se essi non palesano. Il fatto che alcuni di voi preghino, intensamente, che
adorino in ogni istante col cuore e con la mente Dio, è prova della Sua
vicinanza. Se lo spirito non lo suggerisse, neppure l’uomo avrebbe la forza di
dire: “Dio Ti amo; voglio fare la Tua Volontà.” Ciò che è buono proviene sempre
dal Dio che agisce ed opera in voi.
Spesso vi chiedete: “Perché vedo
quell’anima così gelida? Perché in essa scarseggia la preghiera? perché le sue parole sono assai differenti dalle mie? Perché
non riusciamo ad incontrarci sulla via di Dio?” Non
sapete darvi risposta; eppure c’è, è palese, è chiara: voi siete con Dio; Egli
vi è accanto, vi tiene per mano, perché Lo avete voluto, cercato, desiderato.
Non così accade per quell’anima che ha fatto per sé scelte diverse. Mai potrete
incontrarvi, fino a quando non percorrerete lo stesso tratto di strada. Chi
svia non ha Dio per Maestro né la Sua Luce per guida, ma si è lasciato
influenzare dal nemico che lo continua a trarre in inganno. Parlavo della
consolante realtà di coloro che vivono ancora qui
sulla terra con la Presenza di Gesù e Mia vicino. Come si può comprendere, se
gli occhi sensibili non vedono ed i sensi esterni non
sono sollecitati? È facile, è assai semplice: se Dio è divenuto l’unico scopo
della vostra vita, se la mente non riesce a staccarsi da Lui, se ogni
sacrificio non vi sembra tale, tanta è la gioia di poter servire Dio, allora,
allora, figli cari, siete con Lui, vivete con Lui, camminate con Lui. Se gli
interessi, invece, sono vari e multiformi ed assorbono
tanto il vostro pensiero, da volgerlo continuamente con angoscia ad essi e
provocare scontentezza e delusione, paura e tormento, vi dico che non camminate
con Lui. La Sua Presenza dà gioia e pace profonda: nulla vi è più gradito della
dolce solitudine con Lui per parlarGli, confidarvi,
chiedere la Sua Tenerezza e offrirGli la vostra.
Insisto sul silenzio e la solitudine: nel silenzio del
mondo si ode la Voce sublime di Dio; nella solitudine, senza distrazione
alcuna, si percepisce la Sua Presenza. Perché, figlia amata, hai
goduto sempre questo grande privilegio di vivere alla Presenza Viva di Dio?
L’hai percepito sensibilmente nella grande felicità che era
in te, specialmente e soprattutto nella solitudine e nel silenzio del mondo.
Hai notato che la presenza umana rompeva questo stupendo incanto, che l’Umanità
toglieva gran parte della gioia che potevi godere, immersa nella Divinità.
Queste cose la Luce Divina te le ha fatte comprendere bene solo ora, dopo anni ed anni di Presenza. Gesù ha parlato dei discepoli di Emmaus che Gli stavano vicini, ma non Lo riconoscevano,
perché i loro occhi erano offuscati; solo al momento opportuno capirono e
riconobbero e gioirono immensamente. Anche gli occhi di gran parte degli eletti
sono in tali condizioni: pur tanto vicini a Dio, non riescono a gustarne la Presenza,
perché le scaglie che ricoprono gli occhi sono troppo spesse
e ciò per propria scelta. Amata figlia, un fratello ti ha chiesto circa
l’immersione nella Dimensione Divina che ritiene non facile. L’hai data tu
stessa la risposta; ma i suoi orecchi non sanno ascoltare ed
i suoi occhi non vogliono vedere bene né la mente lasciarsi completamente
permeare dallo Spirito di Dio. Si sgombri il cuore e la mente da pensieri
inutili o nocivi, allora l’immersione nel Divino sarà facile, assai agevole. Si
cerchino il silenzio e la solitudine e Dio trionferà, vittorioso, nel suo
essere. Gioisci, figlia amata, nell’attesa della
vittoria finale, quando i veri figli di Dio saranno da Lui Stesso rivelati.
Ti
amo. Vi amo.
Maria
Santissima