Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.03.96

 

 

Eletti, Miei amati, vedo che Mi siete vicini col cuore, con la mente, con tutta l’anima. Vi ho chiesto di farMi compagnia e voi avete obbedito; siete docili e mansueti e volete seguire solo Me. Perseverate, Miei diletti, fino alla conclusione di tutto e nulla vi allontani dalla Mia Presenza. Il nemico sta attuando il suo folle piano di rovina delle anime; ne cadono molte nell’inganno. Ognuna è stata aiutata e curata con Amore, ma ha prevalso il male, perché il troppo amore di se stessi rende ciechi e sordi. Si stanno sviluppando le ultime fasi del terribile disegno, preparato in ogni particolare, sfruttando la debolezza umana. Chi non si è riuscito a liberare dalla tirannia del suo io ora è caduto in preda alle sue passioni. Si è insinuata nella mente l’idea che il male non è più tale ed il Bene è ciò che piace. Questo modo di pensare si andrà diffondendo sempre più e travolgerà i deboli e gli incerti. Supplicate e sacrificatevi ancora, senza esitare, perché questo è il terribile colpo che mieterà numerose vittime.

 

 

Mia sposa, resta qui con Me, non ti allontanare; perditi nell’Oceano, senza confini, del Mio Amore. Dài gioia a Me, tuo Signore, ed aiuti le anime con i tuoi continui meriti.

L’uomo, che si offre a Dio ed accetta qualunque cosa dalle Sue Mani, è meritorio in ogni sua azione.

Chi cerca Dio ed anela a Dio con tutto se stesso già in questo sublime anelito acquisisce Grazie per sé e per gli altri. Non occorre sempre affrontare i sacrifici più duri per ottenere le offerte più splendide da parte di Dio, basta, talora, la, piena, disponibilità interiore.

Spesso, sposa amata, Io, Io, Dio, metto alla prova in tal modo: propongo un grave sacrificio oppure una dura prova e chiedo la piena disponibilità ad affrontarla o a sopportarla; lascio il tempo per una interiore decisione e vedo la risposta della mente: se è sì, considero già superata la questione e vittorioso il soggetto; se è no, avviene il contrario. Voglio saggiare continuamente le menti ed i cuori e provare la profondità della fede e la sua saldezza.

Mia sposa, gli uomini poco Mi capiscono, perché trascurano la Mia Parola, la leggono con distrazione e l’ascoltano, senza intenderla.

Pensa, Mia amata, ad Abramo: gli proposi il massimo sacrificio, quello del proprio, unico figlio. Egli non esitò ad offrirMelo nel suo cuore ed era pronto ad attuare la sua intenzione, se Io non l’avessi fermato in tempo. Benedissi per sempre la sua stirpe ed i suoi discendenti sarebbero stati numerosi come le stelle del Cielo, per quella obbedienza interiore.

Pensa ancora, Mia sposa, a Giobbe: gli fu tolta ogni cosa, fu privato di tutti i beni, dell’affetto dei propri cari, anche il suo corpo si riempì di morbi che non gli davano pace. Egli si lamentò, si prostrò, ma non Mi tradì; parlò con l’angoscia nel cuore, ma non tradì. Ebbene, dopo la terribile prova, fu benedetto dalle Mie Mani e la gioia intramontabile tornò per lui.

DiMMi, Mia colomba: il Dio di oggi è differente dal Dio di ieri?

Rispondi: “No, mio Amore, sei tale e quale: meraviglioso, Santissimo, Generoso, Buono.”

Ebbene, come ieri ho fatto, oggi farò.

Molti dei Miei saranno sottoposti a prova definitiva e conclusiva, prima della Gioia sconfinata. Proporrò dei sacrifici, a volte penosi e gravosi assai, secondo l’esame al quale li voglio sottoporre. Ognuno sarà costretto a darMi una risposta; avrà ciò che vorrà, in base alla sua scelta.

Vedo, diletta, il tuo viso, serio e pensieroso. Mi guardi con un’ombra di tristezza e Mi dici: “Mio adorato Gesù, Tu conosci i cuori degli uomini, sai quanta paura si annida in essi: se le prove sono assai gravi, quanti cederanno! Come Abramo ce ne sono assai pochi e anche di Giobbe se ne trovano in scarso numero. Mio Amore, abbi Misericordia di questa generazione, così debole e provata! Siano leggere le prove, sia facile l’esame; diversamente, le promozioni saranno esigue ed il Tuo Regno resterà poco abitato!”

Mia amata, a ciascuno sarà chiesto secondo le sue possibilità né più né meno. Ho chiesto molto ad Abramo, perché sapevo la sua forza; così, non ho provato Giobbe al di sopra delle sue possibilità di sopportazione. Darò a ciascuno in base alla sua forza. Non temere, amatissima, non temere: chi è saldo nella fede e fermo nella sua intenzione non tremerà per la prova, ma sarà vittorioso.

Tutto verrà ben calibrato; dopo la prova ci sarà il premio massimo da Me promesso a chiunque Mi resterà fedele e Mi testimonierà fino alla fine, senza stancarsi, senza lasciarsi intimorire.

La Mia piccola ha posato il suo capo sul Mio Cuore; quanti pensieri s’intrecciano nella mente: si chiede se alcuni siano in grado di superare queste, nuove, prove, se i piccoli ce la faranno, se gli incerti troveranno la via, se i deboli la sosterranno, considerato che sono già stanchi e provati!

Ti dico, Mia amata: non ti crucciare per questo. Ognuno deve operare secondo la sua volontà; il Mio Aiuto non mancherà e sarà adeguato alla necessità. Ti dico che sarà assai grave la situazione per gli impreparati, coloro che, pur avendo buon udito, si sono resi sordi ai Miei Richiami e, pur avendo vista acuta, si sono comportati come ciechi. La prova sarà improvvisa, spossante, drammatica, li coglierà nel sonno ed il risveglio risulterà traumatico!

Ti dico questo, Mia sposa: chi molto vuole avere molto deve offrire!

Non ti soffermare ora su questo pensiero che aggrava la pena che hai nel cuore, abbi fiducia, piena, in Me che sono sempre Dio d’infinita Misericordia.

Intercedi per i fratelli con la preghiera continua, ininterrotta, la dedizione totale, il sacrificio, che quotidianamente ti chiedo, e anche con la tua ferma intenzione di offrirMi tutto ciò che vorrò mandarti. Si uniscano a te anche i fratelli, senza timore di offrire troppo: molte anime vedranno la nuova Luce e l’Alba senza tramonto, grazie ai vostri meriti. Siate tutti uniti e decisi nei vostri propositi: non si dica sì con le labbra e no con il cuore.

Se vedete fatti grandiosi accadere, non spaventatevi, pensate a Me, restate in Me: provvederò a voi, come fa la mamma per il suo bambino. Non spostatevi di qua o di là con angoscia e profondo turbamento; restate al vostro posto: dove siete verrò a trovarvi. Siate sereni, Miei amati, tutti sereni ed in attesa. So bene dove vi trovate. Nessuno si sposti dal luogo dove sta; i Miei angeli hanno precisissime indicazioni e mai sarete soli.

Dolce Mia sposa, fedele ed obbediente, questo grande, nuovo, giorno già si affaccia, ti parla del Mio Amore, ti porta il Mio infinito Amore e ti chiede il tuo. Donati a Me, totalmente, anche in questa giornata: per i tuoi meriti, godranno tante creature più deboli.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.03.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Amati, tenete la mente rivolta alla Luce Divina. Non lasciatevi confondere da nessuno e da nulla; dovete capire la realtà solo al suo Raggio. Il nemico vuole confondere, assalire e distruggere. Tenetevi lontani da coloro che parlano molto per dire nulla: attraverso le molte parole il nemico vuole agire; ha un piano ambizioso che vuole attuare subito per rendere vano il momento di Grazia. Piccoli Miei, Gesù vi tiene intorno a Sé, vi guida, personalmente, ma siete sempre in piena libertà di seguire o respingere le Sue Parole. Non allontanatevi di un passo, non prestate attenzione alle vane teorie che vengono ventilate in giro. Restate in silenzio ad adorare Gesù nel vostro cuore. Il Suo Tabernacolo è dentro di voi, statevi prostrati davanti ed attendete tutto da Lui.

Non pensate questo: “Sono sicuro. Posso fare qualche passo da solo”; non è così, non fidatevi di andare soli per le strade del mondo, confidando solo in voi stessi: il nemico vi attende all’angolo più vicino e con falsa dolcezza vi inocula una goccia di veleno.

Figli, amati figli, guardatevi da coloro che vi propongono di disobbedire a Dio anche un pochino, nelle piccole cose: è questo il piccolo sentiero del male che diverrà in breve la strada maestra verso la rovina. Siate perfetti anche nelle minime cose: imitate Gesù Che è Perfetto in tutto. Guardate a Lui e ne seguirete l’esempio! Anche oggi, giorno del Signore, in tanti paesi il Mio Sguardo li abbraccia tutti. Vedo i cuori gelidi: molti, lontani, hanno già eliminato Dio dalla loro vita. Subito l’astuto nemico L’ha sostituito con un idolo che li possa tenere ben impegnati e sviati.

Guardo anche i Templi del Signore: quanto tepore in quei cuori! Quanta insipienza in alcune creature presenti in esso: si guarda di qua, si guarda di là, cercando qualcosa da commentare, quale mormorazione nuova da fare, qualche fratello da assalire con la propria malizia!

Figli cari, figli amati, è questo il modo di avvicinarsi a Dio? È questo il modo di amarLo? È questo il digiuno che chiede in questa Quaresima? Non è piuttosto l’astenersi dal peccato e porgere la mano al fratello con cuore sincero, guardarlo con tenerezza e gioire con lui, per i Doni concessi, e soffrire con lui, per le prove da sopportare? Almeno in questi luoghi di culto bisognerebbe trovare armonia e concordia, pace e benevolenza; ma anche qui il nemico agisce con superbia e tenta spesso di ottenere clamorose vittorie! Non dovrebbero partire da questi luoghi preghiere assidue che invocano la Misericordia Divina su tutto il genere umano? A cosa serve la preghiera che parte da un cuore, ancora pieno di sentimenti negativi, che respinge il fratello e lo uccide con la calunnia, lo assale con la malizia?

Gesù vede tutto questo e la Sua Sofferenza non ha limiti; si rivolge ai Suoi prediletti, li ammaestra e li guida perché almeno loro possano giungere bene al traguardo, ormai vicino.

Quante volte ho ripetuto che i cuori devono lasciarsi purificare dalla Linfa Divina! Se vedete delle scorie nocive, supplicate e piangete, non fermatevi, fino a quando l’ultima traccia di veleno non sia uscita da esso. Allora, solo allora gioite pienamente, perché avete vinto e vi accingete ad entrare nella “Città Santa”. Quanti, Mia diletta figlia, quanti s’illudono di entrare, alcuni, anzi, quasi già di esserci entrati, ed invece saranno respinti dagli angeli che sono sulla porta! Non chi crede di essere dentro è veramente dentro: ognuno con umiltà osservi il cuore, esamini bene se stesso non con superficialità, non con presunzione! Chi si umilia e tende alla perfezione, piegando il capo, obbediente, entrerà; chi invece presume di essere già arrivato e quindi, di non avere più bisogno di alcunché è in pericolo. Non è il mondo che deve giudicare, non sono gli uomini che decideranno: essi guardano l’apparenza e ignorano ciò che avviene nell’abisso dell’essere; Dio scruta profondamente e ai Suoi Occhi nulla può sfuggire. Egli, Egli, l’Altissimo, giudicherà, ed il Suo Giudizio sarà Perfetto, spesso, assai differente da quello umano.

Amatevi, figli, amatevi nel cuore. Abbiate tanta stima l’uno dell’altro. Sostenetevi con la preghiera. Obbedite alla Parola di Dio in modo perfetto e non lasciate che si apra in voi neppure un minimo spiraglio di male. State con Gesù; parlate con Lui e adorateLo sempre. Guardate con lo sguardo del cuore quegli Occhi, pieni di Tenerezza, che vi giudicano benevolmente: se anelate alla perfezione, ci andrete molto vicino.

Vi porgo, figli amati, la Mia Tenera Carezza. Fatevi coraggio e proseguite. Sono con voi.

Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima