Opera scritta dalla Divina Sapienza
per gli eletti degli ultimi tempi
23.02.96
Eletti, Miei piccoli, solo nella
profonda intimità con Me scoprirete la Bellezza infinita che posseggo.
Voglio farvi conoscere poco per volta l’Abisso senza confini del Mio Essere
perché possiate perdervi in esso e vivere veramente da uomini. Tanto voglio
offrirvi, quanto non ho dato alle generazioni precedenti. Questo è il tempo
speciale, riservato per Me, secondo un Disegno preparato già dal momento
originale della creazione dell’Universo. Miei piccoli, non vi confondano le Mie
Parole: per Me non esistono passato, presente, futuro.
Io, Io, Dio, sono in una dimensione extratemporale. Tutto è davanti ai Miei
Occhi e nulla è passato oppure futuro: davanti a Me c’è un eterno presente!
Miei diletti, non sforzatevi a comprendere perché mai
riuscireste a capire: chi è nel tempo non può abbracciare l’eternità, chi è nel
finito non recepisce l’infinito. Capirete, quando Io ve lo permetterò; ora,
docili e felici, abbandonatevi a Me.
Mia
piccola sposa, diletta, che vivi nel Mio Seno, voglio donare agli uomini ciò
che in passato non hanno avuto. Si deve compiere il Mio Progetto, si deve dispiegare in ogni Sua parte.
Come
per un grande mosaico si comprende bene la composizione solo quando è
completato in ogni sua parte, così il Mio Disegno originario verrà
conosciuto con interezza solo quando ogni fase sarà conclusa. Vedrete tutti
quali Meraviglie compirò per voi e godrete, Miei amati, godrete
anche per il tempo nel quale avete dovuto soffrire.
C’è
un tempo per la gioia; c’è un tempo per il dolore. L’Umanità dolente assomiglia
al popolo oppresso dalla schiavitù d’Egitto: sono passati anni e poi anni, le sofferenze aumentavano e l’oppressione si faceva
sempre più pesante, fino a divenire insopportabile. Il maligno incalzava e gli
Ebrei soffrivano grandi pene; innalzavano suppliche a Me giorno e notte, senza
sosta. Mi chinai su di loro. Io, Io, Dio, Mi chinai su di loro ed ebbi
compassione della loro condizione così miserabile. Dissi a Me Stesso: questo
popolo cambierà vita, sarà liberato dall’insopportabile situazione nella quale
si è venuto a trovare; le sue suppliche sono giunte al Mio Orecchio, i suoi
gemiti Mi hanno mosso a pietà. Li condurrò Io, Io, Dio, fuori dall’Egitto in
una terra stupenda, dove godrà e si moltiplicherà sotto il Mio Occhio amoroso.
Così dissi e così feci. Compii la più grande Meraviglia davanti agli occhi
attoniti degli uomini: il mare si aprì e divenne una strada asciutta al Mio
Comando; la terra riarsa del deserto si apriva per offrire l’acqua al Mio
popolo. Feci cose stupende, e cambiai la sorte dei Miei amati.
Come
allora, ancora ora, Mia dolce sposa, come accadde, così accadrà.
Sono mutati i tempi e i luoghi, ma le situazioni sono analoghe. C’è il Mio
popolo eletto che soffre, terribilmente: le pene sono continue e la schiavitù è
divenuta assai pesante. Sento le voci dei Miei piccoli che Mi chiamano, Mi invocano, Mi supplicano. Il Mio nemico non risparmia
colpi: ne sferra, continuamente, di durissimi. Sento il gemito dei Miei fedeli
che non sopportano più una situazione tanto grave: se parlano
nessuno li ascolta; se cadono, nessuno li rialza; se invocano, nessuno dei
fratelli ci fa caso. Le tenebre, fitte, rendono il cammino difficile. Quanto
dolore ovunque, quanta incomprensione, quanto disamore! Vedo dei volti stanchi:
quante lacrime li rigano!
Il
Mio Cuore si muove a compassione dei giusti che vengono
tormentati. Ho pena dei piccoli che vagano come storditi qui e lì, senza guida,
dei vecchi che restano senza energie e senza amore, dei malati che rimangono
trascurati e tenuti in poco conto. Anche ora Mi piego con tanto Amore sul Mio
popolo, così dilaniato, per salvarlo e liberarlo, renderlo felice e riempirlo
di speranza nuova.
Il
nuovo Regno è pronto, completato in ogni sua parte e non è questa
opera d’uomo, ma Mia, Opera sublime di Dio. Questo grande regalo è stato da
sempre destinato agli uomini degli ultimi tempi, a coloro che
tanto avrebbero patito per seguire le Mie Leggi, dimenticate e
calpestate.
Qualcuno, sconsolato, Mi ha detto: “Mio Signore,
com’è faticoso il cammino di chi Ti ama in questi tempi orribili! Tutti deviano,
tutti ti invitano a deviare e, se ti opponi, trovi
l’ostilità comune, la società ti rifiuta, i fratelli ti escludono, i familiari
ti abbandonano! Ora, come mai prima, l’uomo, che vuole rimanerTi
fedele, deve combattere una durissima battaglia contro il mondo ribelle.”
Rispondo
a questo Mio figlio: così è. Vedo ogni cosa e nessun
pensiero umano Mi è sconosciuto. Sento i gemiti ed i
lamenti; non sono insensibile a tanto dolore: interverrò, sto intervenendo, ma
secondo la Mia Logica, nel Mio Tempo, attraverso diverse fasi. Tutto ormai è
compiuto: la Mia Passione è giunta all’ora estrema e sono abbandonato, ormai,
quasi da tutti!
La Mia piccola sposa Mi dice: “Gesù, mio
adorato Gesù, ci siamo noi, noi che Ti amiamo tanto tanto. Non sentirTi solo, mio Amore, come
allora. Vedi, vedi, Dio Altissimo: noi non dormiamo,
siamo tutti ben svegli intorno a Te, Ti adoriamo, Ti facciamo compagnia,
operiamo secondo il Tuo Volere e siamo pronti a morire per Te, se lo vuoi. Stringici al Tuo
Cuore, così afflitto per il tradimento degli infiniti Giuda, e non lasciarci
più. Così vogliamo stare, per sempre.”
Così
farò, Mia sposa. Così farò. Avvinti a Me, verrete nel
Mio Regno, dove sono pronte tutte le Delizie. Non vi lascerò neppure per un
attimo soli. Questo volete, questo chiedete; questo sarà! Ti ho detto in
passato che mancava solo l’ultima pietra alla costruzione; bene, ora sto per
posare anche quella e poi. . . i Miei piccolini, come
bimbi felici intorno alla loro mamma, assisteranno alla scena più splendida che
mai sia stata vista; non solo la vedranno con i loro occhi e ne sentiranno la
musica incantevole, ma essi stessi andranno a viverla per un tempo senza tempo.
Mia
sposa, ecco: ti dono un altro giorno di felice attesa. Resta in Me, vivilo
senza allontanarti neppure per un brevissimo istante da Me: la vera intimità è
quella che vede la Mia creatura unita a Me non solo in qualche momento della
giornata, ma sempre, sempre, durante il giorno e durante la notte, nel lavoro e
nel riposo, nella veglia e nel sonno.
Così,
come fa la Mia piccola sposa, vorrei che facesse ogni uomo della terra.
Ti
amo. Resta in Me per sempre.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.02.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli,
vivete la vostra vita in Dio, godete in Lui, beatevi delle Sue Dolcezze e non
lasciatevi influenzare dalle cose del mondo che rattristano il vostro spirito. Gesù
vi vuole donare Se Stesso, vi vuol far conoscere la Sua Immensità; perdetevi in
Lui, figli benedetti, prendete ciò che vi offre: è tutto quello che desiderate
e più, molto di più di ciò a cui aspirate!
Voi
mai capirete qui sulla terra in modo profondo il Dono che vi viene
offerto. Molti di voi non Lo riescono a godere, perché ancora troppo presi
dalle cose del mondo, trascinati verso delle inezie che distraggono e nulla costruiscono.
Miei
diletti, qualcuno di voi si chiede nel cuore: “Chissà cosa vorrà dire la Mamma,
chissà a cosa allude.” Vi voglio invitare a liberarvi da quelle preoccupazioni,
inutili, che tanti di voi continuano a covare nella loro mente. Non vi dico
certo, figli amati, di non curarvi delle vostre attività, di non fare meglio
che vi riesca il vostro dovere, ma voglio insegnarvi a non inseguire cure
insensate né abbracciare problemi ipotetici né di voler raggiungere la
perfezione in ogni cosa che fate. Lasciatevi andare, dolcemente, nelle Braccia
amorose di Dio, abbandonatevi in ogni istante della giornata: quando lavorate,
quando pensate, quando vi occupate del vostro futuro, quando accudite alle
diverse faccende. In tutto chiedete aiuto a Dio, non solo a parole, ma proprio
nell’offrire a Lui fattivamente ogni attimo della vita. Così facendo, sentirete
una massima pace fluire in voi, dolcemente, penetrare nel profondo dell’anima e
ristorarla.
Piccola
figlia, hai capito bene ciò che Gesù ti ha detto ed
attraverso di te ha detto ai fratelli: Egli in questi giorni di attesa vuole
alleggerirvi ogni pena, vuole alleviare ogni tormento con la Sua, sublime,
Presenza continua. Rifugiatevi in Lui, dilettissimi, godete della Sua Presenza, lasciando in disparte le
attrattive del mondo.
Qualcuno
Mi dice: “Mammina cara, a me già sembra di essere più vicino a Dio e più
lontano dal mondo; cosa devo fare di più?” Rispondo a chi
Mi parla così: puoi fare, figlio caro, di più, molto di più. Puoi darti più
gioia pura, badando ai continui sprechi di tempo. Dona a Dio anche quei
ritagli, che getti in pensieri tristi ed
inconcludenti. Volgi a Lui ogni istante di vita: le Ricchezze, nascoste nel Suo
Essere Infinito, Egli te le vuole mostrare per darti felicità, quella vera,
quella pura, quella sublime.
Figli
amati del mondo, che già vivete, in parte, la vita di Dio, avvicinatevi sempre
più a Lui: conoscerete l’intensità del Suo Amore per ciascuno di voi. Mai vi
sentirete soli: Egli vuole riempire di Sé tutta la vostra vita e l’attesa non vi sarà onerosa né pesante da sopportare. Andate
a Lui, subito, e date alla vita il suo vero colore. Vi dico, vi ripeto
che non esistono momenti di grigiore insopportabile per chi veramente si è
lasciato immergere nella Dimensione Divina.
Non
dovete attendere a lungo per possedere la felicità: ve la concede sin da questo
momento, se volete. Già nell’obbedienza, completa, coglierete le più pure
soddisfazioni, attimo dopo attimo fino al giorno,
tanto vicino ormai, del trionfo della vittoria finale con Lui.
Allora
entrerete tutti voi, pronti e più vicini a Dio, nella grande scena, preparata
in ogni particolare proprio per ciascuno di voi. Ognuno avrà la sua parte
accanto a Dio, felice, immensamente felice con Lui.
Persevera
nel tuo zelo, figlia amata.
Ti
amo. Vi amo.
Maria
Santissima