Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.02.96
Cercate la Luce, eletti; entrerete nella Luce e vedrete la Luce. Una grande
gioia è pronta per voi, quale mai avete goduto; il passo non è lontano e sarà
dolce per chi tanto Mi ha amato. Vi ho preparato da molto; ora voi siete giunti
a buona maturazione. Sapete, per esperienza diretta, che il frutto maturo va
colto, ed Io, Io, Dio, Mi accingo a cogliere tutti
quelli che sono giunti al punto giusto. Passerò poi a fare altrettanto degli altri
e così in seguito, finché l’opera sarà conclusa. Dipende da voi, piccoli Miei,
affrettare il processo o rallentarlo. Sapete bene quello che dovete fare:
mettere Me al centro della vostra esistenza. Fate poi ogni cosa con un unico e
preciso obiettivo: servire Me in ogni istante della vostra vita. Sappiate fare
le giuste scelte e sarete felici. AmateMi con tutta
l’anima ed Io, Io, Dio, vi avvolgerò col Mio Amore e vi condurrò nei Pascoli
eterni, dove non c’è calura né gelo.
Sposa
amata, anche questo splendido giorno, che nasce, ci trova uniti nella più
sublime intimità. Quali detti possono esprimere dei sentimenti di tale altezza!
La creatura che si perde in Dio muta la sua identità: Io, Io, Dio, trasformo
tutto ciò che tocco. Chi viene a far parte del Mio Essere Infinito diviene un
altro uomo in Me, pur mantenendo i contorni di creatura umana.
Sono
gelosissimo di ogni perla che ho nel Mio Scrigno, ma la offro con generosità a
chi ha bisogno di essa per comprendere da vicino la grandezza del Mio Amore.
La
perla preziosa resta sempre Mia. Io ne sono il Padrone e la dono a chi voglio
perché possa salire in alto, sempre più in alto nella
scala della conoscenza; ma vi dico, vi ripeto che si accende tremenda, la Mia
Ira verso di chi non fa un buon uso del Mio Dono sublime. Esso deve essere
trattato come tale e valorizzato per quello che è; diversamente, lo ritiro, lo
rimetto nel Mio Scrigno ed invano sarà atteso ancora.
Sposa
diletta, ognuno rifletta bene, ognuno capisca a fondo le Mie Parole: chi parla
senza pensare, chi agisce senza riflettere, chi riflette,
senza cercare Luce, si troverà solo e nudo perché Io ritiro i Miei angeli e
tolgo i Miei Doni. Chi ha orecchi per intendere intenda!
Sono un Dio, Misericordiosissimo, Che vuole condurre
ogni creatura ai gradi più alti della Sapienza e a questo fine volgo tutta la
Mia Opera. Nulla concedo, nulla opero che non abbia
questo scopo.
L’uomo
deve solo fare il grande sforzo di capire. Questi sono i giorni dei giorni, viveteli come tali, eletti. Il vostro cuore non si
perda in debolezze inutili: volgetelo a Me che ne desidero ogni palpito. Non
disperdete ciò che è infinitamente prezioso, ma chiedete Luce per capire.
Vi
ho detto che anche un solo pensiero, volto a calunniare una Mia creatura
prediletta, Mi offende, come se fosse diretto contro di Me. Badate quindi, Miei cari, ad ogni pensiero che fate attraversare la
vostra mente!
Ho
delle perle purissime, senza scorie, che amo teneramente, dei gigli cresciuti
nel Mio Giardino; nessuno osi appoggiarvi un minimo
pensiero di malizia! Vi dico che non uscirà impunito!
Sposa
diletta, resta in questo tempo terribile più a lungo che puoi nel Mio Cuore, il
mondo ti è molto ostile: non ama Me; respinge, quindi, te
che porti la Mia Luce ed il Mio purissimo Amore. Se è bene parlare, parla pure, secondo il Mio Dettame, ma, preferibilmente,
mantieni il silenzio delle labbra: gli uomini detestano la Luce, gli uomini di
questa generazione la respingono, perché preferiscono operare nelle tenebre.
Stretta
al Mio Cuore, sentirai la Mia Tenerezza: la malizia umana, Mio piccolo giglio,
non ti offenderà più.
Ecco,
Mia diletta, che Io, Io, Dio, ti conduco nel Mio Regno di Luce, ancora palpitante di vita, ti conduco nel Regno che Mi appartiene
interamente, nel Giardino, dove ogni fiore è un giglio splendido e non c’è
lezzo, ma profumo soave.
Godi, Mia sposa,
questa visione incantevole! Ti concedo delle Gioie purissime che ad altri sono
precluse. Chi Mi può dire: “Perché?” Io sono Dio:
opero ciò che voglio, quando voglio sulle creature che Io Stesso Mi sono
scelto, secondo una Logica che è la Mia Logica, non la vostra!
Chi
ti ama godrà, per le Meraviglie che ti offro, e capirà quanto è grande il Mio
Amore per la creatura che le Mie Mani hanno plasmato.
Vedo
che sei rimasta incantata nel contemplare la dolcezza dei colori: qui la luce
si frammenta in mille sfumature diverse, i colori sono tenui e limpidi, le
sfaccettature infinite, la luce nitida penetra in ogni cosa e la rende
splendida. Questa, che vedi, Mia amatissima, è solo la parte iniziale, quella
accessibile alle tue capacità; quando poi Io, Io, Dio, avrò potenziato le tue
capacità, ti condurrò Io Stesso nell’interno, dove le più grandi Meraviglie
appariranno ai tuoi occhi. Per questo, devi attendere ancora un poco, ma poco,
poco.
Senti
quanta dolcezza ti ha invaso: sembra che il tuo essere sia scomparso in questa
stupenda immensità. Senti di appartenere a questo sublime tutto, che Io ti
mostro. Ogni senso è pienamente soddisfatto da questa infinita bellezza e
scompare l’anelito davanti a tale realtà: cosa può desiderare più l’uomo,
immerso nell’Abisso sublime del Divino?
Non
parlare, Mia sposa: qui le parole sono inutili. Nel tuo sguardo leggo la grande
felicità, nel cuore la gratitudine per il Dono che oggi ti ho fatto. Mi
chiederanno in silenzio molti: “Perché mostri queste Meraviglie ad un’anima con il corpo ancora in vita?”
Io
rispondo: è questo un assaggio della felicità che sto per offrire ai degni che
la meritano.
Beati
saranno, scricciolo Mio, tutti quelli che Mi hanno servito per amore, solo per amore, senza nulla chiedere, senza nulla pretendere.
Beati
quelli che non si sono fatti influenzare dai satelliti del Mio nemico, che
hanno posto infiniti ostacoli sul cammino.
Beati
quelli che Mi hanno seguito, attraversando spine e rovi.
Beati
coloro che Mi hanno detto sempre sì, senza chiedere infiniti perché.
Beati
quelli che hanno capito il valore dei Miei Doni e li hanno accolti secondo il
loro valore, senza usare malizia.
Il
Mio Regno, Miei amati, non è per i maliziosi, ma per coloro che
sono divenuti come bambini dal cuore ardente e dallo sguardo limpido.
Beati
coloro che hanno accolto Me nel Mio angelo, senza
macchiarne minimamente l’immagine. Ciò che Io amo voi dovete amare;
ciò che Io respingo dovete respingere.
Qualcuno Mi dirà: “Come capire bene? Come non sbagliare?”
Chiedete
Luce e non cadrete in errore; prendete la Mia Mano e non vi perderete. Ve la
offro attraverso i Miei angeli che stanno operando attivamente dovunque.
Amateli e rispettateli: chiederò conto di ogni vostro pensiero, non solo di
ogni vostra parola nei loro confronti.
Vivi,
sposa Mia, anche oggi con Me questa sublime intimità. Canti di gioia il tuo
cuore nel Mio.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.02.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli cari, state camminando verso gli
spazi infiniti, pieni di nitida Luce. Lì Gesù vi vuole condurre, lì, dov’è
il Suo Regno felice. Ciascuno di voi ha raggiunto un certo livello di
maturazione; neppure voi sapete esattamente quale. Non è importante, Miei
piccoli, che lo sappiate, ma è essenziale che facciate del vostro meglio perché
possiate essere colti come frutto prelibato da Dio che vi conosce a fondo.
State
sereni, Miei piccoli, siate tranquilli: la scelta la farà Dio, con massima
precisione. A questo punto vi direte: “Chissà se piacerò a
Dio! Chissà se il mio cuore è proprio come lo desidera e la mente come la vuole!”
Non
abbiate alcuna preoccupazione. Ve l’ho detto e ve lo ripeto: state sereni e
vivete fiduciosi che Colui che opera conosce a fondo
ogni minima piega del vostro essere. Siate Suoi con tutta l’anima ed operate ogni cosa con il fine di servirLo
e darGli gioia: l’intenzione è già un merito grande.
Egli Stesso vi aiuterà a rendere graditi a Lui ogni vostra azione, ogni anelito
del cuore.
Vedo
tanti occhi, che Mi guardano, un pochino velati di
tristezza: ognuno esamina nel profondo il suo essere e rileva imprecisioni,
debolezze, incapacità e per questo pensa di non essere ritenuto degno di tali,
meravigliosi Doni promessi.
Vi
dico che non è così, figli amatissimi, non è proprio così: non c’è creatura
umana senza i suoi limiti e Dio lo sa bene questo; vuole solo che ciascuna sia
docile ai Suoi Consigli, ai dolci e, talora, severi ammonimenti, risponda,
insomma, sì, al suo Dio.
Questo
è l’itinerario che avete davanti; per un lungo tratto l’avete già percorso, per
un piccolo tratto dovete ancora percorrerlo. Questo, però, è decisivo.
Chi
ha fatto bene tutto, ma sbaglia in questo momento, ha faticato invano: tutto
ciò che ha fatto non gli sarà fruttuoso. Dovete, cari
figli, essere ben decisi e coraggiosi. Nessuna difficoltà sia insormontabile
per voi: Dio vi aiuterà ed Io sono al vostro fianco come Madre amorosa.
Esaminatevi, prima di compiere qualsiasi azione e pensate, prima di pronunciare
qualsiasi parola: sbaglierete poco ed acquisterete
merito su merito.
Una
stupenda Luce si avvicina per voi. Non è più un miraggio lontano, lontano;
guardate bene, figli cari, osservate attentamente con
gli occhi del cuore: ogni attimo che passa vi avvicina ad essa. Cosa nasconderà quel mare infinito di luce fulgida? Gesù vi ha già risposto in parte: “Cose meravigliose per voi, cose
sublimi per i figli che hanno obbedito, si sono abbandonati, hanno lasciato
tutto dietro le spalle per servirLo fedelmente!
Quale sacrificio, quale tormento, seppur grande, sono
comparabili a ciò che vi aspetta, se perseverete
fino alla fine? Amatevi fra voi, abbiate grande stima l’uno dell’altro.
Ritenete sempre il fratello superiore a voi e mai fate un pensiero malizioso
nei suoi confronti, mai, mai, specialmente se questi è uno strumento prezioso,
scelto da Dio come pedina nelle Sue Mani. Badate, figli cari, ai sentimenti del
vostro cuore; badate ai pensieri che si affacciano alla mente e sostano: siano
sentimenti di amore, di grande amore in Dio, siano
pensieri di stima, di vera stima verso il prossimo; così Gesù vi vuole trovare,
in queste condizioni. Imitate nel vostro comportamento il Divino Maestro Che
benefica tutto l’Universo col Suo Amore provvidente e non respinge da Sé
neppure il malvagio, quando egli umilmente si pente e supplica il Suo Perdono.
Parlate
poco, Miei diletti: questo è tempo del silenzio, della riflessione, della
penitenza.
Con
molte parole vi mettete sempre a rischio di commettere qualche mancanza e con
la poca riflessione rischiate di agire insensatamente. Sia questa la continua
penitenza, che offrite a Gesù in questa grande Quaresima.
Stringetevi
a Me, Miei diletti. Vi benedico tutti. Vi amo, sapete!
Maria
Santissima