Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.03.96

 

 

Eletti, Miei dolci consolatori, dateMi ogni vostro pensiero, offriteMi ogni desiderio, confidateMi ogni più piccolo segreto: voglio vivere strettamente unito a voi. Qualcuno dirà: “Certo, mio Signore, già conosci ogni cosa, nulla Ti è nascosto.” Io, Io, Dio, rispondo: certo che è così, ma Mi dà molta gioia la vostra, fiduciosa confidenza. RiteneteMi l’Amico del cuore, il Confidente preferito, parlate con Me nel segreto del vostro essere, non nascondete i vostri sentimenti, apriteMi il cuore, spontaneamente, e non pensate che ci sia una minima parte di voi che non sia oggetto del Mio interesse. Tutto voglio di voi; se siete così disponibili, Io, Io, Dio, Mi piegherò su di voi ed entrerò, a pieno, nella vostra vita di ogni istante. Certo, ve l’ho detto, ve lo ripeto: verrò presto e non Mi vedrete solo voi, ma tutto il mondo. Mi gusterà come Felicità indicibile chiunque Mi ha desiderato, Mi ha cercato in tal modo; Mi accoglierà con terrore chi Mi ha osteggiato e combattuto, senza desistere dalla sua follia; ma già da ora potete averMi con voi, se fate come vi ho detto.

 

 

Sposa, amata Mia sposa, stringiti a Me, gioiosa, anche in questa nuova veglia. Stringiti, Mia piccola, ed amaMi con tutta l’anima. Mi hai spalancato le porte del tuo cuore ed Io regno, regno in te, per tuo volere che è il Mio Volere. Mi hai offerto la tua volontà perché la facessi Mia e ripeti in ogni istante questa supplica: “Mio Dio, mio Re, mio Tutto, prendi la mia povera volontà e falla Tua; non io, misera creatura, decida, ma Tu, adorato mio Dio. Sia così sempre, sempre, fino a quando esali l’ultimo respiro.

Io Stesso, Mia sposa, ti ho insegnato a rinnovare continuamente questa supplica perché in ogni istante tu sia ferma nella tua decisione. In tale modo e solo in tale modo l’intimità con l’anima è completa e totale: essa Mi diviene dolce sposa ed Io, Io, Dio, divengo Sposo amorosissimo e premuroso.

Sai, Mia colomba, già l’ho detto: sono un Dio gelosissimo e desidero avere per Me tutto della Mia fedele creatura; desidero la mente, ogni pensiero, ogni anelito, ogni progetto, ogni minimo disegno. Voglio divenire il Padrone del cuore e ogni sentimento, ogni afflato, tutto Mi deve appartenere. Voglio che Mi offriate, anime Mie, anche la debolezza del vostro corpo, il canto amoroso delle numerosissime cellule; l’intero vostro essere deve innalzarsi a Me e questo in ogni istante di vita. Per ogni palpito, ci deve essere questo anelito. Nessuno ti deve possedere, Mia sposa, solo Io, Io, il tuo Dio, Che ha creato la tua anima e le ha impresso il primo Bacio, Io, Io, Dio, Che ho creato il tuo corpo e con immenso Amore ho lasciato che si formasse nel grembo accogliente della tua cara mamma. Ti ho creato per Me e voglio che tu sia Mia, completamente. Vedo la grande felicità nel tuo sguardo, sento che le Mie Parole ti hanno riempito di gioia incontenibile.

Mi dici: “Mio Adorato, mio Dio, nella Tua infinita Grandezza Ti sei piegato su di me, piccolo atomo, disperso in questo immenso Universo. Mi dici che vuoi che sia interamente Tua, mio Amore, mio unico Amore; questo solo desidero: perdermi in Te, annullarmi in Te, vivere in Te.”

Questo, proprio questo desidero e tu Me l’hai dato e continui con questa intenzione, istante dopo istante. Quanti, invece, Mi negano se stessi, quanti si ritirano, paurosi, perché temono che Io sia troppo esigente, che Io chieda troppe cose, che Io, Io, Dio, limiti la loro volontà, che sia un padrone troppo esigente, un despota che esige cose impossibili!

Sposa Mia, sposa amata, chi legge le sante Lettere d’Amore, che Io scrivo col tuo dito, capirà che non è proprio così. Non sono un padrone severo, ma uno Sposo Dolcissimo. Non sono un despota, esigente, ma un Amante, Tenerissimo, Che provvede ad ogni minima necessità della sposa.

Aprite gli occhi, uomini della terra, aprite gli occhi e guardateMi bene in Viso: il Mio Sguardo vi avvolge con benevolenza, scruta fino nel profondo del vostro essere non per giudicarvi con rigore, ma per infondervi ogni virtù e farvi pienamente felici.

Vi amo, uomini della terra, amo voi con lo stesso Amore col quale amo questa Mia, piccola, sposa. Ella vive per Me, respira per Me, palpita per Me, anela solo a Me, sono il suo tutto; voi, invece, Mi sfuggite, Mi evitate, Mi girate la schiena, Mi negate tutto! Ella Mi ama, Mi ama con l’intero suo essere, con ogni cellula, tutto di lei Mi appartiene, la posseggo, interamente; voi, invece, non Mi amate, non Mi volete, siete chiusi in voi stessi, Mi celate il vostro pensiero, chiudete ermeticamente il vostro cuore, dite di essere voi i padroni assoluti della vostra volontà, insomma, Mi negate tutto, proprio tutto!

Pensate, quindi, e riflettete bene: sono Io, Io, Dio, Che Mi nego a voi o non siete piuttosto voi che vi negate a Me? Sono Io, Io, Dio, troppo rigoroso ed esigente oppure siete voi duri ed avari?

Dite con superbia: “Dio dona tutto ai prediletti e nega tutto agli altri”. Vi sembra che sia così oppure voi non avete capito niente di Me? In questo momento, terribile, della storia umana, quando devo scrivere la parola fine, chi Mi trovo accanto, chi Mi veglia giorno e notte, chi bacia ed adora le Mie Piaghe, chi Mi offre tutto il suo amore, generoso, voi oppure questi prediletti che non conoscono sacrificio e fatica, perché per Me sono disposti ad offrire anche la vita?

Pensate, uomini della terra, pensate e riflettete: vi ho chiesto una briciola d’amore, una stilla di tempo; Mi avete negato l’una e l’altra e poi parlate, parlate, insensatamente, muovete la vostra lingua, mentre lasciate che il cuore resti di gelo, fino a non avere la forza di palpitare più!

La Mia piccola sposa non si muove dal suo posto, la sua compagnia Mi è di grande consolazione, le sue suppliche Mi sono gradite, le preghiere aprono le Cateratte del Mio Cuore; che fate voi, invece, stolti, che vagate di qua e di là, senza meta? Il mondo deviato, questa generazione perversa hanno bisogno di chi si offra come vittima per ottenere la salvezza delle anime, l’attenuazione del castigo; voi, voi perdete questo ultimo tempo concesso nel pensare a stupidità, nel fare stoltezze, nel programmare cose insensate!

Ebbene, uomini di tal genere, che devo fare di voi? Siete come alberi che non dànno frutto, siete come deserto senz’acqua, siete terra arida, siete erba secca; in conclusione: siete inutili! Cosa fate voi, nella vostra casa, delle cose inutili? Tutte le eliminate, perché sono solo d’ingombro. Ebbene, questa stessa cosa sto per fare di voi! La pianta sterile viene abbattuta, l’erba secca viene bruciata, la terra arida viene abbandonata!

Sposa amata, questo discorso è assai doloroso per Me e per te, ma è necessario che gli uomini lo ascoltino: essi si devono scuotere dal grande torpore e devono rendersi conto che questa è l’ora decisiva. Ognuno sarà chiamato a giudizio e dovrà rispondere delle proprie azioni. Non ci sarà dilazione alcuna: quello che ho preannunciato deve avvenire nel tempo che ho scelto; non concederò, questa volta, un secondo in più!

Esulta in Me, piccola sposa, tanto cara al Mio Cuore. Le Mie Braccia, amorosissime, ti tengono stretta: esulta in Me. Chiunque ti offra tenerezza deve usare la Mia Tenerezza; chi ti ami deve farlo col Mio Amore. Tutto ciò che avrai anche dai fratelli sarà sempre proveniente dalla Mia Fonte.

Vivi, Mia diletta, con serenità questi ultimi tempi e donala anche a chi ti sta intorno. Nessuno, che Mi appartenga, abbia il minimo pensiero per il futuro: tutto accadrà ciò che deve accadere; ma sarà colpito solo chi voglio che lo sia e protetto chi è Mio.

Stringiti a Me in questo nuovo, splendido, giorno d’amore. Alla tua ho unito in questo dolcissimo amplesso tutte le anime, che tu, teneramente, ami.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.03.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Siate lieti, figli cari, siate lieti, anche se ogni giorno porta con sé un pochino di tormento e tristezza.

Non pensate: “Gesù indugia; ci farà attendere ancora a lungo”; tutto è già stabilito nei tempi e nei momenti voluti dall’Altissimo. Voi aspettate presto ogni cosa; siate sempre ben pronti e gioiosi in questa splendida attesa. Il gran Signore è in viaggio e verrà nel momento meno immaginato; lasciatevi trovare come Egli vuole incontrarvi. Le direttive sono state ampiamente date e ripetute molte volte. Gesù desidera voi più di quanto voi desideriate Lui. Nessuno pensi: “Gesù non ha bisogno di noi. Gesù è Dio, ha tutto e nulla Gli serve”.

Piccoli Miei, l’Altissimo vede i grandi mali del mondo, li conosce ed essi Lo addolorano, perché trascinano alla rovina tante anime.

Guardati intorno, figlia diletta: chi ruba continua a rubare, come se niente fosse, e non si emenda minimamente, chi inganna non recede di un passo. Il prepotente continua ad agire, come se non dovesse rendere conto che a se stesso. Il vizioso prosegue nel peccato e non cambia, non si pente, non riflette.

Ebbene, che deve fare Dio con costoro? Se pure attendesse a lungo, cosa cambierebbe? Essi non ascoltano le sante Parole, non si accorgono dei molti segni premonitori; vivono come se nulla dovesse mai mutare, guardano la luce e sono sicuri che essa mai si spegnerà, osservano il Creato che li circonda e sono convinti che questo che è sarà sempre tale. I mutamenti, che ovunque si verificano e preannunciano un ordine nuovo delle cose, non riescono a riscuotere alcun interesse.

Figlia cara, ho parlato da molti anni, ho chiamato i figli a conversione; ma pochi sono i docili, molti i disobbedienti! Gesù Mi ha detto: “Mamma, Dolcissima Mamma, è proprio inutile attendere ancora, è vano aspettare. Una dilazione peggiorerebbe le cose: molti piccoli sono indotti dal cattivo esempio a fare il male e già nei cuori i semi velenosi stanno germogliando. Pochi gli esempi che aiutano, molti, invece, quelli che dànno scandalo! I grandi deviano, i più sapienti insegnano cose sbagliate, ispirate dalla terribile dottrina del nemico, il tradimento serpeggia anche tra coloro che sono vicinissimi al Mio angelo bianco. Egli, il Tuo prediletto, è circondato da numerosi nemici! Madre amata, proteggilo e difendilo Tu, poi, al momento opportuno, accoglilo tra le Tue Braccia, amorose, e conducilo a Me. Io, Io Ti dirò quando farlo”.

Le Parole di Mio Figlio erano assai tristi, perché la Sua Mano, che vorrebbe solo accarezzare, deve usare con severità la frusta per indurre i ribelli all’obbedienza.

Voi sapete, voi, eletti fedeli, conoscete ciò che Gesù vuole da voi. Non scoraggiatevi per atmosfera che vi circonda; proseguite e supplicate affinché Dio usi sempre la Sua Misericordia e ritardi la Giustizia che sta per piombare sull’intera Umanità, stordita e ingannata dal superbo serpente.

Fate sacrifici ed offriteli al vostro Signore; Egli avrà ancora pietà di tante creature che, nella loro grande stoltezza, non sanno distinguere la mano destra da quella sinistra.

Pregate! Pregate! Pregate, figli diletti: il mondo mai, come ora, ha avuto bisogno della vostra intercessione!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima