Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.03.96
Miei amati, vi dono innumerevoli
Grazie; procedete con coraggio e decisione, testimoniateMi
davanti al mondo che Mi volta le spalle. Mando voi avanti a Me perché il Mio
Ritorno trovi molti pronti ad accoglierMi.
Il grande giorno si approssima: la vostra opera non cessi, ma si intensifichi. Miei amici, come Giovanni, Mi state
preparando la strada: quella percorrerò, che voi, con
tanto amore, state ornando dei più bei fiori. Qualcuno si rattrista, perché il
nemico cerca di distruggere e sconvolgere la Mia Opera. Non temete, Miei
diletti: non riuscirà ad ottenere che minime vittorie;
ciò, che Io, Io, Dio, non permetto, non può accadere. Operate con zelo; verrò
presto, Miei piccoli, che Mi attendete ed invocate il
Mio Ritorno, continuamente. Non tarderò. Non temete: non tarderò, sto per
venire e le vostre sofferenze saranno terminate.
Sposa
amata, abbandonati al Mio Amore ed opera con gioia
fino al Mio Ritorno. Ti consolino i Miei Doni, ti sostenga la Mia Tenerezza, ti nutra il Mio Nettare. Considera Dono grandioso il tempo
che ti concedo: se lo vivi secondo la Mia Volontà, ne trarrai frutti
meravigliosi non solo per te stessa e per i tuoi cari, ma anche per l’intero
genere umano. Nessuno, sposa Mia, vive per se stesso, tanto meno colui che Mi appartiene interamente: la sua vita è un
continuo fiorire di Grazie che cadono sul genere umano e non solo sulle
creature predilette, ma ne gode l’intero Universo.
Quanto
può un’anima a Me consacrata! Non dico consacrata nella forma, ma nella
sostanza.
Pensa, Mia diletta, ai
grandi santi che hanno profumato la terra con le loro virtù, i loro meriti, le
suppliche, le preghiere, i sacrifici. Pensa a quanti terribili castighi sono
stati stornati per mezzo di loro.
Non
occorre girare il mondo per salvare, non occorre solcare oceani per convertire
anime; questo si fa, quando Io, Io, Dio, lo chiedo. Chi non può farlo, perché
non è nel Mio Desiderio, resti sereno nella sua casa,
non si muova dal suo ambiente, non si preoccupi di quello che deve fare, per
nulla si agiti; chiedo solo questo ad ogni uomo che vuole essere cooperatore di
salvezza con Me: l’abbandono totale e l’obbedienza cieca. Chiedo di divenire il
perno della sua vita: ogni minima azione si compia, pensando a Me; ogni sacrificio si faccia per offrirlo
a Me. Non ci sia gioia nel fare solo le cose gradite, ma ancora maggiore nel
fare per Amore Mio quelle onerose che costano fatica e lacrime.
Si
obbedisca non solo quando tutto è chiaro, ma specialmente quando la mente umana
non ha afferrato bene il senso di quel sacrificio richiesto.
Figli amati, non ripetete: “Signore, Ti
amo, Ti amo, profondamente, con tutta l’anima; ma questa prova mi è
insopportabile!
Non posso obbedirTi. Non riesco a
fare come dici.” Quanti Mi dicono così, come se avessi messo sulle loro
spalle una croce talmente pesante da non riuscire neppure a muovere! Si ricordi
che nessuna prova è superiore alle forze: quando è veramente onerosa, Io
Stesso, come il Cireneo, aiuto a portarla e talora la prendo completamente
sulle Mie Spalle. Se vi ribellate, se recalcitrate, se non accettate, significa
che siete ancora ben lontani dall’amarMi col cuore.
Le labbra parlano, senza fatica; ma quelle parole nascono proprio dal cuore? Solo con le azioni dimostrate la sincerità e la profondità del
sentimento.
C’è
chi Mi segue a metà, fa ciò che piace con entusiasmo,
ma si rifiuta di bere al calice della sofferenza, trova scuse e pretesti per
tirarsi indietro. Per voi non sia così. La Mia piccola sposa, che Mi vive
accanto nella più totale intimità, accetta con gioia di bere al Mio Calice dei
sorsi amarissimi, perché vuole fare in tutto la Mia Volontà.
Quando
sopravviene una sofferenza, non chiedetevi perché la permetta
oppure a quale fine sia volta. Se la permetto, ha certo una buona ragion
d’essere: il fine, come più volte ho ribadito, è
sempre il vostro bene o quello di un’altra anima.
Figli
cari, siate docili e piegate il capo davanti alle piccole o grandi prove,
obbedite e pregate; in questo modo Io, Io, Dio, capisco
che Mi amate veramente. In questi ultimi giorni vi sto chiedendo suppliche e
sacrifici per le anime in pericolo che sono numerose.
Siate, Miei piccoli, pieni di amore per Me, amando teneramente i fratelli.
Ognuno si affretti a liberare il proprio cuore da diffidenza, malizia,
superbia, invidia; chiedete la Mia Luce, quando dovete formarvi un’opinione sul
vostro prossimo.
Mi
date grande Dolore, veramente immenso Dolore, quando calunniate un’anima che Mi
appartiene interamente ed opera per Mio Volere,
secondo le Mie Direttive! Vi ho detto ed ora lo ripeto
che non resterà impunito colui che si azzarda a gettare fango su di una Mia
creatura prediletta, anche solo con un pensiero: se si presenta alla mente,
scacciatelo con energia e implorate il Mio Lume. Vi dico e vi ribadisco che non entrerà nella Città di Dio colui che ha il
cuore incrostato di sentimenti negativi e la mente offuscata dalla malizia.
Nella Mia Città entreranno solo coloro che hanno amato
col Mio Amore, hanno giudicato col Mio Giudizio, hanno agito secondo il Mio
Volere. Chi ama veramente e profondamente Me ama il
prossimo, lo ritiene degno di massimo rispetto, lo offre a Me perché lo
benedica; colui che disprezza, giudica, condanna, calunnia, mormora, nutre
astio nel petto ed usa malizia nel pensiero è un cittadino di Babilonia. Le due
città sono pronte ad accogliere i propri cittadini: la divisione è già, quasi, ultimata!
Uomini
del mondo, che Mi ascoltate, aprite bene gli orecchi, perché forse le Mie
Parole mai più le udrete: esaminate il profondo del vostro cuore, scrutatevi e scandagliatevi
con molta umiltà, non trovate pretesti e giustificazioni;
se notate in voi una grande quantità di zavorra, che vi appesantisce, Io Stesso
voglio liberarvene, ma lo dovete chiedere con suppliche e lacrime. Non
sentitevi degni della Città di Dio, della Mia Città, già pronta ed aperta per accogliere i Miei diletti; se un groviglio di
serpi velenose si annida in voi. Liberatevene, subito! Immediatamente,
implorate il Mio Perdono e chiedetelo a chi avete offeso anche con il solo
pensiero: solo il tal modo potrete accedere alla Città santa, sorvegliata da
uno stuolo infinito di angeli sorveglianti. Nessun indegno ne ha accesso! Fate
da voi, perché diversamente avreste la più terribile delusione. Sposa Mia,
sposa diletta, quanti presuntuosi arriveranno alla soglia e verranno
cacciati indietro, perché indegni!
Rispondi: “Mio adorato Gesù, aiuta ogni
creatura a capire bene. Dona, Amore, la Tua splendida Luce, fa’ che
nessuno si perda e tutti possano entrare, gioiosi, nel Tuo splendido Regno.”
Mia
piccola, sto operando con Potenza, sto istruendo. Chi Mi segue ed obbedisce alle Mie Parole entrerà e non avrà
alcuna delusione; tutti coloro che credono di amarMi,
ma odiano il prossimo, lo disprezzano, lo umiliano, lo calunniano, s’ingannano:
Io, Io, Dio, li ritengo omicidi e traditori e come tali saranno trattati! Non
gemere, Mia colomba, non rattristarti per costoro: hanno
già fatto la scelta nel momento in cui hanno disobbedito al Mio supremo
Comando. Resta in continua adorazione anche in questo giorno, stupendo, che
sorge: consola il Mio Cuore, lacerato, attenua il dolore delle Mie profonde
Piaghe! Quante ferite Mi vengono inferte dai Miei
consacrati che tradiscono Me, Che hanno promesso di servire per tutta la vita!
L’apostasia è grandissima; la Mia Pena tremenda!
Resta
in Me, sposa, dolce e fedele: il tuo amore Mi dà gioia, la tua obbedienza
otterrà ancora innumerevoli Grazie, il tuo abbandono salverà molte anime.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.03.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
Miei, attendete e sia questa una, meravigliosa, attesa
d’amore. Gesù sta per ritornare; sia questo pensiero a tenervi compagnia in
ogni istante. Non siate tristi, se le cose non procedono nel verso voluto: Gesù
sta per tornare e tutto cambierà con la Sua Venuta. Non vi addolori la
ribellione di molti: Gesù rimetterà ogni cosa in ordine. Le delusioni si
susseguono, non siete compresi né amati né apprezzati: pensate che Gesù vede
ogni cosa e mai vi deluderà, vi comprende,
magnificamente, vi ama, infinitamente.
Durante
il giorno ripetetevele queste verità. Tutta la vita prenderà la giusta piega,
sparirà il grigiore e la speranza tornerà a sorridervi. Se qualcuno di voi è sottoposto
a prova dura, si rallegri: essa sta per finire. Se il compito assegnato è
oneroso ed arduo, la soluzione sta per giungere
dall’alto. Dovete ancora pazientare per poco,
sospirare per poco.
Quando
vi incontrate tra fratelli, parlate pure di Gesù. Parlate
con gioia delle Meraviglie che compie nella vostra vita, parlate della Sua
Tenerezza, delle premure che vi dimostra. Parlate di Lui con
amore, con entusiasmo, parlate pure della Sua prossima Venuta. Datevi
gioia, reciprocamente, ed incitatevi a vicenda a fare
il Bene, a programmare il Bene, a vincere con coraggio anche l’ombra del male.
Quando
una questione è difficile da risolvere, consigliatevi insieme, ascoltate il
parere di tutti, poi, scegliete la soluzione più adatta. Quando parlate con
amore e per amore, Gesù Stesso diviene uno di voi e vi
suggerisce il comportamento da tenere.
Piccola
Mia, come è gioioso il vostro Signore, quando legge
nei vostri cuori il grande affetto reciproco che vi lega l’uno all’altro: vede
che vi amate, conosce la sincerità e la profondità del vostro sentimento! Sia
l’amore la guida assoluta di ogni vostra azione, di
ogni vostro pensiero.
Amatevi,
intensamente e profondamente, e rispettatevi non solo nell’azione, ma anche
nelle intenzioni.
Quando
due di voi sono insieme e parlano di cose sante, programmano il Bene, lodano i
fratelli, pregano per loro, un soave profumo di incenso
sale verso il Cielo, Gesù si compiace e dal Suo Scrigno, preziosissimo, fiumi
di Grazie scendono a profumare la terra, ad irrorarla e sollevarla dalle sue
terribili sofferenze. Solo un vostro sguardo, confortevole ed
amoroso, fa scaturire ruscelli d’acqua viva, che si aprono dalla roccia, che
inondano il deserto più arido.
Quanto
sono lieta, quando fate a gara per darvi sollievo, per offrirvi gioia, per
alleggerire le pene l’uno dell’altro! Sia così sempre, amati figli: la gioia di
uno, sia gioia di tutti e la pena di uno sia condivisa
dagli altri. Se c’è un piccolo cedimento, mille mani si devono tendere per dare
sollievo, mille cuori devono palpitare d’amore per il bisognoso. Gesù ama,
teneramente; voi fate come Lui. Non ci sia ombra di malizia nel cuore e non
invidiate i Doni dei fratelli, ma esultate con loro e per loro. Dio mai fa un
Dono per dare Felicità ad uno solo: vuole che la
letizia si espanda, divenga un fiume e poi un oceano che faccia godere molti.
Piccoli,
Miei piccoli, voglio insistere su questo ammonimento:
non ci sia invidia in voi nei riguardi del fratello, che ritenete privilegiato,
ma innalzate lodi e benedizioni a Dio Che non cessa di compiere le più grandi
Meraviglie. Se una creatura prediletta viene ricolmata
di splendidi Doni, questi sono a beneficio di tutti: lo Spirito di Dio vuole
abbracciare ogni uomo e farlo felice; spesso si serve di una creatura per
avvicinare ed innalzare tutte le altre.
Grandi
cose stanno per accadere e tutte splendide per chi ha ben operato.
Siate
sereni, piccoli Miei, siate gioiosi, figliolini cari. Vi porgo la Mia Materna
Carezza e vi stringo al Cuore col più Tenero Amore.
Maria
Santissima