Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.03.96

 

 

Eletti, Miei amati, vi ho preparato una splendida sorpresa; attendete con gioia il Mio Dono e rendetevene degni con una fedeltà perfetta e un abbandono totale. Il grande premio sarà dato ai perseveranti che non si sono inventati scuse e pretesti per fare meno, ma, anzi, si sono sforzati di dare sempre di più. Gli Israeliti videro grandi Meraviglie: li guidai fino al mare, con Mano Potente aprii le acque ed essi camminarono all’asciutto; riversai il mare sopra gli Egiziani e neppure uno si salvò. Ebbene, se grandi Meraviglie operai, di più grandi sto per operarne: vedrete ed udirete cose grandiose ed incredibili. Siate docili, amici Miei, siate docili ed obbedienti, anche quando vi costa molto sacrificio. Avrete una tale gioia quale mente umana mai potrebbe giungere a comprendere.

 

 

Sposa diletta, ti dico anche oggi di restare in Me, nel Mio Cuore, di godere le Gioie pure che Io ti offro e lasciare il mondo nella sua follia. Vivi in intimità con Me e questo ti basti. Se gli uomini non vogliono capire ancora la lezione, non te ne rammaricare; ognuno resta libero di scegliere la sua strada: o con Me o contro di Me.

Posa il capo, serena, sul Mio Cuore ed attendi in pace lo svolgimento dei fatti. Verrà il grande giorno, verrà il giorno di fuoco, ardente come una fornace. In quel giorno, atteso, muteranno tutte le cose e il passato non si ricorderà più. Al proprio vissuto non si potrà aggiungere né togliere. Quello che era non sarà e ciò che sarà mai è stato.

Vieni con Me, sposa diletta: ti mostro il volto di una parte del mondo. Ecco qui la terra della grande ricchezza, del benessere e della spensieratezza. Pochi qui osservano i Miei Comandi, molti invece se li sono proprio scordati e vivono come se non ci fosse un Dio nell’Universo, come se esso si reggesse da solo. Questo vasto continente è abitato da moltissima gente, come vedi; questa città che ti mostro è assai movimentata: chi corre di qua e chi di là, chi si affretta a curare i suoi interessi, chi ad aumentare la sua ricchezza, chi si prepara nuovi divertimenti, chi progetta vacanze di sogno nei luoghi, che Io, Io, Dio, ho creato ed ho messo a loro disposizione, per la Mia infinita Bontà. Vedi nelle loro menti un brulichio di pensieri, un turbinio di preoccupazioni terrene; prendono cibo in fretta, perché neppure questo tempo vogliono perdere, poi si spostano con rapidità lì, dove credono di trovare soddisfazione. Dopo breve, vedi gli stessi di nuovo in giro, insoddisfatti e vuoti, pronti a cercare altro, perché delusi di ciò che hanno avuto.

Vedi, sposa Mia amata: quanta inquietudine! Ti mostro le loro scrivanie, ingombre di carte fino all’inverosimile: sono progetti pronti, sono disegni, piani che devono in breve andare in porto e contano di realizzarli tutti, senza mancarne alcuno. Che dici, Mia diletta, di tanto fervore negli affari?

“Mio Adorato, tutto si potrebbe attuare, se fossero tempi diversi. Per secoli, costoro hanno operato secondo la loro mente e, Tu, Altissimo, non sei intervenuto, perché hai usato la Tua Misericordia; ma ora non sarà come allora.

Bene hai risposto, piccola; nulla, ti dico nulla di ciò che hanno preparato i sapienti della terra andrà in porto. Questo paese, così grande e ricco, popolato e dinamico, resterà deserto e gli uomini senza Dio resteranno in balìa degli eventi: come essi sono stati ciechi e sordi con Me, così Io sarò cieco e sordo con loro. Tardi si ricorderanno di Me; troppo tardi si accorgeranno della Mia esistenza: Io, Io, Dio, girerò il Capo per non vederli! Alla Mia Misericordia subentrerà la Giustizia Perfetta ed ognuno di loro dovrà saldare il lunghissimo conto. Pensa, Mia sposa, agli Egiziani dal cuore insensibile: la loro durezza fu la causa della rovina. Così l’insensatezza di molti popoli, fiorenti e potenti, sarà la causa della loro scomparsa dalla faccia della terra.

Mia dolce sposa, ti vedo affranta nel sentire questo: pensi a tante cose dolorose e vorresti che mai

accadessero. Non soffrire per i disobbedienti, indocili: hanno goduto a lungo la Mia Pazienza. Essi non Mi hanno riconosciuto, quando ho bussato alla loro porta: lacero ed affamato, sono stato cacciato ed offeso! Non hanno ascoltato la Mia Voce, quando vicino a loro li richiamavo all’uso della ragione. Ho atteso, quanto ho atteso! Ho offerto anche un tempo di prova, ma a nulla è servito tutto questo. Anche da loro è andato il Mio angelo, ma chi ha posto mente a lui? Parole, parole sono state dette, alle quali non sono seguiti i fatti!

Ebbene, guarda bene, osserva attentamente questa immensa città e diMMi che vedi.

“Mio Gesù, questa è una metropoli ricchissima di abitazioni, di strade, di grattacieli di ogni specie. C’è un fermento incredibile: sembra un alveare, dove non c’è uno spazio libero!

Questo sviluppo Io l’ho permesso. Niente di questo esisterebbe, se Io avessi posto il Mio “veto”. Ora, però, Mia diletta, tutto sta per mutare: non passerà molto che vedrai qui una nuova realtà, la Mia Realtà!

Tu Mi dici: “Mio Signore, mica permetterai che un cataclisma distrugga tutto ciò che per secoli l’uomo ha costruito? Mi sento sgomenta solo al pensiero. Mio Dio Dolcissimo, usa ancora la Tua Misericordia: se farai ricorso alla Giustizia, chi si salverà?

Sposa, che vivi in Me, non ti occupare di cose che sono così gravi e lascia a Dio il governo di ogni cosa della terra. Vivi, serena e gioiosa, in intimità con Dio-Amore; non occuparti di Dio-Giustizia! Proclama al mondo le Mie Parole: “Ancora un poco, ancora molto poco e, se non vi convertirete, perirete tutti e nessuno si salverà.” A che saranno servite le vostre inutili preoccupazioni, i progetti di nuova ricchezza, i piani, fatti in maniera dettagliata, tutti volti ad agire contro il Mio Volere?

Di voi e della vostra generazione non ne resterà in piedi neppure uno! Io, Io sono Dio: questo ho detto e questo farò presto, molto prima del previsto!

I Miei angeli sono pronti ai quattro capi della terra, hanno già gli Ordini da eseguire. Come degli Egiziani neppure uno se ne salvò, così degli empi non ne rimarrà alcuno. Guai a chi non ha saputo riconoscere il tempo della Grazia! Guai agli stolti che hanno perseverato nella propria insensatezza! Per loro non ci sarà più tempo di Grazia né tempo di Misericordia, ma rigorosa Giustizia!

Vieni a Me, sposa amata, consola il cuore, dolente per le Mie Parole. Immergiti nell’abisso luminoso del Mio Amore e godine le Delizie.

Si alza il nuovo giorno. Vivilo con la Mia Gioia, con la Mia Pace.    

Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.03.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Venite a Me, figli cari, le Mie Braccia vi accolgono amorose. Attendete il momento grandioso, voluto da Gesù. Nessuno del mondo vi crede, quando parlate della buona Novella, annunciata da Gesù Stesso; vi guardano increduli e nulla fanno per capire se dite la verità o sognate.

Figli cari, è triste per una madre vedere tanto scetticismo ed incredulità! I Miei amati, piccoli del Mio Cuore, esultano di gioia e contano sulle dita i giorni; sentono il cuore ardere e la mente ripete, felice, le grandi frasi: “Gesù torna sulla terra. Gesù Stesso regnerà su di essa. Devo solo attendere, ma quanto? Già il fratello santo* mi aveva parlato del Ritorno Glorioso di Cristo e tutti i profeti gli hanno fatto coro. Ora il tempo è passato, l’attesa è sempre stata viva; ma questo è il tempo promesso. Venti secoli sono trascorsi dalla prima Venuta. Gesù prende in Mano le redini della storia: non avrà più l’Umanità i grandi tormenti del passato. Dio ha detto: “Basta”.”

Queste le parole che ricorrono nella mente dei piccoli che credono e attendono. Ancora di giorni si tratta, figli Miei. Potete proprio parlare di giorni, amati figli. Se le pene non mancano, per la freddezza che vi circonda, ripetete in voi la grande Promessa che avete sentito. Il poco tempo passerà in un volo e voi godrete, felici. Sia gioiosa questa breve attesa: Gesù Stesso viene da voi col Dolce Messaggio d’Amore e avete una Madre vicina Che vi sostiene, vi conforta e vi invita alla perseveranza.

Vedo sul viso di molti una grande stanchezza; vi dico che sarà abbondantemente ricompensata, piccoli, dalle gioie che si susseguiranno. Proseguite felici e non guardatevi dietro per vedere chi vi segue e chi no. Voi volate alto, sempre più su, perché Gesù vi chiama a Sé.

Tremi la terra all’Annuncio Divino, sussulti di gioia e di terrore l’intero Universo, perché il Re prende possesso pieno del Suo Regno! Il mondo incredulo vedrà, ma capirà quando ormai sarà tardi! A che serve credere, quando tutto è compiuto? Dove sta il merito?

È ovvio constatare coi propri occhi e credere. Non vi è alcun merito in questo. Quanto, invece, è arduo credere, quando nessuno crede, accettare, quando nessuno accetta, obbedire, docili e fedeli, in tempo di totale disobbedienza! I Miei piccoli avranno il massimo premio, proprio per il terribile sacrificio fatto di andare controcorrente.

La Mia amata figlia Mi dice: “Madre Santissima, a noi sembra di non fare alcun sacrificio. Gesù e Tu ci guidate così, dolcemente, che la nostra barca prosegue senza fatica, col vento favorevole; guardiamo i vostri Volti ed il cuore impazzisce di felicità.”

Così è, così sarà, piccola Mia, perché la vostra volontà è stata ed è pienamente consenziente. Il sacrificio non lo sentite più, perché avete superato gli ostacoli, frapposti dal nemico feroce, e li superate ogni giorno, contemplando nel cuore i nostri Volti.

Siate esultanti, perché il Porto è già in vista. Gesù ve ne illustra ogni giorno la sublime bellezza, ma solo in minima parte: vuole lasciarvi la gioia della sorpresa e che sorpresa!

Vi amo, diletti figli. Porgo a ciascuno la Mia Materna Carezza e l’incoraggiamento a proseguire.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

*fratello santo = S. Paolo