Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.03.96

 

Eletti, amici, che Mi restate fedeli, lasciate che la vostra anima voli verso di Me: Io la voglio inondare di Luce, la voglio accarezzare e baciare, come quando la creai. Per Me la creai, perché divenisse tutta Mia. Essa anela a Me e Mi chiama con gemiti continui; voi lasciatela volare alto, negli orizzonti infiniti del Mio Amore. Mi chiama ed Io rispondo, Mi cerca ed Io, Io, Dio, Mi voglio lasciare trovare; nessuno di voi permetta che resti prigioniera del corpo tiranno. Annullate il corpo per dare piena libertà all’anima: sia esso povero e debole, al servizio della Mia ancella che non desidera altro che servirMi in tutto. Amo, amo, profondamente, la vostra anima e la chiamo a Me con dolci sussurri che solo ad essa sono comprensibili. Essa quando è libera, Mi risponde subito, subito e vola, felice, tra le Mie Braccia per farsi amare.

 

Sposa, Mia dolce sposa, rallegrati, perché sei in Me, parte del Mio Essere infinito, persa in questa sublime immensità che ti dona le più grandi Delizie. La tua anima esulta in Me e vuole respirare solo il Mio Respiro; resta, felice, alla Mia Presenza, come bimbetto che cerca la tenerezza del padre e non riesce ad allontanarsi neppure per un attimo da lui.
Godi, godi, anima bella: le Mie Mani ti offrono le Carezze più delicate; vuoi sentire le Mie Parole d’Amore ed Io, Io, Dio, te ne dico tante, tante, quante ne desideri. Mai ti stanchi di contemplare il Mio Volto, Mia piccola, e non ti distrai neppure per un attimo; Io, Io, Dio, te lo mostrerò in eterno, così, come ora te lo mostro, amoroso, benevolo, compiacente.
Anima stupenda, che sei davanti a Me e tanto Mi hai desiderato da farMi piegare, pieno di Misericordia, al tuo continuo anelito, resta, resta, dove vuoi. Sei salita, prima del tempo della Chiamata, perché Io ho voluto e nessuno Mi può chiedere conto: quello che voglio faccio, come ritengo opportuno e quando Mi piace farlo.
Se un’anima grida a Me e Mi desidera, ardentemente, per goderMi più da vicino, perché non ascoltare il santo gemito? Certo che lo ascolto ed anche esaudisco, perché la felicità nella Mia, ardita, creatura sia completa!
L’uomo, che vive in questa beata condizione, sente il suo corpo leggero e quasi evanescente; vorrebbe anch’esso volare per seguire la sua essenza, ma solo in parte ci riesce, diviene però come docile agnellino che bela dietro alla madre e vorrebbe che essa lo tenesse sempre stretto a sé.
Invero è così: l’anima comanda con dolcezza, perché immersa nell’immenso mare di Dolcezza Divina, e il corpo subito obbedisce, senza fatica, proprio come il piccolo che nulla desidera se non essere chiamato dalla madre per assaporarne la dolcezza. Tutto diviene facile, quando l’anima possiede ogni autorità ed il corpo diviene un docile servo, sempre obbediente, felice di lasciarsi condurre dove ella vuole. Beata situazione, questa, sposa Mia! Mai potrai dirMi un “no”, perché sei immersa in Me, la tua volontà vuole annullarsi nella Mia, il tuo essere è il Mio Stesso Essere; il corpo, poi, è solo una pedina sopra la Mia grande scacchiera, che Io, Io, Dio, sposto di qua e di là secondo le mosse che ho deciso di fare.
L’anima esulta in Me e trasmette la gioia al corpo che sente allegrezza in ogni fibra: tutte le cellule, unite in una immensa, splendida orchestra, cantano l’inno di lode al loro Dio. Nessuna stona, perché l’anima beata ne è la direttrice. Capisci ora, Mia amata sposa, comprendi almeno un pochino cosa sta accadendo in te? Stai dando gioia al tuo Signore con tutto il tuo essere. È un inno quello che proviene da te che Mi adori in ogni istante della giornata. Io, Io, Dio, ascolto la musica che si sprigiona da questa sublime orchestra ed avvolgo di Tenerezza il mondo intero con tutte le sue creature: per una sola creatura, benedetta, godono tutte le altre.
Ogni essere umano nel Mio Regno sarà quello che tu sei, potenziato al massimo dalla Mia Potenza: Mi darà lode, Mi adorerà con l’intero suo essere, divenuto armonioso e splendido, come appunto un’orchestra, dove gli strumenti, ogni strumento è perfettamente accordato, ogni musicista è abilissimo ed il direttore dirige con massima maestria.
Tu, sposa Mia, sei un anticipo di dolcezza, perché così ho voluto che fosse. Ho posto nel Mio Giardino dei gigli e li ho coltivati con grande cura. La Mia Linfa li sostiene, il Mio Amore li nutre; ora sono rigogliosi e splendidi per allietarMi la vista, per deliziarMi coi loro soavi effluvi. Io, Io, Dio, ne godo e Mi consolo delle infinite delusioni che altri fiori Mi dànno, fiori, che anche Io ho piantato, anche Io ho curato perché divenissero belli ed armoniosi, ma che, ad un certo giorno, si sono ribellati alle Mie amorose cure ed hanno chiamato a sé il Mio nemico. Egli ne ha fatto strazio: i petali sono caduti, le corolle avvizzite, lo stelo piegato, miseramente. Tra poco seccheranno del tutto ed i Miei angeli li bruceranno, come paglia che non serve più. Che vista dolorosa, Mia dolce sposa!
Resta in Me, daMMi il tuo amore, sussurraMi le belle parole d’amore che sgorgano dal tuo cuore ardentissimo. DiMMene tante, tante e non finire mai di dirle: quando compenseranno le terribili bestemmie che si pronunciano contro di Me in tutto il mondo? Tu Mi guardi col volto inondato di lacrime e Mi dici: “Mio Adorato, Mio unico Amore, le mie parole più sublimi sono per Te; aumenta il numero degli istanti, allunga lo spazio di tempo di una giornata così che io possa fare infiniti atti d’amore per Te, Dolcezza infinita. Voglio offrirTi le parole più dolci, le espressioni più amorose; voglio dirTi in ogni attimo che sei la mia vita, il mio Amore, il mio tutto e che Ti amo, Ti amo! Voglio ripeterla all’infinito questa frase: per ogni bestemmia ci saranno mille miei “Ti amo”. Gesù, so che questo non è possibile, ma rendilo tale, per l’intenzione che è in me. Consolati con me, mio Infinito Amore, con me e con tutti coloro che  fanno il mio stesso pensiero!”
Benedico la tua intenzione, piccola Mia sposa, e faccio che sia come desideri. Non voglio più il tuo pianto, la gioia torni nel tuo cuore. Tra poco la Mia Presenza Viva cambierà il volto della terra e prenderò gioia da ogni Mia creatura così, come ora la prendo da te: gli uomini Mi adoreranno tutti. Esulta, Mia sposa: nessuno alzerà il volto in segno di sfida, ma tutti lo piegheranno, umili, al Mio Passaggio; nessuna bestemmia più, Mia amata, ci sarà, ma lodi, benedizioni, canti di ringraziamento. Sarò glorificato da tutta la terra rinnovata e la Mia dolce sposa non dovrà più versare neppure una lacrima di dolore per Me. Sarà solo gioia, solo gioia, fedele Mio scricciolo, che stringo amorosamente al cuore. Ancora poco, poco, poco e, come ti ho detto, avverrà. Ama del Mio Amore. Ama l’anima a te unita che avrà la tua stessa sorte e ama ogni fratello. Dona la Mia Luce, la Mia Tenerezza, le Mie Parole!
                                                                       Ti amo. Vi amo. Vi amo.

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.03.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli amati, la vostra anima invoca Dio, Lo chiama, Lo desidera. Il Mio Sguardo abbraccia tutta la terra e sento un grido d’invocazione che si sprigiona dalle anime, schiave del corpo, che non possono librarsi felici, perché esso le tiene soggiogate.

Gli uomini, dopo il peccato di Adamo, sono spesso sottomessi al dominio del corpo, divenuto pesante, esigente, ribelle ed inetto. Vi dico anche che spesso esso è cieco e sordo, per sua decisione.

Figli cari, guai se l’io superiore diviene schiavo dell’io inferiore: è la rovina per la creatura! All’io superiore parla Dio e, se esso sente le Sue Parole, diviene un padrone rigoroso che sottomette al suo volere il corpo. Guai però se succede il contrario: Dio parla e l’uomo non comprende, Dio grida e l’uomo si tura le orecchie; moltiplica i Suoi Segni, ma trova davanti a Sé un cieco testardo che non cede.

Quanti, figlia Mia amata, ne vedo in tali condizioni su tutta la terra! Gesù sta per scendere a prendere possesso di tutto, ma quanti Lo accoglieranno degnamente? Le anime vogliono volare incontro a Lui, Lo chiamano con amore, Lo cercano con anelito struggente, ma il corpo le tiene ben strette, chiuse al buio, toglie loro ogni libertà di movimento e dice: “Io sono; tu non sei. Io comando; tu servimi. Io voglio; tu obbedisci.”

Figli cari, non date alcuna libertà di questo genere al vostro io inferiore. Ditegli, risolutamente: “Fa’ quello che Dio detta. Obbedisci, docile, e non recalcitrare”. Se esso si ribellasse ed imponesse la sua terribile tirannia, allora piegatelo con durezza e severità, umiliatelo e punitelo; saranno difficili solo i primi passi, poi, come cavallo focoso domato, si lascerà guidare docile, docile come agnellino.

Voi direte: “Vai”, egli andrà; voi direte: “Resta”, egli resterà, senza muoversi. Questo dominio, figli del Mio Cuore, è indispensabile perché possa trionfare sempre Dio nei cuori: devono essere avvezzi i piccoli, preparati gli adulti, ben provati i vecchi.

Tu Mi dici, guardandoMi, tristemente: “Madre amatissima, nostra Gioia e Consolazione, come potremo far comprendere agli stolti, che ci circondano, e sono tanti, questa verità? La società che ci circonda è schiava degli inganni del nemico di Dio: si venera il corpo, lo si considera un idolo, davanti al quale sacrificare ogni vero valore, come se esso solo contasse, come se l’anima fosse andata in esilio per sempre. Un errore sociale di tale mole rende difficile ogni ammaestramento ed ardua la conversione. Aiutaci, Mamma Santissima! Tu che sei la più Tenera delle madri non permettere che il mondo affondi in tale miseria!

Piccola, amatissima figlia, conosci il Mio Dolore per questo. Gesù ha ascoltato il Mio Gemito e Mi ha detto: “Mamma amata, opererò con massima Potenza perché vengano ristabiliti i giusti equilibri ed il mondo torni a Me: chiunque ritornerà compunto e pentito, dopo la terribile prova alla quale sarà sottoposto, avrà tanta Luce da venirne abbagliato, scomparirà per lui il buio della notte e sorgerà un giorno di sole raggiante che mai avrà termine.” Mia diletta, questo Mi ha detto e questo rispondo al tuo accorato appello. Persevera nello zelo; vedrai i Cieli aprirsi ed il Figlio dell’Uomo comparire davanti ai fratelli felici ed al mondo incredulo! Porta a tutti queste Mie Parole e riflettano su di esse.

Ti amo, piccola Mia. Ti benedico, assieme a chi hai di più caro.

 

                                                                                              Maria Santissima