Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.03.96

 

 

Amati, eletti, che vivete nel Mio Amore, nella gioia e nel silenzio attendete il grande giorno senza più tramonto. Allora, le cose che sono non saranno più, il Cielo si congiungerà con la terra e gli uomini gusteranno le Delizie Celesti a pieno: gli stessi che ora assaporano un assaggio di esse. Badate, badate, Miei eletti, a non sprecare parole; lasciate al mondo la sua insensatezza! Voi tacete, meditate, riflettete, amate, adorate e nulla vi turbi, perché siete Miei ed Io provvedo a tutto. Nessuno v’inganni, perché siete Miei ed avete la Mia Luce, e nessun fatto vi sgomenti, perché nulla accade senza il Mio Permesso. Nessun uomo può, se non voglio, operare la minima cosa. Nel silenzio delle labbra parli il cuore per supplicare, per intercedere, per offrirMi le miserie del mondo ed implorare il Mio Aiuto. Non sarò sordo a tali invocazioni: provvederò con Amore a lenire i mali, a risanare le piaghe, ad attenuare le grandi sciagure in modo che gli uomini ancora si volgano a Me ed Io possa usare con essi la Mia infinita Misericordia e non la Perfetta Giustizia.

 

 

Sposa diletta, piccola, che vivi in Me, verrà il giorno e poi la notte, poi il giorno e poi la notte, fino a quando verrà un giorno al quale non seguirà più la notte: sarà un giorno solo di Luce e le tenebre non più scenderanno sulla terra, rinnovata dal Mio Amore. In quel momento, sublime ed irripetibile, vedrete le Meraviglie da Me preparate e sentirete solo dolcezza nel cuore, perché tutte le amarezze saranno scomparse.

Vi volgerete indietro, nel passato, col vostro pensiero, ma lo troverete vuoto, come se foste nati in quel preciso momento: Io, Io, Dio, stenderò un velo sulla vita trascorsa e l’oblio l’avvolgerà. Sarà questo uno splendido Dono della Mia Bontà che non vuole che neppure minimamente venga offuscata la felicità presente. Dei tormenti passati, dei sacrifici fatti, delle delusioni avute nessuno si ricorderà più e il vostro essere, rinnovato e rinvigorito dal Mio Spirito, inizierà la vita in Me. Il passato coi suoi dolori lo ricorderò solo Io, Io, Dio, ma per trasformare in Gioia ogni lacrima versata, ogni sospiro, ogni delusione.

Ciò che avverrà non è mai stato. Ciò che opererò mai l’ho operato. Farò Meraviglie diverse ed ancora più grandi per i Miei fedeli che Mi hanno detto sempre sì e mai Mi hanno girato le spalle.

Sposa Mia, con Gioia vedo la tua perfetta obbedienza anche nelle minime cose; nel silenzio delle labbra mai interrompi la conversazione con Me e camminiamo insieme, Mano nella mano in ogni istante.

Ti senti pienamente appagata in Me; Mi sento adorato in ogni attimo dalla Mia creatura prediletta. Offro sempre nuovi Doni al mondo: la Luce ed il Fuoco del Mio Amore. Gli uomini, però, sono lenti nel comprendere e restii nell’amare: le attrattive, che li distraggono da Me, sono molte, sono troppe!

La Mia piccola sposa, stringendosi, felice, al Mio Cuore, Mi dice: “Mio Adorato, mio Gesù, se gli uomini fossero privati di tutti questi svaghi inutili e dannosi e la vita divenisse più semplice, allora penso che potrebbero più facilmente volgersi a Te. Molti, mio Amore, sono come bimbetti, senza intelletto: hanno un giocattolo nuovo e non pensano ad altro che a quello. Perdonali, Altissimo Dio! Perdonali, mio Signore!”

Piccola Mia sposa, renderò la vita più semplice, togliendo all’uomo parte dei Miei Doni: avranno

penuria di tante cose ed avranno più tempo per riflettere e volgersi a Me. Faccio in tal modo per aiutarli a ritornare, per facilitare loro il cammino, ma ti dico che chi si è allontanato troverà mille pretesti per non piegarsi; colui però che verrà a Me, pentito e lacerato, in questo grandioso tempo di penitenza, avrà il perdono, le Mie Grazie. Questo prometto. Venga il mondo umile e pentito ai Miei Piedi, si copra il capo di cenere e vesta di sacco: chissà che ancora Io possa avere pietà di esso e ritiri il Mio Piano di Giustizia!

Facciano, sposa Mia dolce, gli uomini come i niniviti che, alla voce del profeta Giona, si piegarono, docili e pentiti, fecero digiuno e si batterono il petto. Come allora feci, farò anche ora. Ninive non fu distrutta, così, se gli uomini si convertono, avrò pietà di questa Umanità! Questo dico e questo farò!

Sappiano, però, sappiano i ribelli di tutta la terra che, se invece di penitenza ci saranno disobbedienza e bestemmia, la Mia Ira si scatenerà, gradualmente, prima sui popoli più responsabili, poi, sugli altri. Solo alcuni saranno risparmiati, a causa della presenza dei Miei prediletti.

Grande pianto ci sarà dovunque, lamento ovunque, nessuna cosa resterà indenne: arriverò dovunque e non risparmierò alcuno.

I più potenti saranno colpiti e dovranno camminare nel fango; se non si sono umiliati, per propria volontà, li umilierò Io, Io, Dio: abbasseranno il capo davanti alla Mia Potenza e diverranno come pula coloro che si credevano déi. Io, Io, Dio, innalzo fino al Cielo e abbasso fino all’abisso. Guai a colui che Mi si rivolta ed osa sfidarMi con una continua disobbedienza: vedrà il Mio Volto, terribile, che a te, Mia sposa, mai ho mostrato nel Suo vero aspetto, altrimenti non saresti sopravvissuta! Il malvagio, invece, lo vedrà e tremerà in tutto il suo essere; cercherà di sfuggirMi, ma Io sarò lì, davanti a lui, col Mio Sguardo di fiamma! Dove andrà? Resterà immobile al suo posto e capirà la sua infinita miseria!

La Mia piccola sposa abbassa il capo, lo posa, dolcemente, sul Mio Cuore e Mi dice: “Mio Gesù, mio Adorato, se gli uomini capissero il vero senso delle Tue Parole, nessuno oserebbe più ribellarsi, ma docili, come agnelli, verrebbero a Te, Amore. Chi può sopportare la vista del Tuo Volto adirato? Mio Dio, mio Signore, come vorrei che nessuno dovesse mai vederlo!

Non lo vedrà, Mia diletta, chi opererà secondo il Mio Insegnamento, chi obbedirà docile alle Mie Leggi; ma dovrà tremare, come foglia scossa dalla bufera, colui che persevererà nel male. Sappi, sappiate tutti che sono Dio d’immensa Misericordia, ma anche Dio di Perfetta Giustizia: vi inseguo con la Mia Misericordia; ma, se Mi sfuggite, vi raggiungo con la Mia Perfetta Giustizia!

Sto ripetendo, con frequenza, l’ammonimento; ma, se troverò ancora troppi ciechi e troppi sordi, agirò con grande rigore e, per la Mia Ira, tremerà tutta la terra: si ritirerà il mare, sussulteranno i monti, come animali impauriti, urlerà il vento e si ottenebreranno i Cieli. Ogni bocca tacerà, per il terrore; parlerò solo Io, Io, Dio, per dare la Mia Sentenza a ciascuno. Uomini della terra, voglio usare ancora il Mio Amore, voglio la vostra salvezza e non la rovina. Ascoltate la Mia Voce, questo è ancora tempo di Grazia: i Miei angeli in tutta la terra Mi servono e vi servono; ma sarà ancora per poco!

Usate bene questo ultimo tempo che vi resta: fate penitenza e pentitevi dei vostri peccati. Voglio perdonarvi; ma non lo posso fare, se voi non lo volete!

Sposa Mia amata, ti offro anche questo giorno di grande Amore. Espandilo sui fratelli che hai intorno, e su quelli che sono lontani e bisognosi. Esaudisco le tue preghiere. ChiediMi, Mia diletta sposa: il Mio Cuore s’intenerisce alle tue preghiere e concedo Grazie su Grazie, per amore del Mio piccolo giglio.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.03.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Attendete, attendete nella gioia del cuore, nel silenzio delle labbra il grande momento: è sempre più vicino; le cose del mondo passeranno con il loro fragore e la musica Celeste suonerà nelle vostre orecchie.

Gesù ha spiegato alla Mia piccola figlia tante cose, ma ne ha taciute tante di più, perché mente umana non può capire la realtà Celeste e l’esperienza umana non conosce certe Meraviglie che le erano precluse. Un velo spesso chiude i vostri occhi, piccoli Miei; Gesù lo vuole rimuovere e voi vedrete. Anche l’udito è impedito, ma Dio ve lo aprirà alle sublimi armonie. Tutto l’Universo muterà aspetto ed esulterà davanti ai vostri occhi incantati. Non potete immaginare quello che è preparato per voi sin dall’inizio del mondo! Gesù, sorridendoMi, Felice, Mi ha detto: “Madre Dolcissima, nella Mia grande Sofferenza sulla Croce, quando ogni parte del Mio Corpo era lacerata e lo Spirito affranto, assieme alla Gioia di vedere Te, Purissimo Giglio, Mi consolò il Pensiero di questi Miei piccoli, felici ed esultanti, che, per il Mio Dolore, a causa del Mio Sacrificio, avrebbero potuto godere le Meraviglie di una vita nuova. Li vedevo tutti, festanti come bimbi, con le mani alzate verso di Me per ringraziarMi e gli occhi luminosi, sentivo i loro canti di lode e le benedizioni che Mi avrebbero mandato. Mi ha detto ancora: “Vedevo i Miei amati strumenti ripieni del Mio Spirito andare per il mondo ad espandere il Mio Amore, a parlare con esultanza delle Meraviglie da Me operate in loro. Vedevo tutti i visi, sentivo anche, Mamma Diletta, le dolci parole d’amore che alcuni Mi avrebbero detto in ogni istante di vita. Nelle Mie Orecchie, offese da mille bestemmie, terribili, risuonava la frase delle Mie piccole amate creature: “Gesù Ti amo. Ti amo. Fa’ di me quello che piace a Te.” Sentivo, Mamma amata, come se il Dolore si attenuasse un poco e dicevo a Me Stesso: soffro tanto, soffro, immensamente, ma il Mio Sacrificio darà vita a tutte queste fedeli creature. La Mia Mente si oscurò e non sentivo più i terribili insulti, le parole crudeli, ma come una soave musica, che dolce, dolce, Mi ripeteva quella splendida frase. Non vedevo più i volti feroci della folla impazzita né il ghigno tremendo del Mio nemico; vedevo un corteo esultante, vario ed armonioso, di visi che Mi adoravano, di cuori che palpitavano per Me. Mamma, Dolcissima Mamma, queste creature Mi hanno dato gioia da sempre, ora avranno il premio e nessuna lacrima righerà il loro viso, nessun tormento le colpirà. Brilleranno, Mamma, brilleranno, come stelle, nel nuovo firmamento: Tu, Santissima, sei la più splendida, la più luminosa; esse Ti faranno corona.  Grande esultanza nell’Universo rinnovato e gioia senza fine nel tempo senza tempo!”

Queste, figli cari, le Parole di Mio Figlio. L’ho visto Felice, come quando era bambino e Mi correva incontro, offrendoMi il primo fiore sbocciato o mostrandoMi, lieto, il candido agnellino, accoccolato tra le Sue minuscole Braccia.

Riflettete, Miei amati, ed adorate: mandino i bambini tanti baci a Gesù, tanti, tanti in ogni istante della giornata, e non solo i piccoli, ma quelli di ogni età, e ripetano assieme alla figlia diletta, ripetano con tutto il loro vigore: “Gesù, Gesù, Ti amo, Ti amo! Fa’ di me quello che piace a Te.”

Vi abbraccio tutti e vi accarezzo ad uno ad uno.

 

                                                                                              Maria Santissima