Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.02.96

 

 

Eletti, amici ,che vivete per servirMi, accogliete in voi la Mia Volontà. Sia essa a guidarvi in ogni istante: morite al mondo per rinascere in Me e rinunciate al vostro io tiranno che vi impone infinite schiavitù. Venite a Me, Miei amati: sciolgo le vostre catene, perché voi stessi lo chiedete con anelito del cuore. Non posso agire, se voi non lo desiderate; ma intervengo, prontamente, se Me lo chiedete con sospiri e suppliche, lasciando che Io prenda pieno possesso del vostro essere. Se così fate, voi non siete più voi stessi, ma dei piccoli Gesù che attraversano il mondo e camminano in mezzo alle folle per benedirle e portare ovunque il Mio Profumo ed il Mio Amore. Figli, che amo e che vivete per Me, rinunciate completamente a voi stessi e vi dono il Mio Io, Infinito.

 

 

Sposa amata, diletta che vivi in Me, com’è grande questo mistero, com’è splendida questa unione della tua anima con Me, suo Dio! Viviamo insieme la più dolce intimità, che conosciamo solo noi due. Il mondo è rimasto fuori, deve restare fuori con la sua malizia, col suo gelo, con l’esasperata razionalità! Il rapporto tra Dio e l’anima eletta e perduta in Lui è quello di uno Sposo sublime con la Sua sposa: nulla deve trapelare del loro, dolcissimo, amplesso. Così, amata, è avvenuto tra noi, così avviene tra noi. Così sarà per l’eternità tra Me ed ogni anima che anela a questa unione mistica.

Ti si chiede, maliziosamente, perché tu espanda il Mio Amore così, con dovizia, su persone e piccole creature: domanda insensata questa, che ha una risposta ovvia: “Dio è Amore”. Questo devi rispondere, Mia diletta: “Io sono Sua, opero ed agisco secondo la Sua Volontà; la terra, arida e gelata, ha bisogno del Fuoco Divino per scaldarsi e produrre fiori e frutti. Dio vuole ancora agire in questo senso; ma, se fiori e frutti, per malizia collettiva, non ci saranno, Dio, Amore infinito, ritirerà la Sua Mano ed il gelo diverrà insopportabile e l’arsura totale. L’uomo deve sforzarsi di comprendere in fretta il valore dei Doni Divini; diversamente, tutti gli saranno tolti.

La piccola Mia, tu, piccola, che ho voluto riempire del Mio Spirito, sei un grande Dono da Me offerto; pochi ne comprendono la portata. Così è, perché così desidero che sia: non voglio che tu debba sostare nel mondo, così incredulo, scettico, ipocrita; devi sfiorare la terra, per poi vivere con Me, in Me per servire solo Me!

L’anima eletta, che Mi appartiene interamente e riposa nel Mio Io Infinito, non desidera altro che restare nella sua posizione più a lungo possibile. Quale bene terreno la può soddisfare? Quale creatura umana appagare il suo anelito?

Resta in Me, godi in Me; il mondo, come ti ho più volte ribadito, non ti appartiene e tu non appartieni ad esso. Fa’ ciò che ti dico, come te lo dico e quando voglio. Ad altro non porre mente.

Mi chiedi sempre di prendere la tua volontà e farla completamente Mia: questa è un’offerta assai gradita a Me; devi però ripeterla sempre: Io opero come vuoi, se vedo la tua decisione. Questo tuo esempio sia seguito anche dagli altri fratelli che seguono le Mie Parole e le vogliono mettere in pratica. Nessuno si meravigli di ciò che ho voluto fare della tua anima. Io sono Dio e non uomo, amo come Dio ed agisco come Dio; la Mia Logica non è la vostra logica e i Miei Pensieri non sono i vostri pensieri: quanto il Cielo dista dalla terra tanto il Mio Pensiero dista dai vostri.

Se offro un Dono, non è offerta simile a quella che fa il mondo, limitata e misera, interessata e meschina; porgo sempre Delizie uniche e chi le riceve deve accoglierle nel suo cuore, gustarle nel silenzio e nel raccoglimento, senza porsi infinite, inutili, domande. Sappiate tutti, Miei amati, che per comprendere a fondo la Logica Divina bisogna essere completamente immersi nella Sua Dimensione; diversamente, si corre il rischio d’interpretare con mente umana ciò che è stato ideato da Mente Divina, incomparabilmente diversa. Ho detto, sposa Mia, che molti Doni ho elargito con dovizia e grande generosità. Molti sono stati rifiutati ed aggiunti, quindi, a chi già molti ne possedeva; altri, poco compresi e male utilizzati. Anche questi verranno prontamente ritirati e porti a chi è degno di riceverli.

Ho parlato prima delle Meraviglie che compio nell’anima che Mi appartiene; queste però non verranno comprese che dall’anima stessa, che ho elevato fino a Me, ancora col corpo palpitante di vita. Da ciò si riconosce l’altezza sua: dal grado di silenziosa intimità con Me.

Parole umane non possono esprimere sensazioni Divine; quindi, sono perfettamente inutili.

Le anime elette, che Mi appartengono totalmente, parlano poco, assai poco delle loro esperienze mistiche: chi le palesa troppo apertamente al mondo non è Mio, ma ha sete di gloria umana e di plauso inutile. Restate ben chiuse in Me, voi, pochissime, che ho alzato a tanta sublimità di vita; mai pensate di poter essere comprese ed accettate, così come siete, da un mondo così deviato e malizioso.

Vi rifiuteranno, vi terranno lontano, pochi parleranno bene di voi; altri, i più, faranno nel profondo della loro mente ipotesi strane. Vi dico però che nessun pensiero calunnioso, fatto su di voi, resterà nascosto: verrà, verrà il momento nel quale renderò palese tutto ciò che è stato celato, a lungo, anche nell’angolo più remoto della mente.

Se il mondo perseguita i Miei piccoli, più amati, Io, Io, Dio, li accoglierò tutti tra le Mie Braccia per consolarli e stringerli a Me. Se il mondo vi dirà sempre di “no”, Io, invece, concederò a voi ciò che mai permetterei ad altri.

Prendete ogni Dono che vi porgo, anche il più incomprensibile, come offerta sublime del Mio grande Amore per voi. Non pensate sempre con mente umana, limitata e meschina, ma alzatevi in volo ed entrate nella Mia Dimensione: capirete subito ciò che mai prima avevate afferrato. Qualcuno Mi dirà: “Mio Signore, come posso uscire dall’umano io, che ne sono completamente immerso e sommerso?” Per comprendere le fasi del Mio Piano, almeno per ciò che serve ad assecondarlo pienamente, dovete uscire da voi stessi, entrare in Me e perdervi nel Mio Abisso infinito. “Come fare?” Chiedete ed Io, Io, Dio, vi aiuterò. Supplicate di avere sempre più Luce Divina ed Io ve la concederò. Voglio potenziare sin da ora il vostro essere; ma non potrò farlo, se vi accontentate del nulla che avete e non aspirate al tutto che vi offro. Da ora in poi la realtà per gli stolti diverrà sempre più incomprensibile, ma non solo per loro: lo sarà anche per gli scettici, per i tiepidi, per tutti coloro che sono poco saldi nella fede. Costoro appoggeranno teorie false e profane, giustificheranno il peccato e troveranno mille pretesti per appoggiare il male. Badate bene di non cadere in queste reti sottilissime, tese dovunque. Rimanete, uniti strettamente fra voi, attorno all’angelo che vi guida e non staccatevene neppure per un brevissimo istante: non riuscireste più a riavere la presa, perché il nemico vuole provare a strapparMi anche anime abbastanza salde ed Io non interverrò, se la loro volontà si paleserà fiacca ed incapace di combattere.

Tutto vi ho detto; agite ed operate secondo le Mie Parole e nessuna ve ne sfugga, neppure una.

Amata sposa, la tua anima è quieta e felice in Me. Ti offro anche questa giornata, da vivere secondo la Mia Direttiva.

Ti amo e benedico ogni cosa che ti circonda, ogni persona che ti è cara.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.02.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Donatevi interamente a Dio: questi sono i tempi speciali, nei quali Egli opererà le cose più grandiose. Vi dico, figli Miei, che chi si offre interamente a Dio godrà ora e gioirà infinitamente dopo. Non è difficile questa sublime donazione, bisogna solo fidarsi e pensare a Chi ci si lascia andare.

Come può agire Dio su di un uomo che si è abbandonato totalmente a Lui? Come prima cosa lo libera dalla paura. Voi Mi dite: “Quale paura viene tolta dal cuore umano?” Io vi rispondo: tutte.

L’uomo sulla terra vive nel continuo timore: la sua vita è in pericolo; la sua anima può cadere nel peccato in ogni istante; i nemici sono ovunque e bisogna combatterli e vincerli sempre.

Si temono da parte degli uomini la malattia, la morte, il giudizio. Quanti timori schiacciano la mente ed il cuore di ogni uomo! Pensate bene a questo, riflettete su tale realtà: l’uomo vive in un mondo misterioso, è ospite di un regno che poco conosce e certamente le paure sono continue ed ininterrotte. Dio conosce questa situazione della Sua creatura prediletta; quando ella si affida a Lui, come prima cosa agisce sul suo subconscio e le fa capire una nuova realtà: Dio è Amore, è Tenerezza, è un Padre amorevolissimo, è una Madre provvidente Che si occupa di ciascun figlio, come la mamma del suo bambino.

Quando l’uomo ha compreso questo, già comincia per lui la vita nuova e si spiega, alla Luce Divina, ogni cosa: vede che l’esistenza non è un tormento, una valle buia ed insidiosa, ma uno splendido Dono di Dio che deve condurre le nobili creature tra le Sue Braccia; capisce che il male fisico è una Grazia, da accogliere come tale, è cosa passeggera che volge sempre al Bene finale. La morte, certo, è un debito, l’ultimo debito da saldare; ma Dio, Dio-Dolcezza, Dio-Madre Tenera e premurosa può lasciare solo il figlio in quel momento così difficile ed angoscioso?

L’anima prontamente risponde: “No, non è possibile. Non è. Non sarà.” Questa certezza allenta la tensione interiore legata a questo pensiero. Questa la nuova convinzione, alla Luce Divina: “Dio mi terrà per mano in modo speciale in quel momento, grandioso e decisivo. Io, piccola creatura, sentirò la Sua Presenza ed il passaggio diverrà meno doloroso, perché mi mostrerà il Suo Volto benevolo.” Segue poi la fase del Giudizio; l’anima pensa: “Davanti alla Maestà Divina, davanti alla Sua Perfezione, il mio essere sembrerà un cumulo di imperfezioni: un misero nulla che passa sotto lo Sguardo di Dio Altissimo!” Sopraggiunge rapida un’altra riflessione: “Quella Suprema Maestà Che mi deve giudicare è il mio Creatore, Colui Che mi ha plasmato per Amore, ed io, povero ed umile, L’ho tanto amato in ogni istante. Chi mi deve giudicare è il Salvatore, Colui Che è morto per i miei peccati ed io L’ho adorato, supplicando in ogni istante che perdonasse le mie miserie e promettendoGli di divenire sempre più conforme al Suo Volere.”

L’uomo vede se stesso in tale contesto davanti a Dio, Giudice della sua vita: quale timore gli può mettere la Sua Presenza? Vi dico: nessuno. Sarà certo, anche nel pensiero, un incontro di gioia, di gioia grande. Sarà una visione tanto desiderata. Sarà un abbraccio anelato con tutta l’anima. Saranno un sorriso ed un’emozione splendida. Saranno la totale felicità e l’estasi più sublime!

Ebbene, ora riflettete, figli cari: dov’è andata a finire la paura iniziale? Tutto si è inabissato in quell’estasi sublime.

Ecco il vostro futuro, ecco le prospettive, ecco la nuova realtà, nella quale entrerete. Perseverate nella gioia e nell’obbedienza.

Vi amo. Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima